Igor Tudor

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Igor Tudor
Tudor nel 2014
Nazionalità Bandiera della Croazia Croazia
Altezza 193 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Squadra Lazio
Termine carriera 24 luglio 2008 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1995Hajduk Spalato9 (0)
1996Trogir5 (1)
1996-1998Hajduk Spalato49 (5)
1998-2005Juventus110 (15)
2005-2006Siena39 (2)
2006-2007Juventus0 (0)
2007-2008Hajduk Spalato8 (1)
Nazionale
1994Bandiera della Croazia Croazia U-161 (0)
1993Bandiera della Croazia Croazia U-174 (0)
1994-1995Bandiera della Croazia Croazia U-183 (0)
1995Bandiera della Croazia Croazia U-192 (0)
1994-2000Bandiera della Croazia Croazia U-2112 (2)
1997-2006Bandiera della Croazia Croazia55 (3)
Carriera da allenatore
2009-2010Hajduk SpalatoAssistente
2011-2013Hajduk SpalatoUnder-17
2012-2013Bandiera della Croazia CroaziaVice
2013-2015Hajduk Spalato
2015-2016PAOK
2016-2017Karabükspor
2017Galatasaray
2018Udinese
2019Udinese
2019-2020Hajduk Spalato
2020-2021JuventusVice
2021-2022Verona
2022-2023Olympique Marsiglia
2024-Lazio
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Francia 1998
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 18 marzo 2024

Igor Tudor (Spalato, 16 aprile 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore croato, di ruolo difensore o centrocampista, tecnico della Lazio.

Cresciuto in patria nell'Hajduk Spalato, club in cui ha anche chiuso la carriera agonistica, da calciatore ha trascorso varie annate in Italia, legando il proprio nome a quello della Juventus.[1]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore dotato sia fisicamente[1] sia tecnicamente[2][3] – riassumibile in un «fisico da stopper, piedi da mezzala talentuosa»[1] –, pur non assurgendo ai massimi livelli è stato comunque capace di imporsi tra i migliori jolly della sua generazione.[1]

Emerso agli esordi come difensore puro, impiegato principalmente come centrale ma all'occorrenza anche da terzino, nel prosieguo di carriera è stato avanzato con successo a mediano per via del notevole apporto che era capace di offrire in entrambe le fasi di gioco: in contenimento si ergeva a mo' di «pilone» davanti alla retroguardia, aiutato dalla sua mole fisica, mentre in ripartenza, grazie a una buona tecnica di base, palla al piede[1] mostrava visione di gioco[4] e sapeva dettare i tempi del passaggio.[1] Inoltre, accentuandone l'innata propensione offensiva,[2] in situazioni di emergenza[2][5][6] o in concitati finali di gara[1] è stato gettato nella mischia come centravanti,[2][5][6] onde sfruttare la sua abilità nel gioco aereo[2][3] e in particolar modo nelle sponde verso i compagni.[5]

Nonostante questa eccellente duttilità[1] che, unita a una personalità decisa e spesso al limite delle maniere rudi, nonché a un discreto numero di reti talvolta anche risolutive,[4] ne ha fatto un elemento di sicura affidabilità per la squadra,[1] la sua carriera è stata minata da numerosi infortuni – facendogli guadagnare, suo malgrado, la nomea di «gigante di cristallo»[1][4] – che più volte ne hanno frenato l'impiego e la costanza di rendimento, portandolo a un precoce ritiro dall'attività agonistica[1] all'età di trent'anni.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Si dimostra un tecnico di carattere, a suo agio nel rapportarsi anche con piazze molto difficili a livello ambientale.[1] Sul versante tattico predilige il 4-2-3-1 come modulo di base,[1][4] ricorrendo in misura minore anche al 3-5-2;[1] importante nell'economia del gioco impostato da Tudor è il ricorso a un pressing molto alto, onde recuperare il possesso nella trequarti avversaria e, di conseguenza, impedirne tentativi di costruzione dal basso.[7]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Hajduk Spalato e Trogir[modifica | modifica wikitesto]

Tudor inizia la sua carriera nell'Hajduk Spalato, dove è anche cresciuto. Nella sessione invernale del calciomercato 1995-1996 viene mandato a farsi le ossa al Trogir, club militante nella terza serie croata. Rientra quindi all'Hajduk dove rimane fino alla stagione 1997-1998.

Juventus e Siena[modifica | modifica wikitesto]
Tudor in azione alla Juventus nella stagione 1998-1999

A Spalato si fa notare dalla Juventus, che lo acquista nell'estate del 1998.[8] Il difensore rimane a Torino per i successivi sei anni e mezzo,[1] imponendosi soprattutto a partire dalla stagione 2001-2002, quella che vede il ritorno in panchina di Marcello Lippi, tecnico che lo avanza con successo a centrocampista: in quell'annata il croato realizza 4 reti molto importanti ai fini della corsa allo Scudetto (nella stracittadina contro il Torino, nelle rimonte col Verona e col Chievo, e nello scontro diretto contro l'Inter[1]). La stagione seguente, un suo gol al Deportivo La Coruña all'ultimo minuto è decisivo nell'ottica della qualificazione bianconera ai quarti di Champions League.[1][4]

Dopo sei stagioni juventine, coronate dalle vittorie di due scudetti e due Supercoppe di Lega,[1] nel gennaio 2005, a seguito di molti infortuni che ne minano l'impiego oltreché per la concorrenza di Lilian Thuram e del neoacquisto Fabio Cannavaro nel ruolo,[9] passa in prestito al Siena[10] dove rimane anche per tutta la stagione successiva, contribuendo alla salvezza della squadra toscana in entrambe le annate.

Nell'estate 2006 torna al club piemontese, ma nell'annata seguente non ha occasione di scendere in campo causa il protrarsi di un infortunio patito nel precampionato;[11] la società, dopo aver tentato di rescindere anticipatamente il suo contratto nel febbraio 2007 per via della prolungata indisponibilità,[11] lo mantiene in rosa fino alla scadenza naturale di fine stagione, a seguito dell'autoriduzione dello stipendio da parte dello stesso calciatore.[12]

Ritorno all'Hajduk e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2007 fa quindi ritorno da svincolato all'Hajduk di Spalato, dove gioca per un'ultima stagione. Nel luglio 2008, ancora afflitto da continui problemi fisici, si ritira dal calcio giocato.[13]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

È stato titolare della nazionale croata nel decennio a cavallo degli anni 1990 e 2000, giocando con la maglia a scacchi i mondiali di Francia 1998 chiusi al terzo posto, e di Germania 2006, e saltando l'edizione di Corea del Sud-Giappone 2002 solo per infortunio;[14] ha inoltre preso parte all'europeo di Portogallo 2004, dove ha segnato la prima delle sue tre reti in nazionale, nella sconfitta per 4-2 contro l'Inghilterra.[15]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2009, con l'arrivo del tecnico italiano Edy Reja sulla panchina dell'Hajduk Spalato, Tudor ne diventa assistente;[16] questa prima parentesi all'interno dello staff del club spalatino si chiude nel febbraio 2010, conseguentemente alla rescissione consensuale del contratto con Reja. Un secondo periodo inizia nel dicembre 2011, quando il direttore sportivo Sergije Krešić gli affida la guida tecnica della squadra Under-17.[16]

Nel luglio 2012 diventa vice del commissario tecnico della nazionale croata, Igor Štimac, incarico che mantiene fino all'anno seguente.

Hajduk Spalato e PAOK[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile 2013 viene promosso allenatore della prima squadra dell'Hajduk, subentrando all'esonerato Mišo Krstičević:[17] appena tre settimane dopo vince la Coppa di Croazia, suo primo trofeo da allenatore.[18] Si dimette nel febbraio 2015, dopo aver ottenuto due buoni piazzamenti in campionato.[19]

Nel giugno dello stesso anno si siede sulla panchina del club ellenico del PAOK,[20] dove rimane fino al marzo 2016 quando viene sollevato dall'incarico, con la squadra in quel momento al quarto posto in classifica, a causa di alcuni risultati negativi e dei suoi commenti sprezzanti riguardo la qualità della rosa a disposizione.[21]

Esperienze in Turchia: Karabükspor e Galatasaray[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2016 viene chiamato alla guida del Karabükspor, club turco neopromosso in Süper Lig.[22] Si dimette a stagione in corso, nel febbraio 2017, per accettare l'offerta del più blasonato Galatasaray, con cui chiude il campionato al quarto posto. Rimane al club istanbulino fino al dicembre 2017, quando viene esonerato a causa di alcuni risultati ritenuti insoddisfacenti, pur con la squadra al secondo posto in classifica.[23]

Udinese[modifica | modifica wikitesto]

Tudor in conferenza stampa durante il suo primo incarico all'Udinese, sul finire del campionato 2017-2018.

Nell'aprile 2018 è ingaggiato dall'Udinese, in sostituzione dell'esonerato Massimo Oddo,[24] traghettando la squadra bianconera alla salvezza in Serie A.[25] Nonostante ciò, non viene confermato per la stagione successiva; tuttavia nel marzo 2019 viene richiamato a Udine per subentrare all'esonerato Davide Nicola,[26] guidando per la seconda volta la squadra bianconera alla salvezza.[27]

Stavolta viene confermato per la stagione successiva; tuttavia un negativo avvio di campionato[28] porta la società friulana ad esonerarlo nel novembre 2019.[29]

Ritorno all'Hajduk, vice alla Juventus[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 2019 torna alla guida dell'Hajduk Spalato,[30] terminando il campionato 2019-2020 al quinto posto.

Nell'agosto 2020 rescinde il suo contratto con il club spalatino[31] per fare ritorno dopo tredici anni alla Juventus, dove assume il ruolo di vice del tecnico Andrea Pirlo.[32] La squadra bianconera, nonostante le vittorie di Coppa Italia e Supercoppa, vive un'annata altalenante sicché al termine del campionato Pirlo e il suo staff, Tudor compreso, non vengono riconfermati.

Verona e Olympique Marsiglia[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 settembre 2021 viene chiamato sulla panchina del Verona, subentrando in avvio di stagione all'esonerato Eusebio Di Francesco.[33] Debutta cinque giorni dopo, cogliendo i primi punti stagionali in campionato per gli scaligeri grazie al successo interno sulla Roma (3-2).[34] In Veneto è autore di un campionato al di sopra delle aspettative, in cui raggiunge un'agevole salvezza: mette a referto vittorie contro club di alta classifica come Lazio,[35] Juventus[36] e Atalanta,[37] lottando per l'accesso alle coppe europee[38] e sfiorando il record societario di punti in massima serie.[39] Nonostante la più che positiva annata, il 28 maggio 2022 arriva la separazione consensuale fra Tudor e il Verona, per via di sopraggiunti dissidi sui piani futuri del club.[40]

Il successivo 4 luglio viene nominato allenatore dell'Olympique Marsiglia, in Ligue 1.[41] Sul finire di un campionato concluso al terzo posto, il 1º giugno 2023 ufficializza la sua decisione di lasciare la società francese.[42]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 marzo 2024 viene nominato nuovo allenatore della Lazio, in Serie A, sostituendo il dimissionario Maurizio Sarri.[43] Debutta sulla panchina biancoceleste il 30 dello stesso mese, nella vittoria interna in campionato sulla Juventus (1-0).[44]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1995-gen. 1996 Bandiera della Croazia Hajduk Spalato 1.HNL 9 0 CC ? ? - - - - - - 9+ 0+
gen.-giu. 1996 Bandiera della Croazia Trogir 2.HNL 5 1 - - - - - - - - - 5 1
1996-1997 Bandiera della Croazia Hajduk Spalato 1.HNL 23 1 CC ? ? CU 3 0 - - - 26+ 1+
1997-1998 1.HNL 26 4 CC ? ? CU 5 1 - - - 31+ 5+
1998-1999 Bandiera dell'Italia Juventus A 23+2[45] 1+0 CI 4 0 UCL 6 0 SI 1 0 36 1
1999-2000 A 17 1 CI 2 0 Int+CU 2+7 0+1 - - - 28 2
2000-2001 A 25 6 CI 2 0 UCL 5 1 - - - 32 7
2001-2002 A 14 4 CI 1 0 UCL 6 2 - - - 21 6
2002-2003 A 14 1 CI 2 0 UCL 11 1 SI 0 0 27 2
2003-2004 A 15 2 CI 6 1 UCL 5 0 SI 0 0 26 3
2004-gen. 2005 A 2 0 CI 1 0 UCL 1 0 - - - 4 0
gen.-giu. 2005 Bandiera dell'Italia Siena A 15 1 CI - - - - - - - - 15 1
2005-2006 A 24 1 CI 0 0 - - - - - - 24 1
Totale Siena 39 2 0 0 - - - - 39 2
2006-2007 Bandiera dell'Italia Juventus B 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
Totale Juventus 110+2 15+0 18 1 43 5 1 0 174 21
2007-2008 Bandiera della Croazia Hajduk Spalato 1.HNL 8 1 CC 0 0 CU 0 0 - - - 8 1
Totale Hajduk Spalato 66 6 0+ 0+ 8 1 0 0 74+ 7+
Totale carriera 222 24 18+ 1+ 51 6 1 0 292+ 31+

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Croazia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
15-11-1997 Kiev Ucraina Bandiera dell'Ucraina 1 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 1998 - Ingresso al 89’ 89’
22-4-1998 Osijek Croazia Bandiera della Croazia 4 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Ingresso al 75’ 75’
29-5-1998 Pola Croazia Bandiera della Croazia 1 – 2 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole - Ingresso al 70’ 70’
3-6-1998 Fiume Croazia Bandiera della Croazia 2 – 0 Bandiera dell'Iran Iran Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
6-6-1998 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 7 – 0 Bandiera dell'Australia Australia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
20-6-1998 Lens Giappone Bandiera del Giappone 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 1998 - 1º turno - Ingresso al 87’ 87’
30-6-1998 Bordeaux Romania Bandiera della Romania 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 1998 - Ottavi di finale - Ingresso al 82’ 82’
11-7-1998 Parigi Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 1998 - Finale 3º posto - Ingresso al 85’ 85’
5-9-1998 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 2 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 2000 - Ammonizione al 32’ 32’ Uscita al 63’ 63’
10-10-1998 Ta' Qali Malta Bandiera di Malta 1 – 4 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 2000 -
14-10-1998 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 3 – 2 Bandiera della Macedonia Macedonia Qual. Euro 2000 -
28-4-1999 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 69’ 69’
5-5-1999 Siviglia Spagna Bandiera della Spagna 3 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole -
9-10-1999 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Qual. Euro 2000 - Ammonizione al 48’ 48’ Uscita al 62’ 62’
26-4-2000 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole - Ingresso al 86’ 86’
16-8-2000 Bratislava Slovacchia Bandiera della Slovacchia 1 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
2-9-2000 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 0 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 90’ 90’
28-2-2001 Fiume Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
24-3-2001 Osijek Croazia Bandiera della Croazia 4 – 1 Bandiera della Lettonia Lettonia Qual. Mondiali 2002 - Ammonizione al 64’ 64’
25-4-2001 Varaždin Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera della Grecia Grecia Amichevole -
2-6-2001 Varaždin Croazia Bandiera della Croazia 4 – 0 Bandiera di San Marino San Marino Qual. Mondiali 2002 -
6-6-2001 Riga Lettonia Bandiera della Lettonia 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2002 -
15-8-2001 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 2 – 2 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole -
1-9-2001 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 0 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2002 - Ammonizione al 76’ 76’
6-10-2001 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Mondiali 2002 -
12-10-2002 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 2 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 2004 - Ammonizione al 75’ 75’
12-2-2003 Spalato Croazia Bandiera della Croazia 0 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole - Uscita al 63’ 63’
29-3-2003 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 4 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Euro 2004 - Uscita al 77’ 77’
2-4-2003 Varaždin Croazia Bandiera della Croazia 2 – 0 Bandiera di Andorra Andorra Qual. Euro 2004 - Ammonizione al 63’ 63’
6-9-2003 Andorra la Vella Andorra Bandiera di Andorra 0 – 3 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 2004 - Ingresso al 46’ 46’
11-10-2003 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Qual. Euro 2004 - Ammonizione al 38’ 38’
15-11-2003 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 1 – 1 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Euro 2004 -
19-11-2003 Lubiana Slovenia Bandiera della Slovenia 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Euro 2004 -  36’, 59’
31-3-2004 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
28-4-2004 Skopje Macedonia Bandiera della Macedonia 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole - Uscita al 58’ 58’
17-6-2004 Leiria Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera della Francia Francia Euro 2004 - 1º turno - Ammonizione al 39’ 39’
21-6-2004 Lisbona Croazia Bandiera della Croazia 2 – 4 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Euro 2004 - 1º turno 1
18-8-2004 Varaždin Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera d'Israele Israele Amichevole -
4-9-2004 Reykjavík Croazia Bandiera della Croazia 3 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Mondiali 2006 -
8-9-2004 Göteborg Svezia Bandiera della Svezia 0 – 1 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2006 -
16-11-2004 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole -
26-3-2005 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 4 – 0 Bandiera dell'Islanda Islanda Qual. Mondiali 2006 -
30-3-2005 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 3 – 0 Bandiera di Malta Malta Qual. Mondiali 2006 1
4-6-2005 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 1 – 3 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2006 1 Ammonizione al 30’ 30’
17-8-2005 Spalato Croazia Bandiera della Croazia 1 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
3-9-2005 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 1 – 3 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 60’ 60’
8-10-2005 Zagabria Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2005 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Qual. Mondiali 2006 - cap.
1-3-2006 Basilea Croazia Bandiera della Croazia 3 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ammonizione al 87’ 87’
23-5-2006 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 4 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole -
28-5-2006 Osijek Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera dell'Iran Iran Amichevole - Uscita al 46’ 46’
7-6-2006 Lancy Croazia Bandiera della Croazia 1 – 2 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -
13-6-2006 Berlino Brasile Bandiera del Brasile 1 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 2006 - 1º turno - Ammonizione al 90’ 90’
18-6-2006 Norimberga Giappone Bandiera del Giappone 0 – 0 Bandiera della Croazia Croazia Mondiali 2006 - 1º turno - Uscita al 69’ 69’
22-6-2006 Stoccarda Croazia Bandiera della Croazia 2 – 2 Bandiera dell'Australia Australia Mondiali 2006 - 1º turno -
Totale Presenze 55 Reti 3

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 23 aprile 2024.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
apr.-mag. 2013 Bandiera della Croazia Hajduk Spalato 1. HNL 4 1 1 2 CC 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 6 2 2 2 33,33 Sub.
2013-2014 1. HNL 36 17 11 8 CC 4 2 0 2 UEL 4 1 1 2 SC 1 0 1 0 45 20 13 12 44,44
2014-feb. 2015 1. HNL 19 9 5 5 CC 2 2 0 0 UEL 6 2 1 3 - - - - - 27 13 6 8 48,15 Dimis.
2015-mar. 2016 Bandiera della Grecia PAOK SL 25 10 8 7 CG 8 3 3 2 UEL 12 4 6 2 - - - - - 45 17 17 11 37,78 Eson.
2016-feb. 2017 Bandiera della Turchia Karabükspor SL 20 8 3 9 TK 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 21 8 3 10 38,10 Dimis.
feb.-giu. 2017 Bandiera della Turchia Galatasaray SL 13 7 1 5 TK - - - - - - - - - - - - - - 13 7 1 5 53,85 Sub.
lug.-dic. 2017 SL 16 10 2 4 TK 2 1 0 1 UEL 2 0 1 1 - - - - - 20 11 3 6 55,00 Eson.
Totale Galatasaray 29 17 3 9 2 1 0 1 2 0 1 1 - - - - 33 18 3 11 54,55
apr.-giu. 2018 Bandiera dell'Italia Udinese A 4 2 1 1 CI - - - - - - - - - - - - - - 4 2 1 1 50,00 Sub. 15º
mar.-giu. 2019 A 10 5 3 2 CI - - - - - - - - - - - - - - 10 5 3 2 50,00 Sub. 12º
ago.-nov. 2019 A 10 3 1 6 CI 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 11 4 1 6 36,36 Eson.
Totale Udinese 24 10 5 9 1 1 0 0 - - - - - - - - 25 11 5 9 44,00
nov. 2019-2020 Bandiera della Croazia Hajduk Spalato 1. HNL 19 9 2 8 CC - - - - UEL - - - - - - - - - 19 9 2 8 47,37 Sub.
ago. 2020 1. HNL 1 1 0 0 CC - - - - UEL - - - - - - - - - 1 1 0 0 100,00& Resc. cons.
Totale Hajduk Spalato 79 37 19 23 8 5 1 2 10 3 2 5 1 0 1 0 98 45 23 30 45,92
set. 2021-2022 Bandiera dell'Italia Verona A 35 14 11 10 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 36 14 11 11 38,89 Sub.
2022-2023 Bandiera della Francia Olympique Marsiglia L1 38 22 7 9 CF 3 2 1 0 UCL 6 2 0 4 - - - - - 47 26 8 13 55,32
mar.-giu. 2024 Bandiera dell'Italia Lazio A 4 3 0 1 CI 2 1 0 1 UCL - - - - SI - - - - 6 4 0 2 66,67 Sub., in corso
Totale carriera 254 121 56 77 26 13 5 8 30 9 9 12 1 0 1 0 311 143 71 97 45,98

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 2001-2002, 2002-2003
Juventus: 2002, 2003
Juventus: 2006-2007
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Juventus: 1999

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2001

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Hajduk Spalato: 2012-2013

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Furio Zara, Allievo di Lippi, specialista in panchine bollenti: Tudor plasma la sua Udinese, su calciomercato.com, 26 aprile 2018.
  2. ^ a b c d e Emanuele Gamba, La Juve inventa Tudor centravanti, in la Repubblica, 11 novembre 1998.
  3. ^ a b Marco Ansaldo, Le invenzioni di Lippi, in La Stampa, 11 novembre 1998, p. 29.
  4. ^ a b c d e Nino Caracciolo, Tudor, la scuola Reja e il bianconero nel destino: chi è il nuovo allenatore dell'Udinese, su gianlucadimarzio.com, 24 aprile 2018.
  5. ^ a b c Salvatore Lo Presti, Lippi sposta la torre Tudor, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1998.
  6. ^ a b Fabio Vergnano, Ferrara cuore Juve ma Zidane va ko, in La Stampa, 12 novembre 1998, p. 29.
  7. ^ Salvatore Amato, Lavagna Tattica: il Verona di Tudor, su juvengers.com, 30 ottobre 2021.
  8. ^ Salvatore Lo Presti, Tudor ha già vinto il suo mondiale, in La Gazzetta dello Sport, 30 maggio 1998.
  9. ^ Tudor al Siena, su it.uefa.com, 27 gennaio 2005.
  10. ^ Tudor tutta grinta per il Siena, su gazzetta.it, 28 gennaio 2005.
  11. ^ a b La Juve non vuole più Tudor, su gazzetta.it, 12 febbraio 2007.
  12. ^ Alberto Mauro, Sorpresa: Tudor resta alla Juve, su gazzetta.it, 16 febbraio 2007.
  13. ^ Paolo Bardelli, L'ex juventino Tudor lascia il calcio, su tuttomercatoweb.com, 24 luglio 2008.
  14. ^ Addio Mondiali per Tudor. Oggi verrà operato alla caviglia, in Corriere della Sera, 8 maggio 2002, p. 43 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2014).
  15. ^ Paolo Corradini, Rooney show: Croazia ko, su it.uefa.com, 22 giugno 2004.
  16. ^ a b Reja e Tudor ancora insieme a Formello, su noibiancocelesti.com, 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  17. ^ (HR) Smijenjen Krstičević, Tudor novi trener!, su hajduk.hr, 29 aprile 2013.
  18. ^ Elvir Islamović, Coppa di Croazia all'Hajduk di Tudor, su it.uefa.com, 22 maggio 2013.
  19. ^ Hajduk Spalato, UFFICIALE: si dimette l'ex Juve Tudor, su calciomercato.com, 6 febbraio 2015.
  20. ^ Raimondo De Magistris, UFFICIALE: Paok Salonicco, è l'ex Juventus Tudor il nuovo allenatore, su tuttomercatoweb.com, 19 giugno 2015.
  21. ^ (EN) PAOK fire Tudor, su paokfc.gr, 9 marzo 2016.
  22. ^ Ufficiale – Karabukspor, Tudor nuovo allenatore, su itasportpress.it, 19 giugno 2016.
  23. ^ Galatasaray, secondo posto a un punto dalla vetta: Tudor esonerato, su tuttosport.com, 19 dicembre 2017.
  24. ^ Igor Tudor nuovo tecnico dell'Udinese, su udinese.it, 24 aprile 2018.
  25. ^ Marco Conterio, Udinese-Bologna 1-0, Fofana regala la salvezza a Tudor, su tuttomercatoweb.com, 21 maggio 2018.
  26. ^ Igor Tudor alla guida dell'Udinese, su udinese.it, 20 marzo 2019.
  27. ^ L'Udinese si salva, il Genoa rischia. L'Empoli sogna contro Torino e Inter, su gazzetta.it, 18 maggio 2019.
  28. ^ Udinese: Tudor a rischio esonero, sono ore decisive, su repubblica.it, 31 ottobre 2019.
  29. ^ Igor Tudor sollevato dalla guida tecnica, su udinese.it, 1º novembre 2019.
  30. ^ (HR) Igor Tudor: Dat ću sve od sebe da Hajduk napravimo boljim Klubom!, su hajduk.hr, 23 dicembre 2019.
  31. ^ (HR) Igor Tudor više nije trener Hajduka, su hajduk.hr, 21 agosto 2020.
  32. ^ Lo staff di Andrea Pirlo, su juventus.com, 23 agosto 2020.
  33. ^ Igor Tudor è il nuovo allenatore del Verona, su hellasverona.it, 14 settembre 2021. URL consultato il 14 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2022).
  34. ^ Stefano Silvestri, Serie A - Verona-Roma 3-2: Barak, Caprari e Faraoni firmano il colpo, Pellegrini non basta a Mourinho, su eurosport.it, 19 settembre 2021.
  35. ^ Diego Costa, Verona-Lazio 4-1, Simeone fa poker e affonda i biancocelesti, su repubblica.it, 24 ottobre 2021.
  36. ^ Simone Eterno, Calcio, Serie A -Le pagelle di Verona-Juventus 2-1: Simeone show, male la Juve, su eurosport.it, 31 ottobre 2021.
  37. ^ Atalanta-Verona 1-2: Ceccherini e l'autogol di Koopmeiners affondano Gasperini, su tuttosport.com, 18 aprile 2022.
  38. ^ Gianluca Tavellin, Tudor mette le mani avanti: «L’Europa non è un obiettivo», su larena.it, 18 febbraio 2022.
  39. ^ Filmato audio Tavellin: «Record mancato per un punto, ma il Verona di Tudor rimarrà nel cuore dei tifosi», L'Arena, 21 maggio 2022.
  40. ^ Nota del Club - Igor Tudor, su hellasverona.it, 28 maggio 2022. URL consultato il 28 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2022).
  41. ^ (FR) Igor Tudor est le nouvel entraineur de l'OM, su om.fr, 4 luglio 2022.
  42. ^ (FR) Ajaccio - OM : La conférence de presse, su om.fr, 1º giugno 2023.
  43. ^ Igor Tudor nuovo responsabile della prima squadra, su sslazio.it, 18 marzo 2024.
  44. ^ Serie A TIM | Lazio-Juventus 1-0, il tabellino, su sslazio.it, 30 marzo 2024.
  45. ^ Spareggi per la Coppa UEFA 1999-2000.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]