Berardi out, chi aiuterá il Sassuolo a suon di gol? | Canale Sassuolo
sabato , 27 Aprile 2024
infortunio berardi
foto: sassuolocalcio.it

Berardi out, chi aiuterá il Sassuolo a suon di gol?

In poco meno di un mese il presente e il futuro dei neroverdi è cambiato in maniera a tratti imprevedibile. Prima l’arrivo di Ballardini con la sconfitta all’esordio firmata Hellas, poi l’infortunio al tendine di Achille per Domenico Berardi. Fuori in lacrime, stagione finita e addio Europei. Ma il vero problema sarà quello dell’attacco, che orfano del suo numero 10 dovrà riorganizzare il pacchetto offensivo. Almeno tre le frecce nell’arco per gli emiliani: Pinamonti, Mulattieri e Laurienté. Sono proprio questi tre i giocatori che spesso e volentieri appaiono come i goleador designati dalle scommesse sui marcatori, di cui è bene conoscerne il funzionamento e le tipologie tramite questa guida in rete relative alle singole partite. 

E sono proprio questi gli atleti che possono tentare di risollevare le sorti e il morale del collettivo neroverde, nonostante Berardi sia stato finora il vero trascinatore degli emiliani. Con 17 partite giocate (poco più del 50% delle gare disputate dal Sassuolo), Domenico ha realizzato nove reti e due assist. Media voto: 6,53, primo posto tra tutti i neroverdi, compreso chi ha giocato più di lui. Seguono Consigli (6,17), Toljan (6,03) e Thorstvedt (5,96).Ma indipendentemente dalla media voto, saranno altri a determinare le sorti del club di Carlo Rossi. Molto probabilmente Pinamonti, Mulattieri e Laurienté, obbligati a trainare la rimonta neroverde. 

Pinamonti: 9 reti finora

Pinamonti (media voto 5,93 in 29 partite) eguaglia Berardi per quanto riguarda lo score realizzativo: nove reti per lui (sei in casa e tre in trasferta) e zero assist. L’ariete del pacchetto avanzato può, e deve essere Pinamonti. Saranno necessarie le sue doti per uscire dalle sabbie mobili: atletismo, fisicità, protezione della palla e buona lucidità sotto porta. 

Laurienté: uomo assist

Anche Armand Laurientè avrà l’onere di risollevare le sorti della squadra, finora penalizzata più per le reti subite (56) che per quelle realizzate (all’indomani della sconfitta con la Roma il Sassuolo, sette squadre hanno fatto peggio dei neroverdi in termini di marcature, pur ricoprendo, in alcuni casi una migliore posizione in classifica, tipo Torino). Laurientè (media voto 5,91 in 29 gare) ha segnato solo una volta, contro la Juventus, pur realizzando cinque assist, nei match vincenti contro Verona ed Empoli e in quelli perdenti contro Cagliari, Genoa e Bologna. Ala offensiva con buone doti nel dribbling, imprevedibile, abile a smarcarsi e cercare passaggi chiave e cross, Armand ha due alternative: sovvertire lo score realizzativo ottenuto finora oppure continuare a collezionare assist per i compagni. Qualunque sia la sua scelta, sarà fondamentale per il collettivo di Ballardini.

Mulattieri: è il momento di incidere

L’anello debole della catena offensiva è Simone Mulattieri. Per lui 29 scorci di gara partendo sempre dalla panchina. 9 partite a voto e media pari a 6.00. Prima punta di movimento abile nello smarcarsi in appoggio e giocare di prima spalle alla porta, cercando scambi veloci nello stretto con i compagni di reparto. Piede destro, forte fisicamente, Simone non è riuscito a incidere durante la stagione neroverde in virtù di Berardi (valore di mercato ancora 30 milioni), Pinamonti e Laurientè, sempre preferiti all’ex Frosinone per rendimento e caratteristiche di gioco differenti. Nella stagione 2022-23, in B con i ciociari, ha realizzato 12 gol e quattro assist in 29 presenze. È mancata sicuramente la continuità, ma in concomitanza con l’infortunio di Berardi potrebbe trovare maggiore spazio.

Possibile sorpresa Thorstvedt

Occhio infine a Kristian Thorstvedt, cinque gol per lui in 25 partite. I suoi gol hanno fruttato finora un punto nella trasferta all’Arechi e tre nella gara interna contro il Frosinone. Durante una stagione complicata come quella attuale, anche i gol dei centrocampisti possono essere fondamentali per una salvezza sempre più complicata.

“La squadra sta bene”, aveva sottolineato Ballardini subito dopo il successo contro il Frosinone. “Solidità, equilibrio, profondità, qualità e imprevedibilità” è ciò che serve alla squadra, “perché bisogna mettere in difficoltà i difensori avversari e li metti in difficoltà non dando punti di riferimento e attaccando la profondità alle spalle dei difensori centrali”. Ballardini è sicuramente l’ultimo degli sprovveduti. Una vecchia volpe in A che potrà fare la differenza.

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