SEGNALAZIONE
BOLOGNA: Carabinieri perseguitavano avvocato, confermate due condanne
La Corte di appello, quarta sezione penale, ha confermato le condanne per i due carabinieri finiti a processo a Bologna con l'accusa di aver perseguitato un avvocato - che in passato aveva difeso uno di loro in un procedimento davanti al Tribunale militare - con false ordinazioni a domicilio di pizze, telefonate mute e l'iscrizione a un'agenzia matrimoniale. Per il maresciallo Piergiorgio Madonno è stata confermata la pena di un anno e sei mesi, per il maresciallo Gian Luca Russo, un anno e due mesi, entrambi con la condizionale. Anche la Procura generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. I due sono accusati di stalking e abuso di ufficio, mentre in primo grado erano stati assolti dall'imputazione di falso. Il gup Sandro Pecorella, nella sentenza di primo grado, aveva parlato di "uno stillicidio di eventi, continuato mese dopo mese per più di due anni", riferendosi alle condotte con le quali i due imputati hanno causato uno "stato di ansia grave" alla vittima. Che oggi dice: "Vicenda penosa che per me si conclude; si spera che dopo la conferma di oggi anche l'Arma prenda le distanze da certi comportamenti. Ringrazio la professionalità del mio difensore Giovanni Sacchi Morsiani", che lo ha assistito come parte civile. Madonno era difeso dagli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, Russo dall'avvocato Bruno Salernitano. "Non pensavamo ad una conferma, perché, come ha detto la Cassazione nel 2020, quando fu chiamata a pronunciarsi sulla misura cautelare, non si è trattato di stalking, ma eventualmente di molestie. Ritorneremo quindi a rivolgersi alla Cassazione". Lo dicono gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, difensori del maresciallo Piergiorgio Madonno, parlando della sentenza della Corte di appello di Bologna.
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