Reichstadt1946
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In questo appunto di Storia si tratta del contesto storico e sociale che caratterizzò l'unione tra Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia, con analisi delle loro due vite.

Il contesto storico

Verso la metà del XV secolo, la Penisola Iberica era divisa in quattro regni:
  • 1 il Regno del Portogallo, praticamente autonomo e indipendente e già interessato all’espansione coloniale;
  • 2 il regno di Navarra, che, vista la sua collocazione geografica controllava uno dei pochi passaggi fra Spagna e Francia;
  • 3 il Regno di Castiglia e di Aragona, il più esteso e il cui dominio comprendeva anche la Sardegna e la Sicilia. Comprendendo anche il porto di Barcellona e di Valenza il commercio aragonese si spingeva fino nel Medio Oriente;
  • 4 Il Regno di Granada, in mano ai musulmani.
Oltre a questa frammentazione, difficile da contenere, l'espansione catalana esercitava un grave potere sulla Corona di Aragona, già fortemente destabilizzata da un declino economico senza precedenti, controbilanciato da una fortissima mira espansionistica nel Mediterraneo.
Di frammentazione di parlava anche per il regno di Castiglia: sotto Enrico IV vi era poca fiducia nel futuro, nelle sue imprese e i detentori del potere, i nobili la cui economia si reggeva esclusivamente sui possedimenti terrieri, erano a loro volta molti e molto separati tra loro, generando ovviamente un'economia anch'essa instabile e divisa. Sul versante dell'espansione, i castigliani vantavano numerose conquiste soprattutto sui possedimenti musulmani con la famosa reconquista, che saranno ulteriormente attaccati sotto Ferdinando II.

La vita dei due sposi

Si presentano a seguire le biografie di Isabella di Castiglia e di Ferdinando d'Aragona:
  • Isabella di Castiglia nacque nel 1451 dal re Giovanni II di Aragona e da Isabella del Portogallo. Suo padre era vedovo di Maria d'Aragona, dalla quale aveva avuto un figlio: Enrico. Presto, però, morì anche il padre, e Isabella insieme al fratello Alfonso, rimasero orfani, perché la madre decise di rifugiarsi, depressa, nel castello di Arevalo, dove sarebbe morta ben 42 anni dopo. Ancora giovane il fratellastro Enrico IV, regnante, la chiamò a corte dove essa potette rendersi conto della vita disordinata che lì veniva condotta normalmente. Enrico IV infatti non era granché amato né reputato un fedele e capace regnante: quando nacque l'erede al trono Giovanna, dalla moglie Giovanni di Portogallo, si diffuse la voce che, essendo Enrico impotente, la figlia in realtà fosse del suo migliore amico, Beltran de la Cueva. Intanto il fratello Alfonso, aggravandosi la sua malattia, vide la morte nel 1468, designando come erede al trono Isabella di Castiglia, firmando la clausola che l'avrebbe obbligata al matrimonio con il re del Portogallo Alfonso V. C'era però un altro pretendente: Ferdinando d'Aragona. Le preferenze di Isabella puntarono al secondo, furono quindi costretti a scegliersi e sposarsi in segreto, senza l'approvazione di Enrico, il fratellastro di lei. Quest'ultimo, infuriato, riproclamò sua figlia legittima Giovanna, tornando indietro sui suoi passi e peggiorando la sua reputazione, disconoscendo come erede Isabella.
    Lo stesso popolo, ma soprattutto i partiti, si divisero tra coloro che sostenevano Isabella e coloro che invece ammiravano Giovanna. Alla morte improvvisa di Enrico IV, le discussioni si accentuarono, ma lo scontro avvenne a Toro, la città sotto il dominio di Giovanna. I due innamorati e giovani sposi, misero insieme i loro eserciti, dimostrando una grande superiorità contro Giovanna, costretta a rifugiarsi insieme ad Alfonso in un monastero, e cedere quindi il trono ai due nuovi arrivati.
    Ferdinando divenne re di Sicilia e di Aragona, con possibilità di esercitare l'amministrazione della giustizia anche in Castiglia, mentre Giovanna acquisì il titolo di regina di Castiglia, ma non poteva esercitare altri poteri in Aragona né in Sicilia. I due stati, nonostante l'unione, avevano due governi differenti.
  • Ferdinando II nacque nel 1452, secondogenito ma unico maschio, da Giovanni II e la sua seconda moglie Giovanna Enriquez. Nel 1468 Ferdinando fu eletto dal padre re della Sicilia, realizzando il sogno della madre deceduta un anno prima. Il legame tra i due fu sempre molto profondo: alla sua nascita la madre si trovava in Navarra e decise di trasferirsi ad Aragona per far nascere Ferdinando lì, nella sua futura terra. Oltre a ciò, la madre si batté prontamente quando Isabella venne data in sposa a Carlo IV, il fratellastro di Ferdinando, perché Isabella era già nelle intenzioni di suo figlio.
    Così, infatti, avvenne e nel 1469 i due cugini divennero, segretamente, sposi.

Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia

Mentre il popolo viveva nella più squallida miseria, la corte sperperava immensi tesori e non mancavano lotte politiche che si concludevano con saccheggi, violenze ed assassini. La stessa Isabella si trovò coinvolta in una vicenda in cui veniva messo in discussione il suo diritto di successione al trono. Per ragioni sentimentali e politiche, essa scelse come sposo Ferdinando d’Aragona, anche se molti nobili erano contrari ad una tale unione.
Nel 1474, morì il re di Castiglia e Isabella si proclamò regina di Castiglia, nonostante l’opposizione degli aristocratici. Questi ultimi, per reazione, chiesero aiuto al re del Portogallo il quale dichiarò guerra al Regno di Castiglia. Isabella, con l’aiuto finanziario del clero e dei nobili rimasti fedeli, fece costruire delle fortificazioni e mise in piedi un valido esercito. Da parte sua, anche Ferdinando entrò in guerra e dopo tre anni di conflitto, l’esercito portoghese fu definitivamente sconfitto. Nel frattempo il re d’ Aragona, padre di Ferdinando morì lasciando il trono al figlio che prese il nome di Ferdinando II d’Aragona. In questo modo il Regno di Castiglia ed il Regno d’Aragona si trovarono uniti: ognuno governava sul proprio stato anche se, in pratica la politica intrapresa era la stessa.
Sotto il governo dei due monarchi, il paese, dopo anni di miseria, conobbe un periodo di prosperità. Fra l’altro, Ferdinando riuscì ad annettere il Regno di Navarra a quello di Aragona.
Nel 1481, i due sovrani intrapresero una lotta che stava molto a cuore sia a loro che al mondo cattolico: quella contro i Mori, il nemico secolare della monarchia spagnola che nella penisola iberica deteneva ancora il Regno di Granata. Con battaglie e con abilità diplomatica condotta con molta astuzia, il nemico fu sconfitto e nel 1492, Ferdinando ed Isabella, chiamati da allora i re cattolici, entrarono trionfanti a Granata. Nello stesso anno, Cristoforo Colombo scopriva l’America e le casse reali spagnoli cominciarono a riempirsi di oro ed altro materiale prezioso. Isabella, che aveva sostenuto l’impresa del navigatore genovese, era all’apice del trionfo. Fu però una gloria segnata da eventi nefasti: poco dopo, la figlia Giovanna, sposata a Filippo e madre del futuro Carlo V impazzì ed il figlio Giovanni, erede al trono, venne a mancare.
Da quel momento in poi, le sue sofferenze ebbero la meglio sulla sua salute, per altro già preacaria, e morì nel 1504. Ferdinando la seguì nella tomba dodici anni più tardi, dopo aver rafforzato in tutta Europa e nel Mediterraneo il prestigio spagnolo.

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