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| L'ITALIA SI INDUSTRIALIZZA. L'ETA' GIOLITTIANA |
sedi
IL PROTEZIONISMO
FAVORISCE LO SVULUPPO
AL NORD
IL QUADRO STORICO
E SOCIALE
er
In economia i governi della Sinistra
con forti dazi sui prodotti provenienti
dall'estero ostacolarono le importazioni
aiutando l'industria nazionale del nord:
quella tessile, metallurgica e meccanica. Diedero
il via al decollo industriale italiano,
degli ultimi decenni del secolo. Sorsero
grandi stabilimenti:la Pirelli (articoli di gomma)
o la FIAT, fondata a Torino
nel 1899 (automobili).
Il malcontento della popolazione.
- Aumenta il costo della vita {generale
crisi europea)
- Tra il 1893/94: scioperi e manifestazioni
contro dazi, tasse e carovita.
MA DANNEGGIA
L'ECONOMIA DEL SUD
Francesco Crispi
In difesa dei latifondisti del sud
furono imposti alti dazia anche
sulle importazioni di cereali.
Ma i latifondisti non miglorarono
l'agricoltura meridionale, ancora povera
e arretrata. Inoltre i prodotti tipici del meridione
che venivano esportati all'estero non vennero
acquistati dai paesi stranieri.
Capo del governo, un politico
di tendenze autoritarie,
diresse lo stato con grande energia.
Promosse importanti riforme:
- l'aumento del numero di elettori
- il nuovo codice penale Zanardelli
che aboliva la pena di morte e ammetteva
il diritto di sciopero.
- Ma alle manifestazioni siciliane
Crispi reagì con durezza
fece sciogliere le associazioni
e soffocò le rivolte nel sangue.
LA CRISI ECONOMICA
E SOCIALE DI FINE SECOLO
-Si aggravò negli ultimi quattro
anni dell'Ottocento.
-a Milano nel 1898, la popolazione insorse
contro l'aumento del prezzo del pane.
-L'allora primo ministro Di Rudini
fece intervenire l'esercito con i cannoni.
-Le vittime furono circa 80
-Segui un periodo di grande tensione
durante il quale il nuovo capo del
governo tentò di limitare i poteri
del parlamento e le libertà
di stampa e di associazione dei cittadini.
Ma nel 1900 gli elettori votarono
contro questa politica autoritaria e
Pelloux fu costretto a dimettersi.
-Nel luglio dello stesso anno il re Umberto I -
succeduto nel 1878 a Vittorio Emanuele Il -
fu ucciso a colpi di pistola dall'anarchico Gaetano
Bresci, che voleva
vendicare i morti innocenti
di Milano.
L'ETA' DI GIOLITTI
1903-1913
Vittorio Emanuele III fu re d'Italia
dal 1900 al 1945.
-Affidò l'incarico di primo ministro a un piemontese
liberal-democratico, Giovanni Giolitti, che fu
presidente del Consiglio fino al 1913.
-Egli pensava ad uno Stato neutrale nei conflitti del
lavoro, perché il diritto di sciopero era stabilito per legge.
-Infatti non mandò le forze di polizia contro gli operai
e i braccianti che sciperavano
- Fece approvare diverse leggi che miglioravano
la arretrata legislazione sociale italiana.
- La sua riforma la più importante fu l'istituzione
del suffragio universale maschile (1912)
che portava gli elettori da 3a
8 milioni (il 24,5% della popolazione).
- Le donne restavano ancora escluse.
- L'età giolittiana coincise con uno straordinario
sviluppo economico dell'Italia
che riuscì ad accorciare le distanze
[ichs la separavano dai paesi più sviluppati.