Il ritorno di Bonafede. L’ex ministro eletto tra i membri laici dei Csm speciali grazie all’accordo centrodestra-M5S- Corriere.it

Il ritorno di Bonafede. L’ex ministro eletto tra i membri laici dei Csm speciali grazie all’accordo centrodestra-M5S

di Giuseppe Alberto Falci

Il via libera per l’ex Guardasigilli � arrivato alla Camera. I deputati del Pd non hanno partecipato alla votazione in segno di protesta contro l’intesa tra i partiti l’ex Guardasigilli eletto nei Csm speciali. Nel 2013 Conte ottenne lo stesso ruolo

Il ritorno di Bonafede. L’ex ministro eletto tra i membri laici dei Csm speciali grazie all’accordo centrodestra-M5S

A met� pomeriggio l’aula di Montecitorio elegge Alfonso Bonafede per il consiglio di presidenza della giustizia tributaria con 210 voti. Risultato centrato con l’asse 5 Stelle-centrodestra. Cos� se i grillini gongolano, il Pd si infuria e abbandona l’Aula. Mentre Enrico Costa, avvocato e deputato di Azione, sorride: �� il terzo mandato di Bonafede. Siamo al paradosso: chi ha voluto il garantista Nordio come ministro della Giustizia, oggi sceglie Bonafede. Numeri alla mano sar� stato votato da almeno 160 deputati del centrodestra. � questo il primo vero patto tra maggioranza e 5 Stelle�. Anche se poi, al Senato, pure il Terzo polo spunta il suo nome: � il sindaco di Cinisi Gian Giacomo Palazzolo, al consiglio di presidenza della Corte dei conti.

Il ritorno dell’ex ministro della Giustizia, autore della legge �spazzacorrotti�, una delle colonne del grillismo d’antan, viene travolto dalle polemiche. Siciliano, avvocato, due mandati a Montecitorio, Bonafede era rimasto scottato dal no di Grillo al terzo mandato. E aveva confessato con un certo dispiacere: �Torner� a fare l’avvocato�. Per poco, per�. Perch� dall’inizio della legislatura il M5S ha provato in tutti i modi a far rientrare l’ex Guardasigilli. Prima al Csm, come membro laico, ma non aveva i requisiti. Poi, al Consiglio di Stato. Confidano in Transatlantico: �Conte ha lavorato in questa direzione, rompendo il patto con il Pd�. E per spiegarlo occorre riavvolgere il nastro. Fino al 2013, quando proprio il M5S spinse per puntare sull’avvocato Giuseppe Conte al consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa.

I deputati del Nazareno denunciano con la capogruppo Chiara Braga che non � stato �garantito il rapporto di 7 a 5 con l’opposizione� e la �totale violazione della parit� di genere: solo 2 donne su 6. Per noi del Pd � inaccettabile, dispiace che non sia lo stesso per altre forze dell’opposizione�. �Hanno deciso di fare accordi con la maggioranza su questioni di potere�, ha rincarato Walter Verini. E attaccano anche i parlamentari di Verdi e sinistra. Dall’altra parte il capogruppo M5S Francesco Silvestri replica: �Se tutte le opposizioni avessero lasciato l’Aula, non avrebbero fatto altro che lasciare alla maggioranza la totalit� della rappresentanza�. Oltre a Bonafede, sono stati eletti la leghista Carolina Lussana per la giustizia tributaria, Eva Sonia Sala e l’ex senatore M5S poi passato al Carroccio Francesco Urraro, per la giustizia amministrativa. Per la Corte dei conti Vito Mormando e Filippo Vari. Al Senato, oltre a Palazzolo, scelto Francesco Cardarelli.

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28 aprile 2023 (modifica il 29 aprile 2023 | 08:29)