Uno stadio Zini da Serie A: cento giorni per un'impresa - CremonaSport
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Uno stadio Zini da Serie A Cento giorni per un'impresa

Il 27 agosto la Cremonese giocherà nel suo ammodernato impianto. Cinque milioni di euro spesi per un salto nel futuro, tra pitch view e sky box.

Il nuovo stadio Zini e il Torrazzo sullo sfondo

L’urgenza della conferenza stampa è il primo indizio della volontà di condividere subito la notizia più attesa dai tifosi grigiorossi. La convocazione arriva alle 14:20, l’appuntamento è per le 16 allo stadio Zini. L’accesso da via Bibaculo offre la possibilità di entrare nella nuova area dedicata ai media: un prefabbricato di due piani, con la sala stampa sotto e la mixed zone sopra. Dove parleranno Alvini, Juric, Pioli, Inzaghi, Allegri, Spalletti, Mourinho, il direttore generale della Cremonese, Paolo Armenia, non usa giri di parole nell’annunciare il nullaosta della commissione provinciale di vigilanza: “Il 27 agosto, terza giornata di campionato, si giocherà allo Zini”. Basta questo per far scattare lanci di notizia, post, messaggi e passaparola. L’impresa di rendere l’ultracentenario stadio di Cremona un salotto degno della serie A è riuscita in poco più di tre mesi. Un centinaio di giorni per avere l’ok, 97 per la precisione perché il cantiere diretto dal geometra Riccardo Musi si è aperto di fatto l’indomani della promozione. Dalla carta al cemento, dalle briciole del parterre al nuovissimo pitch view: lo Zini si è rifatto il look in una manciata di settimane grazie all’investimento di circa 5 milioni di euro da parte della proprietà e il grazie al Cavalier Giovanni Arvedi da parte di Gianluca Vialli sui social grigiorossi riassume il pensiero di tutti i sostenitori cremonesi.

Il tweet della Cremonese con i commenti della Serie A e di Luca Vialli

Il viaggio nel nuovo teatro dei sogni nostrani inizia dall’accesso al campo: dal tunnel che fu, all’atrio che accoglie le squadre in uscita dagli spogliatoi, su un tappeto verde che verrà loggato Usc.

Il nuovo manto erboso dello stadio Zini

Il verde del manto appena posato accende l’effetto scenico di un ingresso con ai lati le nuove panchine. Panchine… chiamiamole poltrone inserite in un contesto, il nuovo parterre, in cui i più fortunati potranno gustarsi la partita ad un passo da Alvini e due passi dal rettangolo di gioco. Sembra di essere in campo, sì, e per Cremona è una rivoluzione se si pensa a com’era quel settore in cui per vedere i giocatori si doveva restare in piedi arrampicati sui seggiolini. Ora, quei posti, sono diventate poltronissime: i cosiddetti field box, tutti griffati Usc.

La panchina della Cremo con a fianco i field box

Alle spalle, in tribuna, le modifiche principali riguardano gli addetti ai lavori, con postazioni raddoppiate per i giornalisti. Nuovi servizi igienici (anche per le donne, che prima dovevano scendere al pianterreno), nuovi balconcini per gli operatori tv. Anche sopra la curva Nord è stato posizionato un box dedicato alle esigenze televisive di una Serie A che vedrà almeno triplicare il numero di telecamere allo stadio. Lato distinti, a catalizzare l’attenzione sono i 13 sky box realizzati in tempi record.

Nei distinti i 13 sky box

Di varia metratura, sono già stati aggiudicati e nei prossimi giorni verranno tutti arredati con divani, poltrone e maxischermo. Il resto lo garantirà il catering. Installato anche un ascensore dedicato a chi accederà direttamente agli skybox. L’altra modifica strutturale che ha già acceso le curiosità degli appassionati riguarda gli spogliatoi, completamente ammodernati.

Lo spogliatoio della Cremonese

Insomma, il contenitore c’è ed è un bel salto nel futuro per lo Zini e per Cremona. Il contenuto, con quasi 6mila abbonati e una squadra smaniosa di affrontare la serie A, dovrà diventare un fattore a partire dal 27 agosto: sì, col Torino, la terza giornata, la prima in casa, sarà davvero in casa.

Simone Arrighi

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