Jane Austen | Chi era la scrittrice autrice di Orgoglio e pregiudizio
Jane Austen

Chi era Jane Austen?

Jane Austen è una delle scrittrici inglesi più famose in tutto il mondo. Nata il 16 dicembre 1775 a Steventon, Hampshire, è morta il 18 luglio 1817 a Winchester e quest’anno ricorrono i duecento anni della sua morte. Dalle sue opere sono state tratti anche parecchi film e adattamenti televisivi, a cui dobbiamo aggiungere numerosi romanzi ispirati ai suoi lavori.

Chi è stata Jane Austen

Jane Austen era figlia di un pastore anglicano: era la penultima di otto figli, sei maschi e due femmine. Jane era molto legata alla sorella Cassandra che, come lei, non si sposò mai (ma di questo parlermo più avanti). La sua educazione fu molto vivace e accurata e già nel 1787 Jane cominciò a scrivere i Juvenilia, racconti e abbozzi di romanzi ironici e gotici.

Cosa ha scritto?

Jane Austen cominciò a scrivere presto. Fra il 1787 e il 1793 scrisse per l’appunto i Juvenilia, tre raccolte dove trovarono posto anche racconti parodistici che prendevano in giro la tipica letteratura dell’epoca. Queste prime raccolte erano dedicate ad amici e famigliari, ma in essi si trovano spunti che vedremo poi nei successivi romanzi, come per esempio Ragione e sentimento.

Orgoglio e pregiudizio

Nel 1795 Jane incontrò per la prima volta Thomas Langlois Lefroy, il nipote dei vicini di Steventon. Jane fu conquistata inizialmente dal giovane, solo che la famiglia di lui decise che quella di lei non era dello stesso livello sociale, per cui allontanò il figlio da casa per separare i due giovani. Proprio fra il 1795 e il 1799 Jane iniziò a scrivere la prima bozza di Orgoglio e pregiudizio, qui dal titolo Prime impressioni, e quella di Ragione e sentimento, titolo Elinor e Marianne. Sempre nel 1795 si dedicò al racconto epistolare Lady Susan. Jane scrisse il primo romanzo, Elinor e Marianne nel 1795, poi fra il 1796 e il 1797, a soli ventuno anni, scrisse Prime impressioni.

L’abbazia di Northanger

Dopo aver revisionato i romanzi, iniziò a scrivere quello che sarebbe diventato L’abbazia di Northanger, una satira dei romanzi gotici in voga allora. Il libro venne venduto nel 1803, ma non venne pubblicato fino a quando gli Austen nel 1816 non ne riacquistarono i diritti. Nel 1800 la famiglia si trasferì a Bath: qui Jane scrisse il romanzo incompiuto I Watson. Morto il padre, viste le precarie condizioni economiche della madre e delle figlie (anche se aiutate dai fratelli Edward, James, Henery e Francis), si trasferiscono a Southampton dal fratello Frank e poi nel 1809 a Chawton, nell’Hampshire, in un cottage di Edward.

Mansfield Park ed Emma

Nel 1813 arriva la pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio, mentre nel 1812 iniziò a scrivere Mansfield Park, pubblicato poi nel 1814. Nel 1814 la Austen inizia a scrivere Emma e lo conclude nel 1815, pubblicandolo. Emma fu l’ultimo romanzo scritto e pubblicato mentre Jane Austen era in vita. Infatti sia Persuasione che L’abbazia di Northanger vennero pubblicati postumi nel 1817.

Successivamente la scrittrice si ammalò gravemente. Negli ultimi mesi di vita Jane Austen cominciò a scrivere Sanditon, romanzo incompiuto.

Cosa leggeva Jane Austen?

Jane Austen era una donna molto colta e leggeva tantissimo. Nei romanzi e nelle lettere, Jane Austen talvolta cita le sue letture preferite.

Cecilia. Memoirs of an heiress

È per esempio il caso di Cecilia. Memoirs of an heiress, di Frances «Fanny» Burney. Il romanzo racconta la storia di Cecilia, orfana, bellissima, intelligentissima e ricca ereditiera alla morte del facoltoso zio che le fa da tutore, a patto però che quando si sposerà manterrà il cognome. Il che è un problema: Cecilia è innamorata di un ragazzo di alto lignaggio la cui famiglia non solo malvede Cecilia, ma non è neanche contenta di questo vincolo matrimoniale. Pare che questo romanzo possa aver ispirato in parte Orgoglio e pregiudizio.

I misteri di Udolpho

Altra lettura cara alla Austen è I misteri di Udolpho, romanzo che ispirò L’abbazia di Northanger. All’epoca i romanzi gotici andavano per la maggiore, quindi era inevitabile per la Austen finisse con il leggerli. E ironizzarci anche sopra. In questo caso la protagonista è Emily, una ragazza orfana (di nuovo?) che viene affidata alla zia la quale ha la brillante idea di sposare un italiano cattivissimo che conduce le due donne nel suo castello di Udolpho. L’uomo le tiene prigioniere perché vuole impossessarsi del loro patrimonio, ma non temete: fra un’atmosfera lugubre e l’altra, il lieto fine e ricongiungimento con l’amore della sua vita sono dietro l’angolo per Emily.

Evelina

Ultimo libro amato dalla Austen è Evelina, sempre di Frances «Fanny» Burney, romanzo che precede Cecilia e molto più ironico e brioso. Questa volta si tratta di un romanzo di formazione in forma epistolare. Evelina è bella, dolce, orfana di madre, il padre è lontano e non la vuole riconoscere e ha un tutore che protegge le sue ricchezze. Sì, è pura ricca. Riuscirà Evelina a trovare l’amore insidiata come è da esponenti del genere maschile non proprio brillantissimi?

Perché la Austen non si sposò?

Jane Austen, come la sorella Cassandra, non si sposò mai e rimase per tutta la sua vita in famiglia. Difficile sapere perché non si sposò, visto che la famiglia dopo la sua morte distrusse la maggior parte delle sue lettere. Tuttavia, quel poco che si sa della sua vita amorosa, parla di una serie di delusioni notevoli. La prima cotta con Thomas Lefroy? Andata a monte perché la famiglia di lui non riteneva socialmente dello stesso livello quella di lei.

A Bath pare che ebbe una misteriosa storia d’amore con un gentiluomo: i due promisero di incontrarsi al termine della vacanza, solo che pare che l’uomo morì misteriosamente prima dell’incontro.

Proposta di matrimonio di Harris Bigg-Whiter, più grande di lei e che la Austen non amava: stupendo tutti, decise di sposarlo (forse aveva paura di rimanere sola?). Peccato che nel giro di una notte cambiò idea e mandò a monte il fidanzamento dopo solo un giorno. Da quel momento in poi, decise di non sposarsi più.

C’è chi dice che fosse troppo romantica per trovare l’uomo giusto e chi, invece, sostiene che la Austen vedesse il matrimonio solamente come un vincolo finanziario. In modo assai pragmatico dunque.

Di cosa morì?

Nel 1816 Jane Austen si ammalò assai gravemente. Non si è esattamente certi della causa della sua malattia, ma quella più accreditata è il Morbo di Addison: all’epoca questa malattia era incurabile. Nel 1817 la sorella Cassandra la portò a Winchester per cercare una cura, ma qui la Austen morì e venne sepolta nella cattedrale. A poca distanza dalla cattedrale è ancora visitabile oggi il cottage dove visse gli ultimi mesi della sua vita. Nel suo testamento Jane Austen lasciò tutto quello che aveva alla sorella Cassandra e cinquanta sterline al fratello.

Dove è sepolta?

Jane Austen è sepolta nella cattedrale di Winchester, città dove è morta. A poca distanza dalla cattedrale, sorgeva per l’appunto il cottage dove visse gli ultimi mesi della sua vita. Ancora oggi la tomba di Jane Austen nella cattedrale di Winchester è meta di pellegrinaggi.

Come si pronuncia Jane Austen

Vi siete mai chiesti come si pronunciano il nome e il cognome di Jane Austen? Visto che io ho l’abitudine di storpiare tutte le pronunce inglesi, ecco qui un video che ci spiega come pronunciarli correttamente. Suona come un “Gein Ousten”, con la u che si sente poco.

Foto | WikiCommons

Nymeria

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