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Sintesi

Carlo V


Carlo V è stato il titolare di una grande monarchia universale (Impero) in Europa. Lui apparteneva alla Famiglia degli Asburgo.
È salito sul trono dopo la morte del nonno Massimiliano d’Asburgo, che aveva progettato il matrimonio tra lui e Giovanna (erede del trono di spagna). In questo modo i suoi eredi avrebbero avuto maggiori territori.
In seguito a lotte e battaglie in Italia Carlo V conquista il ducato di Milano, e grazie alla spagna acquisisce l’Italia meridionale.
Carlo V combatte contro il re di Francia per i territori Italiani (che erano spezzettati in molti territori comandati da popolazioni stranieri).
Il trattato di pace che sancisse che la Spagna gestisce quasi tutta la penisola è il trattato Cateau-Cambrésis nel 1559.
Tutte le battaglie di Carlo V finisco nel 1559 perché lui 3 anni prima aveva abdicato e consegnato la corona al fratello Ferdinando che eredita i territori tedeschi e invece tutti i territori della Spagna e dell’Italia al figlio Filippo.
L’altro nemico di Carlo V erano gli ottomani che furono fermati prima che conquistassero Vienna. Un altro nemico erano i principi dell’aria tedesca (che non seguivano gli obblighi dell’imperatore). Questi principi esprimono il lordo dissenso su Carlo V che voleva creare un impero dove tutto dipendeva dall’imperatore. I principi cerano di ribellarsi e l’occasione che hanno avuto per esprimere il loro dissenso è stata la creazione del protestantesimo che si creò con un monaco (Lutero) che inizia a contrastare la chiesa di Roma (che era corrotta), allora inizia una protesta alla quale si aggiungeranno i principi tedeschi che volevano abolire i privilegi che aveva la chiesa.
Lutero prepara 95 tesi contro la dottrina cattolica.
Ci sono stati momenti di lotte sanguinose che Lutero non approva. L’imperatore allora con la pace di Augusta nel 1555 sostiene che che ogni persona può professare ogni religione e chi era contrario dove andarsene via dai territori.

La diffusione della Riforma e della Controriforma


In svizzera si diffonde la riforma protestante con il riformatore Zwingli. Esso è molto più severo di Lutero perché sottovaluta tutti e 7 i sacramenti e non crede neanche che nell’eucarestia c’è il corpo di cristo e nel vino il sangue.
Un altro riformatore fu Calvino sempre in Svizzera (precisamente a Ginevra). Lui insiste sul concetto della predestinazione secondo il quale Dio decide già da prima chi morirà e chi verrà salvato. In oltre insiste sul fatto che un cristiano deve comportarsi sempre bene e rispettare le regole anche se Dio ha organizzato tutto su di esso.
Il sociologo Max Weber dirà che le indicazioni del Calvinismo saranno fondamentali per la nascita del capitalismo moderno.
Il Calvinismo aveva una particolare etica del lavoro la quale diceva che non si lavorava solo per il proprio profitto ma anche per il bene della società perché offrendo lavoro aumenta la ricchezza.
In Inghilterra viene introdotto il rito anglicano che forma la chiesa anglicana.
Enrico VIII voleva divorziare solamente che non poté farlo perché il pontefice non glielo permise (la chiesa era alleata di Carlo V), allora si allontanò dalla chiesa di Roma formando la chiesa anglicana. In questa chiesa la carica più importante è l’arcivescovo di Canterbury.
Nel 1544 c’è l’atto di supremazia che sancisce la nascita della chiesa anglicana che introdusse delle novità.
Molte figure hanno provato a riportarla la chiesa cattolica ma non ci riuscirono.
Nel 1545 iniziano i lavori del concilio di Trento che finiscono nel 1563. Questo concilio venne iniziato dal pontefice Paolo Farnese.
Gli obiettivi di questo concilio erano: il rinnovamento della chiesa e la repressione dell’eresia. Secondo la chiesa tutto quello che non è contenuto nelle sacre scritture è eretico.
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