Il caro affitti divide il governo. L'intemerata di Valditara irrita Bernini - HuffPost Italia

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Il caro affitti divide il governo. L'intemerata di Valditara irrita Bernini

Il caro affitti divide il governo. L'intemerata di Valditara irrita Bernini
(cge )

Incolpa le amministrazioni di sinistra, pur non avendo competenza della questione, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ospite di Sky Tg24: "Io credo che il problema del caro-affitti tocchi le città governate dal centrosinistra, dove non sono state attivate politiche a favore dei giovani e degli studenti". I suoi colleghi di governo fanno un balzo dalla sedia quando sentono pronunciare queste parole, proprio nelle ore in cui è entrato nel vivo un dialogo con i rappresentati locali per trovare una soluzione. Proprio quando le amministrazioni, su invito del dicastero del Mur, hanno messo a disposizione immobili dismessi e l'esecutivo dal canto suo ha stanziato fondi considerevoli. Il ministro competente dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, fa trapelare tutta la sua irritazione avendo in mano questo dossier così complesso dal giorno in cui si è insediata al dicastero: "Una contrapposizione con le amministrazioni locali è controproducente nel raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa". Insomma, c'è apprensione dentro l'esecutivo perché le parole del ministro Valditara, pronunciate scavalcando il ministro Bernini, rischiano in un attimo di mandare per aria settimane di incontri e di dialogo.

Il segretario del Pd Elly Schlein ovviamente non perde un minuto per andare all'attacco: "Sento che il caro affitto non è percepito dal governo nazionale, mi domando in che Paese vivano, nella prima manovra hanno cancellato 330 milioni di euro di fondi per l'affitto. Tentano di scaricare la responsabilità su altri, sono senza vergogna". Il tema finisce nel tritacarne della campagna elettorale e il ministro Bernini cerca di mettere ordine rivendicando anche quanto fatto finora. Basti pensare all'ultima videocall con tutti i sindaci delle città metropolitane. "La strada da percorrere per risolvere un problema annoso - trapela sempre da fonti ministeriali - deve essere quella del dialogo e del coinvolgimento di tutti. Il ministro Bernini è decisa a proseguire su questa linea senza alimentare inutili polemiche". La stessa titolare del dicastero dell'Università sottolinea come siano già stati messi "400 milioni di euro in legge di bilancio" per realizzare 10 mila posti letto "e un miliardo di euro è previsto nel Pnrr" per contrastare il caro affitti. E inoltre da qui al 2026 ci saranno a disposizione oltre 70.000 posti letto in più. "Questo è il nostro investimento da fare presto e bene. Abbiamo chiesto - spiega - anche al demanio, alle Regioni e ai Comuni di mettere a disposizione per gli studenti gli immobili dismessi".

Il metodo del dialogo ha ricevuto il plauso della Conferenza dei rettori italiani. "Che il problema affitti ci sia è indubbio - dice il presidente Salvatore Cuzzocrea - ma siamo al lavoro con il ministro dell'Università Anna Maria Bernini e recentemente abbiamo ottenuto residenze per 8 mila posti, consegnate ad altrettanti studenti. Stiamo ora lavorando con i sindaci delle città metropolitane per trovare immobili del demanio, dei comuni, delle confraternite, che possano essere rapidamente riconvertiti in residenze per i ragazzi. La Conferenza dei rettori non vuole costruire nuovi palazzi ma riconvertire edifici per dare subito alloggi a prezzi più bassi agli studenti". Ed è questo il metodo che si sta seguendo in collaborazione con i rappresentanti locali.

Nel momento in cui è montata la protesta degli universitari per il carovita, con studenti accampati a Milano, Roma, Cagliari e Torino e ora anche a Pavia e Bologna, il ministro Bernini ha subito avviato un confronto con le amministrazione per risolvere il problema degli alloggi insufficienti o con prezzi alle stelle. I soldi stanziati dal Pnrr, per come è stato scritto dal precedente governo, non possono essere sufficienti, viene spiegato. I 7500 posti previsti dal Piano di ripresa e resilienza sono stati già stati assegnati, in più sono stati stanziati 500 milioni per le borse di studio e ora si sta lavorando per i prossimi 52.500. Per questo Bernini puntualizza che il problema del caro affitti per gli universitari "esiste e da tanto tempo" e su questo il governo Meloni "sta investendo tantissimo" in termini di denaro e di dialogo messo in atto dalla titolare del dossier con i rappresentanti locali.

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