Paola Barale racconta menopausa e aborto a 41 anni - iO Donna iO Donna
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Paola Barale si racconta, dalla menopausa precoce all’aborto: «Non era quello che volevo in quel momento»

A 56 anni appena compiuti, Paola Barale è una donna realizzata e sicura di sé. Ma il suo passato non è sempre stato semplice. Anzi. Ha affrontato dolori e preso scelte dolorose dei quali parla in Non è la fine del mondo, il suo libro che uscirà il 23 maggio. Un testo nel quale la conduttrice si racconta a cuore aperto, svelando ogni dettaglio della sua vita, dalla menopausa precoce alla scelta di abortire.

Paola Barale e la menopausa precoce

«All’inizio mi sono sentita persa». Paola Barale non usa giri di parole per raccontare il suo stato d’animo quando ha ricevuto il referto dal suo ginecologo: menopausa. Era il 2008 e lei aveva solo 42 anni.

«I primi tempi mi faceva effetto vedere gli assorbenti sugli scaffali dei supermercati. Era una cosa inaspettata. Il mio ginecologo mi disse che a volte la menopausa può essere la conseguenza di un forte stress» racconta in un’intervista rilasciata al settimanale F. Una diagnosi, quella della menopausa precoce, difficile da accettare. Eppure lei ha deciso di parlarne per un motivo ben preciso: «Si parla di menopausa come se fosse una specie di morte. Non è vero».

«Non per questo siamo vecchie»

L’invito della conduttrice alle donne che hanno affrontato la stessa diagnosi è chiaro: «La vita media si è allungata e non possiamo trascorrere un terzo della nostra esistenza tristi, rassegnate. Non ha senso sentirci vecchie perché non lo siamo» spiega.

Paola Barale (ANSA)

Invitando, dunque, a vivere la menopausa precoce certamente come un periodo di cambiamento che ha bisogno di assestamento. Ma guardando anche oltre e andando avanti: «Io stavo bene prima e sto bene adesso».

L’aborto: «Non era quello che volevo per me in quel momento»

Una scelta dolorosa ma della quale non si è mai pentita. Così Paola Barale racconta la decisione di abortire. La showgirl non rivela l’età in cui è rimasta incinta né chi era il padre del bambino.

Ma ci tiene a spiegare perché ha deciso di non portare avanti la gravidanza: «Ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata» racconta.  E puntualizza: «Non era quello che volevo per me in quel momento».

Paola Barale: «Mai pentita dell’aborto»

Oggi Paola Barale ripensa a quella scelta in maniera consapevole e serena. «Sono una donna libera, per cui, se alla fine non ho avuto un bambino, credo sia stata una scelta consapevole» dice. E, sebbene il suo ginecologo l’abbia avvisata sul pericolo di un futuro pentimento, lei ribadisce: «Ma si può avere un bambino per evitare di pentirsi di non averlo avuto?».

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