Spacciavano cocaina, hashish e marijuana davanti al liceo Vittorio Emanuele II, a due passi dalla cattedrale di Palermo.

A due anni di distanza dagli arresti eseguiti dai carabinieri della stazione di Palermo Centro arrivano le prime condanne per il gruppo di pusher che aveva trasformato la strada davanti alla scuola in una fiorente piazza di spaccio. A denunciare lo spaccio di droga furono alcuni genitori dei ragazzi che frequentavano il liceo.

Il gup Elisabetta Stampacchia ha condannato nove imputati: Rosario Ferdico a 14 anni e 8 mesi; Emanuele Ferdico a 23 anni a 10 mesi; Alessandro Simonetti a 8 anni; Giuseppe Bona a 12 anni; Domenico Ferdico a 8 anni; Giuseppe La Mantia a 6 anni e 6 mesi; Alessandro Pampillonia a 6 anni; Angelo Lombino a 8 anni e 4 mesi; Alfredo Mazzola a 1 anno e 4 mesi. Per tutti l’accusa era possesso e spaccio di stupefacenti e le pene sono state ridotte di un terzo come prevede il rito abbreviato. Erano difesi dagli avvocati Michele e Giuseppe Rubino, Rocco Chinnici, Riccardo Bellotta, Max Molfettini, Manfredi Emanuele e Salvatore Gambino.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Palermo Centro il 2019 e 2020. Le segnalazioni dei genitori, anche con foto e video delle cessioni di stupefacente, fecero scattare appostamenti e attività tecniche, coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni. La base di spaccio era il Vicolo nuovo a due passi dall’istituto scolastico. Sono state accertate centinaia di cessioni molte delle quali a minori anche di 14 anni. Veniva spacciata cocaina, hashish e marijuana. Decisive sono state le chat social estrapolate dai telefoni sequestrati agli imputati con le quali si organizzavano i turni di lavoro. Nel corso dell’operazione erano stati sequestrati oltre quattro chili di droga.