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Paniere ECONOMIA DELLO SVILUPPO prof. Lisi Gaetano, Panieri di Economia Dello Sviluppo

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ECONOMIA DELLO SVILUPPO SCIENZE DELL'ECONOMIA Lisi Gaetano Generato il 16/04/2020 21:33:25 Indice Indice Lezioni ............................................................................................................................... p. 2 Lezione 001 ............................................................................................................................. p. 5 Lezione 002 ............................................................................................................................. p. 6 Lezione 003 ............................................................................................................................. p. 8 Lezione 004 ............................................................................................................................. p. 10 Lezione 005 ............................................................................................................................. p. 12 Lezione 006 ............................................................................................................................. p. 14 Lezione 007 ............................................................................................................................. p. 15 Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 16 Lezione 009 ............................................................................................................................. p. 17 Lezione 010 ............................................................................................................................. p. 18 Lezione 011 ............................................................................................................................. p. 19 Lezione 012 ............................................................................................................................. p. 20 Lezione 013 ............................................................................................................................. p. 21 Lezione 014 ............................................................................................................................. p. 22 Lezione 015 ............................................................................................................................. p. 23 Lezione 016 ............................................................................................................................. p. 24 Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 26 Lezione 018 ............................................................................................................................. p. 27 Lezione 019 ............................................................................................................................. p. 28 Lezione 020 ............................................................................................................................. p. 29 Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 30 Lezione 022 ............................................................................................................................. p. 31 Lezione 023 ............................................................................................................................. p. 32 Lezione 024 ............................................................................................................................. p. 33 Lezione 025 ............................................................................................................................. p. 34 Lezione 026 ............................................................................................................................. p. 35 Lezione 027 ............................................................................................................................. p. 36 Lezione 028 ............................................................................................................................. p. 37 Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 38 Lezione 030 ............................................................................................................................. p. 39 Lezione 031 ............................................................................................................................. p. 40 Lezione 032 ............................................................................................................................. p. 41 Lezione 033 ............................................................................................................................. p. 42 Lezione 034 ............................................................................................................................. p. 43 Lezione 035 ............................................................................................................................. p. 44 Lezione 036 ............................................................................................................................. p. 45 Lezione 001 01. Spiegare la differenza tra “povertà assoluta” e “povertà relativa”. 02. Che cosa si intende per disoccupazione frizionale? 03. in cosa consiste l'analisi economica dei tributi? 04. Cosa si intende per costanza del tasso naturale di disoccupazione? 05. In generale, cosa si intende per tasso di crescita naturale? 06. Spiegare cosa si intende per “piena occupazione della forza lavoro”. 07. Spiegare cosa si intende per “piena occupazione della capacità produttiva”. 08. Spiegare la differenza tra inflazione, deflazione, disinflazione. 09. Quale è la differenza tra tecnologia e progresso tecnologico? 10. Perché è importante conoscere il tasso di crescita di una variabile (ad esempio, il PIL)? 11. Che cosa esprime la curva di Kuznets (1961)? 12. Spiegare la differenza tra tecnologia e progresso tecnologico 13. Che cosa è l'indice di Gini? 14. Si definisca l’indice di sviluppo umano (Human Development Index). 15. Spiegare perché il PIL considerato nelle analisi economiche è quello reale e non quello nominale. 16. Come è calcolato l’indice di sviluppo umano (Human Development Index)? 17. Cosa si intende per “approccio multidimensionale alla povertà”? 18. Spiegare cosa esprime il tasso di crescita di una (qualsiasi) variabile e perché è importante conoscerlo. 19. Quali sono i fattori che caratterizzano lo sviluppo (complessivo e non solo economico) di un Paese? 20. Si dia una definizione di “sviluppo umano”. Lezione 002 01. La pendenza della funzione y=a + b*x: esprime un concetto unicamente economico esprime un concetto unicamente matematico ci dice come varia y nel tempo ci dice come varia y al variare di x 02. Nelle funzioni lineari: la pendenza è sempre costante la pendenza è sempre nulla la pendenza è sempre positiva la pendenza è sempre negativa 03. Nei modelli economici: occorre che le variabili endogene siano maggiori delle variabili esogene la distinzione tra variabili endogene e esogene è soggettiva non vi è distinzione tra variabili endogene e variabili esogene la distinzione tra variabili endogene e esogene è predeterminata 04. Quale è la variazione di y al variare di x nella funzione y = a + b*z? 0 -b a +b 05. La variabile dipendente: è sempre una variabile esogena dipende dal valore assunto dalla variabile esplicativa è sempre una costante è sempre una variabile endogena 06. Quale è la pendenza di y=a + b*x? x -b +b a 07. Quale è la pendenza di y=a - b*x? a -b +b x 08. Quale è soluzione proposta da Kaldor all'instabilità del modello di Harrod? 09. Quali sono le conclusioni di politica economica del modello Harrod-Domar? 10. Nel modello Harrod-Domar cosa si intende per “tasso di crescita garantito” e per “tasso di crescita naturale”? 11. Spiegare in quale componente della domanda aggregata i modelli di crescita Harrod-Domar estendono il modello “keynesiano”. 12. Quale conseguenza può avere nel modello Harrod-Domar un “tasso di crescita naturale” superiore al “tasso di crescita garantito”? Spiegare. Lezione 004 01. Quale è la derivata della funzione y=x^3? 3*x^2 x^2 x^3 2*x^3 02. Quale è la derivata della funzione y=ln(x)? x^2 x^(-1) x -x 03. Quale è la derivata della funzione y=x? 0 -x 1 x 04. Quale è la derivata della funzione y=b*x? a+b +b b*x a 05. Quale è la derivata della funzione y=a + b*x a+b +b a b*x 06. Quale è la derivata della funzione y=e^x? x*e^x -e^x e^x x*e 07. Quale è la derivata della funzione y=a? -x 0 x 1 08. Spiegare cosa si intende per “crescita endogena”. 09. Spiegare cosa si intende per capitale umano. 10. Spiegare perché il capitale umano è importante per la crescita economica di un Paese. 11. Si discuta un semplice modo per rendere endogena la crescita economica. 12. Spiegare perché non si è verificato l’atteso (dalla teoria economica) flusso di capitali dai Paesi più sviluppati ai Paesi in via di sviluppo. 13. Scrivere (o spiegare a parole) la funzione di produzione aggregata (dell’intera economia) di tipo Cobb-Douglas, distinguendo il caso in cui la funzione esibisce rendimenti di scala costanti da quello in cui la funzione esibisce rendimenti di scala crescenti. Spiegare, inoltre, i diversi effetti che tali assunzioni hanno sulla produzione. Lezione 005 01. Il concetto di derivata parziale: è utilizzato per funzioni di due o più variabili è identico a quella di derivata, cambia solo il simbolo è utilizzato in caso di funzioni implicite è utilizzato in caso di funzioni esplicite 02. Data la funzione y=x^n*z^m, quale è la derivata parziale di y rispetto a x? n*x^(n-1) z^m* n*x^(n-1) n*x^(n-1) + m*z^(m-1) m*z^(m-1) 03. le regole di derivazione in caso di derivata parziale: cambiano radicalmente sono identiche solo in caso di funzioni lineari sono identiche solo in caso di funzioni nonlineari sono le stesse della derivata 04. Data la funzione y=x^n*z^m, quale è la derivata parziale di y rispetto a z? z^m* n*x^(n- 1) m*z^(m-1) x^n* m*z^(m-1) n*x^(n-1) 05. la condizione di ceteris paribus si concretizza: nel calcolo della derivata nel considerare endogena l'altra variabile esplicativa nel considerare nulla l'altra variabile esplicativa nel considerare costante l'altra variabile esplicativa 06. Quale delle seguenti funzioni è una funzione Cobb-Douglas? y=a*x*(z^m) y=x^1*z^m y=(x^n) y=x^n*z^m 07. in quale caso la derivata parziale coincide con la derivata? in caso di funzioni esplicite in caso di funzioni non lineari in caso di funzioni lineari in caso di funzioni implicite 08. Cosa si intende per “istituzioni” e perché sono così importanti nello sviluppo (non solo economico) di un Paese? 09. Con riferimento al tema della crescita sostenibile, perché il PIL (la crescita della ricchezza) non è un indicatore affidabile della qualità della vita di una società? Lezione 007 01. Data la funzione y=f(x,z), le curve di livello: consentono di rappresentare la relazione tra y, x e z consentono di rappresentare la relazione tra z e y consentono di rappresentare la relazione tra x e z consentono di rappresentare la relazione tra x e y 02. data la funzione y=f(x,z), la relazione tra x e z: è definita esplicita è definita diretta è definita indiretta è definita implicita 03. le curve di livello: si applicano a funzioni di due variabili si applicano a funzioni lineari si applicano a funzioni di due o più variabili si applicano a funzioni di una sola variabile 04. data la funzione y=a*z + b*x la relazione tra x e z è: negativa positiva nulla esplicita 05. data la funzione y=a*z - b*x la relazione tra x e z è: negativa nulla positiva esplicita 06. la funzione x=f(y,z) è esplicita rispetto a z è esplicita rispetto a y è implicita rispetto a x è esplicita rispetto a x 07. Si parla di funzioni di due variabili quando: le variabili sono due le variabili esplicative sono due le variabili dipendenti sono due le variabili endogene sono due Lezione 008 01. E' sempre possibile massimizzare una funzione. solo se la funzione è non lineare Vero solo se la funzione è lineare Falso 02. La regola di scelta ottima è: una condizione necessaria una condizione né necessaria né sufficiente una condizione necessaria e sufficiente una condizione sufficiente 03. Per minimizzazione una funzione occorre: calcolare solo la derivata seconda calcolare l'elasticità e porla uguale a zero calcolare la derivata prima e la derivata seconda porre uguale a zero la derivata prima 04. La regola di scelta ottima consiste: nel porre uguale a zero la derivata seconda della funzione obiettivo nel porre uguale a zero la derivata prima della funzione obiettivo nel calcolo dell'elasticità della funzione obiettivo nel calcolo della derivata della funzione obiettivo 05. Nell'ottimizzazione, il calcolo della derivata assume: nessun ruolo nessuna delle precedenti risposte èesatta un ruolo cruciale un ruolo marginale 06. Data la funzione y = f(x), cosa si intende per ottimizzazione ? Scegliere il valore di x tale per cui y è minimizzata Scegliere il valore di x tale per cui y è massimizzata Scegliere il valore di x tale per cui y è nulla Scegliere il valore di x che massimizza o minimizza (a seconda dei casi) la y 07. Per massimizzare una funzione occorre: calcolare la derivata prima e la derivata seconda calcolare solo la derivata seconda calcolare l'elasticità e porla uguale a zero porre uguale a zero la derivata prima Lezione 009 01. il tasso di occupazione è pari a: L / FL L / POP FL / POP 1 - (L / FL) 02. il tasso di disoccupazione è pari a: FL / POP L / FL 1 - (L / FL) L / POP 03. il tasso di attività è pari a: 1 - (L / FL) L / POP L / FL FL / POP 04. il PIL reale è pari a: PIL nominale * P W / P PIL nominale / P P * Q 05. il deflatore del PIL è pari a: PIL nominale / PIL reale P * Q PIL reale / PIL nominale W / P Lezione 012 01. nel modello IS-LM: prezzi endogeni e tasso di interesse esogeno i prezzi sono costanti e tasso di interesse endogeno prezzi e tassi costanti prezzi e tassi endogeni 02. NEL MODELLO IS-LM: MANCA L'ANALISI DEI MERCATI DEI BENI MANCA L'ANALISI DEI MERCATI FINANZIARI MANCA L'ANALISI DI EQUILIBRIO PARZIALE MANCA L'ANALISI DEL MERCATO DEL LAVORO 03. IL MODELLO IS-LM: DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEL MERCATO DEL LAVORO DESCRIVE LE COMBINAZIONI DI EQUILIBRIO DI PIL E INDICE DEI PREZZI DESCRIVE L'EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE DESCRIVE L'EQUILIBRIO SIMULTANEO NEI MERCATI DEI BENI E FINANZIARI 04. LA FUNZIONE LM: DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEL MERCATO DEL LAVORO DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEI MERCATI DEI TITOLI E DELLA MONETA DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEL MERCATO DEI CAMBI DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEI MERCATI DEI BENI 05. LA FUNZIONE IS: DESCRIVE L'EQUILIBRIO SIMULTANEO NEI MERCATI DEI BENI E FINANZIARI DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEL MERCATO DEL LAVORO DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEI MERCATI FINANZIARI DESCRIVE L'EQUILIBRIO NEL MERCATO DEI BENI Lezione 013 01. UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA: AUMENTA IL TASSO DI INTERESSE E IL PIL AUMENTA IL TASSO DI INTERESSE E RIDUCE IL PIL RIDUCE IL TASSO DI INTERESSE E AUMENTA IL PIL AUMENTA IL PIL E LASCIA INVARIATO IL TASSO DI INTERESSE 02. UNA POLITICA FISCALE ESPANSIVA: AUMENTA TASSO DI INTERESSE E PIL AUMENTA IL PIL E LASCIA INVARIATO IL TASSO DI INTERESSE AUMENTA IL PIL E RIDUCE IL TASSO DI INTERESSE RIDUCE TASSO DI INTERESSE E PIL 03. UNA POLITICA MONETARIA RESTRITTIVA: RIDUCE IL PIL E LASCIA INVARIATO IL TASSO DI INTERESSE RIDUCE PIL E TASSO DI INTERESSE AUMENTA IL TASSO DI INTERESSE E RIDUCE IL PIL AUMENTA IL PIL E RIDUCE IL TASSO DI INTERESSE 04. gli strumenti di politica fiscale sono: consumi e investimenti tasso di interesse reale offerta di moneta tassazione e spesa pubblica 05. UNA POLITICA FISCALE RESTRITTIVA: RIDUCE IL PIL E AUMENTA IL TASSO DI INTERESSE RIDUCE PIL E TASSO DI INTERESSE AUMENTA PIL E TASSO DI INTERESSE RIDUCE IL PIL E LASCIA INVARIATO IL TASSO DI INTERESSE 06. gli strumenti di politica monetaria sono: tasse e spesa pubblica offerta di moneta e tasso di interesse reale consumi e investimenti offerta di moneta e tasso di interesse nominale Lezione 014 01. la domanda aggregata descrive: la relazione positiva tra indice dei prezzi e PIL reale la relazione positiva tra PIL e offerta di moneta la relazione negativa tra PIL e tasso di interesse reale la relazione negativa tra indice dei prezzi e PIL reale 02. L'EFFETTO RICCHEZZA: DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLE ESPORTAZIONI NETTE DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLE COMPONENTI AUTONOME DELLA SPESA PUBBLICA DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SUI CONSUMI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULL'OFFERTA DI MONETA 03. L'EFFETTO TASSO DI INTERESSE: DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SUL TASSO DI INFLAZIONE DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SUGLI INVESTIMENTI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SUI CONSUMI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLA SPESA PUBBLICA 04. L'EFFETTO SETTORE ESTERO: DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SUL MERCATO DEI CAMBI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLE ESPORTAZIONI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLE IMPORTAZIONI DESCRIVE L'EFFETTO DELLA VARIAZIONE DELL'INDICE DEI PREZZI SULLE ESPORTAZIONI NETTE 05. LA DOMANDA AGGREGATA: INCLUDE SOLO LA POLITICA EUROPEA INCLUDE SOLO LA POLITICA MONETARIA COMPRENDE L'INTERA POLITICA ECONOMICA INCLUDE SOLO LA POLITICA FISCALE 08. Sia Y0 il PIL attuale (effettivo) e YP il PIL potenziale. Si supponga che al tempo 1, vi sia uno shock di offerta negativo e temporaneo che fa variare PIL e indice dei prezzi di un fattore pari a X. Il valore del PIL nel lungo periodo è pari a: YP YP - X YP * X YP + X 09. Sia Y0 il PIL attuale (effettivo) e YP il PIL potenziale. Si supponga che al tempo 1, vi sia uno shock di offerta negativo e temporaneo che fa variare PIL e indice dei prezzi di un fattore pari a X. L'indice dei prezzi (P) nel lungo periodo è pari a: P * X P P - X P + X Lezione 017 01. il trade-off tra disoccupazione e inflazione: esiste solo nel breve periodo non esiste mai. La politica economica è inefficace esiste sempre. è uno strumento di politica economica esiste solo nel lungo periodo 02. La versione “originaria” della curva di Phillips prevedeva una relazione: negativa tra i salari nominali e la variazione del tassi di disoccupazione negativa tra i salari nominali e il tasso di inflazione negativa tra la variazione percentuale dei salari nominali e il tasso di disoccupazione negativa tra i salari nominali e il tasso di disoccupazione 03. Il concetto di NAIRU prevede quale condizione: l'uguaglianza tra tasso di inflazione e tasso di disoccupazione l'uguaglianza tra tasso di interesse reale e tasso di interesse nominale un tasso di inflazione atteso nullo l'uguaglianza tra tasso di inflazione e tasso di inflazione atteso 04. Se l’obiettivo della politica monetaria è una inflazione nulla: il tasso di crescita dell’offerta di moneta deve essere inferiore al tasso di crescita del PIL reale il tasso di crescita dell’offerta di moneta deve essere superiore al tasso di crescita del PIL reale il tasso di crescita dell’offerta di moneta deve essere nullo il tasso di crescita dell’offerta di moneta deve essere pari al tasso di crescita del PIL reale 05. Rispetto a quella "originaria", la curva di Phillips "corretta" introduce: il concetto di tasso naturale di disoccupazione il concetto di NAIRU le aspettative circa il tasso di inflazione le aspettative circa il tasso di inflazione ed il concetto di tasso naturale di disoccupazione 06. Si definisca il concetto di NAIRU Lezione 018 01. in una economia aperta agli scambi con l'estero e in regime di cambi flessibili, gli effetti della politica economica risultano: efficaci anche nel lungo periodo amplificati ridotti nulli 02. Nel commercio internazionale, il problema principale da affrontare è: il diverso prezzo dei beni e servizi il tasso di cambio reale la differente valuta il tasso di cambio nominale 03. il tasso di cambio dollaro-euro esprime: il tasso di cambio reale dollaro-euro quanto vale un euro in termini di dollari quanto vale un dollaro in termini di euro la quantità di euro necessari per acquistare 1 dollaro 04. il tasso di cambio euro-dollaro esprime: quanto vale un dollaro in termini di euro la quantità di dollari necessari per acquistare 1 euro quanto vale un euro in termini di dollari il tasso di cambio reale euro-dollaro 05. Il tasso di cambio nominale di equilibrio è definito: tasso di cambio flessibile o fluttuante tasso di cambio naturale valore fondamentale del tasso di cambio tasso di cambio fisso Lezione 021 01. In definitiva, una società non può dirsi sviluppata se: ci sono fasce ampie di popolazione che non dispongono nemmeno dei mezzi necessari per il sostentamento proprio e della propria famiglia il PIL pro-capite aumenta e le disuglianze restano costanti il PIL pro-capite non aumenta nel tempo se sono presenti disuglianze reddituali 02. Per crescita economica s'intende: l'aumento dei consumi nel tempo l'aumento della ricchezza finanziaria nel tempo l'aumento del PIL nel tempo l'aumento del PIL pro-capite nel tempo 03. Per sviluppo umano s'intende: la riduzione della povertà nel tempo l'aumento del benessere complessivo della società l'aumento nel tempo del PIL pro-capite la riduzione delle disuguaglianze nel tempo 04. I fattori che caratterizzano lo sviluppo sono: equa redistribuzione del reddito, aumento aspettative di vita, aumento istruzione equa redistribuzione del reddito, aumento aspettative di vita, aumento istruzione, democrazia equa redistribuzione del reddito, aumento aspettative di vita, aumento istruzione, democrazia, aumento PIL pro- capite equa redistribuzione del reddito, aumento istruzione, democrazia 05. La definizione di sviluppo umano è: il continuo miglioramento delle condizioni che permettono alla popolazione di vivere una vita lunga, in buona salute e creativa il miglioramento delle condizioni che permettono alla popolazione di vivere una vita lunga, in buona salute e creativa il continuo miglioramento delle condizioni che permettono a tutta la popolazione di vivere una vita lunga, in buona salute e creativa il continuo miglioramento delle condizioni che permettono a tutta la popolazione di vivere una vita lunga e in buona salute 06. Per povertà assoluta o estrema s'intende: Una situazine di fortissimo disagio che dipende dal contesto in cui si trova la persona La situazione di fortissimo disagio che vivono gli abitanti delle nazioni più povere La situazione di fortissimo disagio che vive quella parte di popolazione che non dispone nemmeno delle risorse necessarie per la propria sussistenza e sopravvivenza La situazione di fortissimo disagio che vive quella parte di popolazione che dispone soltanto delle risorse necessarie per la propria sussistenza e sopravvivenza 07. Per povertà relativa s'intende: La situazione di disagio di chi vive con un reddito inferiore ai 2 dollari giornalieri La situazione di disagio di chi vive con un reddito inferiore al 50% del reddito individuale medio del Paese con il reddito pro-capite più basso La situazione di disagio di chi vive con un reddito inferiore al 50% del reddito individuale medio del Paese di riferimento La situazione di disagio di chi vive con un reddito inferiore al 50% del reddito individuale medio del Paese con il reddito pro-capite più alto Lezione 022 01. Quale è l'indicatore di crescita economica? Il PIL pro-capite Il tasso di crescita del PIL Il tasso di crescita del PIL pro-capite Il PIL complessivo 02. Quale è l'indicatore di sviluppo umano? L'indice di Sviluppo Umano Il tasso di crescita del PIL pro-capite corretto L'indice di Gini La ricchezza finanziara di un Paese 03. L'indice di Sviluppo Umano è costituito da: PIL pro-capite e istruzione PIL pro-capite, indice di longevità e istruzione PIL pro-capite corretto per l'indice di Gini PIL, speranza di vita alla nascita e capitale umano 04. Quale è la formula del PIL pro-capite? y=Y/POP y=Y*(1- IG) ISU=(y*SVN*ISTR)^(1/3) ycorretto=y*(1-IG) 05. Quale è la formula dell'Indice di sviluppo umano? ISUcorretto=ISU*(1-IG) ISU=(y*SVN*ISTR)^(1/3 ) y=Y*(1-IG) y=Y/POP 06. Il PIL pro-capite corretto tiene conto: della povertà assoluta della povertà relativa del livello di istruzione delle disuguaglianze reddituali SEGUE L'ANDAMENTO DELLA POVERTA' ASSOLUTA Lezione 024 01. LA CURVA DI KUZNETS ESPRIME: LA RELAZIONE TRA CRESCITA ECONOMICA E BENESSERE SOCIALE LA RELAZIONE TRA INDICE DI GINI E EQUITA' DISTRIBUTIVA LA RELAZIONE TRA INDICE DI GINI E PIL LA RELAZIONE TRA INDICE DI GINI E PIL PRO-CAPITE 02. LA CURVA DI KUZNETS E': NEGATIVA POSITIVA PRIMA POSITIVA E POI NEGATIVA PRIMA NEGATIVA E POI POSITIVA 03. IL TEOREMA DI ATKINSON STABILISCE: CHE L'EQUITA' DISTRIBUTIVA NON PRODUCE BENESSERE SOCIALE IL LEGAME TRA EQUITA' ED EFFICIENZA CHE L'EQUITA' DISTRIBUTIVA PRODUCE BENESSERE SOCIALE LE CONDIZIONI SOTTO LE QUALI L'EQUITA' DISTRIBUTIVA PRODUCE BENESSERE SOCIALE 04. LA METAFORA DEL SECCHIO BUCATO DI OKUN: CONSIDERA INUTILE LA REDISTRIBUZIONE CONSIDERA COSTOSA LA REDISTRIBUZIONE CONSIDERA CONVENIENTE LA REDISTRIBUZIONE CONSIDERA NON COSTOSA LA REDISTRIBUZIONE 05. LE TEORIE DELLO "SGOCCIOLAMENTO VERSO IL BASSO": STABILISCONO CHE E' NECESSARIO DARE MAGGIORI RISORSE AI POVERI STABILISCONO CHE E' NECESSARIA LA REDISTRIBUZIONE STABILISCONO CHE E' NECESSARIO DARE MAGGIORI RISORSE A CHI NE POSSIEDE GIA' TANTE STABILISCONO UNA RELAZIONE POSITIVA TRA EQUITA' ED EFFICIENZA 06. LE POLITICHE ECONOMICHE REDISTRIBUTIVE: FANNO SORGERE UN CONFLITTO TRA EQUITA' ED EFFICIENZA SANCISCONO UNA RELAZIONE POSITIVA TRA EQUITA' ED EFFICIENZA PRODUCONO INSTABILITA' SOCIALE SANCISCONO UNA ASSENZA DI RELAZIONE TRA EQUITA' ED EFFICIENZA 07. IN PRIMO LUOGO, LE POLITICHE ECONOMICHE REDISTRIBUTIVE: SONO ATTUATE ATTRAVERSO LA FLAT TAX SONO ATTUATE ATTRAVERSO LA TASSAZIONE PROGRESSIVA E IL WELFARE STATE SONO ATTUATE ATTRAVERSO LA TASSAZIONE PROGRESSIVA SONO ATTUATE ATTRAVERSO IL WELFARE STATE: Lezione 025 01. per la scuola classica, fondamentalmente, sono utilizzati per i consumi: profitti e sovrappiù rendite e profitti profitti e salari rendite e salari 02. la presenza del sovrappiù è condizione necessaria e sufficiente per lo sviluppo è condizione necessaria ma non sufficiente per lo sviluppo è condizione sufficiente ma non necessaria per lo sviluppo non ha alcun legame con lo sviluppo 03. quale è il problema attuale evidenziato dalla analisi di Malthus e Ricardo? l'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali l'abbondanza di terreni fertili da coltivare lo sfruttamento della manodopera la difficoltà nella diffusione del progresso tecnologico 04. Discutere il legame tra sovrappiù e profitto Lezione 028 01. Quale è la variabile di politica economica nel modello Harrod-Domar? le esportazioni la propensione al risparmio la spesa pubblica gli investimenti 02. Quale è la variabile che lega gli investimenti e la capacità produttiva ? il fattore lavoro il capitale fisico il risparmio la produzione 03. secondo Keynes cosa poteva stimolare la domanda aggregata ed occupare la capacità produttiva esistente? le esportazioni la spesa pubblica gli investimenti i consumi 04. Spiegare il problema keynesiano della scelta del livello adeguato di investimenti Lezione 029 01. Perché si parla di tasso di crescita garantito nel modello Harrod-Domar ? perché garantisce al sistema economico un sovrautilizzo della capacità produttiva esistente perché garantisce l'equilibrio nel mercato del lavoro perché garantisce al sistema economico un esatto utilizzo della capacità produttiva esistente perché garantisce al sistema economico la piena occupazione della manodopera 02. Come è definito il tasso di crescita economicamente sostenibile nel modello di Harrod? tasso di crescita garantito tasso di crescita naturale tasso di crescita della forza lavoro tasso di crescita della capacità produttiva 03. 1/(1-c), dove c è la propensione marginale al consumo, rappresenta: la propensione marginale al risparmio il moltiplicatore del reddito il moltiplicatore fiscale la spesa autonoma 04. Si evidenzi il risultato principale del modello di Domar Lezione 030 01. Cosa accade se le imprese sono troppo ottimiste nel programmare gli investimenti il verificarsi di fenomeni recessivi il verificarsi di fenomeni espansivi il verificarsi di tensioni inflazionistiche una riduzione dell'indice dei prezzi 02. Cosa accade se le imprese sono troppo pessimiste nel programmare gli investimenti il verificarsi di fenomeni espansivi una riduzione dell'indice dei prezzi il verificarsi di fenomeni recessivi il verificarsi di tensioni inflazionistiche 03. Il tasso di crescita naturale è pari a: la differenza tra il tasso di crescita della forza lavoro e il tasso di crescita della produttività del lavoro la somma del tasso di crescita della domanda di lavoro e del tasso di crescita dell'offerta di lavoro la somma del tasso di crescita delle forza lavoro e del tasso di crescita della produttività del lavoro al tasso naturale di disoccupazione 04. Spiegare il ruolo cruciale delle aspettative delle imprese nel modello di Harrod Lezione 033 01. Affinché nella funzione di produzione Y = K^a · L^(1-a) sia inclusa l'ipotesi di rendimenti di scala costanti occorre che: a + (1 - a) > 1 a + (1 - a) <1 a + (1 - a) = 1 a + (1 - a) = b 02. Quale delle seguenti è una funzione di produzione pro-capite? Y = K^a Y = K^a · L^(1-a) Y = K^a · L^b Y = L^(1-a) 03. Affinché nella funzione di produzione Y = K^a · L^(1-a) sia inclusa l'ipotesi di rendimenti marginali decrescenti occorre che: 0 <a <1 a > 0 a <1 a <0 04. Spiegare l'ipotesi di rendimenti marginali decrescenti Lezione 034 01. Dato un tasso di crescita della popolazione pari a n, in assenza di progresso tecnologico (g), il tasso di crescita della variabili aggregate è: g + n g n 0 02. Dato un tasso di crescita della popolazione pari a n, in presenza di progresso tecnologico (g), il tasso di crescita della variabili pro-capite è: 0 g + n g n 03. Dato un tasso di crescita della popolazione paria a n, in assenza di progresso tecnologico (g), il tasso di crescita della variabili pro-capite è: 0 g + n g n 04. Spiegare l'ipotesi di rendimenti di scala costanti Lezione 035 01. Dato un tasso di crescita della popolazione pari a n, in presenza di progresso tecnologico (g), il tasso di crescita della variabili aggregate è: g + n 0 g n 02. Nell'equazione fondamentale del modello di Solow, se la funzione del risparmio è minore dell'investimento di sostituzione, il capitale fisico nel tempo: si riduce è pari a zero aumenta resta costante 03. Nell'equazione fondamentale del modello di Solow, se la funzione del risparmio è maggiore dell'investimento di sostituzione, il capitale fisico nel tempo: aumenta si riduce è pari a zero resta costante 04. Descrivere (anche a parole) l'equazione fondamentale del modello di Solow Lezione 038 01. Nella teoria neoclassica della contabilità della crescita, le elasticità rappresentano anche: i tassi di crescita dei fattori produttivi le quote di reddito che spettano ai fattori produttivi i prezzi dei fattori produttivi le produttività marginali 02. Nella teoria neoclassica della contabilità della crescita si assume: monopoli mercati perfettamente concorrenziali mercati imperfetti oligopoli 03. Per "residuo di Solow" s'intende: il contributo alla crescita del progresso tecnologico la differenza tra produzione e quantità dei fattori produttivi impiegati nella produzione la variazione della produttività dei fattori produttivi il tasso di crescita del progresso tecnologico 04. Discutere il ruolo del residuo di Solow nella teoria della contabilità della crescita Lezione 039 01. Un Paese con un più alto tasso di progresso tecnologico avrà (ceteris paribus): un reddito di equilibrio più alto un tasso di occupazione più alto un tasso di crescita di equilibrio più alto un tasso di crescita durante la transizione verso l'equilibrio più alto 02. Un Paese con una più alta propensione al risparmio avrà (ceteris paribus): un tasso di crescita durante la transizione verso l'equilibrio più alto un reddito di equilibrio più alto un tasso di occupazione più alto un tasso di crescita di equilibrio più alto 03. Un Paese con un reddito iniziale più basso avrà (ceteris paribus): un tasso di crescita di equilibrio più alto un reddito di equilibrio più alto un tasso di crescita durante la transizione verso l'equilibrio più alto un tasso di occupazione più alto 04. Spiegare la differenza tra convergenza assoluta e convergenza relativa nei valori di stato stazionario Lezione 040 01. La relazione tra crescita economica e reddito pro-capite iniziale è: prima negativa e poi positiva positiva negativa prima positiva e poi negativa 02. La sigma-convergenza implica: la convergenza assoluta nei tassi l'alternanza di fasi di convergenza e di non convergenza tassi di crescita più alti per i Paesi più poveri la riduzione nel tempo delle differenze tra i Paesi del mondo 03. La beta-convergenza implica: la riduzione nel tempo delle differenze tra i Paesi del mondo tassi di crescita più alti per i Paesi più poveri l'alternanza di fasi di convergenza e di non convergenza la convergenza assoluta nei tassi 04. Discutere i principali e generali risultati empirici scaturiti dalle diverse analisi sul tema della convergenza Lezione 043 01. A partire dal secondo dopoguerra si sono registrati: tassi di crescita simili tra Paesi diversi tassi di crescita nulli tassi di crescita molto differenti tra Paesi diversi tassi di crescita costanti 02. Il filone di ricerca conosciuto come "nuova teoria della crescita" si sviluppa a partire dalla seconda metà degli anni '60 si sviluppa a partire dalla seconda metà degli anni '70 si sviluppa a partire dalla seconda metà degli anni '90 si sviluppa a partire dalla seconda metà degli anni '80 03. A partire dalla rivoluzione industriale, le economie dei Paesi più sviluppati hanno sperimentato: bassa crescita economica temporanei tassi di crescita persistenti tassi di crescita crescita economica discontinua 04. Spiegare il limite fondamentale del modello di Solow sia in assenza che in presenza di progresso tecnologico Lezione 044 01. Nella funzione di produzione Y = K^a · L^(1-a) che valore deve assumere il parametro a affinchè la funzione di produzione esibisca rendimenti di scala costanti? 1.5 0.8 1 0.5 02. Nella funzione di produzione Y = K^a · L^0,5 che valore deve assumere il parametro a affinchè la funzione di produzione esibisca rendimenti di scala decrescenti? a = 0,5 a > 0,5 a = 0 a <0,5 03. Nella funzione di produzione Y = K^a · L^0,5 che valore deve assumere il parametro a affinchè la funzione di produzione esibisca rendimenti di scala crescenti? a <0,5 a > 0,5 a = 0 a = 0,5 04. Sintetizzare gli elementi generali della teoria della crescita endogena Lezione 045 01. La funzione di learning è la seguente: A = K^(1-a) A = K A = b · K^(1-a) K = A^(1-a) 02. Con l'effetto di learning: l'apprendimento di nuove tecnologie aumenta con l'incremento dell'investimento l'apprendimento di nuove tecnologie aumenta con l'incremento dell'occupazione l'apprendimento di nuove tecnologie aumenta con l'incremento del risparmio l'apprendimento di nuove tecnologie aumenta con l'incremento del capitale fisico 03. Inserendo la funzione di learning nella funzione di produzione: il rendimento marginale del capitale fisico è costante il rendimento marginale del capitale fisico è crescente il rendimento marginale del capitale fisico è nullo il rendimento marginale del capitale fisico è decrescente 04. Si descriva in modo sintetico l'esternalità positiva derivante dal processo di learning Lezione 048 01. La curva di Laffer è una relazione: prima negativa e poi positiva ad "U" prima positiva e poi negativa monotona crescente 02. Le politiche di rientro dal debito pubblico riguardano: l'avanzo/disavanzo primario, la crescita economica, il deficit gli interessi sul debito pubblico, la domanda di moneta la crescita economica, il deficit gli interessi sul debito pubblico, la crescita economica, il deficit l'avanzo/disavanzo primario, la crescita economica, l'onere reale del debito pubblico 03. La variazione nel tempo del debito pubblico è pari a: la somma dei titoli del debito pubblico già emessi e degli interessi sul debito pubblico la somma del deficit e degli interessi sul debito pubblico la somma del deficit e del disavanzo la somma del disavanza/avanzo e degli interessi sul debito pubblico 04. Si discuta il ruolo della crescita economica nella sostenibilità del debito pubblico Lezione 049 01. Se A=H, la funzione di produzione labour-augmenting diventa: Y = K^a · (A·L)^(1- a) Y = K^a · (H·L)^(1- a) Y = K^a · A^(1-a) Y = K^a · H^(1-a) 02. Se H = exp(g·u·t) il tasso di crescita del capitale umano è: g·u exp(g·u·t) / H g·u·t exp(g·u·t) 03. Se H = exp(g·u·t) e l'investimento in istruzione è nullo, si ha: H=0 H<0 H=A H=1 04. Cosa si intende per capitale umano? Lezione 050 01. Se Y = K^a · (H·L)^(1-a), la funzione di produzione pro-capite è: Y = K^a · h^(1-a) y = k^a · H^(1-a) Y=K^a y=k^a 02. Se Y = K^a · (H·L)^(1-a), il tasso di crescita del prodotto pro-capite è pari: alla media del tasso di crescita del capitale fisico e del tasso di crescita del capitale umano alla media ponderata, per le rispettive elasicità, del tasso di crescita del capitale fisico e del tasso di crescita del capitale umano alla media ponderata del tasso di crescita del capitale fisico e del tasso di crescita del capitale umano alla somma del tasso di crescita del capitale fisico e del tasso di crescita del capitale umano 03. Il tasso di crescita del prodotto è pari a: dY dY/dK (dY/dt)/Y dY/dt 04. Si descriva il modo più semplice di introdurre il capitale umano nei modelli di crescita Lezione 053 01. Se u è il tempo dedicato all'istruzione, un suo incremento: riduce la produzione futura riduce il capitale umano aumenta la produzione corrente riduce la produzione corrente 02. Se h è la qualita del lavoro e u il tempo dedicato all'istruzione, la funzione di produzione dell'economia è: Y = K^a · (A·L)^(1-a) Y = K^a · (h·u·L)^(1- a) Y = K^a · A^(1-a) Y = K^a · H^(1-a) 03. Y = K^a · (h·u·L)^(1-a) in termini pro-capite diventa: Y = K^a · h^(1-a) y = k^a · (h·u)^(1-a) Y = K^a · (h·u)^(1- a) y = k^a 04. Descrivere la relazione tra capitale umano, salute e crescita economica Lezione 054 01. Se u è il tempo dedicato all'istruzione, un suo incremento: riduce la produzione futura riduce il capitale umano aumenta il capitale umano e quindi la produzione futura aumenta la produzione corrente 02. Si parla di scelta intertemporale quando: la scelta riguarda due periodo di tempo (oggi e domani) la scelta cambia nel tempo la scelta riguarda due periodo di tempo (ieri e oggi) la scelta riguarda il futuro 03. Se la produttività marginale del capitale fisico viene incrementata dal capitale umano: vi sarà incentivo a muovere il capitale fisico nei Paesi più poveri vi sarà incentivo a muovere il capitale fisico nelle aree più sviluppate vi sarà incentivo ad incrementare i salari vi sarà incentivo ad accumulare meno capitale fisico 04. Spiegare perché si parla di "scelta intertemporale" con riferimento all'investimento in istruzione Lezione 055 01. Se la remunerazione del fattore lavoro è più alta nei Paesi ricchi: vi sarà incentivo ad accumulare maggiore capitale umano vi sarà la cosiddetta "fuga dei cervelli" vi sarà incentivo ad incrementare i salari vi sarà un afflusso di capitali verso i Paesi poveri 02. Sebbene il segno della relazione non sia unanimemente confermato, la corruzione danneggia la crescita economica perché: riduce l'accumulo di capitale fisico scoraggia la meritrocrazia riduce gli scambi con l'estero danneggia la burocrazia 03. Se w>0 è l'esternalità positiva del capitale umano, la funzione di produzione dell'economia diventa: Y = K^a · w·(h·u·L)^(1-a) Y = K^a · (h·u·L)^w Y = K^a · (h·u·L)^[(1- a)+w] Y = K^a · (h·u·L)^(1-a) 04. Perché il capitale fisico ed il capitale umano si muovono dai Paesi poveri ai Paesi ricchi? Lezione 058 01. L'aumento percentuale di reddito derivante dall'istruzione è definito: salario rendimento economico dell'istruzione stipendio bene di investimento 02. Gli imprenditori di successo, spesso, sono dotati di: elevate capacità innate elevata istruzione elevato capitale umano generico elevato capitale umano specifico 03. I costi di acquisizione del capitale umano generico sono: costi monetari e costi opportunità costi monetari diretti e tempo costi monetari diretti e costi non monetari costi monetari, costi non monetari e costi opportuinità 04. Spiegare i concetti di imprenditore, imprenditorialità e attività imprenditoriale Lezione 059 01. Il beneficio marginale del capitale umano generico è: crescente nullo costante decrescente 02. La funzione di produzione educativa descrive: la formazione del capitale umano specifico la formazione delle abilità innate la formazione del capitale umano generico la formazione dell'educazione dei figli 03. Il costo marginale del capitale umano generico è: decrescente nullo crescente costante 04. Discutere il ruolo delle capacità o abilità innate nell'ambito del paradigma del capitale umano di Becker Lezione 060 01. Per quantità di istruzione si intende: le abilità innate dell'individuo le risorse economiche e finanziarie disponibili la dimensione estensiva del capitale umano la dimensione intensiva del capitale umano 02. Per qualità dell'istruzione si intende: la dimensione intensiva del capitale umano la dimensione estensiva del capitale umano le abilità innate dell'individuo le risorse economiche e finanziarie disponibili 03. Esempio di qualità dell'istruzione è: il numero di cicli di studi completati un minor rapporto studenti-docente le risorse economiche e finanziarie disponibili un maggior rapporto studenti- docente 04. Distinguere i costi di acquisizione del capitale umano generico Lezione 063 01. Matematicamente, la produzione di nuova conoscenza è espressa: dalla funzione di produzione dalla funzione di produzione della tecnologia dalla funzione del settore ricerca e sviluppo dal progresso tecnologico 02. Un incremento della quota di lavoro destinata al settore ricerca e sviluppo: aumenta nel breve periodo la produzione aumenta nel breve periodo il tasso di crescita dell'economia riduce nel breve periodo il tasso di crescita dell'economia riduce nel breve periodo la produzione 03. Un incremento della quota di lavoro destinata al settore ricerca e sviluppo: riduce nel lungo periodo la produzione rende costante nel lungo periodo la produzione riduce nel lungo periodo il tasso di crescita dell'economia aumenta nel lungo periodo il tasso di crescita dell'economia 04. Si discuta il concetto di "distruzione creatrice" Lezione 064 01. Il concetto di "distruzione creatrice" prevede che: la nuova conoscenza si aggiunge a quella già esistente la nuova conoscenza sostituisce quella precedente la nuova conoscenza è indipendente da quella precedente la nuova conoscenza dipende dai brevetti concessi 02. In generale, il monopolio: è efficiente sia dal punto di vista statico che da quello dinamico è inefficiente dal punto di vista statico ma potrebbe essere efficiente dal punto di vista dinamico è inefficiente sia dal punto di vista statico che da quello dinamico è efficiente dal punto di vista statico ma potrebbe essere inefficiente dal punto di vista dinamico 03. Il monopolio garantirebbe maggiore crescita perché: in realtà, il monopolio non garantisce mai maggiore crescita i monopolisti sono maggiormente sensibili al tema della crescita aumenterebbe l'incentivo a produrre ed utilizzare la nuova conoscenza la concorrenza perfetta è inefficiente dal punto di vista dinamico 04. Si spieghi la contrapposizione nota in letteratura come "conflitto Schumpter contro Arrow" Lezione 065 01. Nel concetto di "istituzioni" rientrano: le lobby le attività di rent seeking i valori etici e morali i diritti di proprietà 02. Spiegare il concetto di "istituzioni" Lezione 068 01. Il successo dello scambio risiede nel concetto di: vantaggio comparato produttività specializzazione costo opportunità 02. In che modo lo scambio può aiutare la crescita economica? Lezione 069 01. Una nuova tecnologia può essere acquisita: attraverso lo scambio per replicazione ex novo o tramite imitazione sfruttando il trasferimento di conoscenze 02. Spiegare i modi di acquisizione di una nuova tecnologia Lezione 070 01. Il prezzo funge da segnale di scarsità per: tutte le risorse naturali ed economiche in casi di eccessivo sfruttamento delle risorse naturali le risorse naturali esauribili le risorse naturali rigenerabili 02. Distinguere tra crescita economica sostenuta e crescita economica sostenibile

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