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All’interno di questo appunto viene descritto Federico II di Svevia. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che riguardano chi sia Federico II di Svevia, la gestione del suo regno, il matrimonio con Costanza D’Aragona, il piano polito attuato in Italia e Germania fino ad arrivare alla sua sconfitta e alla morte.

Informazioni salienti su Federico II di Svevia

Federico II di Svevia è nato nel dicembre del 1194 a Fiorentino di Puglia.
È stata una personalità di spicco in quanto viene ricordato per essere stato proclamato dominatore della Sicilia ma non solo: è stato anche re dell’Impero Romano, duca di Svevia ed infine anche regnante di Gerusalemme. Alle sue spalle aveva una discendenza nobile che gli derivava dalla madre, la quale apparteneva alla famiglia degli Altavilla, da sempre ricordati per essere stati una famiglia di conquistatori della Sicilia ma anche coloro che hanno dato vita al regno di Sicilia.
Federico II non era un uomo dalla personalità statica e noiosa ma si presentava come un uomo ricco di conoscenze, di curiosità, tanto da essere soprannominato addirittura “Stupor mundi”. Grazie a queste qualità, Federico II è stato oggetto di studi da parte degli storici, dai quali sono stati riscoperte varie credenze popolari sul suo conto. Amava la cultura, conosceva circa sei diverse lingue e questo gli ha permesso di dare un forte contributo allo sviluppo della cosiddetta “Scuola Siciliana”.

Il regno di Federico II di Svevia

Essendo un uomo dinamico, il regno da lui fondato rispecchiava il suo carattere. Si trattava di un regno con un forte impatto innovativo soprattutto in ambito artistico e culturale con l’obiettivo primario di riunire i popoli. Però d’altra parte, Federico durante la formazione del suo regno ha dovuto scontrarsi con il potere papale che non accettava del tutto il suo potere da regnante. Per queste motivazioni il papa presente a quel tempo, Gregorio IX, iniziò a vedere Federico II di Svevia come una figura minacciosa per la chiesa cristiana.
Nonostante non era ben visto dalla chiesa, Federico II è riuscito ad essere apprezzato per la sua cultura da molti artisti e uomini illustri, anche perché egli era solito organizzare all’interno della sua corte degli incontri che permettevano alle varie culture di trovare un punto di incontro e confrontarsi tra loro. Grazie a tutto ciò, Federico II di Svevia è riuscito a stabilire nel sud Italia e in Sicilia una politica estremamente efficiente.

Federico II di Svevia e Costanza D’Aragona

Intorno ai primi anni del XIII secolo, è stato stipulato un vero e proprio “patto di nozze” tra Federico II di Svevia e Costanza D’Altavilla, la quale a quel tempo ancora molto giovane, era rimasta vedova in seguito alla morte del marito re dell’Ungheria. Questo nuovo patto ha permesso di aumentare l’autorevolezza delle famiglie. Però quando si è verificata quest’unione, Federico non aveva ancora raggiunto la maggiore età. Federico II di SveviaInfatti dopo qualche anno, quando compì quattordici anni, Federico ottenne il potere di re della Sicilia.
Il matrimonio avvenuto con Costanza d’Altavilla è stato molto strategico, perché ha permesso a Federico di ottenere una dote composta da circa 600 cavalieri che poteva utilizzare in caso di scontro con i saraceni in Sicilia, oppure in caso di scontri tra baroni e feudatari.

Piano politico di Federico II di Svevia in Italia e in Germania

Riguardo il piano politico di Federico II di Svevia nel meridione, si può dire che egli è riuscito a creare un regno in cui prediligeva la monarchia. Era proprio Federico II che aveva il completo potere: egli riusciva a controllare il suo regno anche grazie alla presenza di castelli e all’aiuto limitato fornitogli dalle varie autorità del posto. Inoltre, Federico II istituì la cosiddetta “Magna Curia” ovvero un tribunale che aveva il compito di gestire il regno e inoltre ha dato massima importanza alle tasse, perché rappresentavano il mezzo attraverso il cui potevano essere sostenute le varie spese gestite dallo Stato. Invece nel nord Italia ha cercato di convincere le città ad abbassarsi ed entrare a far parte del suo Regno ma non c’è riuscito. Anche i territori gestiti dalla Chiesa non erano d’accordo all’unificazione. Infatti, Federico II è riuscito a imporre il proprio dominio solamente al sud. Infine in Germania, Federico II di Svevia ha deciso di evitare di formare un regno incentrato sulla monarchia ma in realtà ha cercato di ottenere vari aiuti dai principi germanici in modo tale da non perdere del tutto il potere.

Federico II di Svevia: la sconfitta e morte

Come il nonno, anche Federico II di Svevia ha visto fallire propri progetti. Infatti, non è mai riuscito a sottomettere definitivamente i comuni, i quali erano sostenuti da potere di papa Gregorio IX. Anzi, il papa decise di scomunicare l'imperatore perché, secondo lui, egli era l'Anticristo. Alla morte di Federico II avvenuta nel 1250, il controllo del regno di Sicilia passò a Manfredi, suo figlio illegittimo. A questo punto il papa, temendo potesse riprende una politica come quella del padre, chiamò in Italia il fratello del re di Francia, Carlo d'Angiò, che nel 1266, sconfisse Manfredi a Benevento e si impadronì del suo regno. La violenza e brutalità con cui le terre venivano sfruttate dai nuovi dominatori francesi fece esplodere in Sicilia, nel 1282, una grande rivolta: i Vespri Siciliani. Nel corso della lotta, i siciliani chiesero il sostegno del re d'Aragona. La guerra finì nel 1302 con la pace di Caltabellotta e la Sicilia passò definitivamente sotto il dominio aragonese. Con la morte di Federico II di Svevia, l'Italia perse l'ultima possibilità di trasformarsi in una monarchia nazionale, simile al regno di Francia e d'Inghilterra. Analogamente, la Germania accentuò ulteriormente propria frammentazione politica.