Suviana, un pool di 4 ingegneri per trovare la verità sulla strage: chi sono | Corriere.it

Suviana, un pool di 4 ingegneri per trovare la verità sulla strage: chi sono

diMarco Merlini e Gianluca Rotondi

Venerdì l’incarico ai professionisti scelti dalla procura e i quesiti: dovranno aprire le scatole nere dell'impianto di Bargi. Acquisite le carte della centrale

Un pool di quattro esperti per stabilire cause e responsabilità della strage di Suviana del 9 aprile, l’esplosione nella centrale di Enel Green Power costata la vita a sette tra tecnici e operai impegnati nelle operazioni di collaudo del gruppo 2 dell’impianto di Bargi. Li hanno nominati il procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini, titolari del fascicolo che ipotizza contro ignoti l’omicidio e il disastro colposi.

Nucci e Castelli

Si tratta del primo decisivo passo dell’inchiesta affidata ai carabinieri del nucleo investigativo e dell’ispettorato del Lavoro, ai tecnici dei vigili del fuoco e alla Medicina del Lavoro. I consulenti sono stati scelti con grande cura perché è di tutta evidenza che saranno le loro conclusioni a indirizzare un’inchiesta che si preannuncia lunga e complessa. I quattro ingegneri sono considerati tra i massimi esperti nei rispettivi campi. Si tratta di Carlo Alberto Nucci, 68 anni, professore ordinario di sistemi elettrici per l’energia all’Alma Mater e direttore dell’Electric Power Systems Research. È autore o coautore di oltre 300 pubblicazioni. La sua attività si è concentrata soprattutto sull’analisi del comportamento dinamico degli impianti di produzione e dei sistemi elettrici di potenza e sulla gestione meccanica applicata alle macchine. È stato anche presidente dell’IEEE, la più importante organizzazione al mondo nell’ambito dell’ingegneria elettrica ed elettronica e delle tecnologie dell’informazione. Vincenzo Parenti Castelli, 74 anni, bolognese, è esperto di meccanica applicata alle macchine. Vasta la sua rete di pubblicazioni e di collaborazioni, è stato responsabile di progetti di ricerca finanziati anche da ESA, CNR e IIT (Istituto italiano di tecnologia) e ha collaborato con decine di università in giro per il mondo.

Paris e Pianese

Poi c’è Enio Paris, 73 anni, è professore ordinario di idraulica all’Università di Firenze e autore di decine di pubblicazioni e ricerche nell’ambito dell’idraulica fluviale e della dinamica dei corsi d’acqua. Dal 2011 è componente della Commissione Grandi Rischi della Protezione civile. Infine, Domenico Pianese, 63enne ordinario di costruzioni idrauliche e marittime e idrologia alla Federico II di Napoli. Responsabile tecnico-scientifico di numerosi progetti di ricerca e studi, è esperto anche di protezione idraulica del territorio e di progettazione e gestione di reti di adduzione e distribuzione idrica. È già stato consulente di diverse procure.
I periti avranno il compito di analizzare le due "Scada" sequestrate a Bargi, le scatole nere che potrebbero avere registrato eventuali anomalie o errori nella fase del collaudo della turbina, e soprattutto stabilire cosa è accaduto: se, come ipotizzato, l’alternatore sia andato fuori giri o se, ancora, vi siano stati difetti o malfunzionamenti nei materiali utilizzati.

L'apertura della scatola nera

L’incarico sarà affidato il 3 maggio, solo dopo si capirà se l’apertura delle scatole nere vada considerata un atto irripetibile o meno. Nel primo caso i pm potrebbero procedere alle iscrizioni nel registro degli indagati come atto di garanzia per permettere a tutti i soggetti interessati, in prima battuta le aziende per cui lavoravano le vittime, di nominare propri consulenti. Nel frattempo non si ferma il lavoro dei carabinieri e della Medicina del Lavoro che continuano a sentire i testimoni della strage, in primis i lavoratori rimasti feriti, e soprattutto ad acquisire tutta la documentazione utile alle indagini: gli appalti, le deleghe ricevute dalle aziende, i contratti di fornitura dei materiali e dei macchinari e quelli relativi al collaudo.
Martedì, alla vigilia della festa del Primo maggio, l’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi celebrerà nella cripta della cattedrale la messa con le associazioni e gli enti impegnati nel mondo del lavoro. Nell’occasione dedicherà un ricordo e una preghiera particolare alle vittime dell’esplosione alla centrale di Bargi e a tutti coloro che hanno perso la vita sul lavoro.

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27 aprile 2024