L'età Giolittiana In Sintesi - Riassunto di Storia gratis Studenti.it

L'età giolittiana in sintesi

sintesi della storia dell'età giolittiana (1 pagine formato doc)

Appunto di lorismuhaj

Storia dell'età giolittiana in sintesi - Il 20° secolo si apre con l’attentato ad Umberto I, succeduto dal figlio Vittorio Emanuele III.

Questo evento provocò una svolta decisiva nella politica, nel sociale, e nell’economia italiana. Il nuovo re manifestò la volontà
di far finire le stragi di lavoratori e sostituire il blocco reazionario del parlamento. Così affidò il governo alla sinistra liberale, della quale faceva parte Giovanni Gioliti che prima fu ministro dell’Interno e poi dal 1903 presidente del Consiglio, fino al 1914 dando vita all’età giolittiana.

Leggi anche Appunti sull'età giolittiana

Fino al 1903, Giolitti faceva parte della Sinistra storica, lasciandola (trasformismo politico) per il gruppo liberale avvicinandosi anche al partito socialista di Filippo Turati. Giolitti iniziò a dare spazio ai sindacati, al Nord, e agli scioperi, che nascevano da discordanze economiche e non politiche.
Questo costituiva il nucleo della sua politica, basata sulla neutralità dello stato che doveva semplicemente svolgere una funzione di arbitro o mediatore tra le parti, limitandosi alla tutela dell’ordine pubblico.

Guarda anche Schema sull'età giolittiana

Sostennero il progetto gli industriali e il partito socialista. Furono contrari: -gli agrari, che non volevano modificare i contratti di fame dei braccianti;
- i rossi, più estremisti dei socialisti, erano i dirigenti sindacali;
- i neri, ovvero i clericali che con Pio X si batterono contro lo Stato laico e liberale.