Grillo apre a Schlein, Calenda chiude. Nel Pd l’area Bonaccini si organizza- Corriere.it

Grillo apre a Schlein, Calenda chiude. Nel Pd l’area Bonaccini si organizza

di Maria Teresa Meli

Il governatore dell’Emilia-Romagna riunisce i suoi, stallo sul ruolo. Ipotesi Giuseppe Provenzano o Simona Bonaf� capogruppo alla Camera

Grillo apre a Schlein, Calenda chiude. Nel Pd l’area Bonaccini si organizza

Nel Pd � stallo. Finch� non si scioglier� il nodo della presidenza la situazione rimarr� questa. Bonaccini infatti ha declinato l’offerta dell’incarico di vice rivoltagli da Elly Schlein. I suoi l’hanno vissuta come �una provocazione�. � al ruolo di presidente, semmai, che il governatore direbbe di s�. Ma i �falchi� della mozione Schlein hanno messo in guardia la loro leader: �Cos� si instaurerebbe una diarchia e a te non conviene�. Non che lei avesse bisogno di questi consigli. Il 3 marzo ha detto a Bonaccini che entro 48 ore gli avrebbe dato una risposta. E ancora ieri sera i due non si erano sentiti. Tanto che qualcuno pensa che il governatore alla fine potrebbe �incastrare� Schlein accettando quello a cui aveva detto di no: la vicesegreteria.

Comunque alla fine la leader dovr� usare il cellulare e chiamare Bonaccini perch� il 12 in un’assemblea nazionale in cui non ha una larga maggioranza bisogner� eleggere il nuovo presidente del Pd. Il clima nonostante i sorrisi e le rassicurazioni di rito non � dei migliori. Ieri il governatore ha riunito i suoi e ha fatto una promessa: �Io non voglio fare correnti, ma sar� il federatore di quest’area�. Quindi, qualsiasi cosa scelga di fare Schlein, Bonaccini, presidente o no, rester� in campo.

Ma finch� non si scioglier� il nodo della presidenza anche gli altri organismi non saranno completati. Si prenda la segreteria, per esempio, si � detto e scritto che Base riformista non vuole entrarci: in realt� nessuna proposta � ancora stata fatta in questo senso da parte della leader. Non a caso, i nomi che circolano in questi giorni sono tutti di esponenti della maggioranza: Marta Bonafoni, Andrea Pacella, Chiara Gribaudo (che potrebbe diventare vicesegretaria), Marco Sarracino, Antonio Misiani, Stefania Bonaldi, Alessandro Zan e Marco Furfaro (coordinatore della segreteria o vice). A questi si aggiunger� almeno un esponente di Articolo 1. Arturo Scotto aspirerebbe a guidare gli Esteri, ma la sua nomina, vista la posizione sull’Ucraina, equivarrebbe a sconfessare la linea del Pd. Sembra avere pi� possibilit� di entrare in segreteria Alfredo D’Attorre.

C’� poi il problema dei capigruppo. La minoranza reclama la presidenza dei senatori per Alessandro Alfieri, ma i fedelissimi di Schlein le hanno fatto osservare che a lei converrebbe avere due capigruppo �suoi�, perch� nelle pattuglie parlamentari dem non ha la maggioranza e questo le creerebbe gli stessi problemi che in passato hanno avuto Zingaretti e Renzi nella prima fase della sua segreteria. Meglio andare sul sicuro: Peppe Provenzano alla Camera e Francesco Boccia al Senato. Oppure, in caso di concessioni alla minoranza, Simona Bonaf� capogruppo a Montecitorio.

Infine, il tema delle alleanze, qualcuno tra i suoi aveva sconsigliato Schlein di affrontarlo, per non entrare nel tunnel del �Conte s�, Renzi no�, vanificando tutto il lavoro per ridare un’identit� al Pd. Calenda, comunque, ieri ha semplificato almeno un aspetto del dilemma: �Nessuna alleanza politica � possibile con il Pd di Schlein�. In compenso arriva l’endorsement di Beppe Grillo: �Elly va benissimo. Le nostre idee vanno avanti con altri nomi�. Conte non sara contento.

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8 marzo 2023 (modifica il 8 marzo 2023 | 08:59)