Omessa registrazione contratto di comodato: sanzioni - Fisco e Immobili

Omessa registrazione contratto di comodato: sanzioni

Le sanzioni previste in caso di omessa o ritardata registrazione del contratto di comodato d’uso vanno dal 120% al 240% dell’imposta dovuta, con possibilità di usufruire del ravvedimento operoso.

Il comodato d’uso, ex art. 1803 del Codice civile, è un contratto gratuito con cui una parte consegna a un’altra un bene mobile o immobile per un periodo determinato. Si tratta di un accordo con cui una parte (comodante) consegna all’altra (comodatario) una cosa mobile o immobile. Alla scadenza del termine convenuto, il comodatario si assume l’obbligo di restituire la cosa ricevuta. Nella pratica questa forma è molto utilizzata sia:

  • in ambito privato: ad esempio per dare un immobile o un auto ad un familiare;
  • in ambito commerciale: ad esempio per macchinari e attrezzature utilizzate da società che da liberi professionisti.

Il contratto di comodato d’uso nasce come un contratto gratuito. Tuttavia, vi è la possibilità di redigere un contratto di comodato d’uso a titolo oneroso.

Vediamo in questo contributo nel dettaglio quali sono gli aspetti sanzionatori legati alla mancata registrazione del contratto e come rimediare per ridurre le sanzioni.

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La registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito

Il contratto di comodato d’uso gratuito può essere redatto:

  • In forma verbale;
  • In forma scritta.

Contratto di comodato in forma verbale

Il contratto di comodato non è soggetto ad obbligo di registrazione. L’art. 3 comma 1 del D.P.R. n. 131/86 esclude dai contratti verbali soggetti all’obbligo di registrazione il contratto di comodato. Tuttavia, il contratto di comodato verbale può essere volontariamente registrato, con il versamento dell’imposta di registro nella misura fissa di euro 200,00.

Contratto di comodato beni mobili

In linea generale, il contratto di comodato non è soggetto ad alcun obbligo di registrazione. Tuttavia, quando viene effettuato in ambito professionale o commerciale è consigliabile effettuarlo in forma scritta. In quest’ultimo caso p necessario fare la registrazione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

Tramite la registrazione si conferisce data certa al contratto, fondamentale ai fini probatori.

Al momento della richiesta di registrazione del contratto, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate restituisce una copia dell’atto timbrata e firmata.

Il contratto di comodato riguardante beni immobili

Il contratto di comodato avente ad oggetto beni immobili redatto per iscritto è soggetto a registrazione ed è dovuta l’imposta di registro nella misura pari ad euro 200,00.

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 14/E/2001 ha chiarito che il contratto di comodato avente ad oggetto beni immobili, se stipulato in forma scritta, è soggetto a registrazione in termine fisso. Questo, sia che si tratti di scrittura privata autenticata che non autenticata, che di atto pubblico.

Quanto tempo ho per la registrazione del contratto di comodato?

La registrazione degli atti, ove richiesta in termine fisso deve avvenire:

  • Entro 20 giorni dalla data dell’atto ove non sia stipulato in forma notarile;
  • Entro 30 giorni dalla data dell’atto. Questo ove sia stipulato in forma notarile;
  • Infine, entro 60 giorni dalla data dell’atto, ove sia formato all’estero.

Sanzioni per omessa registrazione contratto di comodato

L’art. 69 del D.P.R. n. 131/86 prevede in caso di omessa registrazione contratto di comodato l’applicazione delle seguenti sanzioni amministrative:

  • La sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’imposta dovuta;
  • Se la richiesta di registrazione del contratto è effettuata con ritardo non superiore a 30 giorni, della sanzione amministrativa dal 60% al 120% dell’imposta dovuta. Con un minimo di euro 200,00.

Ravvedimento operoso

Anche l’omessa o ritardata registrazione del comodato può “regolarizzata” mediante ravvedimento operoso

E’ possibile beneficiare del ravvedimento operoso solo fino a quando:

“la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza.”

Tale istituto consente di regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate autodenunciandosi e provvedendo al pagamento dell’imposta dovuta, oltre alle sanzioni amministrative e agli interessi legali.

La ratio di questa norma è quella di incentivare il contribuente ad adempiere agli obblighi fiscali, evitando di incorrere in una penalità eccessiva.

Vediamo adesso cosa bisogna fare per avvalersi del ravvedimento operoso nel caso in cui non sia stata effettuata la registrazione di un contratto di comodato entro il termine fissato dalla normativa.

Il primo step è quello di calcolare la sanzione. Come visto precedentemente, si parte dalla sanzione base del 120% e la si riduce secondo quanto indicato nella tabella seguente:

ARCO TEMPORALE DI RAVVEDIMENTOSANZIONE EDITABILERIDUZIONE SANZIONE
Ravvedimento Sprint: entro i primi 14 giorni60%1/10
Ravvedimento Breve: dal 15° al 30° giorno60%1/10
Ravvedimento Intermedio: dal 31° al 90° giorno120%1/9
Ravvedimento Lungo: dal 91° giorno entro 1 anno di ritardo120%1/8
Ravvedimento lungo: 1 anno ma entro 2 anni di ritardo120%1/7
Ravvedimento lunghissimo: oltre 2 anni di ritardo120%1/6

Codice tributo modello F24

Una volta determinata la sanzione è opportuno compilare il modello F24 per effettuare il versamento dell’imposta, sanzioni ed interessi per il ritardato pagamento.

Vediamo qui di seguito, quali sono i codici tributo del modello F24 per il versamento dell’imposta di registro per la registrazione degli atti privati sono:

  • Codice tributo 1550: “codice tributo per l’imposta di registro”;
  • Codice tributo 1551: “codice tributo per la sanzione sull’imposta di registro (ravvedimento)”;
  • Codice tributo 1552: “codice tributo per l’imposta di bollo”;
  • Codice tributo 1553: “codice tributo per la sanzione sull’imposta di bollo (ravvedimento)”;
  • Codice tributo 1554: “codice tributo per gli interessi (ravvedimento)”;

I codici tributo previsti dal modello F23 marcati con le sigle 104T, 104T e 109T vengono sostituiti dal codice 1550 nel modello F24.

A differenza del precedente modello F23, dove era possibile versare solo l’imposta di registro, con il modello F24 è possibile alche il pagamento delle marche da bollo attraverso il codice tributo 1552.

Pertanto, non occorrerà più applicare sul contratto le marche da bollo “fisiche”, ma basta assolvere a quelle “digitali” con modello F24.

In caso di ravvedimento operoso i codici tributo da utilizzare sono tre per ogni versamento, ovvero: imposta, le sanzioni e gli interessi.

Una volta versato il modello F24 sarà possibile recarsi all’Agenzia delle Entrate per la registrazione del contratto.

Omessa registrazione contratto di comodato: conclusioni e consulenza

Come hai visto in questo contributo, in caso di omessa o tardiva registrazione del contratto di comodato sono previste pesanti sanzioni amministrative. Tuttavia, è possibile ridurre tali sanzioni, tramite l’istituto del ravvedimento operoso.

Se desideri approfondire la tua situazione o per chiarire alcuni dubbi sull’argomento, ti invito a contattarmi al link che troverai qui di seguito.

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