Fabio Bazzani

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Fabio Bazzani
Bazzani in azione al Perugia nel 2002, contrastato dal romanista Samuel (a destra)
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 186 cm
Peso 82 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1º luglio 2015 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Bologna
19??-19??SPAL
Squadre di club1
1994-1996BoCa57 (30)
1996-1997San Donà32 (5)
1997-1998Venezia2 (0)
1998-1999Varese29 (3)
1999-2000Arezzo31 (20)
2000-2001Venezia39 (5)
2001-2002Perugia29 (10)
2002-2005Sampdoria83 (31)
2005Lazio15 (3)
2005-2007Sampdoria27 (2)
2007Livorno0 (0)
2007-2008Brescia25 (1)
2008-2009Pescara14 (2)
2009-2010SPAL13 (3)
2010-2015Mezzolara122 (50)
Nazionale
2003-2004Bandiera dell'Italia Italia3 (0)
Carriera da allenatore
2015-2016Mezzolara
2017-2018AscoliVice
2019VeneziaVice
2020PerugiaVice
2021Correggese
2022BolognaColl. tecnico
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2022

Fabio Bazzani (Bologna, 20 ottobre 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dall'11 giugno 2005 è sposato con la showgirl Alessia Merz,[1] con la quale ha avuto due figli.

Bazzani è tifoso del Milan[2] e grande appassionato di basket, tifosissimo della Fortitudo Bologna. Ha anche lo stemma del team bolognese tatuato su di un braccio.[3][4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le giovanili, fa la sua prima esperienza di rilievo nei Dilettanti nella stagione 1995-1996, militando per due anni nel BoCa di Bologna, dove segna 30 gol in 57 partite. Nel 1996 passa al Sandonà, dove disputa il suo primo campionato da professionista, per poi trasferirsi, l'anno successivo, al Venezia.

Dopo un anno passato a Varese, nel 1999-2000 con l'Arezzo in Serie C1, segna 20 gol in 31 partite, portando la squadra toscana a giocarsi la promozione in cadetteria, poi sfumata ai play-off. Tornato al Venezia, entra spesso a partita in corso.

Nella stagione 2001-02 fa il suo esordio in Serie A il 9 settembre 2001 in Venezia-Verona 0-1. Dopo 3 presenze con la maglia del Venezia, sempre a settembre, Luciano Gaucci, presidente del Perugia, lo porta in Umbria, giocando titolare e segnando in 29 partite 10 gol, la maggior parte dei quali nell'ultima parte di campionato. Con la maglia del Perugia mette anche a segno il suo primo gol in Serie A, proprio all'esordio il 30 settembre 2001 con la rete che apre le marcature in Perugia-Milan 3-1.[1][4] Nell'estate successiva, il nuovo presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, già sponsor in passato della società blucerchiata, si rivolge al nuovo mister Walter Novellino che chiede di avere con sé Bazzani, al quale è molto legato per i due anni passati insieme in Laguna[5].

Portato a Genova per una cifra vicina ai 5 milioni di euro, Bazzani, tornato in Serie B, ottiene con la squadra la promozione in Serie A con le sue 16 marcature in 37 presenze: lui e il compagno di reparto Francesco Flachi vengono soprannominati da alcuni tifosi i gemelli del gol[5]. Nella stagione 2003-2004 segna 13 gol, facendo il suo esordio in Nazionale, mentre la stagione successiva non ha le stesse prestazioni e durante il mercato di gennaio passa alla Lazio. In maglia biancoceleste segna 3 reti, di cui due decisive[6].

Nel 2005 torna alla società blucerchiata (riappacificandosi con Novellino[7], con il quale aveva avuto in precedenza qualche contrasto[8]), quindi un infortunio ai crociati gli fa saltare metà stagione[5]. Nell'agosto del 2006 un nuovo infortunio ai legamenti gli impedisce di giocare fino a novembre[5]. Nel 2007 torna in campo e riesce a totalizzare 21 presenze in campionato, segnando l'ultimo decisivo gol con la maglia blucerchiata nella partita contro l'Atalanta del 28 febbraio 2007 finita 2-1 per la Samp[9].

A fine stagione passa al Livorno, con un accordo biennale da 600.000 netti a stagione, ma il mese dopo scioglie il contratto con la squadra amaranto: gli ultras livornesi, schierati a sinistra, gli contestano le opposte vedute politiche (peraltro sempre negate dal diretto interessato), anche con cori dei tifosi rivolti contro di lui nello stadio di Livorno, durante le ultime giornate di campionato[10][11]. Dai primi di giugno 2007, pertanto, ritorna sul mercato e viene ingaggiato dal Brescia, allenato da Serse Cosmi, con il quale il centravanti aveva giocato ad Arezzo e poi a Perugia.

Il 14 luglio 2008 passa al Pescara, dove mette a segno la prima rete in maglia biancazzurra nella partita casalinga di campionato giocata contro il Foggia e vinta per 1-0. La stagione sarà condizionata, anche in questo caso, da un nuovo infortunio[5]; terminato il contratto, rimane svincolato. Il 21 luglio 2009 firma un contratto con la SPAL, in Lega Pro Prima Divisione.

Il 1º luglio 2010 scende in Serie D, essendosi accordato col Mezzolara.[12] In tutta la stagione segna 10 reti in 29 partite, contribuendo all'accesso del club emiliano ai play-off. La stagione seguente, sempre con il Mezzolara, segna 11 reti in 35 presenze. A fine stagione rimane svincolato,[13] quindi l'11 settembre 2012 annuncia di aver sottoscritto un nuovo contratto con la squadra emiliana, con la quale si appresta a chiudere la carriera, come dichiarato dallo stesso attaccante bolognese.[14] L'11 maggio 2015 viene annunciato il suo addio al calcio giocato.

In carriera ha totalizzato complessivamente 120 presenze e 30 reti in Serie A e 100 presenze e 21 reti in Serie B.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Ha esordito in Nazionale il 12 novembre 2003 contro la Polonia, in una partita persa dagli azzurri per 3-1. Successivamente ha giocato altre due volte, l'ultima delle quali nel 2004.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver allenato il Mezzolara in D nel 2015-2016, tra il 2017 e il 2020 è il vice del suo ex allenatore Serse Cosmi nelle esperienze di Ascoli, Venezia e Perugia.

Diventa poi opinionista di Sportitalia e di Milan TV.

Il 14 maggio 2021, sostituisce l'esonerato Mattia Gori come tecnico della Correggese in Serie D terminando il campionato all’ottavo posto con 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Il 24 giugno seguente Fabio Bazzani comunica alla società la non volontà di rinnovare il contratto.[15]

Da agosto è commentatore tecnico per la Serie A su DAZN.[16]

Il 2 gennaio 2022 viene annunciato come nuovo collaboratore del Bologna nello staff di Siniša Mihajlović.[17][18] Lascia i felsinei a fine stagione [19] tornando a commentare le partite su DAZN.[20]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-11-2003 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 82’ 82’
16-11-2003 Ancona Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Romania Romania Amichevole - Uscita al 55’ 55’
18-8-2004 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 55’ 55’
Totale Presenze 3 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

BoCa: 1995-1996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bazzani e Merz aprono le porte di casa a "Ma che fine hanno fatto?" fotogallery, in Sky Sport. URL consultato il 23 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  2. ^ Bazzani a ‘Milan TV’: “Higuaín si gioverà del rientro di Suso”, su pianetamilan.it, 18 dicembre 2018.
  3. ^ Fotogallery Bazzani e Merz aprono le porte di casa a "Ma che fine hanno fatto?", su sport.sky.it, 2 dicembre 2010. URL consultato il 23 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2010).
  4. ^ a b Bazzani: "Bologna attento Cosmi è pericoloso" - Bologna, su bologna.repubblica.it. URL consultato il 23 novembre 2019.
  5. ^ a b c d e Stelle Cadenti: Fabio Bazzani, mille infortuni e una nuova rinascita, su contra-ataque.it, 1º maggio 2014.
  6. ^ Bazzani e la Lazio: "Difficile lasciare il segno in pochi mesi. Keita? Ha grandi potenzialità", su lalaziosiamonoi.it, 18 novembre 2013.
  7. ^ Bazzani bussa a Novellino 'Voglio uscire dal tunnel' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 13 novembre 2005. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  8. ^ Novellino: "Bazzani? Via non per scelta mia", su guide.supereva.it. URL consultato il 21 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2014).
  9. ^ La Samp restituisce lo scherzo dell'andata Atalanta rimontata con Bazzani e Volpi - Serie A - Calcio - Sport - Repubblica.it, su www.repubblica.it. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  10. ^ Redazione SampNews24, Bazzani e la Livorno sfiorata: «C’era l’accordo con Spinelli, ma…», su Samp News 24, 17 ottobre 2013. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  11. ^ Timossi Giampiero, Bazzani ora vuole la rescissione, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 23 novembre 2019.
  12. ^ UFFICIALE: Mezzolara, ecco Fabio Bazzani, su tuttomercatoweb.com.
  13. ^ Da Alex a Zambrotta: gli svincolati, su sportmediaset.mediaset.it.
  14. ^ Bazzani: "Pescara in A grazie a quelli come me", su tuttomercatoweb.com.
  15. ^ Copia archiviata, su correggese.it. URL consultato il 14 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2021).
  16. ^ DAZN: telecronisti, conduttori e opinionisti | Goal.com, su www.goal.com. URL consultato il 21 agosto 2021.
  17. ^ Fabio Bazzani entra nello staff tecnico, su bolognafc.it, 2 gennaio 2022. URL consultato il 3 gennaio 2022.
  18. ^ Giacomo Guizzardi, Bologna Fc, Fabio Bazzani nello staff di Mihajlovic, su ilrestodelcarlino.it, 2 gennaio 2022. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  19. ^ Bazzani: “L’avventura a Bologna termina. Grazie di tutto”, su Tutto Bologna Web. URL consultato il 23 maggio 2022.
  20. ^ Giorgio Billone, TELECRONISTI decima giornata Serie A 2022/2023: chi commenta su Dazn e Sky, su SportFace, 15 ottobre 2022. URL consultato il 17 ottobre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]