Viola Davis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Viola Davis al San Diego Comic-Con International nel 2016
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 2017

Viola Davis (St. Matthews, 11 agosto 1965) è un'attrice e produttrice televisiva statunitense.

È salita alla ribalta nel 2008 con il pluripremiato film Il dubbio, che le è valso la sua prima candidatura al Premio Oscar nella sezione miglior attrice non protagonista. Grazie a The Help (2011) ha vinto due Critics' Choice Awards, due Screen Actors Guild Awards e ricevuto la sua seconda candidatura all'Oscar, questa volta come miglior attrice protagonista. Nel 2016 ha ricevuto ampi consensi da parte di critica e pubblico per la sua magistrale interpretazione di Rose Lee Maxson in Barriere di Denzel Washington, con la quale si è aggiudicata il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award, il Critics' Choice Awards, il BAFTA e il Premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Nel 2021, per il suo ritratto della cantante Ma Rainey nel film Ma Rainey's Black Bottom, viene nuovamente candidata al Premio Oscar come miglior attrice protagonista; con quattro nomination (due da protagonista e due da non protagonista), Viola Davis è l'attrice afroamericana più candidata nella storia della manifestazione.[1]

Sul piccolo schermo, Davis viene ricordata per aver interpretato l'avvocatessa Annalise Keating nella serie televisiva Le regole del delitto perfetto (2014-2020), grazie a cui ha vinto il Premio Emmy per la miglior attrice in una serie drammatica, divenendo la prima attrice nera ad aggiudicarsi l'ambito riconoscimento in quella categoria. Nota interprete di teatro, con particolare riferimento alle opere di August Wilson, Davis è vincitrice di due Tony Awards, rispettivamente vinti nel 2001 per King Hedley II e nel 2010 per Fences, e anche di tre Drama Desk Awards. Nel 2023, con la vittoria del Grammy Award, Davis è la terza donna afroamericana nella storia che entra a far parte della cerchia ristretta di celebrità ad aver conseguito l'EGOT, cioè ad aver vinto i quattro premi principali nell'ambito dell'intrattenimento statunitense: l'Emmy per la televisione, il Grammy per la musica, l'Oscar per il cinema ed il Tony per il teatro.[2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata nella Carolina del Sud, ma cresciuta nel Rhode Island, è la penultima dei sei figli di Mary e Dan Davis. Suo padre è un allenatore di cavalli mentre sua madre è una casalinga, operaia e attivista dei diritti civili. Inoltre, è cugina di secondo grado dell'attore Mike Colter.[4] Ha studiato teatro presso il Rhode Island College, diplomandosi nel 1988. Dopo aver proseguito gli studi alla Juilliard School, nel 1993, Davis comincia la sua carriera sul palco vincendo un Obie Award nel 1999. Nel 2001 vince il suo primo Tony Award per la miglior interpretazione femminile e il primo Drama Desk Awards per il ruolo di Tonya in King Hedley II di August Wilson. Al cinema è apparsa in ruoli minori nei film di Denzel Washington Antwone Fisher, per il quale si aggiudica una candidatura all'Independent Spirit Awards, Out of Sight, Traffic e Solaris.

Nel 2004 lavora nuovamente per il teatro nella piéce Off-Broadway Intimate Apparel. Al cinema recita nel film di Oliver Stone World Trade Center, Disturbia e Come un uragano. In televisione ha recitato in Law & Order - Unità vittime speciali, nel ruolo ricorrente di Donna Emmett. Ha partecipato ai primi quattro film tratti dalla serie Jesse Stone dello scrittore Robert B. Parker ricoprendo il ruolo di Molly Crane, agente di polizia dell'immaginaria cittadina di Paradise. Nel 2008 ricopre il ruolo di Mrs. Miller ne Il dubbio accanto a Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman e Amy Adams, tratto dallo spettacolo omonimo di John Patrick Shanley; per la sua interpretazione si è aggiudicata un National Board of Review Awards 2008 ed è stata candidata al Golden Globe 2009 e all'Oscar come migliore attrice non protagonista.

Viola Davis nel 2015

Per la sua interpretazione in The Help, nel 2012, ha vinto due Screen Actors Guild Award: uno come migliore attrice cinematografica e uno come miglior cast cinematografico[5][6], oltre a guadagnare la sua seconda candidatura agli Oscar come miglior attrice e al Golden Globe 2012 come migliore attrice in un film drammatico. Sempre nel 2012, la rivista Time la inserisce per la prima volta nella lista delle 100 persone più influenti del mondo.[7] Dal 2014 al 2020 è stata la protagonista della serie televisiva Le regole del delitto perfetto, nella quale interpreta la carismatica avvocata Annalise Keating. Per questo ruolo si aggiudica più volte la candidatura al Golden Globe e la vittoria di due Screen Actors Guild Awards (uno nel 2015[8] e uno nel 2016[9] sempre come migliore attrice in una serie drammatica), un NAACP Image Award, un People's Choice Award e soprattutto, nel settembre 2015, un Emmy Award come miglior attrice protagonista in una serie drammatica[10], divenendo la prima donna nera ad ottenere il premio in quella categoria.[11]

Nell'agosto 2015, cinque anni dopo aver vinto un Tony Award a teatro in Fences di August Wilson[12], Viola Davis riprende il medesimo ruolo nell'omonimo adattamento cinematografico diretto da Denzel Washington, che funge anche da protagonista della pellicola.[13] Per questa sua interpretazione la Davis ha ricevuto numerosi riconoscimenti: agli annuali Golden Globe ha trionfato nella categoria miglior attrice non protagonista, vincendo per la prima volta il prestigioso premio[14], ha ricevuto lo Screen Actors Guild Award per la migliore attrice non protagonista cinematografica[15][16] e il BAFTA alla migliore attrice non protagonista[17]. La consacrazione definitiva avviene il 26 febbraio 2017, in occasione della 89ª edizione della cerimonia degli Oscar, nel momento in cui viene proclamata vincitrice dell'ambita statuetta alla sua terza candidatura complessiva.[18][19] Il 5 gennaio dello stesso anno Viola Davis viene insignita della stella sulla celeberrima Walk of Fame di Hollywood[20]. Il 4 Marzo vince il Premio Artista dell'anno dell'Università di Havard.[21][22] Nel mese di aprile è stata nuovamente inserita dalla rivista Time tra le cento personalità più influenti al mondo, nella categoria Icone.[23]

Nel 2018 è la protagonista dell'acclamato film Widows - Eredità criminale, diretta dal Premio Oscar Steve McQueen,[24] che le assicura una candidatura ai BAFTA e ai Satellite Awards. Nell'ottobre 2019 viene invece onorata con il Premio alla carriera nell'ambito dell'annuale Festival del Cinema di Roma.[25] Pochi mesi dopo la conclusione de Le regole del delitto perfetto, veste i panni della cantante blues Ma Rainey nel film Ma Rainey's Black Bottom, adattamento cinematografico dell'omonima opera teatrale a cura di August Wilson. In questa pellicola, distribuita sulla piattaforma Netflix a partire dal 18 dicembre 2020 e prodotta da Denzel Washington, recita affiancata da Chadwick Boseman, nel suo ultimo ruolo prima della prematura scomparsa avvenuta nel precedente mese di agosto.[26][27] Tra i suoi progetti futuri rientra The Woman King, tratto da eventi reali, che racconterà la storia di Nanisca, interpretata dalla Davis, generale di una truppa militare tutta al femminile e di sua figlia Nawi, interpretata da Thuso Mbedu. Nell'agosto 2022 ha ottenuta il ruolo della psicopatica e malvagia dottoressa Volumnia Gaul nel film prequel Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente, diretto da Francis Lawrence, uscito nelle sale il 17 novembre 2023. Nel 2024 presta la voce al Camaleonte, una terribile e infida strega mutaforma nel quarto film d'animazione di Kung Fu Panda.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto un'infanzia difficile, con un padre alcolizzato e problemi economici[28]. Dal giugno 2003 è sposata con l'attore Julius Tennon, con cui ha adottato una figlia, Genesis, nell'ottobre 2011[29]. Davis è la matrigna del figlio e della figlia del marito, nati da precedenti relazioni[30]. È un'attivista del movimento Black Lives Matter.[31]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Viola Davis alla cerimonia dei Premi Oscar 2009

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Premi e riconoscimenti di Viola Davis.

Nel corso della sua carriera, Viola Davis si è aggiudicata numerosi riconoscimenti per il suo impegno in ambito cinematografico, televisivo e teatrale. In particolare, l'attrice ha completato la cosiddetta tripla corona della recitazione, ovvero la vittoria di tutti i premi principali dei tre settori sopracitati: l'Oscar, l'Emmy e il Tony Award, quest'ultimo vinto ben due volte. Oltre a ciò vanta, tra gli altri, anche un Golden Globe, un Grammy Award e sei Screen Actors Guild Award.

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Viola Davis è stata doppiata da:

  • Alessandra Cassioli in World Trade Center, Disturbia, State of Play, United States of Tara, Mangia prega ama, Innocenti bugie, Beautiful Creatures - La sedicesima luna, Prisoners, La scomparsa di Eleanor Rigby, Get on Up - La storia di James Brown, Blackhat, The Unforgivable
  • Laura Romano in Come un uragano, Molto forte, incredibilmente vicino, Scandal, Le regole del delitto perfetto, Barriere, Widows - Eredità criminale, The Woman King, The First Lady, Air - La storia del grande salto
  • Ludovica Modugno ne Il dubbio, The Help, Una scuola per Malia, Ma Rainey's Black Bottom
  • Emanuela Rossi in Suicide Squad, The Suicide Squad - Missione Suicida, Black Adam[32], Peacemaker
  • Emanuela Baroni in Ender's Game, Hunger Games - La ballata dell'usignolo e del serpente
  • Cinzia De Carolis in Giustizia privata, Love, Marilyn - I diari segreti
  • Anna Rita Pasanisi in Out of Sight
  • Antonella Alessandro in Law & Order - Unità vittime speciali
  • Tenerezza Fattore in CSI - Scena del crimine
  • Cristina Giolitti in Law & Order - Criminal Intent
  • Anna Cesareni in Solaris
  • Paola Giannetti in Lontano dal paradiso
  • Laura Boccanera in Get Rich or Die Tryin'
  • Tiziana Avarista in 5 giorni fuori

Da doppiatrice è sostituita da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Clayton Davis, Viola Davis on ‘Ma Rainey’s Black Bottom’ and Black Artists Being the ‘Leftovers’ in Hollywood, su variety.com, Variety, 16 aprile 2021.
  2. ^ Andrea Francesco Berni, Viola Davis è EGOT: ha vinto un Emmy, un Oscar, un Tony e ora anche un Grammy!, su Cinema - BadTaste.it, 5 febbraio 2023. URL consultato il 16 giugno 2023.
  3. ^ (EN) 2023 GRAMMY Nominations: See The Complete Winners & Nominees List, su GRAMMY. URL consultato il 29 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Nemisha Sharma, 'Luke Cage': 5 Cool Things You Didn't Know About Marvel/Netflix Star Mike Colter, su Design & Trend, 6 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2016).
  5. ^ (EN) SAG Awards list of winners, in NY Daily News. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  6. ^ SAG Awards, tre premi a The Help mentre Jean Dujardin batte Clooney, ScreenWeek.
  7. ^ (EN) The 100 Most Influential People In The World, in Time, 18 aprile 2012. URL consultato il 17 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2012).
  8. ^ SAG Awards 2015, in Elle.it, 26 gennaio 2015. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  9. ^ SAG Awards 2016, tutti i vincitori | TV Sorrisi e Canzoni, in TV Sorrisi e Canzoni, 31 gennaio 2016. URL consultato il 13 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2018).
  10. ^ (EN) Emmy Awards 2015: The complete winners list, su CNN, 21 settembre 2015.
  11. ^ Emmy Awards: trionfa Game of Thrones, Viola Davis prima afroamericana premiata, su corriere.it. URL consultato il 21 settembre 2015.
  12. ^ (EN) Philip Boroff, Denzel Washington, Viola Davis, ‘Memphis,’ Win Top Tony Awards, su Bloomberg L.P., 14 giugno 2010. URL consultato l'8 luglio 2012.
  13. ^ Film 2016-2017: Mads Mikkelsen in Doctor Strange - Viola Davis in Fences, su Cineblog.it. URL consultato il 29 agosto 2015.
  14. ^ Golden Globe 2017, tutti i vincitori | TV Sorrisi e Canzoni, in TV Sorrisi e Canzoni, 9 gennaio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  15. ^ (EN) Screen Actors Guild Awards 2017: Viola Davis Wins Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role, in PEOPLE.com, 30 gennaio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  16. ^ Le foto e i vincitori dei SAG Awards 2017, su Il Post, 30 gennaio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  17. ^ BAFTA 2017 - La La Land è il Miglior Film : tutti i vincitori!, in ScreenWEEK.it Blog, 12 febbraio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  18. ^ Oscar 2017, Viola Davis commossa nel discorso sui genitori, in vanityfair.it. URL consultato il 27 febbraio 2017.
  19. ^ Oscar, Viola Davis miglior attrice non protagonista. Premiato anche Mahershala Ali, in ANSA.it, 27 febbraio 2017. URL consultato il 27 febbraio 2017.
  20. ^ (EN) Viola Davis Accepts Star on Walk of Fame: 'I Cannot Believe My Life', in EW.com, 6 gennaio 2017. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  21. ^ (EN) Actress Viola Davis named Harvard Artist of the Year, su Harvard Gazette, 23 febbraio 2017. URL consultato il 30 agosto 2021.
  22. ^ (EN) the Associated Press, Viola Davis to Receive Harvard’s Artist of the Year Award, su The Hollywood Reporter, 4 marzo 2017. URL consultato il 30 agosto 2021.
  23. ^ Le 100 persone più influenti del 2017: Viola Davis, Ryan Reynolds nella lista completa!, su mondofox.it, 21 aprile 2017. URL consultato il 23 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2017).
  24. ^ (EN) Nigel M. Smith, Viola Davis to star in Steve McQueen's heist thriller Widows, in The Guardian, 27 settembre 2016. URL consultato il 22 luglio 2019.
  25. ^ Viola Davis: "Hollywood per gli afroamericani? Parola d'ordine è autonomia", su video.repubblica.it, la Repubblica, 27 ottobre 2019.
  26. ^ (EN) Kyle Buchanan, First Look: Viola Davis and Chadwick Boseman in ‘Ma Rainey’s Black Bottom’, su nytimes.com, The New York Times, 30 settembre 2020.
  27. ^ (EN) Chris Robertson, Chadwick Boseman pictured in Ma Rainey's Black Bottom - his last acting role before his death, su news.sky.com, Sky News, 1º ottobre 2020.
  28. ^ Viola Davis, l’infanzia difficile e la forza della protesta: storia e curiosità su di lei, su donnamoderna.com. URL consultato il 13 dicembre 2021.
  29. ^ (EN) Viola Davis Adopts a Daughter Named Genesis, People, 18 ottobre 2011. URL consultato il 13 febbraio 2017.
  30. ^ (EN) Viola Davis Adopts a Daughter, Genesis, su people.com, People. URL consultato il 22 luglio 2019.
  31. ^ (EN) Viola Davis: I feel like I betrayed myself by being in The Help, su Evening Standard, 14 luglio 2020. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  32. ^ AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Black Adam", su www.antoniogenna.net. URL consultato il 23 ottobre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar alla miglior attrice non protagonista Successore
Alicia Vikander
per The Danish Girl
2017
per Barriere
Allison Janney
per Tonya
Controllo di autoritàVIAF (EN29851079 · ISNI (EN0000 0001 1489 4234 · LCCN (ENno2008047755 · GND (DE1023017016 · BNE (ESXX5348036 (data) · BNF (FRcb15587200m (data) · J9U (ENHE987007424159305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008047755