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Propoli in gravidanza: sì o no?

di Ines Delio - 31.01.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Si può assumere la propoli in gravidanza? Quali sono i rischi e cosa sapere prima di uilizzarla quando si è in dolce attesa

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Propoli in gravidanza

Quando si è in dolce attesa, anche un piccolo malanno di stagione può far sorgere mille dubbi riguardo a quale sia il trattamento più dolce e meno invasivo per sé e per il bambino che si ha in grembo. In questo periodo delicato, i farmaci vanno presi con cautela, mentre i rimedi naturali possono sembrare alle future neomamme la soluzione migliore per alleviare alcuni piccoli disturbi. Tuttavia, bisogna evitare il fai da te e informarsi sulle eventuali controindicazioni che possono avere sostanze apparentemente innocue, chiedendo sempre un parere medico. Questo vale anche per l'uso della propoli in gravidanza. Scopriamo a che serve, quali sono gli eventuali rischi e se si può prendere durante la gestazione.

Propoli: cos'è e quali sono i benefici

La propoli è una sostanza resinosa prodotta dalle api, ottenuta dalle gemme dei pioppi e delle conifere. Nonostante la sua efficacia non sia stata sempre scientificamente provata, è diventata molto popolare come rimedio naturale contro alcune infezioni batteriche e virali, in particolare contro le malattie da raffreddamento, in virtù della sua azione antinfiammatoria, antimicrobica e antiossidante. È inoltre utilizzata per rafforzare il sistema immunitario, per il trattamento di alcuni problemi gastrointestinali o contro afte e herpes.

Propoli in gravidanza: cosa dicono gli esperti

Ad oggi, non ci sono studi sull'effetto che la somministrazione di propoli in gravidanza potrebbe avere sullo sviluppo del feto. Una ricerca internazionale del 2019 è stata però condotta su un gruppo di topi, dimostrando che un basso dosaggio non avrebbe conseguenze sulla crescita fetale.

In Italia, i bioflavonoidi sono stati oggetto di ipotesi e discussioni scientifiche circa una eventuale pericolosità legata all'aumento del rischio di leucemie infantili acute in seguito alla loro assunzione in gravidanza. Per questo motivo, nel 2002 il Ministero della Salute ha ritenuto di dover adottare delle misure cautelari. Nello specifico, l'inserimento nell'etichetta di integratori che contenevano tali sostanze dell'avvertenza: "Non assumere durante la gravidanza".

In seguito, però, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha precisato che la limitazione in gravidanza è relativa ai soli complessi di bioflavonoidi isolati e non a tutti i vegetali che li contengono. Stando a quanto si legge in una pubblicazione dell'erborista Roberto Vergani, chiarito l'equivoco, sarebbe stato quindi riammesso l'uso in gravidanza della maggior parte delle erbe autorizzate per l'impiego in erboristeria e della propoli.

Propoli in gravidanza: è sicura?

In conclusione, la propoli è generalmente considerata sicura in gravidanza.

Tuttavia, non essendoci sufficienti evidenze scientifiche sui possibili effetti negativi sul feto, si raccomanda di:

  • non fare uso di propoli in caso si sia soggetti allergici ai prodotti delle api
  • evitare il fai da te
  • consultare sempre il proprio medico, prima di utilizzare la propoli in gravidanza
  • controllare l'etichetta del prodotto per assicurarsi che non contenga altri ingredienti ai quali si può essere intolleranti
  • privilegiare prodotti che non contengono alcool

Propoli in gravidanza e allattamento: effetti collaterali e avvertenze

La propoli può scatenare reazioni allergiche, in particolare se si è allergici alle api o ai prodotti di questi laboriosi insetti.

Prima di assumere propoli in gravidanza, è quindi di fondamentale importanza informare il proprio medico di fiducia se:

  • si è soggetti allergici al principio attivo, ai suoi eccipienti, a farmaci o alimenti, in particolare a prodotti derivati dalle api, come il miele
  • si stanno assumendo altri medicinali, fitoterapici o integratori
  • soffrite (o avete sofferto in passato) di allergie, asma, disturbi emorragici

In ogni caso, durante la gravidanza e l'allattamento, una consultazione medica è sempre consigliata, per chiarire ogni dubbio ed aiutarvi a scegliere la cura più adatta.

FONTI:

National Library of Medicine

AIFA: I bioflavonoidi: tanto rumore per nulla

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