Romain Gary

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Romain Gary nel 1961

Romain Gary, pseudonimo di Roman Kacew (Vilnius, 8 maggio 1914Parigi, 2 dicembre 1980), è stato uno scrittore, aviatore e diplomatico lituano naturalizzato francese. È noto per essere stato l'unico scrittore a vincere due volte il Premio Goncourt[1]. La prima volta lo vinse nel 1956 con Le radici del cielo, utilizzando il suo pseudonimo Romain Gary, la seconda volta nel 1975 con La vita davanti a sé utilizzando un nuovo pseudonimo, Émile Ajar.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Memoria di Romain Gary, al 108 di rue du Bac, Paris 7e

Nato a Vilnius, in Lituania, figlio di Arieh Leib Kacew e di Mina Owczyńska, Romain Gary arrivò in Francia, a Nizza, all'età di 13 anni. Dopo avere studiato giurisprudenza a Parigi, si arruolò nell'aviazione, raggiunse nel 1940 la "Francia libera" (l'organizzazione di resistenza fondata da Charles de Gaulle) e vi prestò servizio nelle Forces aériennes françaises libres. Terminò la guerra come "compagnon de la Libération" e venne decorato con la Legion d'onore.

Dopo la fine delle ostilità, intraprese una carriera di diplomatico al servizio della Francia. Negli anni cinquanta soggiornò a lungo a Los Angeles (California) come Console generale di Francia. Fu il marito prima della scrittrice Lesley Blanch e poi dell'attrice americana Jean Seberg, dalla quale divorziò. Poco più di un anno dopo il suicidio di questa (avvenuto nel settembre 1979, per ingestione di barbiturici), profondamente depresso per il sopraggiungere della vecchiaia, si diede la morte sparandosi alla tempia, dopo aver avuto cura d'indossare una vestaglia rosso vermiglio perché il sangue non si notasse troppo.

Dopo la sua morte si scoprì che, sotto lo pseudonimo di Émile Ajar, era l'autore di quattro romanzi la cui paternità era stata attribuita ad un suo parente, Paul Pavlovitch, il quale aveva assunto il ruolo di Ajar di fronte alla stampa e all'opinione pubblica. Si aggiunga che Ajar e Gary non furono i suoi soli pseudonimi; aveva infatti anche scritto un romanzo poliziesco-politico, Le teste di Stéphanie, con il nome di Shatan Bogat e una allegoria satirica, L'uomo con la colomba, firmata Fosco Sinibaldi (sin- sostituisce gar- in Gar-ibaldi).

Grazie al suo spirito di mistificazione (Gary e Ajar significano rispettivamente "brucia!" e "brace" in russo; alcune frasi si trovano identiche negli scritti di entrambi gli autori), Romain Gary fu l'unico scrittore a ottenere due volte il Premio Goncourt. La prima volta nel 1956 con il suo pseudonimo usuale, per Le radici del cielo, e la seconda volta nel 1975 con lo pseudonimo di Émile Ajar, per La vita davanti a sé. Scrisse inoltre varie opere fantascientifiche[3]. Romain Gary girò anche due film, di cui fu sia regista che sceneggiatore, che non riscossero molto successo[senza fonte].

Diversi suoi libri vennero adattati per il cinema, in particolare Chiaro di donna (1979) di Costa-Gavras, con Yves Montand e Romy Schneider come protagonisti, e La vita davanti a sé (1977) di Moshé Mizrahi, che ottenne l'Oscar come miglior film straniero e con Simone Signoret, che ottenne il César come miglior attrice per il ruolo di Madame Rosa. Nel 2017 il regista francese Eric Barbier ricavò un film da La promessa dell'alba, romanzo autobiografico ispirato al rapporto dello scrittore con la madre.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Come Roman Kacew[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Orage (racconto pubblicato il 15 febbraio 1935 da Gringoire)
  • Une petite femme (racconto pubblicato il 24 maggio 1935 da Gringoire)

Come Romain Gary[modifica | modifica wikitesto]

  • Forest of Anger, Cresset Press, 1944, Éducation européenne, Calmann-Lévy, 1945, nuova ediz. Gallimard, 1956
  • Tulipe, Calmann-Lévy, 1946
  • Le Grand Vestiaire, Gallimard, 1948
  • Les Couleurs du jour, Gallimard, 1952
  • Les Racines du ciel, Gallimard, 1956
  • La promesse de l'aube, Gallimard, 1960
  • Johnnie Cœur, (pièce teatrale) Gallimard, 1961
  • The Talent Scout 1961, Les Mangeurs d'étoiles (La Comédie américaine 1), Gallimard, 1966
  • Gloire à nos illustres pionniers (racconti) Gallimard, 1962
  • Les oiseaux vont mourir au Pérou, Gallimard, 1962
    • Gli uccelli vanno a morire in Perù, Neri Pozza, 2019
  • Lady L., Michael Joseph, 1958
  • The Ski Bum, Harper & Row, 1965. con il titolo Adieu Gary Cooper come secondo volume della collezione La Comédie américaine, Gallimard, 1969
  • Pour Sganarelle (Frère Océan 1), Gallimard, 1965
  • La Danse de Gengis Cohn (Frère Océan 2), Gallimard, 1967
  • La Tête coupable (Frère Océan 3), Gallimard, 1968
  • Chien blanc, Gallimard, 1970
  • Les Trésors de la mer Rouge, Gallimard, 1971
  • Europa , Gallimard, 1972
  • Les Enchanteurs, Gallimard, 1973
  • La nuit sera calme, Gallimard, 1974
  • Au-delà de cette limite votre ticket n’est plus valable, Gallimard, 1975
  • Clair de femme, Gallimard, 1977
  • Charge d'âme, Gallimard, 1977
  • La Bonne Moitié (pièce teatrale), Gallimard, 1979
  • Les Clowns lyriques, Gallimard, 1979
  • Les cerfs-volants , Gallimard, 1980
  • Vie et mort d'Émile Ajar, Gallimard, 1981 (postumo)
  • L'Homme à la colombe, Gallimard, 1984 (versione postuma definitiva)
  • L'Orage (postumo, racconti), 2005
  • Tulipe ou la Protestation, adattamento scenico del romanzo, 2007 (postumo)
  • Le Sens de ma vie. Entretien, 2014 (postumo)
  • Le Vin des morts (1937), Gallimard, 2014 (postumo)

Come Émile Ajar[modifica | modifica wikitesto]

  • Gros-Câlin, Mercure de France, 1974,
  • La Vie devant soi, Mercure de France, 1975,
  • Pseudo, Mercure de France, 1976,
    • Pseudo, Neri Pozza, 2019
  • L'angoisse du roi Salomon, Mercure de France, 1979,

Come Fosco Sinibaldi[modifica | modifica wikitesto]

  • L'Homme à la colombe, 1958, adattato per il teatro da Romain Gary con il titolo Johnnie Cœur, Gallimard, 1961

Come Shatan Bogat[modifica | modifica wikitesto]

  • Les Têtes de Stéphanie , Gallimard, 1974

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiature e adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

Canzoni[modifica | modifica wikitesto]

  • Kill'em all, 1971

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lista dei libri che hanno vinto il prix Goncourt, su bellevillenews.it. URL consultato il 28 maggio 2023.
  2. ^ (FR) Capucine Trollion, Flavie Flament, Goncourt : l'incroyable stratagème de Romain Gary pour créer Emile Ajar, su rtl.fr, 7 novembre 2021. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Romain Gary, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
  4. ^ a b David Bellos, Romain Gary: A Tall Story, Random House, 2010, p. 416, ISBN 9781446402863.
  5. ^ David Bellos, Romain Gary: A Tall Story, Random House, 2010, p. 417, ISBN 9781446402863.
  6. ^ (EN) The Ski Bum, su imdb.com. URL consultato il 9 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore vincitori Premio Goncourt Successore
Roger Ikor 1956 Roger Vailland
Predecessore vincitori Premio Goncourt Successore
Pascal Lainé 1975 Patrick Grainville
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