Da qualche anno l’Atalanta è diventata una sorta di anomalia del nostro campionato: non ha una lunga tradizione vittoriosa come Juventus, Milan o Inter né una storia di campioni come Roma e Lazio e non è ancora riuscita a coronare il sogno di un interrompere l’egemonia delle tre grandi strisciate come ha fatto il Napoli. Eppure, è la squadra che nessuno vuole incontrare.

La Dea ha infatti saputo scalare il ranking della Serie A elevandosi da realtà di provincia da media classifica a squadra in grado di entrare tra le migliori otto d’Europa e di affrontare senza paura il più blasonato Paris Saint-Germain. Il tutto proponendo un gioco intenso e aggressivo ma non per questo privo di dettami tattici ben precisi e di una preparazione quasi maniacale.

Dietro tutto questo c’è un solo nome, ed è quello del suo spigoloso ma ineluttabile allenatore che si appresta allottava stagione consecutiva sulla panchina bergamasca: Gian Piero Gasperini.

Gian Piero Gasperini: cenni biografici

Gian Piero Gasperini nasce nel 1958 a Grugliasco, una città di circa 36.000 persone situata a 5 km da Torino. Calcisticamente parlando cresce nel N.A.G.C., l’ex settore giovanile della Juventus, e segue tutta la trafila fino a debuttare anche in prima squadra. Da qui inizia la sua esperienza come calciatore professionista nella quale vestirà diverse maglie, tra cui quella del Palermo dal 1978 al 1983 e del Pescara dal 1985 al 1990.Nel 1993, dopo aver militato per due anni nella Vis Pesaro, si ritira come calciatore e inizia la propria carriera di allenatore nelle giovanili della Juventus, la squadra che lo aveva lanciato nel mondo del calcio.

Gian Piero Gasperini: oltre il calcio

Dal 1980 Gian Piero Gasperini è sposato con la moglie Cristina, dalla quale ha avuto i due figli Davide e Andrea: entrambi vivono a Torino, senza avere a che fare con il mondo del calcio. Il tecnico è rimasto molto legato alla sua città di origine, Grugliasco, e ci torna ogni volta che può: qui conserva le vecchie amicizie, oltre che alcuni parenti; sente molto vicina anche Bergamo, dove vive e lavora. Nel 2019, per il suo legame con la città e per i risultati ottenuti con l’Atalanta, riceve la cittadinanza onoraria.

Qualche curiosità sul tecnico: è molto appassionato di montagna e sembra essere un provetto sciatore. In parallelo alla sua carriera di allenatore, inoltre, si è cimentato anche come opinionista sportivo durante i Mondiali del 2010 e gli Europei del 2012.

Le squadre allenate da Gasperini

Il percorso di Gianpiero Gasperini prima di arrivare all’Atalanta, squadra che allena dal 2016, è molto lungo: dopo 9 anni presso le giovanili della Juventus passa al Crotone, dove allena nella stagione 2003-2004 e 2005-2006, e poi al Genoa. Qui inizia a farsi notare come un tecnico energico e intenso, portando la squadra in Serie A al suo primo anno sulla panchina ligure e riuscendo persino a farla qualificare in Europa League nella stagione 2008-2009.

Nell’estate del 2011 firma un biennale con l’Inter, esperienza che si rivelerà disastrosa per l’allenatore, che non è soddisfatto del mercato e viene esonerato al termine della terza giornata di campionato. Dopo l’esperienza di Palermo e il ritorno al Genoa, nel 2016 approda all’Atalanta: qui diventerà un allenatore di fama nazionale e internazionale, vincendo la Panchina d’oro per ben due volte e portando i bergamaschi a 3 terzi posti consecutivi in Serie A.

gian piero gasperinipinterest
DeFodi Images//Getty Images

I dettami tattici di Gian Piero Gasperini

Perché Gian Piero Gasperini è considerato un allenatore così atipico e particolare? Per capirlo bisogna guardare da vicino i suoi dettami tattici, con i quali è riuscito a rendere competitive quasi tutte le squadre che ha allenato. I suoi capisaldi sono la difesa a 3 e il controcampo a 4, modulo che gli ha permesso di sviluppare una generazione del tutto nuova di terzini in grado di spingere senza sosta sulle fasce sfruttando gli spazi creati da quello che, in gergo, si chiama “rombo di centrocampo” e di non rimanere bloccati a ridosso della linea di difesa.

Un’altra costante del gioco gasperiniano è la difesa a uomo, che si basa molto sulla fisicità e permette ai difensori di non curarsi eccessivamente dello spazio lasciato dietro di loro andando ad “aggredire” l’uomo di riferimento.

Un ultimo ma fondamentale dogma di Gian Piero Gasperini è una preparazione atletica di altissimo livello: le squadre dell’allenatore, soprattutto l’Atalanta, chiedono interpreti pronti a un dispendio fisico sopra la media, richiesto proprio per combattere formazioni spesso dotate di più talento tecnico.

Gasperini e i suoi allievi

L’importanza di Gian Piero Gasperini nel nostro calcio è misurabile anche e soprattutto grazie al fatto che in Serie A ci sono (o ci sono stati) diversi suoi “allievi”, collaboratori o ex giocatori che hanno assorbito i complessi dettami tattici e li hanno riproposti in misura più o meno vincente nelle proprie esperienze. I più celebri sono senza dubbio Ivan Jurić, attualmente alla guida del Torino, e Thiago Motta, che sta creando un Bologna combattivo e ostico per chiunque.

E poi non si può non menzionare Raffaele Palladino, che alla sua prima esperienza da capo allenatore ha saputo condurre il Monza neopromosso ad un’annata straordinaria. Ma ci sono molti altri nomi noti agli appassionati come Igor Tudor, che ha allenato tra le altre Verona, Udinese e Marsiglia e si è creato una reputazione di tecnico scontroso ma affidabile e Stefano Bocchetto, che lo scorso anno è stato allenatore ad interim e poi vice nell’Hellas Verona.

gian piero gasperinipinterest
Nicolò Campo//Getty Images

Anche nelle categorie inferiori è possibile trovare “adepti”, se così vogliamo chiamarli, di Gian Piero Gasperini: possiamo fare il nome di Paolo Cuneo, vice dell’allenatore di Grugliasco nelle esperienze di Genoa e Inter, e di Francesco Modesto, che dopo le ultime esperienze a Crotone e Vicenza è stato chiamato a sedersi sulla panchina dell’Atalanta Under 23. E non pensate sia di certo un caso.

Headshot of Marianna Barracane
Marianna Barracane

Head of SEO & Affiliation Content: aiuta i nostri brand a posizionarsi nella serp. Scrive di empowerment, sostenibilità, benessere e lifestyle.    Linkedin