L’Omceo ricorda la dottoressa Monteduro, uccisa durante il turno di lavoro
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L’Omceo ricorda la dottoressa Monteduro, uccisa durante il turno di lavoro

Il terribile episodio venticinque anni or sono a Gagliano del Capo. Medico presso la continuità assistenziale, nel suo nome la battaglia per garantire più sicurezza in ambito sanitario

GAGLIANO DEL CAPO – Sono trascorsi venticinque anni, ma a Gagliano del Capo e, in generale, in tutto il Salento, nessuno ha mai dimenticato la tragica morte di Maria Monteduro, medico di professione e, all’epoca dei fatti, anche assessora ai Servizi sociali. Maria Monteduro fu uccisa al termine del suo turno presso la guardia medica, nella notte fra il 24 e il 25 aprile del 1999, con un punteruolo, da un uomo di Castrignano del Capo, Giovanni Pucci, poi suicidatosi in carcere, a Padova, nel luglio del 2014, mentre stava scontando una pena di trent’anni.

L’inchiesta non fu semplice, ma alla fine si appurò che Pucci, nel frattempo trasferitosi ad Alma Ata, in Kazakistan e qui scovato e arrestato, quella notte, in stato di alterazione psichica, chiese aiuto alla dottoressa alla quale riferì di essere stato picchiato da alcuni spacciatori. Lei, impietosita, lo riaccompagnò a casa, ma alcune parole di rimprovero scatenarono una rabbia incontrollata che sfociò in un orrendo crimine.

Il consiglio direttivo dell’Omceo, a nome tutti i medici della provincia di Lecce, ha voluto testimoniare il ricordo indelebile di una collega da tutti ritenuta esemplare, per passione, competenza e coerenza nella sua professione, oltre che per l’attività sociale, di volontariato e di azione politica.

Una figura “solare”, per il presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi e odontoiatri della provincia di Lecce, Donato De Giorgi. “L’assassinio della dottoressa – sottolinea De Giorgi – cambiò la nostra vita e scosse tutta l’Italia, ma il suo ricordo è oggi reso vitale dalla centralità del problema che tutti i medici vivono nella loro professione: quello della violenza, delle aggressioni, delle minacce che rendono sempre più problematica e insicura la nostra professione”.

Il consiglio direttivo ha incontrato, in una manifestazione sentita e commossa, il sindaco di Gagliano del Capo, Gianfranco Melcarne, che si è detto sempre disponibile per un concreto aiuto al progetto portato avanti sul fronte della sicurezza, il direttore del distretto gaglianese, Pierpaolo D’Arpa, la collega del turno festivo della continuità assistenziale e la dirigente dei servizi.

Non è possibile “alzare le mani contro chi sta dando una mano”, recita uno slogan dell’Omceo, che desidera portare avanti ulteriori iniziative sull’argomento. Secondo De Giorgi, per quanto vi siano stati di sicuro passi in avanti, ancora molto si deve fare in tema di sicurezza nei posti di lavoro, in primo luogo nei luoghi più esposti, come pronto soccorso, continuità assistenziali, Cim, e per mutare una cultura dominata da violenza, sopraffazione, antagonismo e protagonismo, stimolando quei valori di rispetto, di solidarietà, di dignità che costituiscono l’onerosa eredità che Maria Monteduro ha lasciato e per la quale ha lottato con determinazione e forza.

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