Cortina d'Ampezzo: “Vogliamo la verità sul cervo Isaia”, cittadini e ambientalisti contro il Comune di Cortina - Prima Belluno
il caso

“Vogliamo la verità sul cervo Isaia”, cittadini e ambientalisti contro il Comune di Cortina

L’appello alle istituzioni: “Abbiamo il diritto di sapere dove avete portato Isaia”

“Vogliamo la verità sul cervo Isaia”, cittadini e ambientalisti contro il Comune di Cortina
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Una polemica, nata proprio in questi giorni per le strade di Cortina e sui social, riguarda il cervo Isaia.

“Vogliamo la verità sul cervo Isaia”, cittadini e ambientalisti contro il Comune di Cortina

Che fine ha fatto il cervo più amato di Cortina? Sono tante le domande che affollano i post di questi giorni. È stato portato davvero nei boschi? Su una cosa sono tutti d’accordo: quel cervo non faceva del male a nessuno. Anzi, era una testimonianza di come uomo e natura possano in qualche modo coesistere, rendendo magica tale interazione.

“Lo hanno portato nel bosco: voi ci credete? – scrive in un post la famosa pagina facebook “Claretta la cerva del Comelico Sup. Bl” - A noi rimangono molti dubbi. Comunque, se fosse così va bene, ma non potevano documentare lo spostamento e la sua liberazione pubblicamente? Ovviamente, mantenendo il segreto della località per la sua sicurezza, di solito lo si fa di prassi, soprattutto per far vedere ai cittadini quanto sono bravi. Volete dirci che hanno voluto perdere questa ottima occasione proprio con Isaia?”.

Secondo molti non ci sarebbe stata trasparenza sul caso Isaia.

“Facciamo una legittima osservazione costruttiva da semplici cittadini – aggiunge Claretta, la cerva del Comelico - le istituzioni e gli organi competenti dovrebbero essere più trasparenti documentando l’operato svolto pubblicamente verso i molti cittadini che amano gli animali e nello specifico Isaia che non era un cervo qualsiasi ma il cervo famoso di Cortina d’Ampezzo. I silenzi non vanno bene; la fauna selvatica è di tutti noi e tutti noi cittadini abbiamo il diritto di sapere come viene gestita”.

Infine, l’appello alle istituzioni.

“Tanti ci scrivono in privato dicendo che se lo avessero portato nel bosco sarebbe tornato e se non torna significa che non può tornare cosa ben diversa , comunque se fosse libero anche lontano si recherebbe nel paese vicino per istinto cercherebbe il contatto con l’umano che considera ormai amico , dunque ci scrivete che è molto probabile che sia stato messo o rinchiuso in un posto dove non ha possibilità di muoversi liberamente; queste sono le tante domande e teorie che non trovano delle risposte esaustive. Facciamo dunque un appello agli organi competenti chiedendo di fare una dichiarazione ufficiale in via stampa dettagliata su questo spostamento di Isaia, i cittadini vogliono e hanno diritto di sapere”.

Il Comune ha spiegato che lo spostamento è stato reso necessario per tutelare il cervo stesso e la popolazione (potete leggere la risposta completa QUI).

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