Udinese-Roma e Lazio-Juventus, tre realtà su quattro legate da un unico filo conduttore, ovvero Dino Zoff. Che in Friuli è sbocciato, a Torino si è affermato, e a Roma si è consacrato come allenatore. Senza dimenticare la Nazionale, a cui “Super Dino” è legato in maniera viscerale.

Si guarda dietro Dino Zoff, e sorride. E quando si concentra sul presente, esce fuori quello che è sempre stato: un uomo diretto e senza fronzoli. Scorza friulana, nella vita come nelle opinioni. Lo dimostra durante il suo intervento a “Tutto Sport”, su Radio Cusano Campus: quando si parla di Udinese-Roma non ci gira intorno: “I bianconeri hanno dimostrato ancora una volta di crollare nel finale, Cannavaro è chiamato ad un bel lavoro nonostante ci sia poco tempo“. Tradotto: non si può più sbagliare.

Stesso principio con Lazio e Juventus, le due semifinaliste di Coppa Italia. A conquistare la finale la squadra di Allegri, seppure non convincendo per niente dal punto di vista della manovra, anche se alla fine “parlano i risultati” per Zoff. Che non ha dubbi nemmeno sui biancocelesti: “Più plausibile pensare all’Europa League. Castellanos ha dato segnali per il futuro”. Secco e deciso, così come quando deve parlare anche di Gigio Donnarumma. E anche sul portierone azzurro, Dino Zoff ha mostrato di avere le idee chiarissime.

Da Udinese-Roma a Lazio-Juventus, le parole di Dino Zoff

Ventisei minuti di passione. Si può riassumere così Udinese-Roma, che dopo la sospensione arrivata a causa del malore di N’Dicka, ha trovato la sua conclusione con il colpo di testa di Cristante all’ultimo secondo. Un altro gol nei minuti finali per l’Udinese, una situazione che si sta ripetendo spesso per Dino Zoff.

D: Udinese-Roma scoppiettante.

R: Ancora una volta si è visto come la squadra friulana prenda tanti gol nel finale. Anche in un recupero da pochi minuti è riuscita in questa cosa, che sicuramente la mette in una posizione difficile.

D: La squadra non ha difeso bene sugli sviluppi di calcio d’angolo, e in panchina c’è un certo Fabio Cannavaro. Lei che lo conosce, non l’avrà presa benissimo..

R: E’ appena arrivato, e ha da lavorare. Certo, un pareggio gli avrebbe permesso di poter continuare con un po’ di fiducia in più, ma parliamo di un allenatore giovane che può dare quel qualcosa d’importante per la salvezza dell’Udinese.

D: Ma non è rischioso cambiare allenatore a cinque giornate dal termine?

R: Non voglio entrare nell’ambito delle decisioni societarie, ma se è stato fatto evidentemente ci sono state situazioni che hanno portato inevitabilmente a cambiare, poi il futuro ci dirà se sarà stata la mossa giusta oppure no.

Uno sguardo al passato

Altro match deciso nel finale (da Milik) Lazio-Juventus. Due ambienti che hanno rappresentato una fetta importante della carriera di Dino Zoff.

D: Facciamo un passo indietro, alla semifinale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus, due realtà che conosce benissimo. Che risposte ci ha dato questa partita?

R: Niente di particolare: una difficoltà iniziale della Juventus contro una buona Lazio, ben messa in campo, che però alla fine è caduta a causa di un episodio. Sta di fatto che al netto del gol di Milik, è lecito aspettarsi qualcosa di più dai bianconeri in vista della finale.

D: Il ciclo di Allegri è concluso?

R: Se la Juventus dovesse mettere le mani sulla Coppa Italia più la qualificazione in Champions, è chiaro che valutazioni dovranno essere fatte visto che nel calcio a contare sono i risultati. Sono convinto che la società opererà per il meglio.

D: Si aspettava una Juventus così in difficoltà nel corso della stagione?

R: Mi aspettavo un qualcosa del genere dal punto di vista della manovra, data la gente nuova in rosa. Probabilmente ci si è un po’ illusi per un inizio di stagione che aveva visto la Juventus correre spalla a spalla con l’Inter, ma poi le differenze sono uscite fuori.

D: Senza dimenticare che la Juventus può contare su un Federico Chiesa che però non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Potrebbe creare un problema in ottica Euro 2024?

R: Rientrerà nell’ambito del ruolo che ha sempre svolto al meglio, non ho dubbi su questo. Ci potrà dare il contributo che ci aspettiamo, non scordiamoci che ha passato un infortunio che non lo ha mollato per molto tempo, non permettendogli così di essere esplosivo. Ma non ho dubbi che in Nazionale potrà dire la sua, così come in questi ultimi scampoli di campionato.

Lazio da Europa League. Senza dimenticare l’Italia

Zoff si è poi concentrato sui biancocelesti, chiudendo poi con un pensiero su Donnarumma.

D: In casa Lazio sta vedendo la mano di Tudor?

R: Sto vedendo una squadra coraggiosa, capace di pareggiare il doppio svantaggio dell’andata. Nonostante questo, parliamo di un tecnico arrivato da poco, vediamo se riuscirà a portare avanti un lavoro capace di potere conquistare un eventuale zona europea.

D: C’è chi spera nella Champions, ma forse sarebbe più realistica un’Europa League?

R: Pensare ad una zona Champions mi sembra un po’ azzardato, l’Europa League è un obiettivo più alla portata. Non che sia semplice, ma vedendo la classifica balza all’occhio questo. Sarebbe più logico pensare a questo.

D: Che ne pensa di Castellanos?

R: Si è dimostrato brillante con i due gol contro la Juventus. Ha fatto la sua parte a dovere, e questo sicuramente di buon auspicio per il futuro.

D: Capitolo Nazionale, chi dovrebbe essere il portiere titolare? Donnarumma?

R: Non dimentichiamo che ci ha fatto vincere l’ultimo Europeo, è stato determinante. In Francia ha ricevuto qualche critica in periodi non felicissimi, ma può capitare passare un periodo buio. Ma lui ha le spalle larghe.