Margherita di Savoia, la Cassazione assolve dopo 17 anni l'ex sindaco (Ds) Salvatore Camporeale. «Vicenda kafkiana» | Corriere.it

Margherita di Savoia, la Cassazione assolve dopo 17 anni l'ex sindaco (Ds) Salvatore Camporeale. «Vicenda kafkiana»

diGiuseppe Di Bisceglie

Assolto anche il suo vice. Erano accusati di aver esercitato pressioni su  imprenditori locali  al fine di ottenere utilità per l'attività politica

Annullata senza rinvio, dalla sesta sezione penale della suprema Corte di Cassazione, la sentenza di condanna, emessa dalla Corte di Appello di Bari, nei confronti dell’ex sindaco di Margherita di Savoia Salvatore Camporeale, e del suo vice, Giuseppe Barra. I due ex amministratori comunali erano stati condannati rispettivamente a nove e quattro anni di reclusione, ritenuti responsabili dei reati di concussione e peculato.
I due pubblici amministratori erano accusati di aver esercitato pressioni nei confronti di imprenditori locali, in particolare verso l’ex gestore della salina. Fu lui a raccontare il presunto blocco del pagamento relativo ad uno stato di avanzamento lavori del comune da parte del sindaco il quale gli avrebbe chiesto in cambio utilità per l'attività politica.
I due ex amministratori inoltre avrebbero imposto l’acquisto di indumenti firmati o lavori gratis nell’abitazione di residenza, in cambio di modifiche al piano regolatore. Erano inoltre accusati di essersi appropriati di grande quantitativo di carburante della società che si occupava di nettezza urbana del Comune.

Camporeale e Barra furono arrestati nel 2007 e subito scarcerati. Al termine del processo di primo grado, nel 2016, furono assolti ma la Corte d’Appello ribaltò la sentenza. La vicenda giudiziaria ha subito un ulteriore colpo di scena in Cassazione, con l’annullamento della sentenza di secondo grado.
«Dopo 17 anni si chiude definitivamente una vicenda kafkiana , partita con gli arresti annullati dal tribunale del riesame per mancanza di indizi, proseguita con la sentenza di assoluzione in primo grado, continuata con la incredibile sentenza di condanna in appello a cui, conclusivamente, la Cassazione ha posto radicale rimedio, annullandola addirittura senza rinvio e così definitivamente» commentano i difensori dei due politici salinari, gli avvocati Roberto Eustachio Sisto, Fabio de Feo, Nicola De Fuoco, Roberto Di Marzo e Piervito Castiglione Minischetti. «Alla soddisfazione professionale, si accompagna però lo sgomento per il lungo trauma subito dai cittadini, per quanto statuito dalla Suprema Corte, inutilmente imputati» concludono. 

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18 aprile 2024 ( modifica il 18 aprile 2024 | 19:33)