A cosa serve il coenzima Q10?

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 è presente in ogni nostra cellula ed è fondamentale affinché l’organismo abbia una buona efficienza fisica.

Data la sua diffusa distribuzione all’interno del corpo, è anche noto come ubiquinone; ma bisogna ricordare che la sua concentrazione diminuisce all’avanzare dell’età, così come anche in presenza di particolari malattie croniche, come ad esempio il diabete, il morbo di Parkinson e la distrofia muscolare. Valori minori del coenzima Q10 vengono inoltre registrati negli atleti che si dedicano a sport di resistenza.

Che cos’è il coenzima Q10?

Il coenzima Q10 è una molecola presente in tutto l’organismo, corresponsabile del suo benessere, e particolarmente abbondante nel cuore, nel fegato, nei reni e nel pancreas.

Identificato anche come vitamina Q, appartiene all’ordine delle vitamine liposolubili e la sua struttura è simile a quella delle vitamine E e K. Tuttavia, non può essere considerato una vitamina vera e propria, in quanto viene sintetizzato dall’organismo, il quale, dopo averlo assimilato e immagazzinato, lo utilizza all’occorrenza. 

Oltre a essere prodotto naturalmente, il coenzima Q10 si trova in alimenti come carne, pesce (salmone, tonno, sgombro, sardina), cereali integrali, spinaci, soia, frutta secca e oli vegetali. Può inoltre essere assunto come integratore alimentare.

A cosa serve il coenzima Q10: proprietà e benefici

Il coenzima Q10 è fondamentale per il corretto funzionamento di molti organi e per lo svolgimento di numerose reazioni chimiche che avvengono all’interno dell’organismo. La sua funzione principale interessa il rifornimento energetico delle cellule, ma è utile anche per:

  • Prevenire cardiopatie
  • Prevenire l’ipertensione e i danni ad essa associati
  • Prevenire e controllare le patologie neurodegenerative
  • Prevenire l’invecchiamento cellulare

La sua assunzione viene quindi proposta contro problemi cardiovascolari, diabete, disturbi gengivali, morbo di Parkinson, distrofia muscolare, sindrome da affaticamento cronico, malattia di Lyme, malattia di Huntington e tumore al seno. Vediamo i suoi benefici principali.

Cuore, sistema nervoso e stress

Il coenzima Q10 ha effetto ipertensivo e agisce a livello cardiaco soprattutto in caso di cardiopatia ischemica, migliorando l’efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l’energia disponibile per l’attività cardiaca e alleviando i sintomi della malattia.

Grazie al suo potere antiossidante risulta interessante la sua azione in caso di patologie neurodegenerative; la molecola, infatti, è in grado di arrestare o perlomeno rallentare lo sviluppo e la progressione di patologie come il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer o la distrofia muscolare, intervenendo in modo complementare alle classiche terapie farmacologiche.

Recenti lavori attribuiscono al Coenzima Q10 anche un’azione mioprotettiva nei confronti dello stress ossidativo conseguente all’esercizio fisico intenso. La molecola aumenta le energie e la resistenza allo sforzo fisico e rinforza il sistema immunitario; è responsabile della riduzione del senso di fatica e del rischio di infortuni.

Effetti collaterali e controindicazioni

L’uso del coenzima Q10 è sconsigliato in caso di ipersensibilità al principio attivo, durante l’allattamento o in caso di interventi chirurgici programmati.

Pur raccomandandone l’assunzione sempre solo previo parere medico, bisogna sottolineare una possibile interazione della molecola con terapie farmacologiche che includono antidiabetici, betabloccanti, corticosteroidi e anticoagulanti. Il coenzima Q10 potrebbe inoltre ridurre l’efficacia di alcuni farmaci chemioterapici e aumentare l’effetto degli antipertensivi.

Può provocare lievi effetti collaterali come mal di stomaco, inappetenza, nausea, vomito o diarrea. Infine, può scatenare eruzioni cutanee, abbassare la pressione e avere sintomi simili a quelli influenzali.

Fonti e bibliografia

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Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportate sono assunte in piena autonomia decisionale.

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