Spirulina

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Compresse di spirulina.

Spirulina è il nome generico di una biomassa essiccata che si ricava dalla raccolta della cosiddetta alga spirulina (Arthrospira platensis). Tale organismo viene chiamato alga in modo improprio in quanto è un cianobatterio.

Viene inclusa nel genere Arthrospira di cui fanno parte tre specie: Arthrospira platensis, A. fusiformis e A. maxima.

La spirulina è considerata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) come ingrediente alimentare[1] e può essere inserita in integratori alimentari[2], in prodotti alimentari o usata in purezza per l'utilizzo in cucina o in cosmetica. La spirulina ha un sapore che ricorda quello del pesce appena pescato.

Nutrienti e contenuti[modifica | modifica wikitesto]

La spirulina secca contiene in media circa 5% di acqua, 24% di carboidrati, 8% di grassi e 60% (con oscillazioni comprese nell'intervallo 51-71%) di proteine.[3][4][5]

Si tratta di un contenuto proteico completo, cioè comprendente tutti gli amminoacidi essenziali anche se il contenuto in metionina, cisteina e lisina è sostanzialmente minore di quello nelle proteine di carne, uova e latte.

Il contenuto lipidico della spirulina è circa l'8% in peso. La spirulina è ricca di acido gamma-linolenico (GLA)[6][7] omega 3, omega 6 e fornisce anche acido alfa-linolenico (ALA), acido linoleico (LA), acido stearidonico (SDA),[8] acido eicosapentaenoico (EPA), acido docosaesaenoico (DHA) e acido arachidonico (AA).[9] La spirulina contiene anche vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (nicotinamide), B6 (piridossina), B9 (acido folico), vitamina C, vitamina D, vitamina A e vitamina E.

Una ricerca del 2003 aveva stimato una percentuale dal 2 al 3% di acidi omega-3, ma uno studio del 2015 ha rilevato che la percentuale di DHA e EPA è praticamente non rilevabile e comunque inferiore allo 0,1%.[10] Uno studio in vitro ha però evidenziato che alcune tipologie di microalghe sono potenzialmente in grado di produrre DHA e EPA in quantità rilevabili.[11]

È inoltre una fonte di potassio, calcio, cromo, rame, ferro, magnesio, manganese, fosforo, selenio, sodio e zinco.

La spirulina infine contiene molti pigmenti che possono essere benefici, tra cui beta-carotene, zeaxantina, clorofilla-a, xantofilla, echinenone, myxoxanthophyll, cantaxantina, diatoxanthin, 3'-hydroxyechinenone, beta-criptoxantina e oscillaxanthina, più ficobiliproteine c-phycocyanina e allophycocyanina.

Spirulina Integratori alimentari[modifica | modifica wikitesto]

Gli integratori alimentari a base di spirulina sono un tipo di integratore alimentare ricavato dalla specie di alga blu-verde nota come spirulina. Consumata da secoli come fonte di cibo, la spirulina è oggi comunemente venduta sotto forma di integratore grazie al suo elevato contenuto di sostanze nutritive. La spirulina è una ricca fonte di proteine, vitamine, minerali e antiossidanti, che la rendono una scelta popolare per chi vuole integrare la propria dieta con ulteriori nutrienti. Alcuni dei nutrienti specifici presenti nella spirulina sono il betacarotene, il ferro, la vitamina B12 e l'acido gamma-linolenico (GLA). La ricerca ha suggerito che la spirulina può avere diversi potenziali benefici per la salute, tra cui il miglioramento della funzione immunitaria, perdita di peso, la riduzione dell'infiammazione e la diminuzione dei livelli di colesterolo. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i potenziali benefici della spirulina per la salute. Gli integratori di spirulina sono disponibili in varie forme, tra cui compresse, capsule, polveri e persino come ingrediente di alcuni prodotti alimentari. Come per qualsiasi altro integratore alimentare, è importante parlare con un operatore sanitario prima di iniziare ad assumere la spirulina per assicurarsi che sia sicura e adatta alle esigenze specifiche di un individuo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ EU Novel food catalogue (v.1.1), su ec.europa.eu. URL consultato il 6 luglio 2020.
  2. ^ Integratori di Spirulina: Benefici, Proprietà, Approfondimento, su integratori.club.
  3. ^ Compléments alimentaires à base de spiruline : privilégier les circuits d’approvisionnement les mieux contrôlés, su anses.fr. URL consultato il 30 novembre 2017.
  4. ^ Z Khan, P Bhadouria e P. S. Bisen, Nutritional and therapeutic potential of Spirulina, in Current Pharmaceutical Biotechnology, vol. 6, n. 5, ottobre 2005, pp. 373–379, DOI:10.2174/138920105774370607, PMID 16248810.
  5. ^ L. Campanella, M. V. Russo e P. Avino, Free and total amino acid composition in blue-green algae, in Annali di Chimica, vol. 92, n. 4, aprile 2002, pp. 343–352, PMID 12073880.
  6. ^ L. M. Colla, T. E. Bertolin e J. A. Costa, Fatty acids profile of Spirulina platensis grown under different temperatures and nitrogen concentrations, in Zeitschrift für Naturforschung C, vol. 59, 1–2, 2003, pp. 55–59, DOI:10.1515/znc-2004-1-212, PMID 15018053.
  7. ^ Mohammad-Taghi Golmakani, Karamatollah Rezaei, Sara Mazidi e Seyyed Hadi Razavi, γ-Linolenic acid production by Arthrospira platensis using different carbon sources, in European Journal of Lipid Science and Technology, vol. 114, n. 3, marzo 2012, pp. 306–314, DOI:10.1002/ejlt.201100264.
  8. ^ S. Jubie, P. N. Ramesh, P. Dhanabal, R. Kalirajan, N. Muruganantham e A. S. Antony, Synthesis, antidepressant and antimicrobial activities of some novel stearic acid analogues, in European Journal of Medicinal Chemistry, vol. 54, agosto 2012, pp. 931–935, DOI:10.1016/j.ejmech.2012.06.025, PMID 22770606.
  9. ^ O. Tokusoglu e M. K. Unal, Biomass Nutrient Profiles of Three Microalgae: Spirulina platensis, Chlorella vulgaris, and Isochrisis galbana, in Journal of Food Science, vol. 68, n. 4, 2003, p. 2003, DOI:10.1111/j.1365-2621.2003.tb09615.x.
  10. ^ Megan Kent, Heather M. Welladsen, Arnold Mangott e Yan Li, Nutritional Evaluation of Australian Microalgae as Potential Human Health Supplements, in PLOS ONE, vol. 10, n. 2, 2015, pp. e0118985, Bibcode:2015PLoSO..1018985K, DOI:10.1371/journal.pone.0118985, PMC 4344213, PMID 25723496.
  11. ^ Vazhappilly R, Chen F, Eicosapentaenoic acid and docosahexaenoic acid production potential of microalgae and their heterotrophic growth (PDF), in Journal of the American Oil Chemists' Society, vol. 75, n. 3, 1998, pp. 393–397, DOI:10.1007/s11746-998-0057-0.

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