Jude Law compie 50 anni con un party da favola a Londra - La Stampa

Segno zodiacale, Capricorno. Di una bellezza algida, dunque, e un cervello che sa agire chirurgicamente sui sentimenti e le dichiarazioni d’amore sperticato che gli piovono addosso. Ecco, questo in poche parole è Jude Law, l’attore più desiderato di Hollywood che oggi, 29 dicembre, spegnerà le fatidiche 50 candeline. Londinese doc, affascinante, razionale e pure dotato di un certo senso dell’umorismo. Alla domanda «come mai ha sei figli da sei donne diverse?» l’irresistibile Jude pare abbia risposto «Sono come Doris Day, ho detto di no una sola volta nella vita e non avevo capito la domanda».

La sua vita, insomma, si può definire «mezzo secolo di puro spettacolo» anche perché il termine invecchiare al visino angelico di Jude pare proprio non appartenere. «Ho imparato a fare girare le lancette dell’orologio al contrario» ha scherzato lui nell’ultima intervista a «Variety». Stile maschile rilassato, sguardo assassino, sorriso irresistibile. Inutile girarci intorno: lo sguardo cobalto profondo di Jude Law ci ha fatto sognare, perfino o forse anche di più, quando era vestito da papa.

Personaggio controverso, è sempre stato merce preziosa per i tabloid, basti pensare agli anni 2000 quando il tradimento nei confronti di Sienna Miller (e in particolare la sua fuga con la tata dei figli) ha inondato i giornali di gossip con una specie di romanzo a puntate. Anche perché poi si è scoperto che a sua volta lei lo tradiva con un certo Daniel Craig. Ecco perché quella sorta di nanny-gate resta uno degli scandali più gustosi e memorabili dei primi anni Duemila.

Sul lavoro, invece, niente da dire dal  momento che Jude è uno dei portabandiera della Brit Invasion a Hollywood e continua a palleggiarsi al meglio fra ruoli drammatici e commedie romantiche.

La sua vena artistica d’altronde era già scritta nel nome, visto che i genitori – due insegnanti piuttosto creativi – lo hanno chiamato come una canzone dei Beatles («Hey Jude») e come un libro («Jude l’oscuro»).

Dopo 35 anni di palcoscenico (cominciò piccolissimo a teatro) vanta due nomination agli Oscar (per «Il talento di Mr. Ripley» e per il «Ritorno a Cold Mountain») e una montagna di premi d’ogni genere.

L’unica parte che non gli è mai riuscita benissimo è quella del fidanzato o marito fedele. Il matrimonio con Sadie Frost è durato pochi anni, ma gli ha regalato i primi tre figli (Rafferty, Iris, Rudy), una fotocopia del papà. Gli altri tre li ha avuti da altrettante femme formidable: la mamma di Sophia è la modella Samantha Burke, quella di Ada è la cantante Catherine Harding, mentre quella dell’ultimo nato è la psicologa Phillipa Coan, seconda moglie di Law.

Ma il 2000 è lontano. E dopo ci sono stati ruoli come quello in «The New Pope» di Sorrentino (mitica la scena di lui in slip bianchi attillati, in bilico tra sexy e surreale)  o il pensoso Watson munito di pipa fumante (nella versione di Sherlock Holmes con Robert Downey jr.). E il futuro? Vesterà i panni di Capitan Uncino nel film «Peter Pan & Wendy», continuando a dar vita al lato oscuro delle favole dopo aver prestato la voce all’Uomo Nero ne «Le 5 leggende». Di leggendario oggi ci sarà solo il suo compleanno. Si parla di 300 invitati in una villa segreta nella campagna londinese, ma nulla di più.

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