Marche, ma non solo: la mappa dell'Italia a rischio

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Non solo Marche: la mappa dell'Italia a rischio idrogeologico

Il terribile cataclisma che ha colpito le Marche potrebbe non essere l'unico evento di questo tipo: ecco quali sono le altre località italiane a rischio

Una terribile alluvione ha recentemente colpito le Marche, devastando piccoli paesini e gettando la popolazione nel panico: le immagini di case e auto spazzate via dall’immensa potenza dell’acqua, purtroppo, non potremo dimenticarle facilmente. Ciò che è avvenuto negli ultimi giorni in provincia di Ancona, d’altra parte, potrebbe ripetersi in altre località italiane. Da qualche anno a questa parte, gli eventi atmosferici estremi sono aumentati in modo esponenziale, così Legambiente ha deciso di stilare una mappa delle città e delle regioni più a rischio.

Eventi meteo estremi: il report

Alluvioni, trombe d’aria, grandine e frane: sono questi gli eventi meteo che maggiormente intimoriscono l’Italia, e che negli ultimi anni sono aumentati in frequenza. Colpa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, che sono responsabili anche dell’intenso caldo dell’estate 2022 e della terribile siccità che ha colpito il nostro Paese. Legambiente ha così deciso di raccogliere i dati in merito e realizzare un report che possa aiutarci ad individuare le zone più a rischio.

L’Osservatorio CittàClima 2021 prende in considerazione un periodo di 10 anni, compreso tra il 2010 e il 2021: durante questo lasso di tempo, in Italia si sono verificati ben 1.118 eventi meteo dalla portata estrema, molti dei quali hanno effettivamente avuto conseguenze importanti per l’ambiente e la popolazione. Solo nell’ultimo anno, d’altra parte, tali eventi sono stati 133: un incremento del 17,2% rispetto al 2020. Purtroppo, in molti casi ci sono state anche perdite umane, con un numero di vittime di 261.

Le zone d’Italia più a rischio idrogeologico

Il report ha permesso di individuare quali sono le aree dove il rischio è maggiore, sulla base dei cataclismi atmosferici che si sono succeduti negli ultimi anni. La città più colpita è stata Roma, dove si sono verificati ben 56 eventi – nella maggior parte dei casi, allagamenti e alluvioni. A seguire troviamo la città di Bari (41 eventi), che ha dovuto fare i conti non solo con piogge intense, ma anche con trombe d’aria e forti raffiche di vento.

A Milano, che nel decennio preso in considerazione è stata colpita da 30 eventi, il rischio più grande è quello dell’esondazione dei fiumi Seveso e Lambro, con conseguenti allagamenti. Nella mappa delle altre città in pericolo ci sono poi Genova, Napoli, Palermo e Torre Annunziata. Ma il rapporto di Legambiente ha valutato anche il rischio di intere zone o addirittura regioni, dove eventi atmosferici di una certa importanza si sono verificati con allarmante frequenza.

È il caso, ad esempio, della costa romagnola e del nord delle Marche, ma anche della Sicilia. La costa est dell’isola e quella agrigentina sono state entrambe colpite da alluvioni devastanti e venti molto intensi, così come anche le province di Catania e Siracusa. Quest’ultima città, d’altra parte, ha visto persino il record europeo di caldo estremo, quando nell’agosto 2021 la colonnina di mercurio ha segnato ben 48,8°C.

Altre aree che hanno subito eventi estremi sono il Ponente Ligure, la provincia di Cuneo, il Salento, la costa nord della Toscana e la Sardegna, in particolare le sue coste a nord e a sud. Il maltempo è stato causa non solo di tragiche perdite in termini di vita umana, ma anche di imponenti danni alle città e all’ambiente. Tra frane, danneggiamenti agli edifici storici e interruzione delle vie di comunicazione, queste condizioni climatiche estreme rappresentano un vero pericolo.