La carrozza, il castello, l’incontro al ballo, l’abito da sogno. Sembrano gli ingredienti perfetti per una magica fiaba d’amore e invece furono le premesse del fidanzamento tra l’imperatore d'Austria Franz-Joseph e la principessa Sissi . Quella che sarebbe diventata l’imperatrice d’Austria e la regina d’Ungheria, nel 1853 era una ragazza di appena 15 anni, giunta a corte insieme alla madre Ludovica per accompagnare la sorella maggiore Elena di Baviera promessa sposa dell’imperatore. L'incontro, voluto dall'arciduchessa Sofia, avrebbe dovuto infatti ufficializzare il fidanzamento del figlio, che sposando una cugina del ramo tedesco avrebbe consolidato il potere della casata in Germania. Lei d’altro canto sarebbe potuta piacere al fratello minore di Franz, Carlo, e per questo era stata invitata a partecipare. Le cose però, come sappiamo, andarono ben diversamente perché fu proprio la "Rosa di Baviera" – così veniva chiamata Sissi per la sua bellezza – a colpire il giovane imperatore, che non appena la vide non ebbe occhi che per lei e insistette per sposarla, nonostante la riluttanza della madre che la considerava inadeguata al ruolo di imperatrice perché troppo ribelle e non sufficientemente istruita e posata.

Le nozze della principessa Sissi e Franz

Ottenuta la concessione papale, necessaria data la stretta consanguineità degli sposi che erano cugini di primo grado, le nozze vennero celebrate il 24 aprile 1854 nell’intimità familiare di Augustinerkirche e, secondo quanto riferiscono le cronache dell’epoca, si trattò di un sontuoso matrimonio alla luce di 15.000 candele; pare addirittura che le partecipazioni di nozze consistessero in una magnifica rosa che, una volta aperta, mostrava il volto della Rosa di Baviera. Un autentico omaggio alla bellezza della giovane sposa che in breve tempo tutto l’impero avrebbe imparato a conoscere e ad amare.

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Un ritratto dell’imperatrice Sissi

Il peso delle convenzioni

Se i primi giorni di questo matrimonio d'amore sono lieti e sereni, dopo pochi mesi il peso della corona comincia a minacciare gli equilibri della coppia. Giovani e innamorati, i due sposi erano stati educati in maniera molto diversa: destinato fin dalla nascita alla corona, Franz era cresciuto presso una delle corti più severe d’Europa, mentre Sissi, costretta a impegni istituzionali che le erano sempre più gravosi, rimpiangeva ogni istante la spensierata giovinezza trascorsa con i suoi nove fratelli a Possenhofen, in Baviera, a stretto contatto con la natura. Lontana dal suo Franz, impegnato nella guerra di Crimea, e decisa a sfuggire ai propri doveri di corte così come ai rimproveri della suocera Sofia, Sissi si rifugia nella poesia, nell'equitazione e nello sport. Ossessionata dal suo peso, che non supererà mai i cinquanta chili, incomincerà in questi anni a sottoporsi a intense sessioni sportive e a regimi dietetici rigidissimi.

I lutti familiari

Nonostante l’insofferenza per la vita di corte, l'imperatrice capisce presto che i viaggi di Stato sono un'occasione preziosa per stare da sola con il marito, lontano dall’influenza della suocera così, dopo la l’arrivo delle prime due figlie Sofia (come la nonna paterna) e Gisella, nate nel 1855 e nel 1856, Elisabetta ottiene che la primogenita accompagni lei e il marito durante il loro viaggio in Italia nell'inverno tra il 1856 e il 1857. A Milano e a Venezia gli Asburgo ricevono una fredda accoglienza per l’ostilità che il popolo italiano aveva maturato nei confronti del regime militaristico austriaco e lo stesso trattamento viene loro riservato in Ungheria, dove la coppia imperiale è in visita poche settimane più tardi. Nonostante l’opposizione dell’arciduchessa, l’imperatrice decide di portare ancora una volta con sé Sofia, che però questa volta si ammala e muore pochi giorni più tardi di dissenteria. L’episodio segna profondamente la giovane madre, che una volta tornata a Vienna si chiude in se stessa e nella propria solitudine, rifiutando di mangiare e di apparire in pubblico. L'imperatrice, che aveva insistito per ottenere la presenza delle bambine durante il viaggio, rinuncia al suo ruolo di madre, ritenendosi colpevole della morte della figlia, e accetta di affidare Gisella all'educazione della nonna. È l’inizio di una serie di sfortunati lutti che colpiscono la famiglia imperiale: anni più tardi anche il figlio Rodolfo, il tanto sospirato erede maschio nato nel 1858, morirà suicida nel 1889 all’età di appena 30 anni.

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L'imperatrice capisce presto che i viaggi di Stato sono un’occasione preziosa per stare da sola con il marito, lontano dall’influenza dell’arciduchessa Sofia

Il tempo degli amanti

Intanto nel 1859 i medici di corte diagnosticano a Sissi una tosse fastidiosa, forse conseguenza della sua anoressia, che la costringe ad allontanarsi da Vienna per farsi curare a Madeira, al largo delle coste africane. Questo è l'inizio dei suoi numerosi viaggi, che la porteranno sempre più lontana dal marito. Nel 1867 l’incoronazione di Elisabetta a regina d'Ungheria sembra unire nuovamente la coppia imperiale e Sissi, appassionata degli usi e della cultura di questo paese che considera la sua seconda patria, lavora per la pace insieme al marito. Un anno più tardi, nel 1868, partorisce la quartogenita Marie-Valérie, che dopo la morte dei fratelli Sofia e Rodolfo occuperà un posto speciale nel cuore dell’imperatrice. A chi corte c’è chi sospetta che la bambina non sia figlia dell'imperatore, ma del conte ungherese Gyula Andrassy, ​​molto vicino al sovrano, anche se voci in tal senso non verranno ovviamente mai confermate.

È difficile dire se Elisabetta d'Austria sia stata o meno infedele al marito, certamente si assicurò che Franz fosse soddisfatto. Diventati amici più che amanti dopo quindici anni di matrimonio, la bella imperatrice e Franz-Joseph non si amano più come il primo giorno e lei è a conoscenza delle relazioni del marito, che fino alla propria morte si legherà all'attrice Katharina Schratt, fortemente promossa dall’imperatrice stessa. Per sopperire alla mancanza della moglie, in perpetuo vagare in giro per l’Europa, Franz infatti acquisterà all’amante un'enorme villa nei pressi del Castello di Schönbrunn, villa Felicitas, per averla sempre accanto a sé, ricoprendola di splendidi gioielli e attenzioni, che ormai non poteva più riservare alla moglie lontana.

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Ogni giorno più ossessionata dalla paura di invecchiare e vittima di frequenti attacchi nervosi, l'imperatrice trascorre periodi sempre più lunghi lontano dal marito Franz

Ogni giorno più ossessionata dalla paura di invecchiare e vittima di frequenti attacchi nervosi, l'imperatrice trascorre periodi sempre più lunghi in Ungheria, ma anche nell’amata Grecia di cui era innamorata, quasi sempre in incognito, per evitare scorte, parate, cerimonie e ricevimenti che lei tanto detesta. Nel 1896 viene celebrato il millenario della fondazione dell'Ungheria ed Elisabetta vi partecipa a fianco dell'imperatore: è la sua ultima apparizione ufficiale accanto al marito. Il 9 settembre 1898 Elisabetta è a Ginevra, in gran segreto, accompagnata solamente dalla sua dama di compagnia, la contessa Sztàray. Nel pomeriggio, mentre passeggia sulle rive del lago, un corvo si avvicina e con un colpo di ali sfiora l’acconciatura di Sissi, che, spaventata e incupitasi, mormora: “Un corvo così vicino, è sicuramente un segno per me e non è un buon augurio: indica sempre una sventura per la nostra Casa”. Rientrata in albergo, la mattina seguente alle undici e trenta l’imperatrice e la sua dama si dirigono verso il molo per intraprendere una gita in battello sul lago. Nascosto dietro a un ippocastano vi è Luigi Lucheni, un venticinquenne anarchico italiano, accecato dall’odio verso il potere e pronto a tutto pur di scalfirne i suoi simboli. Deciso a pugnalare l’imperatrice con il proprio coltello, si getta contro di lei, colpendola all’altezza del petto. Sissi cade all’indietro, la contessa urla, Lucheni scappa. Un cocchiere soccorre l’imperatrice, che si rialza e sembra incolume, una volta salita in battello l'imperatrice però si accascia a terra. C'è chi pensa a uno svenimento, ma apertole il vestito per farla respirare la dama di corte nota una macchia di sangue. Soccorsa immediatamente, morirà poco più tardi di emorragia interna all’età di 60 anni.

A Schönbrunn Francesco Giuseppe riceve la notizia solo alla sera e, devastato dal dolore, mormora: “Nulla mi è risparmiato in questa vita”. Nonostante il volere della moglie, che desiderava una sepoltura a Corfù, l'imperatore sceglie di rispettare l'etichetta e i funerali vengono celebrati a Vienna. La città che la moglie di Franz ha sempre odiato le riserva un calore e un affetto che forse nemmeno la bella e sfortunata imperatrice avrebbe mai immaginato, con migliaia di cittadini riversati nelle strade desiderosi di renderle omaggio, consacrandola a icona della storia moderna e consegnando al mito la storia d'amore di Sissi e Franz.

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