Rudolf Klein-Rogge

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rudolf Klein-Rogge nei panni del Dottor Mabuse

Rudolf Klein-Rogge, nome completo Friedrich Rudolf Klein-Rogge (Colonia, 24 novembre 1885Wetzelsdorf bei Jagerberg, 29 maggio 1955), è stato un attore tedesco.

Con Destino (1921), considerato il primo film di Fritz Lang basato sull'estetica dell'espressionismo tedesco, inizia una proficua collaborazione con il grande regista tedesco grazie al quale assurgerà a fama mondiale per la sua interpretazione in tre suoi film, specialmente nei ruoli di Mabuse e dell'inventore pazzo prof. Rotwang in Metropolis (1927). Per questi due ultimi personaggi è considerato il precursore della figura cinematografica dello scienziato pazzo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Aveva fitti capelli biondi, occhi di ghiaccio e sguardo ipnotico, tratti somatici aggressivi e voce vigorosa.[1][2]

Nasce a Colonia il 24 novembre 1885 come Friedrich Rudolf Klein, figlio di un giurista della corte marziale. Altre fonti danno il 1888 come anno di nascita. Alla morte della madre, il padre si risposa e Rudolf acquisisce una sorellastra; più avanti, si aggiunge un ulteriore fratello con il matrimonio della matrigna, alla morte del padre naturale. Su desiderio di quest'ultimo, l'adolescente Rudolf frequenta il corpo cadetti prussiano, all'accademia militare di Colonia: il genitore aspirava per lui ad una carriera militare, idea che non sfiora affatto Rudolf, il quale decide di completare i suoi studi finendo il ginnasio umanistico ed ottenendo la maturità.

Primo contatto con il teatro[modifica | modifica wikitesto]

Tra Berlino e Bonn, durante un primo corso di studi in storia e letteratura, frequenta lezioni di teatro. Ben presto il talentuoso giovane si imbatte nell'attore e regista viennese Hans Siebert, che lo prende sotto la sua ala. Per evitare di essere confuso con un altro studente, omonimo, Rudolf si fa chiamare Klein-Rogge. Il 1909 è l'anno in cui l'appena ventenne Rudolf fa il suo debutto teatrale nei panni del cospiratore di Cesare, Cassio, nella tragedia shakespeariana Giulio Cesare, allo Stadttheater di Halberstadt, portando in scena il lavoro di Georg Kaiser.[3]

Thea von Harbou, Fritz Lang e l'ascesa[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1914 resta ad Halberstadt, per poi seguire un cambio di rotta tra il 1914 e il 1915 alla volta di Aquisgrana, Kiel e Düsseldorf. Ad Aquisgrana incontra Thea von Harbou, la bella e ambiziosa attrice e scrittrice per la quale passa da amico e mentore ad amante e marito, nello stesso 1914[2]. È nel 1918 che, al teatro di Norimberga, diventa ben presto uno dei più importanti attori teatrali,[4] e comincia a lavorare a trame teatrali scritte di suo pugno. Guadagnava intorno ai 12.000 marchi tedeschi l'anno, mentre von Harbou percepiva un totale di 100.000 marchi tedeschi l'anno, e sarebbero stati di più se si fosse trasferita a Berlino. Così, nonostante la prepotente scalata di carriera, lo stesso anno, Klein-Rogge decide di tornare a Berlino al seguito della moglie; la frenetica capitale schiaccia il suo emergente talento, e malgrado fosse stato assunto al Lessing Theater come attore e regista teatrale, Rudolf non riesce ad impadronirsi della metropoli e la sua carriera subisce una fase di stallo. Come se non bastasse, anche la sua vita privata attraversa una battuta di arresto, con la fine, nel 1921, del matrimonio con von Harbou.

Dopo aver girato per paesi e città lungo il Reno e la Germania del nord, è a partire dal 1919 che Rudolf comincia ad inoltrarsi nel mondo del cinema muto, dapprima con piccoli ruoli – dopo Morphium (1919), Die Launen eines Milliardärs (1919) e Das Licht Am Fenster (1919), nel 1920 è lo scorbutico malvivente incastrato per errore dalla polizia ne Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene – dando comunque prova delle sue capacità recitative. Tuttavia, è lo storico incontro con il regista Fritz Lang, il nuovo marito di von Harbou (matrimonio nel 1922), che piazza Rudolf sul binario giusto verso l'immortalità. Nel 1920 lavora per la prima volta con Fritz Lang con un ruolo non protagonista in L'immagine errante. Durante questo periodo, von Harbou si innamora di Lang, e i due danno inizio ad una tresca amorosa alle spalle dei rispettivi partner. Klein-Rogge e von Harbou si separano nel 1920 e più tardi arriva il divorzio, mentre la moglie di Lang muore suicida, e ciò consente a lui e von Harbou di sposarsi nel 1922[2].

Senza che la vita privata intacchi la fruttuosa relazione lavorativa, il trio Lang - von Harbou - Klein-Rogge spadroneggia lungo le vie del cinema tedesco degli anni venti: Rudolf trova velocemente il suo posto nell'immaginario collettivo, assumendo i ruoli più oscuri e diabolici che Lang potesse trovare per lui: partendo, nel 1921, dalla doppia interpretazione in Der Müde Tod, in cui impersona un derviscio e il nobile Girolamo, nel 1922 diventa il fantomatico dottor Mabuse (nelle due parti Der große Spieler. Ein Bild der Zeit e INFERNO. Ein Spiel von Menschen unserer Zeit), e nel 1924 il dispotico re Etzel in entrambi i film della saga dei Nibelunghi, Siegfried e Kriemhilds Rache. Nel girare la scena della morte di Fáfnir, nel primo film, un difficile Paul Richter (Siegfried) rifiuta di mostrarsi completamente nudo di fronte alla cinepresa; uscendo finalmente da questa fase di impasse, Lang chiede a Klein-Rogge di ricoprire il ruolo di controfigura; così, l'attore si fionda immediatamente tra le rocce per inscenare il bagno di Siegfried nel sangue magico del drago, scatenando le polemiche del vanitoso Richter, convinto che la forte differenza di prestanza fisica si sarebbe notata.[5][6] Nel 1927 Klein-Rogge veste i panni del megalomane inventore C. A. Rotwang nel capolavoro Metropolis, quando un anno dopo impersonerà il leader criminale Hagi nel poliziesco Spione.

Dal muto al sonoro[modifica | modifica wikitesto]

Al di là della collaborazione con Lang, l'attore lavora anche a fianco di registi come Fredric Zelnik e Rochus Gliese[3]. Resta inoltre impressa nell'immaginario espressionista la sua maestosa interpretazione del tiranneggiante “signore della montagna”, nel film Der Steinerne Reiter di Fritz Wendhausen (1923); nel 1925 interpreta il capitano pirata Salvatore nel film d'avventura Pietro der Korsar di Arthur Robison e nel 1927 è il rozzo zar Peter accanto all'attore russo Ivan Mozzhukhin, nello strabiliante film in costume Casanova.

L'avvento del sonoro nel cinema, non sembra spaventare Klein-Rogge, che si butta a capofitto nel business senza perdere un'occasione. Il 1932 riporta l'attore nel ruolo di Mabuse nel sequel sonoro, diretto da Lang, Il testamento del dottor Mabuse, nel quale Rudolf sorprende con la sua versatile e risonante voce. Nonostante i suoi tratti somatici duri, lo sguardo penetrante e la potente voce lo rendessero il perfetto villain, la sua carriera ha dato spazio anche a qualche ruolo comico, come nel film musicale, di Douglas Sirk Das Hofkonzert, 1936, o, ad un anno di distanza, il personaggio del consigliere Müller nella commedia musicale di Erik Wasehnecks Die göttliche Jette.

Alla fine degli anni venti, la star recita in numerosi film francesi, come in La faute de Monique di Maurice Gleize del 1929 o in Le requin di Henri Chomette. Negli anni trenta vediamo l'attore in ruoli non centrali ma ugualmente memorabili come il disabile mentale Michele in Elisabeth und der Narr (1934) o lo sconsiderato Maurer Mattern nel film Hanneles Himmelfahrt (1934), entrambi sceneggiati da Thea von Harbou. Hans Steinhoff lo sceglie poi per il ruolo di Leopod Dessauer, al fianco di Emil Jannings, in Der Alte und der Junge König (1935); compare anche nel biografico di Rober Koch, Der Bekämpfer des Todes (1939). Luis Trenker gli dà il ruolo di banchiere in Der Kaiser von Kalifornien nel 1936, Veit Harlan lo sceglie come direttore Bodelfing nel prodotto propagandistico Ingratitudine (1937) e Viktor de Kowa lo vuole nel film di letteratura Schneider Wibbel (1939).

Nazismo e declino[modifica | modifica wikitesto]

Quando il governo di Hitler sale al potere nel 1933, e Lang fugge dalla Germania, tuttavia, la carriera cinematografica di Klein-Rogge declina, e per i successivi otto anni lo attendono solo piccoli ruoli, tra i quali le sue partecipazioni ad una ottantina di film di propaganda nazista. Dopo l'apparizione nell'adattamento di Carl Froelich Hochzeit auf dem Bärenhof nel 1942, Klein-Rogge è costretto a ritirarsi dal panorama cinematografico: nonostante l'attore avesse aderito al Partito Nazista, cade malauguratamente tra le “antipatie” di Joseph Goebbels – il suo nome è segnato nella Schwarze Liste, con l'accusa di aver intrattenuto relazioni con individui con sangue ebreo (Lang, ad esempio, era per un terzo ebreo[7]).

Alla fine della Seconda guerra mondiale, Klein-Rogge tenta di riprendere i contatti con Fritz Lang per rimettere piede nel business, ma il regista sembra non serbare più “alcun ruolo per lui”. Questo costringe l'attore ad un ritorno alle origini, e fino agli anni cinquanta trova impiego a Graz come regista teatrale, mettendo in scena diversi suoi lavori. Solamente nel prodotto austriaco Hexen del 1949 tornerà sul grande schermo per un'ultima volta, interpretando una piccola parte.[8]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

La prima moglie fu Gerda Melchior, attrice, e cugina di Henny Porten, star del primo cinema muto. Dal primo matrimonio di Melchior con il direttore di un penitenziario, Carl Finkelnburg, era nata Ela Elborg (nata Hilde Finkelnburg, 1899-2004), che fu assistente del regista Veit Harlan e, essendo per metà ebrea, riuscì a sopravvivere all'Olocausto solo con l'aiuto di Klein-Rogge, suo patrigno, e della seconda moglie Thea von Harbou.[9] Il matrimonio del 1914 con von Harbou si concluse con il divorzio nel 1921, e poco dopo Rudolf si risposò con Margarete Neff (1892-1984), una collega che conobbe sul set di Die Nächte des Cornelis Brouwer; ma anche questa unione trovò la fine nel 1927.

Nel 1932, il posto di quarta moglie spetta a Mary Johnson (nata Astrid Maria Carlsson - 1896-1975), di origini svedesi; la figlia della coppia, Karin, vide la luce nel 1933. Non è chiaro se il figlio Egil (Egil Hartmut Johnson), morto nel 1943 a causa della guerra, fosse figlio naturale di Rudolf oppure nato come Karl Johnson dal secondo matrimonio di lei con l'attore Karl Gerhard (1891-1964); documenti ufficiali sembrano attribuire la paternità a Klein-Rogge.[8]

Ricostruzione degli ultimi anni di vita[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 29 maggio 1955, a causa di un ictus, quasi ignorato dai media e dimenticato dal pubblico, nel villaggio austriaco di Wetzelsdorf bei Jagerberg (40 km a sud-est di Graz). Essendo sepolto nel cimitero di Graz (Friedhofgasse, 33), fonti errate riportano che Rudolf morì a Graz. L'attore trascorse gli ultimi anni di vita in relativa serenità nella sua tenuta a Wetzelsdorf, dove si era trasferito con il fratellastro nel 1943. Un documentario in proposito, raccoglie testimonianze riguardanti gli ultimi anni dell'attore nel paesino austriaco.[10]

Mary Johnson, la cui salute mentale vide un declino spaventoso a partire dalla morte del figlio Egil nel 1943, appena dopo la morte del marito fu riportata in Svezia, come l'attore aveva chiesto. Ma una notte del 1962, ben sette anni dopo, fu trovata dal dottor Putzler a vagare in stato confusionale di fronte alla sua ex tenuta di Wetzelsdorf, formulando domande insensate: “Rudolf, apri la porta! Fammi entrare! Dov'è nostro figlio?”, spaesata e in lacrime. Dopo essere stata ricondotta ancora una volta in Svezia, non tornò più a Wetzelsdorf.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rudolf Klein-Rogge, su IMDb. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  2. ^ a b c http://www.fandango.com/rudolfkleinrogge/biography/P38674
  3. ^ a b Copia archiviata, su film-zeit.de. URL consultato il 7 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2016).
  4. ^ Portrait of the actor Rudolf Klein-Rogge by Thomas Staedeli, su www.cyranos.ch. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  5. ^ Paul van Yperen, Die Nibelungen (1924), su Goodreads. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  6. ^ Sharky, pArts: Lang's Die Nibelungen: Silent Masterpiece, su pArts, 25 settembre 2010. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  7. ^ Aurélien Ferenczi, Fritz Lang, Cahiers du Cinéma, Paris 2007, p. 12.
  8. ^ a b Rudolf Klein-Rogge, su www.steffi-line.de. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  9. ^ (DE) Ela verliebte sich - WELT, su DIE WELT. URL consultato il 24 febbraio 2023.
  10. ^ Jens Geutebrück, Rudolf Klein-Rogge – Gestorben zu Pfingsten 1955 in Wetzelsdorf und nicht in Graz, (2000)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100322574 · ISNI (EN0000 0001 2145 363X · LCCN (ENno94036119 · GND (DE116212861 · BNF (FRcb14193928b (data) · J9U (ENHE987007447488405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no94036119