Walter Casagrande

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Walter Casagrande Júnior
Casagrande all'Ascoli
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 191[1] cm
Peso 85[1] kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1996
Carriera
Giovanili
19??-19??Corinthians
Squadre di club1
1980-1981Corinthians0 (0)
1981Caldense8 (11)
1982-1984Corinthians46 (11)
1984San Paolo23 (11)
1985-1986Corinthians46 (15)
1986-1987Porto6 (1)
1987-1991Ascoli96 (38)
1991-1993Torino47 (10)
1993Flamengo13 (5)
1994-1995Corinthians14 (3)
1995Paulista1 (2)
1996São Francisco1 (1)[2]
Nazionale
1985-1986Bandiera del Brasile Brasile19 (8)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 12 maggio 2016

Wálter Casagrande Júnior (San Paolo, 15 aprile 1963) è un ex calciatore brasiliano.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Centravanti di manovra dal gran fisico e dalla buona progressione, sopperiva alla lentezza con un'ottima tecnica. Grande colpitore di testa, la sua specialità erano le sponde, di testa e di piede, per i compagni, grazie anche alla notevole stazza.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel Corinthians fece il suo esordio in prima squadra a diciassette anni, nel 1980. Rimase in questa squadra fino al 1986, salvo due parentesi annuali alla Caldense e al San Paolo. Con il club corinthiano giocò in totale 256 partite segnando 102 gol, vincendo per due volte il titolo Paulista, nel 1982 e nel 1983, e laureandosi anche capocannoniere nella prima stagione. Nelle cinque stagioni disputate in Brasile, invece, i suoi gol in campionato furono 96, di cui 71 nei tornei statali e 25 in quello nazionale.

Casagrande al Torino nel 1992, esultante dopo l'autogol del madrileno Rocha nella semifinale di ritorno della Coppa UEFA.

Nel 1986 si trasferì in Europa, venendo tesserato per una stagione nel Porto; con questa maglia giocò 6 partite segnando 1 rete nella Primeira Divisão, che la squadra concluse al secondo posto. Disputò anche due confronti di Coppa dei Campioni, nei quarti di finale contro i danesi del Brøndby, e venne portato in panchina nella vittoriosa finale contro il Bayern Monaco; fu quindi campione d'Europa.

Casagrande si trasferì quindi in Italia nell'estate del 1987, quando venne acquistato dall'Ascoli del presidente Costantino Rozzi per circa un miliardo di lire[3]. La squadra, allenata da Ilario Castagner, si salvò sul filo di lana nella prima stagione, e il brasiliano realizzò 6 reti in coppia col giovane Lorenzo Scarafoni. L'annata successiva fu meno problematica per la squadra, ma Casagrande giocò poco a causa di vari infortuni[4], mentre retrocesse all'ultimo posto nella stagione 1989-1990. A questo punto la società decise di ridimensionare le spese, ma Casagrande volle rimanere ugualmente; per questo siglò un contratto con cui si impegnava a segnare almeno 20 gol in 30 partite[4]. Il patto fu rispettato: il brasiliano arrivò infatti quota 22 reti e fu anche capocannoniere, mentre l'Ascoli terminò quarto in Serie B e si guadagnò quindi la promozione sul campo.

Il giocatore passò poi al Torino per 5,2 miliardi di lire[5] nel 1991; i granata arrivarono terzi in serie A e, dopo aver sconfitto anche il Real Madrid in semifinale, disputarono la doppia finale di Coppa UEFA contro l'Ajax di Louis van Gaal. L'andata a Torino finì 2-2 e il brasiliano segnò una doppietta (furono 6 le reti nella manifestazione), tuttavia il pareggio a reti inviolate nel ritorno consegnò il trofeo agli olandesi. Nella stagione successiva la squadra vinse invece la Coppa Italia 1992-1993.

Casagrande tornò poi in Brasile, giocando nel Flamengo prima di tornare al Corinthians. Chiuse infine la carriera nel 1996.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce con il Brasile nel 1985 e partecipa coi verde-oro al campionato del mondo 1986. Qui scende in campo nelle tre partite delle prima fase contro Spagna, Algeria e Irlanda del Nord, tutte terminate con la vittoria. In totale disputa 19 incontri segnando 8 gol.

Dopo il calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nell'autobiografia "Casagrande e i suoi demoni" uscita nel 2013, egli afferma di aver avuto una dipendenza dalle sostanze stupefacenti iniziata durante gli anni in cui giocava nel Corinthians e di aver fatto uso di sostanze dopanti, per un breve periodo, una volta giunto in Europa.[6]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-4-1985 Belo Horizonte Brasile Bandiera del Brasile 2 – 1 Bandiera della Colombia Colombia Amichevole 1
28-4-1985 Brasilia Brasile Bandiera del Brasile 0 – 1 Bandiera del Perù Perù Amichevole - Uscita
2-5-1985 Recife Brasile Bandiera del Brasile 2 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
5-5-1985 Salvador Brasile Bandiera del Brasile 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
15-5-1985 Bogotà Colombia Bandiera della Colombia 1 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
21-5-1985 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 2 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole 1
2-6-1985 Santa Cruz de la Sierra Bolivia Bandiera della Bolivia 0 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 1986 1 Ammonizione Uscita
16-6-1985 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 0 – 2 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 1986 1
23-6-1985 Rio de Janeiro Brasile Bandiera del Brasile 1 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 1986 - Ammonizione
12-3-1986 Francoforte sul Meno Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole - Ammonizione
16-3-1986 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 3 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
1-4-1986 São Luís Brasile Bandiera del Brasile 4 – 0 Bandiera del Perù Perù Amichevole 2 Uscita al 60’ 60’
8-4-1986 Goiânia Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera della Germania Est Germania Est Amichevole -
17-4-1986 Brasilia Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera della Finlandia Finlandia Amichevole 1 Ingresso al 80’ 80’
30-4-1986 Recife Brasile Bandiera del Brasile 4 – 2 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole - Uscita al 72’ 72’
7-5-1986 Curitiba Brasile Bandiera del Brasile 1 – 1 Bandiera del Cile Cile Amichevole 1 Ingresso al 50’ 50’
1-6-1986 Guadalajara Spagna Bandiera della Spagna 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1986 - 1º turno - Uscita al 65’ 65’
6-6-1986 Guadalajara Algeria Bandiera dell'Algeria 0 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Mondiali 1986 - 1º turno - Uscita al 58’ 58’
12-6-1986 León Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Mondiali 1986 - 1º turno - Ingresso al 27’ 27’
Totale Presenze 19 Reti 8

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]

Corinthians: 1982, 1983

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Torino: 1992-1993

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Porto: 1986-1987

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1982 (28 gol)
Ascoli 1990-1991 (22 gol)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 4 (1987-1988), Panini, 28 maggio 2012, p. 25.
  2. ^ Presenze e reti relative al Campionato Baiano.
  3. ^ Casagrande, il ritorno dell'ex punta dell'Ascoli, in Corriere dello Sport, 16 febbraio 2011. URL consultato il 21 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2012).
  4. ^ a b Casagrande: l'Ascoli nel cuore, la scommessa con Rozzi, la doppietta alla Juve e la droga..., in calciomercato.comm. URL consultato il 19 marzo 2020.
  5. ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 8 (1991-1992), Panini, 25 giugno 2012, p. 10.
  6. ^ I demoni di Casagrande: coca, eroina, canne, tequila e doping - Calcio - Sportmediaset

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