A casa di Gabriele Lavia. Le foto di famiglia e gli spettacoli disegnati “In un falso Magritte la mia idea di teatro” - la Repubblica

Roma

Ultim'ora

Stazione centrale di Milano, aggredisce gli agenti e la polizia gli spara a una spalla

A casa di Gabriele Lavia. Le foto di famiglia e gli spettacoli disegnati “In un falso Magritte la mia idea di teatro”

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 
L’appartamento dell’attore e regista si trova al confine tra Monteverde Vecchio e Trastevere e ha il silenzio della campagna
2 minuti di lettura

Essere o non essere un’opera originale? La sua idea di teatro è racchiusa nella copia di un quadro di Magritte. Una grande pipa occupa la parete del soggiorno nella sua casa a Trastevere. La scritta in francese ribadisce: “Questa non è una pipa”. E Gabriele Lavia racconta il significato di quel quadro diventato il simbolo del tradimento delle immagini rispetto alla realtà: «Per me è un saggio sull’arte dell’attore. Un dipinto che non si può fumare. Anche quando Otello strangola Desdemona sta fingendo. Artisti che sono rappresentazioni di uomini senza che ne abbiano le caratteristiche umane. Come quella pipa che non è reale. E che oltretutto è un falso. Amo le copie dei quadri. Nel soggiorno ho anche un finto Kandinskij».

Sembra già di stare a teatro. Con gesti eloquenti ed enfasi nella voce dichiara: «Non sono legato alla casa, sono sempre stato in affitto. Che senso ha la proprietà se siamo di passaggio? Un’idea che forse deriva dalle mie origini siciliane e dunque arabe. Questo appartamento ha il carattere mio e di mia moglie – l’attrice Federica Di Martino – e parla di noi. Ci abitiamo da una decina d’anni. Al rientro dalle tournée, apriamo la porta, accendiamo la luce e posiamo la valigia. Il sospiro che ne segue è un grande momento, è il sentimento della casa: Ah, finalmente! Ritrovare il nostro materasso, il nostro cuscino. Il mattino inizia con un bel cerimoniale: porto sempre il caffè a letto a mia moglie».

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 

La porta dello studio aperta nel soggiorno fa un po’ da sipario al resto della casa che si trova al confine tra Monteverde Vecchio e Trastevere e che ha il silenzio della campagna. La scrivania è un compendio di affetti e passioni. Oltre alle foto della moglie, dei tre figli e dei nipoti, ecco la mamma Rosalia che sembra osservarlo da dietro gli occhiali. C’è anche lo scatto della sorridente nonna materna Carmela Martínez: nipote del drammaturgo spagnolo Francisco Martínez de la Rosa. Era lei a leggere Pirandello a Lavia bambino e forse anche ad aver alimentato le sue passioni. E Pirandello appare infatti in una piccola cornice, accanto a un altro vate: la statuetta di Shakespeare. C’è anche la locandina dell’ultimo spettacolo: Un curioso accidente, che lo vede in tournée con Federica Di Martino fino a marzo.

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 

Non è però sulla scrivania che nascono i suoi spettacoli, ma sul sofà in pelle su cui si affacciano una stampa di Riccardo III, che gli regalò Rossella Falk, e una foto di Strindberg, uno degli autori che ama di più. «Ogni spettacolo prende vita dai miei disegni che realizzo seduto sul divano dello studio. Illustro ogni particolare, perché non mi piace l’improvvisazione. Questi sono i miei schizzi di scenografia per il prossimo lavoro: Re Lear. E sempre qui vengono poi a trovarmi scenografi e costumisti che intervengono sulla base dei miei disegni. Nello studio conservo i copioni di una vita, circa 150, che mi hanno seguito nei vari traslochi. I libri sono diventati un incubo, ne vengo travolto, si moltiplicano come un contagio: nello studio, nel corridoio. Ora faccio più attenzione a comprarli, tanto quelli che contano ce li ho già. Eraclito lo avrò letto dieci volte, Nietzsche tre. Non amo la narrativa che in linea di massima mi annoia, non concepisco la lettura come passatempo, ma solo come forma di studio».

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 

Anche lo sport è legato allo spettacolo: «Faccio ginnastica ogni sera. Un esercizio tratto da Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij, con il personaggio che esce dalla tomba e compie movimenti lentissimi e molto faticosi per le ginocchia». Solo il frigorifero non evoca il teatro: gli ingredienti per un minestrone, latte, uova, formaggio e frutta.

Teatro messo in scena anche nel salotto: un’intensa foto di Federica Di Martino nell’Elettra; i registi Giorgio Strehler e Orazio Costa che Lavia considera i suoi veri maestri e Mariangela Melato con la quale lui ha lavorato in Chi ha paura di Virginia Woolf?, musa e artista molto amata anche dalla moglie che tra i premi ne ha vinto uno intitolato a lei. Racconta l’attrice: «La casa è uno stato d’animo di quiete e i camerini la rappresentano quando siamo in tournée. Li arrediamo con oggetti cari: portafortuna, regali di amici. Nei nostri camerini ci accompagna sempre la foto di Mariangela Melato».

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 

20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia
20-12 2023 Roma, A Casa di Gabriele Lavia 

I commenti dei lettori