Non ha bisogno di presentazioni perchè tutti li conoscono, tutti lo desiderano, tutti vorrebbero sfoggiarlo almeno una volta -Bella Hadid lo ha fatto, sul tappeto di Cannes al Festival del 2022-: è il vestito bianco di Gucci by Tom Ford.
Sì, quello della mitologica -in questo caso ogni aggettivo è valido, da mitologica a iconica a storica a indimenticabile- collezione Autunno Inverno 1996. In passerella lo indossava Carolyn Murphy, trasformandolo nel simbolo di un'epoca, di un'estetica -quella sensual chic di Tom Ford-, di una generazione.
Erano passati solo due anni dalla sua nomina a direttore creativo di Gucci, e Tom Ford faceva già -tanto- parlare di se. L'ufficializzazione del suo personaggio avviene proprio con questa collezione Autunno 1996, che diventa un successo immediato grazie alla sua sapiente combinazione di minimalismo -il richiamo alla moda di Halston era palese- e gioielli scultorei -di Elsa Peretti-. Ingredienti già vincenti di per se ma che Ford ha saputo coniugare assieme a un sex appeal dal sapore inappagabile. I commenti all'epoca furono che la collezione ricordava una notte allo Studio 54, uno club più iconici -ed eccessivi, Bianca Jagger a cavallo- di New York.
In passerella eccoli che appaiono: abiti in jersey bianco con cut inaspettati su fianchi, o schiene scollate. Cinture incorporate, il luccichio del metallo -stile Peretti-.
Sempre in questa collezione: il più che famoso perizoma Gucci e le suits in velluto che divennero totemiche per le generazioni successive -grazie anche a un piccolo aiuto di Gwyneth Paltrow-.
Come non innamorarsi perdutamente dell'abito bianco quindi, è ancora da capire.
Perché in tutto il suo minimalismo sfacciato non è essenziale per nulla. Perché è sensuale, è la quintessenza dell'estetica Tom Ford, ne è la sua dichiarazione ufficiale. Il suo manoscritto.
E quindi quale migliore pezzo da aggiungere al proprio guardaroba questa estate se non l'abito bianco per eccellenza? Da indossare con la pelle abbronzata e i capelli raccolti, il sapore di sale e gli occhi bagnati dal mare.