Home Documentario La Canzone della Terra: prima clip in italiano e dove guardare il film prodotto da Wim Wenders (Al cinema il 15, 16, 17 e 22 aprile)

La Canzone della Terra: prima clip in italiano e dove guardare il film prodotto da Wim Wenders (Al cinema il 15, 16, 17 e 22 aprile)

Scopri dove guardare il documentario “Songs of Earth”, al cinema con Wanted, il patrocinio del CAI e in collaborazione con Earth Day.

15 Aprile 2024 10:31

Il 15, 16, 17 e 22 aprile nei cinema italiani con Wanted Cinema, il patrocinio del CAI e in collaborazione con Earth Day La Canzone della Terra. Il film, candidato ufficiale della Norvegia per la categoria “Miglior lungometraggio internazionale” alla 96a edizione degli Academy Awards nel 2024, è diretto dalla pluripremiata regista norvegese Margreth Olin e prodotto da Liv Ullmann e Wim Wenders.

Il documentario è una meditazione sul rapporto dell’uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli. Margreth Olin, regista e interprete principale, fa ritorno nella valle in cui è nata, nel cuore della Norvegia, dove abitano i genitori. Per un anno intero filma il trascorrere del tempo e delle stagioni: il padre guida il suo sguardo tra le maestose vallate norvegesi, dove i ghiacciai si stanno ritirando e sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico. Il documentario custodisce così la memoria di chi è stato in grado di vivere in armonia con l’ambiente e di osservare la melodia della terra, una canzone in cui la bellezza della musica si sposa a parole di dolore e denuncia.

La  Canzone della Terra – La trama ufficiale

Scopri dove guardare il documentario "Songs of Earth", al cinema con Wanted, il patrocinio del CAI e in collaborazione con Earth Day.

 

“La Canzone della Terra” è una maestosa sinfonia per il grande schermo. Il padre della regista fa da guida attraverso le più suggestive vallate norvegesi, dove è cresciuto e dove più generazioni si sono susseguite vivendo a stretto contatto con la natura, per sopravvivere. I suoni della terra si armonizzano alla perfezione creando una sinfonia unica che accompagna questo viaggio mozzafiato nel paesaggio e nella memoria. Olin ritorna nella valle di Oldedalen nella parte occidentale Norvegia. Il suo obiettivo è trascorrere un po’ di tempo con suo padre, 84 anni, mentre la figura della madre rimane più sullo sfondo. La regista trascorre un anno intero seguendo le orme dei genitori e la loro storia d’amore e di vita, trovando nella scansione stagionale la struttura per il suo documentario.

La  Canzone della Terra – Trailer e prima clip in italiano

La Giornata Mondiale della Terra / Dove guardare il film

Scopri dove guardare il documentario "Songs of Earth", al cinema con Wanted, il patrocinio del CAI e in collaborazione con Earth Day.

L’uscita italiana de “La canzone della terra” (Songs of Earth) è in collaborazione con Earth Day Italia – che dedicherà il 19 aprile un panel e una proiezione straordinaria alla Casa del Cinema di Roma per l’Earth Day all’interno del Villaggio per la Terra (www.villaggioperlaterra.it) – e gode del patrocinio del CAI.

Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia, commenta così la collaborazione con il film:

L’arte ha sempre fornito gli strumenti più efficaci per arrivare al cuore e alle coscienze delle persone. Fin dagli albori del cinema la potenza della natura è stato un elemento basilare per contribuire con scenografie e panorami spettacolari alla magia della settima arte. Purtroppo da almeno due decenni gli ecosistemi del pianeta – in crisi per l’inesorabile opera di distruzione messa in atto da un’umanità miope – sono diventati il soggetto della trama, la premessa della storia, lo scenario di una lotta contro il tempo in cui il protagonista deve salvare il mondo da un antagonista che non è altro che lui stesso. Questo film però apre alla speranza. Perché racconta la sua storia sottolineando quello che è un cardine della nostra battaglia per la salvaguardia del Pianeta: la collaborazione e il dialogo tra le generazioni che, siamo convinti, sia la chiave per vincere le sfide climatiche e ambientali. Un necessario passaggio di esperienze, conoscenze, amore per la natura e le sue stagioni che padri e madri devono testimoniare a figli e figlie.

Il commento del componente del Comitato Direttivo Centrale del CAI Angelo Schena:

Con La canzone della terra continua la collaborazione tra Cai e Wanted Cinema. Come sodalizio siamo orgogliosi di collaborare alla promozione di film di alta qualità e dall’importante valore culturale. L’opera porta lo spettatore su territori altri e sconosciuti, come quelli norvegesi. Allo stesso tempo, la narrazione si focalizza sul rapporto tra genitori e figli, con un punto di vista molto interessante.

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Note della regista

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Mio padre è un sognatore. Nella sua valle, possiamo osservare quanto il cambiamento climatico stia intaccando la natura. In 25 anni, gli estremi del ghiacciaio si sono ritirati di circa 800 metri. Mio padre ci porta in montagna, sul ghiacciaio, nella foresta, a stretto contatto con la fauna che abita questi spazi incontaminati. La natura prende il sopravvento, e riusciamo davvero a comprendere cosa ha provato lui per anni durante le innumerevoli escursioni in montagna. Seguiamo la valle di Oldedalen per oltre un anno. La primavera mite simboleggia l’infanzia di mio padre, la dolcezza dell’estate invece, la sua giovinezza, le tempeste dell’autunno la sua vita adulta e la quiete dell’inverno la sua vecchiaia. Il ciclo inizia e finisce in primavera. Concludiamo il film con un appello di speranza: il momento in cui mio padre pianta un nuovo seme accanto all’albero che suo nonno depose 130 anni prima. Le storie di mio padre stringono e ripristinano il legame forte con la natura. Mio padre è nato con i talloni rivolti in avanti e le dita dei piedi all’indietro. Come se dovesse tornare indietro nella vita. Dopo essere rimasto paralizzato per due anni, ha re-imparato a camminare. Da allora è un vagabondo. Papà ha anche iniziato a lavorare quando aveva sei anni e ne aveva 11 anni quando gli fu perforata l’appendice: suo padre cerò di prestargli soccorso portandolo in cima agli enormi cumuli di neve. Durante l’operazione, mio nonno rimase seduto esausto con i vestiti bagnati per tutta la notte; da allora in poi la polmonite lo colpì ogni inverno. La sera, quando aveva tempo libero, pattinava sul lago ghiacciato. Ha sposato mia madre ai piedi del ghiacciaio: stanno insieme da 55 anni e sono ancora molto innamorati. Hanno mantenuto sempre lo stesso stile di vita di suo padre e di suo nonno prima di lui, trascorrendo gran parte della loro vita all’aria aperta, respirando il battito della natura dal loro cortile di casa. Sotto questo scenario così potente è però in corso un cambiamento, un conflitto: meno uccelli e insetti, incendi boschivi, inondazioni, il ghiacciaio che crolla e si ritira. Il corpo e la mente di mio padre cambiano, questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui potrà condividere con noi la sua supplica. All’improvviso tutto sembra urgente. La sua generazione è davvero l’ultima ad avere la consapevolezza di come ci stiamo prendendo cura della natura? La soluzione potrebbe essere semplicemente ripristinare la connessione con noi stessi? Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, dobbiamo restare in ascolto del canto della terra. La canzone della terra ti porta all’aria aperta. La parola “ecologia” deriva dalla parola “oikos”, che significa “casa”. La natura è per davvero casa nostra. [Margreth Olin]

La  Canzone della Terra – Il poster ufficiale italiano

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