Basilicata, la guida completa
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Basilicata, la guida completa

Chiunque abbia mai visitato la Basilicata nella propria vita sarà rimasto sicuramente sorpreso e affascinato dal suo territorio incontaminato, tra i pochi a non essere stati inondati da industrie, aziende ed edifici in cemento.  

La regione conserva ancora oggi un patrimonio storico, artistico e culturale di immenso valore, evidente soprattutto nella città di Matera, così come un tesoro paesaggistico incommensurabile che comprende le coste joniche del metapontino, i calanchi, le Dolomiti lucane e le spiagge sul Mar Tirreno.  

Breve storia della Basilicata 

L’attuale territorio della Basilicata corrisponde quasi del tutto a quello dell’antica Lucania ed è, quindi, compreso tra il Lao, il Sele e il Bradano. In origine fu abitata dagli Enotri, nel corso dell’VIII secolo fu invasa dai Greci e, solo nel V secolo, conquistata dai Lucani (da cui il nome). 

I Lucani furono in grado di dar vita a uno stato forte, in grado di espandersi talmente tanto da scontrarsi, a un certo punto, con la Lega degli italioti di Sibari, presto sconfitti. Dopo una lunga lotta contro Taranto, i Lucani si allearono con i Romani fino all’arrivo di Pirro e Annibale, quando decisero di tradire Roma in occasione delle Guerre Puniche

Fonte: 50sfumaturediviaggio.com

A seguito delle pestilenze, della malaria e della guerra sociale durante il governo di Silla, lo stato lucano andò via via disgregandosi sempre più, fino a quando Augusto lo conquistò per rinominarlo Bruzio.  

Il nome Lucania è stato ripristinato solo tra il 1932 e il 1945, seguito successivamente da Basilicata. Questo aspetto è molto importante perché rende onore al popolo lucano, sempre pronto a combattere e a fare gioco di squadra di fronte agli attacchi nemici, oltre che capace di conquistare colonie e roccaforti, rispettandone, però, la cultura e le tradizioni.  

I 10 posti più belli da vedere in Basilicata 

La Lucania è tra le terre più incantevoli ed enigmatiche della penisola italiana. Consiste in una terra che offre ai suoi visitatori non solo bellezze naturali e paesaggistiche affascinanti, ma anche numerosi monumenti ed edifici che testimoniano ancora oggi la millenaria storia della regione

In un itinerario di viaggio da compiere in Basilicata, ecco le 10 tappe da dover assolutamente inserire

Metaponto 

Piccola frazione del comune di Bernalda, sul Mar Ionio, Metaponto è la meta ideale per tutti gli appassionati di archeologia: al suo interno, infatti, ospita un sito che testimonia perfettamente l’antica presenza dei Greci. Da non perdere le Tavole Palatine, i resti di un tempio dorico dedicato a Hera. 

Fonte: fai-platform.imgix.net

Il Parco Paleolitico di Atella 

Il Parco Paleolitico di Atella si trova in provincia di Potenza ed è tra i luoghi più incredibili della Basilicata; qui sono state ritrovati numerosi frammenti ossei di umani e animali risalenti a oltre 650mila anni fa, cioè al periodo dell’Homo Erectus.  

Fonte: parcovulture.it

I Sassi di Matera 

Tra le meraviglie da non perdere in Basilicata rientrano, ovviamente, i Sassi di Matera: dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco nel 1993, costituiscono il nucleo più antico della città lucana, considerando che risale al Paleolitico.  

Fonte: spuntidiviaggio.it

Venosa  

La città di Venosa, in provincia di Potenza, vanta una storia millenaria: qui è nato il celebre poeta latino Orazio, tanto che è ancora possibile visitare la sua antica abitazione. Inoltre, è consigliato fare un salto al Museo Archeologico situato all’interno del Castello Aragonese, vedere i sepolcri normanni della Santissima Trinità e le meravigliose catacombe ebraiche. 

Fonte: basilicataturistica.it

Le Dolomiti Lucane 

Il paesaggio della Basilicata lascia senza fiato, e un’attenzione particolare meritano le Dolomiti Lucane, il massiccio montuoso che si trova tra Castelmezzano e Pietrapertona, due comuni in provincia di Potenza. Lo spettacolo che è possibile ammirare non ha nulla da invidiare a quello delle Dolomiti del nord Italia, ed è consigliato osservarlo al tramonto, quando tutto si tinge di rosa.  

Fonte: siviaggia.it

Maratea 

Sempre in provincia di Potenza si trova la città di Maratea, tra le 10 meraviglie della Basilicata e meta turistica per eccellenza. Qui è possibile scoprire la bellezza incontaminata tipica della regione e le peculiarità del suo borgo, con la statua del Redentore che ha dato alla città l’appellativo di “piccola Rio de Janeiro”.  

Fonte: visitmaratea.it

Craco 

Gli amanti del mistero e dell’avventura non può fare a meno di visitare Craco, un paese piccolissimo in provincia di Matera; oggi è quasi del tutto abbandonato a seguito della frana disastrosa del 1963 che ha costretto gli abitanti a spostarsi altrove, trasformando la cittadina in un vero e proprio villaggio fantasma.  

Fonte: interris.it

Grumento Nova 

Ancora in provincia di Potenza, il comune di Grumento Nova è famoso per i suoi resti archeologici che comprendono il primo nucleo cittadino, la Grumentum di origine romana. Molto interessante anche il Lago di Pietra del Pertusillo, un lago artificiale realizzato a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. 

Fonte: michelesantarsiere.it

Il Parco Letterario Carlo Levi  

La Basilicata offre anche un’esperienza all’insegna della memoria storica con il Parco Letterario Carlo Levi ad Aliano, in provincia di Matera. Proprio qui lo scrittore torinese ha trascorso il suo esilio forzato, a causa della sua ideologia anti-fascista, durante gli anni Trenta e ha composto uno dei suoi capolavori, cioè “Cristo si è fermato a Eboli”.  

Fonte: rainews.it

I laghi di Monticchio 

L’ultima tappa da non perdere prevede una sosta a Monticchio, in provincia di Potenza: si tratta di una piccola frazione collocata ai piedi del Monte Volture ed è famosa per i suoi laghi di origine vulcanica, cioè il Lago Piccolo e il Lago Grande.  

Fonte: viaggiamo.it

Cosa mangiare in Basilicata: piatti e vini tipici 

Oltre al patrimonio paesaggistico, storico e archeologico, la Basilicata è anche terra di numerose prelibatezze gastronomiche che non passano mai inosservate.

Fonte: lacucinaitaliana.it

Tra una tappa e l’altra, quindi, il consiglio è di fermarsi in un ristorante o in una trattoria per assaporare i piatti tipici e gustare il vino locale, in particolare: 

  • peperoni cruschi di Senise: una particolare varietà di peperone dolce Igp di Senise, essiccata al sole e poi fritta in abbondante olio; 
  • pane di Matera: simile al pane di Altamura, è realizzato con semole macinate di grano duro di varietà locali, lievito madre naturale, acqua e sale e ha la forma caratteristica di cornetto;  
  • fagioli di Sarconi Igp: ne esistono circa 20 ecopiti differenti, tutti colorati e dal gusto molto particolare. Quelli di Sarconi sono chiamati anche “fagioli a prima acqua” perché non necessitano di un ammollo preventivo prima di essere cotti;  
  • pezzente della montagna materana: un tempo era la salsiccia dei poveri, oggi è un presidio Slow Food preparato con alcune parti leggermente più grasse del suino aromatizzate con finocchietto selvatico e aglio fresco;  
  • caciocavallo podolico: il re dei formaggi meridionali, prodotto con 100% latte di vacche podoliche e poi stagionato in grotte naturali;  
  • melanzana rossa: tipica della lucania, assomiglia a un pomodoro e ha un gusto leggermente piccante e amarognolo;  
  • crapiata materana: tipica zuppa estiva a base di ceci, fagioli, lenticchie, fave, piselli, cicerchie e grano, completata con pomodorini e patate novelle; 
  • fave e cicorie: cicorie selvatiche accompagnate da una purea di fave da gustare con del pane fresco di Matera.

E in Basilicata non mancano di certo eccellenti etichette di vino locale, con le quali accompagnare i piatti appena citati. Ricordatevi di bere responsabilmente e gustate In primis l’Aglianico del Vulture, chiamato anche il Barolo del Sud: un vino rosso corposo, strutturato, elegante ed estremamente longevo da gustare prevalentemente con i secondi piatti a base di carne. E poi l’immancabile Primitivo di Matera, vino morbido e rotondo, con un grande corpo e un’alcolicità sostenuta, indicato per chi apprezza i sapori intensi e persistenti. Lasciatevi sorprendere da una delle regioni più genuine d’italia. 

Copertina: expedia

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