Cataratta: Sintomi, Cause, Intervento, Convalescenza e Costo

Cataratta: Sintomi, Cause, Intervento, Convalescenza e Costo

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Cosa è la Cataratta

La cataratta è l’opacizzazione di una lente (il cristallino) che si trova all’interno dell’occhio. L’intervento di cataratta consiste nel sostituire il cristallino opacizzato con una lente nuova trasparente. Il cristallino è una lente che permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina, con il tempo il cristallino si opacizza e viene la cataratta. A seconda del tipo di opacità se ne distinguono diversi tipi:

I Diversi Tipi di Cataratta

Nucleare: è caratteristica dell’età adulta in cui la parte centrale del cristallino è opacizzata, per l’appunto è il nucleo del cristallino a perdere la trasparenza.

Corticale: coinvolge la parte esterna del cristallino, può anche svilupparsi a seguito di un trauma.

Sottocapsulare Posteriore: colpisce solo la parte posteriore del cristallino ed è tipica di chi abbia fatto a lungo uso di Cortisone in collirio o per via generale.

Pseudoesfoliativa o PEX: questa cataratta si esfolia cioè perde parte dello strato esterno (la capsula) con il passare del tempo. Questo si associa al rischio di sviluppare un’altra malattia dell’occhio chiamata Glaucoma e maggiori rischi di complicanze durante l’intervento di cataratta.

Secondaria: è l’opacità della capsula posteriore dove si alloggia il cristallino artificiale inserito nell’occhio durante il primo intervento di cataratta. Viene quindi solo dopo l’intervento di cataratta (da 1 a 5 anni dopo) e non richiede un intervento in sala operatoria ma si cura con un semplice trattamento Laser detto Capsulotomia Yag Laser.

I Sintomi della Cataratta

Il sintomo più importante è una progressiva perdita della vista. Inizialmente i disagi visivi sono modesti perché l’opacizzazione del cristallino può essere circoscritta a piccole aree ma con il passare del tempo compaiono i seguenti sintomi:

  • Vista appannata
  • Elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento (gli oggetti illuminati sembrano circondati da aloni, fastidio alla luce solare)
  • Riduzione della visibilità di notte
  • Diminuzione del contrasto delle immagini (i colori appaiono sbiaditi)
  • Variazione di miopiaastigmatismo o ipermetropia

La cataratta non provoca dolore.

La comparsa di questi sintomi può essere un campanello d’allarme anche di altre malattie legate all’occhio, vi consigliamo di consultare l’oculista per una diagnosi più approfondita.

Cause e Prevenzione della Cataratta

Le Cause

Tra le cause della cataratta vanno annoverate la familiarità e poi una serie di fattori specifici quali:

  • L’eta
  • L’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti
  • I traumi agli occhi
  • L’uso di farmaci come i cortisonici (cataratta sottocapsulare posteriore)
  • Malattie sistemiche quali il diabete
  • Malattie oculari quali il glaucoma e la miopia elevata possono predisporre al formarsi della cataratta.

Nel caso di cataratta e glaucoma come nel caso di cataratta e miopia ci si trova davanti a binomi del tutto particolari dove spesso l’intervento di cataratta permette di migliorare anche l’altra patologia.

La Prevenzione

Esistono alcune semplici norme che permettono di rallentare l’insorgenza della Cataratta. Ciò è particolarmente importante per i soggetti più a rischio come chi avesse dei familiari affetti da cataratta in giovane età, chi avesse il glaucoma, l’uveite o altre malattie dell’occhio che richiedano terapie croniche, chi soffrisse di diabete o avesse necessità di usare terapie a base di cortisone. Tutti questi soggetti a rischio di sviluppare una cataratta precocemente dovrebbero attenersi a questi consigli:

  • Usare gli occhiali da sole in ambienti esterni 
  • Non fumare
  • Avere una dieta ricca di antiossidanti (quindi frutta e verdura colorate, pesce, olio di oliva)
  • Usare una adeguata protezione dalla luce blu emanata dagli schermi di PC, Tablet e cellulari.

In passato venivano prescritti colliri per rallentare l’evoluzione della cataratta. Oggi questa pratica è stata abbandonata perché si è dimostrata inefficace.

In ogni caso superati i 60 anni è conveniente sottoporsi ad un esame oculare con dilatazione della pupilla almeno ogni paio di anni. Questo esame permetterà di scoprire i primi segni delle malattie dell’occhio (Glaucoma, Maculopatia, etc) in modo da consentire una diagnosi precoce e una cura adeguata e tempestiva.

L’Intervento di Cataratta

L’unica cura di comprovata efficacia per la Cataratta è l’intervento. Oggi l’intervento non è doloroso o invasivo ed ha un recupero estremamente rapido grazie all’ausilio delle tecnologie più innovative.

Durante l’intervento la Cataratta viene frammentata mediante un apparecchio Laser (FemtoLaser) oppure un sofisticato strumento ad ultrasuoni (Facoemulsificatore) ed aspirata. Al suo posto viene inserita all’interno dell’occhio una lente intraoculare detta anche cristallino artificiale o IOL (Intra-Ocular-Lens). La scelta della lente intraoculare più adatta a ciascun occhio è fondamentale per il buon risultato dell’intervento.

L’intervento si esegue in una sala operatoria attrezzata per la chirurgia oculistica.

Il paziente arriva di solito circa un’ora prima dell’intervento e viene preparato con delle gocce per la dilatazione della pupilla. Quindi entra in sala operatoria dove viene fatto sdraiare su un lettino e dopo la disinfezione accurata dell’occhio da operare viene coperto da un telo per mantenere la sterilità del campo operatorio.

L’intervento che dura circa dieci minuti comincia con una micro-incisione sulla cornea di 1,8-2,2 millimetri. Successivamente si esegue la capsuloressi cioè la rimozione della capsula anteriore, la capsula sarebbe il sacchetto che contiene la cataratta. Attraverso la capsuloressi viene introdotto il il Facoemulsificatore che permette la frammentazione e aspirazione della cataratta. La fase successiva è l’introduzione all’interno della capsula di una lente intraoculare (IOL).

La nuova chirurgia mini-invasiva permette di liberarsi totalmente dagli occhiali mediante l’utilizzo di lenti intraoculari all’avanguardia che permettono di eliminare contemporaneamente la cataratta e gli altri eventuali difetti della vista: miopia, astigmatismo, presbiopia o ipermetropia.

La scelta della corretta lente intraoculare risulta di fondamentale importanza per la completa riuscita dell’operazione. La lente intraoculare più adatta alle caratteristiche di ciascun occhio può essere identificata solo attraverso esami diagnostici accurati e grande esperienza del chirurgo oculista.

Da oltre dieci anni nella nostra Clinica Oculistica Avanzata di Milano e Catania si impiantano le lente intraoculari più innovative per la cura di miopia, astigmatismo, ipermetropia, presbiopia e maculopatia come testimoniato da molti pazienti nella sezione testimonianze.

Intervento Cataratta con FemtoLaser

L’intervento di cataratta da circa dieci anni si avvale anche di una tecnologia Laser. Si tratta del Femto-Laser che veniva in precedenza utilizzato per la chirurgia refrattiva cioè la chirurgia di Miopia, Astigmatismo etc. L’introduzione del Laser per l’intervento è mirato ad aumentare la precisione rendendo questa chirurgia ancora più precisa.

Intervento Cataratta

L’intervento di Cataratta con il FemtoLaser presenta come principale vantaggio la possibilità di eseguire una fase dell’intervento in maniera molto precisa: la capsuloressi. La capsuloressi consiste nella apertura della capsula che contiene il cristallino.

La capsuloressi fatta a regola d’arte, ottenuta da un chirurgo esperto o mediante l’uso del FemtoLaser, permette di utilizzare lenti intraoculari innovative.

L’intervento di Femto Cataratta (viene chiamato così l’intervento mediante l’ausilio del FemtoLaser) è particolarmente utile in casi complicati come la cataratta bianca completa o quella pseudoesfoliativa o PEX oppure la cataratta associata ad una fragilità della capsula.

Nei casi più comuni il valore aggiunto del Laser si scontra con un allungamento del tempo dell’intervento e spesso richiede lo spostamento del paziente da una sala operatoria ad un’altra. Pertanto l’impiego del Laser per la Cataratta rimane limitato e l’intervento di gran lunga più eseguito rimane la Facoemulsificazione.

E’ stato di recente pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet uno studio clinico che dimostra la equivalenza delle due tecniche Laser e Facoemulsificazione per l’intervento di cataratta.

Lenti Intraoculari Innovative

Le più importanti novità sull’intervento di cataratta sono le nuove lenti intraoculari.

Le lenti intraoculari più comuni sono in materiale plastico acrilico, ne esistono però anche in silicone, e in un materiale chiamato PMMA (PoliMetilMetaAcrilato).

Non è tanto il materiale che le compone quanto piuttosto la loro forma ad attribuire alle lenti intra oculari caratteristiche differenti. Ne esistono oggi di vario tipo, anche personalizzabili, le quali si modellano sulle caratteristiche di ciascun occhio, permettendo così anche la correzione dei piccoli difetti individuali (lente intraoculare Hi Tech). Scopriamo insieme le diverse Lenti Intraoculari:

Nella sezione Testimonianze trovate il racconto dei pazienti operati con le lenti intraoculari più innovative

Quando operare la Cataratta?

L’intervento oggi si esegue quando la qualità della vista non è soddisfacente per le esigenze del paziente. Non occorre più aspettare che la cataratta sia “matura” per operarsi, conviene fare l’intervento quando ci si accorge di non vedere più bene per svolgere i compiti e le attività che interessano.

Oggi l’intervento è mini invasivo se viene eseguito con le più moderne tecniche in un centro d’avanguardia.

Il recupero visivo è pressoché completo in 24 ore. Se si hanno più di 50 anni può essere consigliabile fare l’intervento di cataratta anche per togliere gli occhiali da vicino e da lontano. Oggi grazie alle più innovative lenti intraoculari infatti dopo operazione ci si può liberare di miopia, astigmatismo e presbiopia.

Quando non operare la Cataratta?

In pazienti giovani fino ai 40 anni di età conviene posticipare l’intervento di cataratta se non si ha un abbassamento della vista importante perché con l’intervento viene meno la capacita di accomodare. Cioè di mettere a fuoco lontano e vicino tipica delle persone che hanno meno di 40 anni. In presenza di altre malattie oculari come il glaucoma e la maculopatia deve essere valutato con cautela l’opportunità dell’intervento di cataratta. L’oculista esperto saprà consigliarvi.

Convalescenza e Complicazioni

Convalescenza post Intervento di Cataratta

Oggi dopo l’intervento di cataratta mini-invasivo in anestesia topica la convalescenza è come segue:

  • il paziente viene dimesso senza benda dopo circa un’ora dall’intervento
  • si avverte un leggero fastidio come se fosse entrato lo shampoo dentro l’occhio per 4-5 ore
  • si comincia a vedere meglio già dopo 4-5 ore
  • il primo giorno seguente si vede bene e non si ha nessun fastidio
  • guardare la televisione, usare il computer e guidare è possibile già dal giorno seguente l’intervento di cataratta. Conviene sempre chiedere al proprio oculista al controllo che viene eseguito il giorno dopo l’intervento

  • non sollevare pesi per una settimana è opportuno
  • astenersi dalla pratica dello sport per un mese è consigliabile
  • non toccare l’occhio operato per una settimana è fondamentale
  • è buona norma non dormire dal lato dell’occhio operato per qualche giorno
  • fare la doccia, lavare i capelli, prestando attenzione a non far penetrare sapone o shampoo negli occhi è possibile dopo i primi due giorni

Complicazioni Intervento di Cataratta

La complicanza più temuta anche se molto rara è l’infezione.

Nei primi giorni dopo l’operazione il rischio di infezione è ancora alto. Pertanto il paziente dovrà rispettare esattamente le scadenze fissate dall’oculista per le visite di controllo ed eseguire la terapia con colliri antibiotici. In caso di insorgenza di qualsiasi disturbo visivo sono necessarie visite di controllo straordinarie. Anche un’infezione – se scoperta subito – può essere trattata nel modo migliore. Ė buona norma non toccare l’occhio operato per i primi giorni e usare norme di buona igiene per scongiurare il pericolo di una infezione che dopo l’intervento può essere particolarmente grave.

Un’altra temibile complicanza può essere il distacco di retina soprattutto nei soggetti miopi elevati. Il distacco della retina se non viene trattato in modo tempestivo può portare alla perdita della vista. E’ buona norma per evitare questa complicanza eseguire un esame accurato della retina prima dell’intervento e ove fossero presenti fattori di rischio intervenire prima dell’intervento a rafforzare la retina con un trattamento di Fotocoagulazione Laser della retina. In ogni caso la comparsa di lampi di luce, ragnatele o moscerini neri che si muovono dopo l’intervento di cataratta deve condurre subito ad un controllo accurato della retina da parte dell’oculista curante.

Un’altra complicanza grave può essere un’emorragia dell’occhio durante o subito dopo l’intervento. Si tratta di un’emorragia all’interno dell’occhio non visibile ad occhio nudo dall’esterno. Questo tipo di emorragia non va confusa con la più comune emorragia sottocongiuntivale – occhio arrossato, iniettato di sangue – che non è segno di pericolo.

Per ridurre il rischio di emorragia durante l’intervento è buona norma sospendere i farmaci antiaggreganti, anticoagulanti in terapia previo consulto con lo specialista e tenere sotto controllo la pressione del sangue con le opportune terapie anti ipertensive. Il giorno dell’intervento è fondamentale prendere la pillola per la pressione se di uso routinario.

Un’altra complicanza è la Cataratta Secondaria che viene a tutte le persone operate di cataratta.

Cataratta Secondaria

Perché viene la cataratta secondaria?

Con l’intervento di cataratta si rimuove il cristallino opaco e si inserisce al suo posto nel sacchetto che lo conteneva un cristallino artificiale. Con il tempo questo sacchetto che contiene il cristallino artificiale si può opacizzare e viene così la cosiddetta cataratta secondaria. Occorre un tempo variabile tra 1 e 5 anni dopo l’intervento prima di osservare la cataratta secondaria. Di solito nei soggetti giovani viene prima che nei soggetti anziani.

Come si cura la cataratta secondaria?

La cataratta secondaria si cura con un trattamento laser ambulatoriale chiamato trattamento Yag Laser. Non occorre entrare in sala operatoria. Il trattamento dura pochi minuti e il paziente ricomincia a vedere bene dopo poche ore dal trattamento Yag-laser della cataratta secondaria. Per qualche giorno è normale vedere dei moscerini che si muovono dopo il trattamento laser della cataratta secondaria.

Quanto Costa l’Intervento

L’intervento di Cataratta solitamente ha un costo tra i 2.500 e i 4.000 euro tutto compreso. Le variazioni di prezzo sono legate a diversi fattori:

  1. Strumenti e materiali usati per rimuovere la cataratta (Microscopio Operatorio, Facoemulsificatore, FemtoLaser, etc.)
  2. La Lente Intraoculare che viene impiantata all’interno dell’occhio durante l’intervento. Il costo delle lenti intraoculari varia moltissimo, si passa dai 50 euro per una lente basica fatta nei paesi in via di sviluppo (India, Cina etc.) a 3000 euro nel caso di lenti intraoculari sofisticate.
  3. La copresenza di altre malattie dell’occhio come glaucoma, maculopatia, la cornea guttata, miopia o astigmatismo elevato richiede di solito l’utilizzo di strumenti aggiuntivi e questo può fare aumentare il costo dell’intervento di cataratta.
  4. La Clinica Oculistica incide per circa il 30-50% del costo complessivo in base al comfort alberghiero offerto, alla sede, al tipo di accoglienza offerto.
  5. L’esperienza dell’Operatore.

Il costo dell’intervento può essere pagato nei seguenti modi:

  1. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) paga il costo dell’intervento negli ospedali pubblici o nelle case di cura private convenzionate. Il SSN si fa interamente carico dell’intervento salvo richiedere il pagamento di un Ticket al paziente che non abbia diritto ad esenzione per patologia, reddito oppure età. Il SSN di solito non permette di utilizzare le lenti intraoculari più sofisticate e non permette di scegliere l’operatore che eseguirà l’intervento.
  2. Assicurazioni Private, Fondi Sanitari e Fondi Integrativi possono rimborsare il costo dell’intervento sia in forma diretta che in forma indiretta.
    La Formula Diretta prevede il pagamento completo della prestazione da parte della Assicurazione senza che l’assicurato debba anticipare nulla salvo il pagamento di un ticket.
    Con la Formula Indiretta l’assicurato paga la prestazione e manda poi la fattura all’assicurazione che provvederà al rimborso.
  3. Pagamento Diretto del Paziente. Permette ovviamente la massima libertà di scelta sia dell’operatore che degli strumenti e lenti intraoculari utilizzate. Il paziente potrà poi richiedere la detrazione fiscale per le spese mediche sostenute.

Siamo una Clinica Oculistica Privata convenzionata con le maggiori Assicurazioni private per l’intervento di Cataratta.

Per approfondimenti vi invitiamo a contattarci.

Il vantaggio principale dell’intervento di cataratta a pagamento è la libertà del paziente di scegliere: il medico, la lente intraoculare, la tecnologia più avanzata.

La qualità della vista dipende essenzialmente dalla tecnologia utilizzata soprattutto in presenza di Maculopatia, Glaucoma, problemi alla Cornea oppure se si vuole correggere miopiaipermetropia, astigmatismopresbiopia associati alla cataratta.