Che cos'è il wakeboard: tutto quello che devi sapere

Che cos’è il wakeboard: la guida per neofiti

Negli Anni 60 spopolava lungo le spiagge di tutto il mondo lo sci nautico, uno sport acrobatico e spettacolare immortalato anche in decine di pellicole cinematografiche dell’epoca. Oggi quello stesso sport si è evoluto in una variante più moderna e ancor più entusiasmante che incrocia anche snowboard e surf, il Wakeboard. Scopriamo in questa guida che cos’è il Wakeboard, come funziona e tutto quello che c’è da sapere per praticare uno degli sport acquatici più spettacolari del momento.

Com’è nato il Wakeboard: un pò di storia

Le origini del wakeboard non sono ben chiare ma sembra che verso la metà degli anni ‘80 il californiano Tony Finn e il texano Jimmy Redmon, alla ricerca di un’alternativa al surf praticabile con mare calmo, approdarono simultaneamente ma separatamente ad una stessa idea, gettando le basi per un nuovo sport: il wakeboard, una geniale fusione di sci nautico, snowboard e surf. 

Dei due prototipi quello messo a punto da Finn prese il nome di Skurfer e non era molto diverso da una tavola da surf, mentre quello di Redmon era più simile all’attuale wakeboard, tuttavia fu proprio lo skurfing a catturare inizialmente l’attenzione di sportivi e media.  

Dopo il primo incontro casuale ad una fiera in cui ognuno dei due inventori scoprì con stupore la creazione dell’altro, il destino di Finn e Redmon si incrociò più volte e sfociò ben presto in una intensa collaborazione che portò alla fondazione nel 1988 della WWA (World Wakeboard Association) e alla creazione di un’azienda ancora oggi leader nella produzione di attrezzatura per il wakeboard: la Liquidforce

Dagli anni ‘90 quando, grazie alla presenza ai famosi X-Games, è diventato uno sport popolare, il wakeboard ha subito importanti cambiamenti di pari passo con l’evoluzione tecnica e l’abilità dei suoi praticanti, fino a diventare uno degli sport nautici più praticati al mondo. A questo punto non abbiamo però ancora risposto alle domande fondamentali, cioè cosa è il wakeboard, dove e come si pratica?

Leggi anche: Come scegliere la tavola da wakeboard

Che cos’è il Wakeboard e dove si pratica

Il wakeboard è uno sport acquatico in cui il rider, in  piedi su una tavola simile ad uno snowboard, si lascia trainare da una barca a motore, utilizzando come nello sci nautico un cavo dotato di maniglia, il cosiddetto bilancino. Grazie al particolare design della tavola, sfruttando la scia (wake) del motoscafo e le onde che si creano, il wakeboarder esegue surfate, salti, curve e manovre, oggi sempre più complesse e decisamente spettacolari. 

Questo sport è nato per essere praticato in condizioni di acqua piatta, in mare, sui laghi o in qualunque specchio d’acqua riparato e calmo, condizioni ideali sia per manovrare la tavola che per condurre la barca. Oggi tuttavia è possibile fare wakeboard potenzialmente ovunque, non solo al lago o al mare come da tradizione di questo sport, ma persino in città. Se ti stai chiedendo come sia possibile allora non hai mai sentito parlare dei Cable Park; sei curioso? non preoccuparti ne parleremo tra poco. Diciamo quindi che per chi voglia praticare il wakeboard esistono attualmente due diverse opportunità: oltre al Wakeboard Barca così come viene definita la versione tradizionale di questo sport è possibile praticare un’altra forma di wakeboard in particolari strutture attrezzate e in questo caso parliamo di Cable Wake. Vediamone le caratteristiche.

  • Wakeboard barca
    Il Wakeboard è trainato da una imbarcazione specifica ad una velocità di 30-40 km/h. La barca è generalmente provvista di “tower”, ossia una particolare struttura in tubolari metallici che permette di innalzare il punto di ancoraggio della corda a circa 2 metri di altezza dal livello dell’acqua. Questo facilita la partenza dell’atleta dall’acqua e l’esecuzione delle manovre (tricks). Qualsiasi barca a motore può essere attrezzata per fare wake con il giusto accessorio di traino.
  • Cable Wakeboard
    In alternativa alla barca si può fare Wakeboard in speciali strutture chiamati “Cable Park” veri e propri parchi divertimento ad uso e consumo esclusivo dei wakeboarders che per il traino, al posto delle barche, sfruttano impianti simili agli skilift che troviamo in montagna. Questi parchi analogamente agli skatepark e agli snowpark sono generalmente dotati di tutte le più recenti diavolerie come rampe e ringhiere (grind) per permettere ai wakeboarder più abili e spericolati di esibirsi in tricks intricati e spettacolari.

Grazie ai Wake Park è oggi decisamente più facile avvicinarsi a questo sport e dato che per praticarlo non occorre disporre di un motoscafo e di condizioni di mare calmo, le occasioni per fare wakeboard non mancano di certo. 

Ma siccome siamo uomini di mare torniamo alla versione originale dello sport, il wake barca e scopriamone meglio caratteristiche e dettagli, perchè le regole e l’attrezzatura per fare boat wake non sono esattamente le medesime di quelle utilizzate per il cable. 

 

che cos’è il wakeboard

L’attrezzatura per fare Wakeboard

Diciamo innanzitutto che la pratica del Wakeboard con la barca, come quella dello sci nautico e degli altri sport acquatici da traino è definita da una specifica normativa che stabilisce regole e attrezzatura obbligatoria. Per praticare questo sport in sicurezza e senza rischiare sanzioni dovrai aver ben chiaro cosa ti serve informandoti anche presso le autorità locali. In generale però, per fare wakeboard, è necessaria la seguente attrezzatura:

  1. Tavola Wakeboard
  2. Attacchi 
  3. Corda traino wakeboard
  4. Giubbotto salvagente
  5. Casco

Tra tutti questi accessori l’elemento più importante è sicuramente la tavola, vediamone le caratteristiche.

Come è fatta la tavola da Wakeboard

Per praticare il Wakeboard si utilizza una tavola piuttosto sottile e di forma più o meno rettangolare con i bordi smussati e un profilo convesso. Le moderne tavole wake sono generalmente bidirezionali, definite “Twintip” appunto perchè il loro design simmetrico permette di navigare indifferentemente in entrambe le direzioni. Le tavole monodirezionali  con prua e poppa differenti tra loro, sono oggi raramente utilizzate se non nella pratica di discipline particolari come il wakesurf e il wakeskate (ne parleremo più avanti)

Sulla parte superiore della tavola ci sono degli appositi punti di connessione ai quali vengono fissati gli Attacchi (Bindings) comunemente chiamati anche scarponi (Boots). Questi vengono indossati dal rider e gli permettono di essere un tutt’uno con la tavola e manovrarla con tutta la precisione e la sicurezza che questo sport richiede

La lunghezza è sicuramente l’elemento più importante per scegliere la tavola da wakeboard mentre altre caratteristiche come il design della carena e dei bordi ne definiscono specificità “comportamentali” come manovrabilità, velocità e reattività  ai salti. A seconda della disciplina praticata la lunghezza della tavola wake dovrà abbinarsi alla corporatura del rider (altezza e peso), e assecondare al meglio il suo “stile di navigazione”.  

Wakesurf e Wakeskate, le varianti del wakeboard

La sperimentazione di nuove possibilità di divertimento fa parte dell’evoluzione di qualsiasi sport e anche in questo caso ha portato a scoprire nuove forme ibride di fare wakeboard come il wakesurf e il wakeskate. Le differenze tra le due sono minime e spesso queste due discipline si fondono l’una con l’altra.

Il wakesurf

Il wakesurf è la disciplina più in voga del momento che regala emozioni molto simili a quelle del surf da onda. Si parte trainati da un motoscafo in grado di formare un’onda pulita e regolare e a differenza del wakeboard, appena raggiunta l’onda la si inizia a surfare abbandonando la corda di traino. Il wakesurf può essere praticato sia con le normali tavole da wake che su tavole prive di attacchi e scarponi tipiche del wakeskate.

Il wakeskate 

Se il wakesurf è dedicato ai surfisti da onda è facile intuire come il wakeskate rappresenti una sorta di skateboard acquatico. In questo caso la tavola è obbligatoriamente priva di attacchi e presenta una superficie antiscivolo che consente al rider di avere il grip giusto per manovrarla in piena libertà. Questo sport presenta ulteriori varianti ma nella più tipica che è anche la più difficile, si sfruttano le onde e i piccoli chop creati dalla barca per fare le evoluzioni tipiche dello skateboard in cui il boarder abbandona spesso il contatto con la tavola. 

Il sitwake

Una novità degli ultimi anni è la possibilità di far praticare il Wakeboard anche a persone con disabilità nell’uso delle gambe per mezzo di una particolare attrezzatura detta “sitwake“. Il sitwake è una particolare tavola dotata di un telaio montato al posto degli attacchi. Sul telaio è agganciato un guscio all’interno del quale può sedere l’atleta. Grazie a spostamenti del busto l’atleta può direzionare la tavola con il proprio peso ed eseguire curve, salti e rotazioni.

Che il wake sia affascinante è facile da intuire, ma che si tratti anche di uno sport facile e praticabile da tutti, persino dai nostri bambini non è forse così scontato. Vediamo allora esattamente come funziona il wakeboard, come si pratica questo sport acquatico così coinvolgente e adrenalinico.

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Come fare Wakeboard

Vediamo ora in breve come si fa il Wakeboard, quale assetto serve per una perfetta partenza dall’acqua, l’impostazione dei piedi e la tecnica in andatura.

Assetto: sei Regular o Goofy?

Come in tutti gli sport da tavola, per esempio il surf, lo skateboard e lo snowboard, anche nel Wakeboard è molto importante l’assetto del rider, che può essere:

  • Regular: in questo caso il piede sinistro del rider si trova in avanti rispetto all’andatura, ossia vicino alla prua della tavola; mentre il piede destro si posiziona dietro, vicino alla coda o poppa.
  • Goofy: qui invece è il piede destro del rider a trovarsi in avanti rispetto all’andatura, mentre il piede sinistro rimane dietro.

I termini “goofy” e “regular” fanno parte del gergo di chi pratica un qualunque sport con la tavola e indicano appunto la preferenza del piede anteriore ovvero quello che regola il bilanciamento. Naturalmente per coloro che praticano il Wakeboard a un certo livello questa caratteristica personale, generalmente innata, è meno importante perché questi atleti sono in grado di navigare e fare manovre (tricks) in entrambe le modalità.

La partenza dall’acqua 

La partenza dall’acqua con il wakeboard è un momento critico per il rider ma con le giuste indicazioni diventa un gioco da ragazzi. Basta rimanere in acqua in posizione rilassata, con le gambe raccolte, le ginocchia piegate e i piedi a martello. Le braccia stanno fuori con entrambe le mani che afferrano saldamente il bilancino ovvero la maniglia del cavo di traino. 

Quando la barca parte e iniziamo a sentire il “tiro”, mantenendo la posizione accovacciata bisogna semplicemente cercare di “salire” sulla tavola portandola dalla posizione inclinata che offre resistenza all’acqua, alla posizione piatta necessaria per poter planare.  

L’andatura

Una volta effettuata la partenza dall’acqua, vediamo come si va in Wakeboard durante la navigazione. In andatura la posizione deve essere comoda, rilassata. Le braccia devono essere leggermente piegate e raccolte. Bisogna evitare di guardare l’acqua e dirigere invece lo sguardo nella direzione in cui si plana. Per orientare la tavola è sufficiente come sullo skate spingere in maniera equilibrata sui talloni o sulle punte dei piedi.

Se hai già superato il livello principiante potrai iniziare a testare la tua abilità provando a chiudere alcuni dei tricks più semplici. Non dimentichiamo infatti che l’anima del wakeboard è proprio caratterizzata dalla possibilità di eseguire evoluzioni anche molto complesse.

Le manovre 

Le manovre possono essere di varie tipologie con alcune piccole differenze tra Wakeboard da barca e il Cable Wakeboard.

Nel Wakeboard da barca il rider sfrutta le due onde create dall’imbarcazione per eseguire salti. L’atleta utilizza la prima onda come rampa, esegue una figura durante la fase aerea e atterra sulla seconda onda. I tricks si possono dividere in 3 grandi categorie:

  • Surface tricks: manovre eseguite facendo sempre scivolare la tavola sull’acqua;
  • Ollie tricks: manovre eseguite partendo da un movimento di base (ollie) tipico dello skateboard e dello snowboard;
  • Wake to wake tricks: manovre eseguite saltando da un’onda all’altra, durante la fase aerea possono essere realizzati salti mortali (inverts), rotazioni (spins) e grabs.

Nel Cable Wakeboard non essendovi le onde create dalla barca per eseguire le manovre, lungo il percorso sono disposte strutture galleggianti di vario genere (rampe, rails, tubi) assimilabili a quelle presenti in uno snowpark. Inoltre l’atleta può eseguire manovre sfruttando il potere trainante dell’impianto senza l’utilizzo di rampe. Le manovre principali si possono dividere quindi in due tipologie:

  • Features tricks: manovre eseguite scivolando sulle strutture galleggianti, eseguendo rotazioni in entrata, in uscita o sopra le strutture.
  • Airtricks: manovre realizzabili solo in cable grazie all’altezza del punto di tiro. Il rider crea resistenza al tiro dell’impianto, questo si traduce in un aumento di velocità che fa sì che con un particolare movimento della tavola (stacco) l’atleta venga tirato verso l’alto dalla corda compiendo un salto di alcuni metri di altezza. Durante la fase aerea possono essere realizzati salti mortali (inverts), rotazioni (spins) e grabs.

I benefici fisici del Wakeboard

Vediamo ora cos’è il Wakeboard a livello fisico. Unendo forza, agilità e flessibilità, a livello fisico il Wakeboard è l’attività ideale per bruciare calorie, tonificare i muscoli e liberarsi dallo stress quotidiano. È uno sport accessibile a tutti che offre un rapido rafforzamento muscolare e migliora il sistema cardiorespiratorio. Se praticato regolarmente, offre una buona consapevolezza del proprio corpo e dei suoi limiti, oltre che allenare l’equilibrio. Ricordiamo comunque che, prima di un’uscita, è importante riscaldarsi e bere molto per non farsi male ed evitare indolenzimenti. 

Wakeboard: come iniziare

Ora che sapete cos’è il Wakeboard per le prime uscite è bene rivolgersi a una scuola Wakeboard per potersi far guidare da un istruttore preparato, in grado non solo di impartire un apprendimento rapido, ma anche di intervenire qualora dovessero riscontrarsi problemi.

Speriamo con questa guida di averti chiarito che cos’è il Wakeboard, come e nato e dove può essere praticato. Il Wakeboard è uno sport nuovo, sicuro, accessibile a tutti, capace di regalare sensazioni adrenaliniche e tanto divertimento a qualsiasi età. E allora cosa aspetti… cerca il centro wake più vicino a te e corri a provare le emozioni di questo sport!

 

Domande frequenti sul wakeboard

Come funziona il wakeboard?

Nel wakeboard da barca, il rider in piedi su una tavola con impostazione simile allo snowboard, viene trainato da un motoscafo per mezzo di una corda dotata di maniglia ed esegue curve, salti, e manovre sfruttando la scia e l’onda creata dalla barca.
Nel cable wake, praticabile in appositi parchi, il traino viene effettuato attraverso un impianto a cavo simile agli skilift di montagna.

Che barca serve per fare Wakeboard?     

Le barche grandi e dai motori potenti che lasciano scie e onde pronunciate si prestano meglio alla pratica del Wakeboard. La velocità di navigazione ideale è frutto di preferenze personali e può cambiare in base alla situazione. 

Quanto deve essere potente il motore di una barca da Wakeboard?

Sebbene sia possibile praticare il Wakeboard con appena 25 CV, una scia di qualità richiede generalmente un’imbarcazione con motore da oltre 130 CV. 

Il Wakeboard è pericoloso?

Il wakeboard non è uno sport particolarmente pericoloso, ma di certo necessita di un periodo di istruzione adeguata, presso scuole di wakeboard riconosciute e va praticato da persone sappiano nuotare.

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