In questo video la sig.ra Antonella Baronio si reca alle Mogliazze, frazione di Bobbio, per scovare e intervistare il dottor Mozzi, che in questo paesino abita da diversi anni, insieme alla sua famiglia. Durante l’intervista il dottore spiega alcuni dei principi fondamentali su cui si basa il suo regime alimentare, anche conosciuto come dieta del dottor Mozzi (o dieta del gruppo sanguigno).
1 La tua salute dipende da quel che mangi
La prima regola è che il nostro stato di salute è strettamente legato a ciò che introduciamo ogni giorno attraverso il cibo.
Il cibo può essere fonte di salute e di nutrimento, ma può essere anche la causa di molti mali. Mangiare cibi che contengono delle sostanze che “non siamo programmati a digerire” – spiega il dottor Mozzi – può recare gravi danni all’organismo. Molte delle patologie oggi più comuni, ma anche molte patologie rare, sono causate proprio da ciò che mangiamo tutti i giorni.
2 L’importanza del gruppo sanguigno
Non siamo tutti uguali e non tutti tollerano allo stesso modo gli stessi alimenti. Uno dei fattori che più di tutti ci distinguono in tal senso, è il gruppo sanguigno.
Il gruppo sanguigno è la massima espressione del sistema immunitario, dato che gli antigeni legati al gruppo del sangue, sono i più potenti presenti nel nostro organismo. Partendo dal gruppo del sangue possiamo già sapere quali sono molti degli alimenti che il nostro organismo è in grado di tollerare o meno.
Ricordo che i gruppi sanguigni sono quattro (0, A, B ed AB) e per ognuno di questi quattro il dottor Mozzi ha redatto una dieta apposita, con l’elenco degli alimenti che quello specifico gruppo sanguigno può o meno tollerare. Trovi tutto nel libro: La dieta del dottor Mozzi.
3 Il glutine: un nemico da evitare
La terza regola del dottor Mozzi è quella di evitare quanto più possibile i cereali che contengono glutine, specie il frumento, che è il cereale che ne contiene più di tutti.
Si tratta di un alimento che noi italiani mangiamo quotidianamente e la maggior parte di noi lo consuma in ogni pasto della giornata. Colazione con biscotti, fette biscottate o brioshes, a pranzo pasta e/o pane, a cena pane e magari panini tra uno spuntino e l’altro. Per non parlare di pizza, crackers, grissini, merendine, torte, crostate e di tutti gli altri prodotti da forno a base di farina di frumento.
Il glutine, se consumato quotidianamente, può provocare patologie anche molto serie, specie alle persone più sensibili.
In passato – spiega il dottor Mozzi nel video – un segnale molto forte di intolleranza al glutine era rappresentato dalle broncopolmoniti. Oggi grazie agli antibiotici e ai vaccini, riusciamo a sopravvivere a molte di queste malattie infettive, ma nel contempo va detto che si sono sviluppate esponenzialmente altri tipi di malattie a carattere degenerativo. Parliamo ad esempio delle varie malattie di tipo autoimmune, l’alzheimer, il morbo di parkinson, la sclerosi multipla, la SLA e altre malattie rare o rarissime di cui nemmeno conosciamo l’esistenza.
Uno dei responsabili principali di queste patologie, secondo il dottor Mozzi, è proprio il glutine, che spesso introduciamo fin dall’infanzia con il consumo di pappine, omogeneizzati, biscotti, ecc.
Perché il glutine fa così male?
Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali (frumento, orzo, avena, kamut, ecc.), cereali che mangiamo spesso, ma che il nostro organismo è capace di digerire solo in piccolissime dosi. Alcune persone poi sono molto sensibili a questa proteina, o ne sono del tutto intolleranti, per cui non la digeriscono affatto.
Inoltre va detto che il grano che consumiamo oggi, è molto diverso da quello che mangiavano in passato i nostri nonni e bisnonni.
Il grano è stato infatti modificato geneticamente e il contenuto di glutine è quadruplicato. Questo sia per migliorare le rese delle coltivazioni, rendendole più resistenti al vento e alle malattie, sia per migliorare la malleabilità della farina. Infatti il glutine è una proteina molto collosa e ciò facilità enormemente la realizzazione del pane e degli altri prodotti d forno. Per cui un alto contenuto di glutine, da un punto di vista commerciale, è un fattore positivo.
Tuttavia non abbiamo fatto bene i conti con la natura, che non ci ha “programmati” per poter digerire grosse quantità di questa proteina. Il risultato è stato un aumento esponenziale di persone celiache, nonché di patologie rare e difficili da curare con le terapie tradizionali.
Va detto però che il dottor Mozzi, con la sua dieta, è riuscito la dove la Medicina Ufficiale ha fallito, aiutando migliaia di persone affette dalle patologie autoimmuni più disparate: lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, fibromialgia, tiroidite di hashimoto, morbo di crohn, ecc..
Per maggiori informazioni, leggi le testimoniaze.
4 I cereali senza glutine, mangiali con parsimonia
Esistono anche dei cereali che non contengono glutine e che possono essere consumati con parsimonia. Attenzione però, perché ce ne sono alcuni che non sono adatti a tutti i gruppi sanguigni. Per esempio il mais è un cereale tollerato bene solo dalle persone di gruppo sanguigno A, mentre il riso e il miglio sono adatti a tutti.
Poi ci sono gli pseudocereali, come la quinoa, l’amaranto e il grano saraceno. La quinoa è adatta a tutti i gruppi sanguigni, l’amaranto va bene per il gruppo 0, A ed AB e il grano saraceno va bene per il gruppo 0 ed A.
Il dottor Mozzi ci mette però sull’attenti riguardo ai cereali senza glutine, perché sono comunque degli alimenti ricchissimi di amido, che ha la caratteristica di aumentare peso, glicemia, pressione arteriosa e colesterolo. Persone sedentarie, cioè che praticano poca attività fisica, o affette da problemi come diabete, obesità, ipertensione e ipercolesterolemia, dovrebbero mangiare pochi cereali e consumare di più altri cibi, come verdure, carne, pesce, uova, frutta secca e legumi. In ogni caso sarebbe sempre bene bilanciare l’alimentazione anche con un po’ di attività fisica, la sedentarietà non è buona cosa.
5 Evita latte e derivati
Nell’elenco dei cibi da evitare, per chi segue la dieta del dottor Mozzi, ci sono anche latte e derivati (yogurt, formaggi, burro, dolci cremosi, ecc.), che secondo il dottore rappresentano una seria minaccia per la nostra salute.
Il dottor Piero Mozzi ci fa presente che il latte animale contiene zuccheri, proteine e soprattutto ormoni che il nostro corpo non è in grado di tollerare e che alla lunga possono causare anche grossi problemi di salute.
Per esempio l’infertilità, sia nell’uomo, che nella donna, è secondo il dottore, uno degli effetti causati dal consumo quotidiano dei latticini. Molte problemi di infertilità si potrebbero curare semplicemente eliminando dalla dieta latte e derivati.
Anche l’osteporosi è un altro dei tanti danni provocati dal consumo di latticini. Non è affatto vero che i latticini fanno bene alle ossa – afferma il dottor Mozzi – anzi, è esattamente il contrario. Il latte è uno di quegli alimenti che concorrono ad erodere le ossa generando osteoporosi.
Infine il dottore parla anche di alcune patologie tumorali dove il latte sarebbe uno dei principali responsabili. Per esempio il tumore delle ovaie, dell’utero e del seno nella donna, il tumore della prostata nell’uomo e il tumore cerebrale in entrambe i sessi. Basterebbe dare uno sguardo ai popoli asiatici dove ancora non si consumano latte e derivati per accorgersi che queste patologie, in questi popoli, sono pressoché sconosciuti.
6 Attenzione alla frutta
Infine il dottore sfata anche il mito della frutta. Secondo il suo punto di vista, non è affatto vero che la frutta fa sempre bene e che andrebbe consumata in grosse quantità. La frutta ha un guaio, è ricca di zuccheri (fruttosio). Il consumo troppo abbondante di zuccheri può causare dei problemi, specie se ciò avviene nel periodo freddo.
Infatti il dottor Mozzi ci fa notare che la frutta, eccetto alcune eccezioni (tipo il limone) si sviluppa, cresce e matura con l’arrivo del caldo. Lo stesso possiamo notare spostandoci verso l’estremo Nord del pianeta, dove la frutta è rappresentanta più che altro da distese di alcuni tipi di bacche. Per resistere ai climi rigidi dell’inverno, gli abitanti di queste regioni hanno invece bisogno di molte proteine e di molti grassi, quindi carne, pesce e frutta secca oleaginosa (noci, nocciole, mandorle, ecc.).
La frutta è invece abbondante nei paesi a clima tropicale e nel nostro Paese, durante la stagione estiva, quando le temperature sono alte. Le alte temperature favoriscono la sudorazione, cosa che agevola l’espulsione degli zuccheri in eccesso.
Altro concetto importante espresso dal dottor Mozzi è quello della sensibilità delle persone di gruppo sanguigno 0, al consumo di frutta. Infatti, secondo la sua esperienza, chi appartiene a questo gruppo sanguigno deve stare molto accorto a consumare troppa frutta, specie quando le temperature sono basse.
Tra i maggiori problemi provocati da un eccessivo consumo di frutta ci sono: dolori articolari e articolari, stanchezza e depressione
Per approfondire ti consiglio questa lettura: Occhio alla frutta! Non fa così bene come dicono. Il parere di 2 esperti