Vincenzo Montella

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Vincenzo Montella
Montella nel 2015
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Squadra Bandiera della Turchia Turchia
Termine carriera 1º luglio 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1986-1990Empoli
Squadre di club1
1990-1995Empoli51 (29)
1995-1996Genoa34 (22)
1996-1999Sampdoria83 (55)
1999-2007Roma180 (84)
2007Fulham10 (3)
2007-2008Sampdoria13 (5)
2008-2009Roma12 (0)
Nazionale
1999-2005Bandiera dell'Italia Italia20 (3)
Carriera da allenatore
2009-2011RomaGiovanissimi
2011Roma
2011-2012Catania
2012-2015Fiorentina
2015-2016Sampdoria
2016-2017Milan
2017-2018Siviglia
2019Fiorentina
2021-2023Adana Demirspor
2023-Bandiera della Turchia Turchia
Palmarès
 Europei di calcio
Argento Belgio-Paesi Bassi 2000
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 22 settembre 2023

Vincenzo Montella (Pomigliano d'Arco, 18 giugno 1974) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, commissario tecnico della nazionale turca. Con la nazionale italiana è stato vicecampione d'Europa nel 2000.

Con la maglia del Genoa ha vinto una Coppa Anglo-Italiana nel 1996. Nel 2001, con la maglia della Roma, ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana, mentre con la Nazionale italiana è stato vicecampione d'Europa nel 2000. Con 141 gol in 288 gare, è 33º nella classifica dei marcatori della Serie A. Il 22 luglio 2013 entra a far parte della hall of fame della Roma.

Nella partita Lazio-Roma 1-5 del campionato 2001-2002 segnò 4 gol, record tuttora ineguagliato per il derby della Capitale. Ha segnato il maggior numero di doppiette consecutive in Serie A: quattro nella stagione 1996-1997, eguagliando il record di Ettore Puricelli, stabilito col Bologna nella stagione 1940-1941.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Montella è nato il 18 giugno 1974 a Pomigliano d'Arco ed è cresciuto a Castello di Cisterna, nell'entroterra napoletano; il padre è operaio dell'Alfasud, la madre casalinga.

A 13 anni fu selezionato dall'Empoli e nella città toscana incontrò Rita Iannaccone, che diventerà sua moglie e madre di suo figlio Alessio; la coppia si separa nel febbraio 2003. Dal 15 agosto 2010 è sposato in seconde nozze con Rachele Di Fiore (il matrimonio si è celebrato a Las Vegas), ex soubrette televisiva, da cui ha avuto altri due figli, Maddalena ed Emanuele.

Da giocatore, ad ogni gol segnato esultava correndo con le braccia tese perpendicolari al corpo, mimando il volo di un aeroplano; ciò lo portò ad essere soprannominato Aeroplanino. Nel 2000 fu tra i testimonial del videogioco FIFA 2000, dove compariva sulla copertina dell'edizione italiana con la maglia della Nazionale.[1]

Nel 2002 è apparso nel film Volesse il cielo!, di Vincenzo Salemme, durante la scena della partita di calcio tra poliziotti e detenuti, insieme ad altri due calciatori professionisti di origini napoletane: Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi con Empoli e Genoa[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nella scuola calcio San Nicola di Castello di Cisterna, comune dell'entroterra napoletano,[2] nel 1986 approda al vivaio dell'Empoli. Con la società toscana debutta in Serie C1 nella stagione 1990-1991, rimanendovi per cinque anni e giocando insieme e poi allenato da Luciano Spalletti. Nella stagione 1992-1993 e per circa metà della stagione 1993-1994 non scende in campo a causa di una frattura virale al perone prima ed un'infezione virale poi. Torna in campo nella stagione 1994-1995, in cui segna 17 reti. Nel 1995 passa in Serie B al Genoa, dove diede vita all'aeroplanino. Segnò 21 gol nella sua unica stagione in rossoblù, ottenendo anche l'unico trofeo internazionale della sua carriera, la Coppa Anglo-Italiana vinta a Wembley per 5-2 sul Port Vale; nell'occasione, segnò il terzo gol in mezza rovesciata.

Sampdoria[modifica | modifica wikitesto]
Montella alla Sampdoria nel 1997 mentre festeggia un gol con la sua iconica esultanza dell'aeroplanino.

Una volta riscattato dalla società empolese,[1] nell'estate del 1996, all'età di 22 anni, rimane a Genova ma cambia casacca, passando a vestire quella blucerchiata della Sampdoria che, acquistandolo per 8,5 miliardi di lire,[3] lo porta al debutto in Serie A. All'esordio in maglia blucerchiata, il 28 agosto 1996, nel derby di Coppa Italia proprio contro il Genoa, è autore di una doppietta. I primi gol in campionato arrivano il 21 settembre 1996, alla terza giornata, in Roma-Sampdoria, in cui mette a segno una doppietta che contribuisce alla vittoria contro la sua futura squadra.[4]

Dopo aver saltato sei partite per una pubalgia,[5] torna in campo all'undicesima giornata contro il Verona, per poi mettere a segno quattro doppiette consecutive – rispettivamente contro Inter, Vicenza, Udinese e Cagliari –, stabilendo un record per il calcio italiano in coabitazione con Ettore Puricelli. Alla prima stagione coi Doriani, Montella segna 22 gol in 28 partite, miglior risultato di sempre da parte di un esordiente italiano in massima serie, chiudendo secondo nella classifica cannonieri dietro all'atalantino Filippo Inzaghi.[5]

Nella stagione 1997-1998 Montella rimane sugli stessi livelli, siglando 20 gol in 33 partite, tra cui la tripletta del 21 dicembre 1997, la prima in Serie A, nel 6-3 contro il Napoli. Nonostante l'ottima annata, costellata 42 gol in 61 gare in Serie A, non viene convocato dal commissario tecnico della nazionale italiana Cesare Maldini per i campionati del mondo in Francia.[5]

All'inizio della stagione 1998-1999, dopo sole due partite ed un gol alla prima di campionato contro l'Udinese, un infortunio alla caviglia tiene fermo il giocatore per 4 mesi. Montella torna in campo a gennaio, mettendo a segno altri 11 gol, tra cui la tripletta contro l'Inter alla ventiseiesima giornata e le doppiette contro Fiorentina e Bologna alla trentaduesima e alla trentatreesima giornata, che non riescono però ad evitare la retrocessione della squadra ligure in Serie B.[6] Montella chiude la stagione con 12 gol segnati in 22 partite. L'ottima stagione gli vale l'esordio in nazionale.

Roma[modifica | modifica wikitesto]
Il neoacquisto Montella alla Roma nel precampionato 1999-2000, in posa con la mascotte del club.

Nell'estate 1999 la Roma lo acquista per 40 miliardi di lire.[7] Il 21 ottobre realizza contro l'IFK Göteborg in Coppa UEFA la sua prima doppietta in campo europeo[8]; nel campionato di Serie A va invece a segno per 18 volte, 2 delle quali nel derby del 21 novembre che i giallorossi vincono contro la Lazio per 4-1.[9]

L'arrivo di Gabriel Batistuta lo costringe spesso alla panchina nella stagione 2000-2001, nella quale riesce però a ritagliarsi uno spazio da protagonista nella volata finale che culmina con lo scudetto giallorosso[10]: le sue doppiette trascinano la Roma nelle vittorie interne contro Inter e Brescia[11][12] ed è sua la rete allo scadere che vale il pareggio al Delle Alpi contro la Juventus, nella scontro diretto del 6 maggio.[13] Il 17 giugno 2001, nell'ultima giornata di campionato sigla il secondo dei tre gol con i quali la Lupa batte il Parma e si laurea Campione.[14]

Montella in azione con la maglia romanista scudettata nel campionato 2001-2002.

Appone la propria firma anche sulla Supercoppa italiana 2001, realizzando la seconda delle tre marcature con le quali i capitolini battono la Fiorentina.[15] Il derby del 10 marzo 2002 lo vede assoluto protagonista, in quanto autore di un poker nell'1-5 dei giallorossi sui concittadini.[16] Nella stagione 2004-05, con la Roma invischiata nella lotta per la salvezza, l'attaccante risulta il miglior marcatore stagionale[17]; trovando minor spazio con Spalletti, nel gennaio 2007 è ceduto al Fulham.[18]

Fulham, ritorno a Genova e ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 gennaio 2007 passa in prestito al Fulham fino a fine stagione. Al debutto segna una doppietta in coppa; a fine stagione conta 10 presenze, con 3 gol.[19]

Il 12 luglio 2007 la Sampdoria raggiunge un accordo con la Roma per il ritorno di Montella, in prestito, in maglia blucerchiata. Il secondo esordio in campionato con la squadra ligure avviene il 26 agosto 2007, segnando un gol che permette ai blucerchiati di vincere 2-1 nella trasferta di Siena. Il 17 maggio 2008 segna il suo ultimo gol in Serie A con la Sampdoria, nell'ultima partita di campionato contro la Juventus terminata 3-3.

Terminato il prestito alla Sampdoria, nella stagione 2008-2009, a 34 anni, torna alla Roma. Totalizza 12 presenze in campionato, 2 in Champions League contro Cluj e Arsenal (contro cui segna uno dei rigori nella gara che sancisce l'eliminazione della Roma agli ottavi di finale) e 1 in Coppa Italia senza realizzare nessuna rete.

Il 2 luglio 2009 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato[20] dopo aver segnato 237 reti in partite ufficiali, tra squadre di club e nazionale.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordì in nazionale nel giugno 1999, poco prima di compiere 25 anni, convocato dal CT Dino Zoff.[21] Entrato a far parte del gruppo[22][23], partecipò all'Europeo 2000 giocando tre partite.[24]

Il 25 aprile 2001 segnò la prima rete in maglia azzurra, decidendo l'amichevole contro il Sudafrica[25]; il 27 marzo 2002 realizzò una doppietta all'Inghilterra.[26] Il commissario tecnico Giovanni Trapattoni lo convocò per il Mondiale del 2002[27], in cui lo fece entrare nella ripresa dell'incontro col Messico.[28] Dopo essere stato convocato anche da Marcello Lippi per due gare, in cui rimane in panchina, abbandona la nazionale nel 2005, con all'attivo 20 presenze e 3 reti.[29]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Roma[modifica | modifica wikitesto]

Montella alla guida della prima squadra romanista nel 2011

Il 2 luglio 2009 diventa l'allenatore della categoria Giovanissimi della Roma. Il 13 febbraio 2010 vince la prima edizione della Viareggio Junior Cup.[30]

Il 21 febbraio 2011, a 36 anni, viene promosso sulla panchina della prima squadra della Roma in seguito alle dimissioni di Claudio Ranieri[31] , diventando il più giovane allenatore della Serie A 2010-2011, con un ingaggio di 500.000 euro; in caso di qualificazione alla successiva edizione della UEFA Champions League avrebbe guadagnato come premio il 10% del proprio stipendio.[32] Privo del patentino per allenare le prime squadre ed assistito da Aurelio Andreazzoli (già collaboratore dell'ex allenatore dei giallorossi Luciano Spalletti),[33] esordisce sulla panchina della Roma due giorni dopo nel recupero della partita contro il Bologna rinviata per neve il 30 gennaio e valida per la 22ª giornata, incontro vinto dai giallorossi per 1-0.[34] Il 13 marzo 2011, battendo la Lazio per 2-0, vince il suo primo derby da allenatore.[35] Dopo aver portato la squadra al sesto posto finale in campionato e in semifinale di Coppa Italia, la Roma decide di sostituirlo con Luis Enrique[36].

Catania[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 giugno 2011 diviene l'allenatore del Catania in Serie A[37]; ottenendo la salvezza a fine campionato. Il 19 aprile 2012 vince il premio di "Miglior Allenatore del Mese" di marzo.[38]

Dopo essere arrivato 11º in campionato con il nuovo record di punti, quota 48, il 4 giugno il Catania annuncia di aver trovato un accordo di massima per l'interruzione del rapporto con l'allenatore campano.[39]

Fiorentina[modifica | modifica wikitesto]

Montella sulla panchina della Fiorentina nel 2012.

L'11 giugno 2012 diventa l'allenatore della Fiorentina, allora di proprietà di Andrea Della Valle.[40] La sua squadra apre la stagione con una vittoria per 2-1 sull'Udinese. A Firenze il tecnico plasma una squadra che ruota intorno ad un centrocampo molto tecnico formato da Aquilani, Pizarro e Borja Valero, integrato con i giovani attaccanti Ljajic e Jovetic. L'annata è molto positiva per la Fiorentina, che mette in mostra uno dei migliori collettivi della Serie A e conclude la stagione al quarto posto con 70 punti (miglior punteggio a parte le penalizzazioni delle stagioni 2005-2006 e 2006-2007). Mentre in Coppa Italia arriva fino ai quarti di finale venendo eliminato dalla Roma. Al termine del campionato, Montella viene insignito del Premio Nazionale Enzo Bearzot.[41] Il 28 maggio 2013 ad Amalfi gli viene assegnato il premio "Panchina giusta"[42] nel corso del meeting Football Leader organizzato dall'Assoallenatori.

Nella stagione seguente perde la finale di Coppa Italia contro il Napoli, arriva fino agli ottavi di finale di Europa League venendo eliminato dalla Juventus e si piazza di nuovo 4º in campionato con 65 punti.

Nell'annata 2014-2015 viene eliminato nelle semifinali di Coppa Italia dalla Juventus e di Europa League dal Siviglia e in campionato arriva ancora al 4º posto. L'8 giugno 2015, con un comunicato sul proprio sito ufficiale, la Fiorentina lo esonera a causa del suo comportamento, dopo alcune dichiarazioni del tecnico contro la società a riguardo delle clausole contrattuali.[43]

Sampdoria[modifica | modifica wikitesto]

Liberatosi dal club viola senza il pagamento della clausola di rescissione da 5 milioni di euro,[44] il 15 novembre 2015, subentrando all'esonerato Walter Zenga, diventa il nuovo allenatore della Sampdoria.[45][46] Esordisce sulla panchina blucerchiata il 22 novembre 2015 nella partita persa 1-0 contro l'Udinese. Dopo le quattro sconfitte tra Serie A e Coppa Italia, trova i primi punti contro la Lazio il 14 dicembre (1-1) e la prima vittoria contro il Palermo il 20 dicembre (2-0). La stagione si rivela molto complicata per la Sampdoria guidata da Montella, che alla fine si salva e ottiene il 15º posto in classifica con 40 punti. Le parti decidono quindi di interrompere il rapporto anticipatamente al termine della stagione.[47]

Milan[modifica | modifica wikitesto]

Montella al Milan nell'estate 2016

Il 30 giugno 2016 il Milan annuncia l'ingaggio di Montella come nuovo allenatore.[48] Alla prima di campionato la squadra rossonera registra un successo per 3-2 contro il Torino. Il 22 ottobre 2016, a San Siro, fa sua per 1-0 la classica contro la Juventus grazie alla rete di Manuel Locatelli. Il successivo 23 dicembre, sempre contro la formazione bianconera, vince a Doha la Supercoppa italiana trionfando ai tiri di rigore: per l'allenatore campano è il primo trofeo, e il ventinovesimo in 30 anni dell'era Berlusconi al Milan; rimane tuttavia questo, a posteriori, uno dei pochi acuti milanisti negli anni 2010, particolarmente turbolenti e poco fortunati per la compagine lombarda. Il campionato 2016-2017 viene chiuso al sesto posto; pur avendo riportato la squadra meneghina in Europa dopo 3 anni e mezzo di assenza, grazie alla qualificazione ai preliminari di Europa League, il lavoro del tecnico non riesce a soddisfare appieno l'ambiente rossonero.

All'inizio dell'annata seguente, il 26 settembre 2017, Montella si separa dal suo storico preparatore atletico Emanuele Marra.[49] Il successivo 27 novembre, all'indomani del pareggio casalingo contro il Torino e con la squadra relegata al settimo posto della classifica, stante le mancate aspettative di vertice del club (anche a fronte di un fastoso mercato estivo), viene esonerato dalla società e sostituito da Gennaro Gattuso.[50]

Siviglia[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 dicembre 2017 è nominato nuovo allenatore del Siviglia.[51] Dopo la vittoria al debutto contro il Cádiz agli ottavi di Coppa del Re per 0-2, il 6 gennaio, alla prima di campionato, perde il derby casalingo contro il Betis per 3-5. In campionato il suo Siviglia non procede alla grande, con un quarto posto che viene compromesso dalla sconfitta contro il diretto avversario Valencia, mentre in Coppa del Re e in Champions League il cammino è da sogno: nella prima Montella porta la squadra in finale, dopo aver eliminato Cadice agli ottavi, Atletico Madrid ai quarti e Leganes in semifinale; nella seconda riesce nell'impresa di battere il Manchester United di José Mourinho agli ottavi con un risultato complessivo di 2-1 (clamorosa vittoria ad Old Trafford dopo uno 0-0 a Siviglia), portando così il Siviglia per la seconda volta nella sua storia ai quarti di finale (dopo il precedente della stagione 1957-58 in Coppa dei Campioni), venendo poi eliminato dal Bayern Monaco.

Il 28 aprile 2018, a causa della sconfitta per 2-1 a Valencia contro il Levante, è esonerato dopo una serie di nove partite senza vittoria comprendente cinque sconfitte, inclusa la disfatta (0-5) in finale di Coppa del Re contro il Barcellona, con la squadra all'ottavo posto in campionato ed a rischio di mancata qualificazione alla successiva Europa League.[52] Al suo posto viene chiamato Joaquín Caparrós.

Ritorno a Firenze ed Adana Demirspor[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 aprile 2019 ritorna dopo quattro anni alla Fiorentina, in sostituzione del dimissionario Stefano Pioli.[53] Quattro giorni dopo, al suo secondo debutto sulla panchina viola, pareggia per 0-0 contro il Bologna.[54] In seguito la squadra viola inanella una serie di cinque sconfitte[55][56] consecutive in campionato (sei con la semifinale di ritorno con l'Atalanta di Coppa Italia)[57] che la portano a lottare per la salvezza all'ultima giornata, dove riesce comunque a centrare l'obiettivo dopo il pareggio per 0-0 con il Genoa.[58] Il 14 giugno 2019 viene confermato sulla panchina viola dal nuovo proprietario del club Rocco Commisso.[59]

Il 24 agosto, in occasione di Fiorentina-Napoli, diviene il primo allenatore di Serie A a essere ammonito.[60][61] Il 21 dicembre seguente, dopo la sconfitta per 1-4 contro la Roma e dopo un’esperienza contrassegnata da risultati molto deludenti (solo 4 vittorie in 24 partite di campionato nella sua seconda gestione), viene esonerato.[62]

Il 1º settembre 2021, dopo quasi due anni d'inattività, ritorna ad allenare firmando con l'Adana Demirspor, club neopromosso nella massima serie turca nel quale milita il giocatore italiano Mario Balotelli.[63] Ingaggiato in sostituzione di Samet Aybaba, esonerato dopo una lite proprio con Balotelli ed al culmine di un negativo avvio di stagione,[64] conduce la squadra al nono posto. Nell'annata 2022-2023 ottiene il quarto posto, portando la squadra alla qualificazione alla Conference League. Il 13 giugno 2023 si separa dal club turco.[65]

Nazionale turca[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 settembre 2023, Montella viene ufficialmente nominato come nuovo commissario tecnico della nazionale turca, firmando un contratto triennale con la federazione[66][67] e sostituendo l'esonerato Stefan Kuntz.[67] Nell'occasione, diventa il quarto allenatore italiano nella storia degli Ay-Yıldızlılar, dopo Sandro Puppo, Giovanni Varglien e Leandro Remondini.[68][69] Al contempo, assume anche l'incarico di supervisore della nazionale Under-21.[70] Esordisce sulla panchina turca nella vittoria esterna 1-0 contro la Croazia, valida per le qualificazioni all'europeo di Germania 2024. Successivamente, con il successo per 4-0 contro la Lettonia, la nazionale turca si qualifica all'europeo con 2 turni d'anticipo.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1990-1991 Bandiera dell'Italia Empoli C1 1 0 CI - - - - - - - - 1 0
1991-1992 C1 7 4 CI - - - - - - - - 7 4
1992-1993 C1 13 6 CI - - - - - - - - 13 6
1993-1994 C1 - - CI - - - - - - - - 0 0
1994-1995 C1 30 17 CI - - - - - - - - 30 17
Totale Empoli 51 27 - - - - - - 51 27
1995-1996 Bandiera dell'Italia Genoa B 34 21 CI 1 2 - - - CAI 5 5 40 28
1996-1997 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 28 22 CI 2 2 - - - - - - 30 24
1997-1998 A 33 20 CI 4 1 CU 2 - - - - 39 21
1998-1999 A 22 12 CI 1 1 Int 6 3 - - - 29 16
1999-2000 Bandiera dell'Italia Roma A 31 18 CI 3 - CU 7 3 - - - 41 21
2000-2001 A 28 13 CI 2 2 CU 8 3 - - - 38 18
2001-2002 A 19 13 CI - - UCL 6 1 SI 1 1 26 15
2002-2003 A 29 9 CI 5 2 UCL 11 - - - - 45 11
2003-2004 A 11 5 CI - - CU 3 - - - - 14 5
2004-2005 A 37 21 CI 6 1 UCL 3 1 - - - 46 23
2005-2006 A 13 1 CI - - CU 3 1 - - - 16 2
2006-gen. 2007 A 12 3 CI 2 3 UCL 3 - SI - - 17 6
gen.-giu. 2007 Bandiera dell'Inghilterra Fulham PL 10 3 FACup+CdL 2+0 3+0 - - - - - - 12 6
2007-2008 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 13 4 CI - - Int+CU 1+4 0+1 - - - 18 5
Totale Sampdoria 96 58 7 4 13 4 116 66
2008-2009 Bandiera dell'Italia Roma A 12 0 CI 1 0 UCL 2 0 - - - 15 0
Totale Roma 192 83 19 8 46 9 1 1 258 101
Totale carriera 383 192 29 14 59 13 6 6 477 225

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
5-6-1999 Bologna Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 2000 - Ingresso al 46’ 46’
13-11-1999 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 1 – 3 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole - Ingresso al 68’ 68’
23-2-2000 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole - Uscita al 45’ 45’
3-6-2000 Oslo Norvegia Bandiera della Norvegia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 76’ 76’
19-6-2000 Eindhoven Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2000 - 1º turno -
2-7-2000 Rotterdam Francia Bandiera della Francia 2 – 1 gg Bandiera dell'Italia Italia Euro 2000 - Finale - Ingresso al 86’ 86’
11-10-2000 Ancona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 83’ 83’
24-3-2001 Bucarest Romania Bandiera della Romania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 86’ 86’
28-3-2001 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 69’ 69’
25-4-2001 Perugia Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Sudafrica Sudafrica Amichevole 1
2-6-2001 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 79’ 79’
27-3-2002 Leeds Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 2 Ingresso al 46’ 46’
17-4-2002 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
13-6-2002 Ōita Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2002 - 1º turno - Ingresso al 56’ 56’
7-9-2002 Baku Azerbaigian Bandiera dell'Azerbaigian 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 - Ingresso al 58’ 58’
12-10-2002 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Qual. Euro 2004 - Ingresso al 46’ 46’
16-10-2002 Cardiff Galles Bandiera del Galles 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 - Uscita al 70’ 70’
17-11-2004 Messina Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Finlandia Finlandia Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
9-2-2005 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Russia Russia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
Totale Presenze 20 Reti 3

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 30 maggio 2023. In grassetto le competizioni vinte.[71]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
feb.-giu. 2011 Bandiera dell'Italia Roma A 13 7 3 3 CI 2 0 1 1 UCL 1 0 0 1 - - - - - 16 7 4 5 43,75 Sub., 6º
2011-2012 Bandiera dell'Italia Catania A 38 11 15 12 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 40 12 15 13 30,00 11º
2012-2013 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 38 21 7 10 CI 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 42 24 7 11 57,14
2013-2014 A 38 19 8 11 CI 5 3 0 2 UEL 12 7 3 2 - - - - - 55 29 11 15 52,73
2014-2015 A 38 18 10 10 CI 4 3 0 1 UEL 14 7 4 3 - - - - - 56 28 14 14 50,00
nov. 2015-2016 Bandiera dell'Italia Sampdoria A 26 6 6 14 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 27 6 6 15 22,22 Sub., 15º
2016-2017 Bandiera dell'Italia Milan A 38 18 9 11 CI 2 1 0 1 - - - - - SI 1 0 1 0 41 19 10 12 46,34
giu.-nov. 2017 A 14 6 2 6 CI 0 0 0 0 UEL 9 7 2 0 - - - - - 23 13 4 6 56,52 Eson.
Totale Milan 52 24 11 17 2 1 0 1 9 7 2 0 1 0 1 0 64 32 14 18 50,00
dic. 2017-apr. 2018 Bandiera della Spagna Siviglia PD 17 5 4 8 CR 7 5 1 1 UCL 4 1 2 1 - - - - - 28 11 7 10 39,29 Sub., Eson.
apr.-giu. 2019 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 7 0 2 5 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 8 0 2 6 &&0,00 Sub., 16º
lug.-dic. 2019 A 17 4 5 8 CI 2 2 0 0 - - - - - - - - - - 19 6 5 8 31,58 Eson.
Totale Fiorentina 138 62 32 44 16 11 0 5 26 14 7 5 - - - - 180 87 39 54 48,33
set. 2021-2022 Bandiera della Turchia Adana Demirspor SL 35 15 8 12 TK 4 3 0 1 - - - - - - - - - - 39 18 8 13 46,15 Sub., 9°
2022-2023 SL 36 20 9 7 TK 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 39 22 9 8 56,41
Totale Adana Demirspor 71 35 17 19 7 5 0 2 - - - - - - - - 78 40 17 21 51,28
Totale carriera 355 150 88 117 37 23 2 12 40 22 11 7 1 0 1 0 433 194 103 136 44,80

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
Turchia Bandiera della Turchia 21 settembre 2023 in corso 5 3 1 1 9 4 +5 60,00
Totale 5 3 1 1 9 4 +5 60,00

Nazionale turca nel dettaglio[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 25 marzo 2024.

Stagione Squadra Campionato Piazzamento Andamento Reti
Giocate Vittorie Pareggi Sconfitte % vittorie GF GS DR
2023 Bandiera della Turchia Turchia Qual. Euro 2024 Sub., 1º nel Gruppo D, qualificato 3 2 1 0 66,67 6 1 +5
giu.-lug. 2024 Euro 2024 qualificato 0 0 0 0 ! 0 0 +0
Dal 2023 Amichevoli 2 1 0 1 50,00 3 3 +0
Totale Turchia 5 3 1 1 60,00 9 4 +5

Panchine da commissario tecnico della nazionale turca[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Turchia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
12-10-2023 Osijek Croazia Bandiera della Croazia 0 – 1 Bandiera della Turchia Turchia Qual. Euro 2024 Barış Alper Yılmaz Cap:H. Çalhanoğlu
15-10-2023 Konya Turchia Bandiera della Turchia 4 – 0 Bandiera della Lettonia Lettonia Qual. Euro 2024 Yunus Akgün
2 Cenk Tosun
Kerem Aktürkoğlu
Cap:H. Çalhanoğlu
18-11-2023 Berlino Germania Bandiera della Germania 2 – 3 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole Ferdi Kadıoğlu
Kenan Yıldız
Yusuf Sarı (rig.)
Cap: K. Ayhan
21-11-2023 Cardiff Galles Bandiera del Galles 1 – 1 Bandiera della Turchia Turchia Qual. Euro 2024 Yusuf Yazıcı (rig.) Cap: U. Çakır
22-3-2024 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 0 Bandiera della Turchia Turchia Amichevole - Cap: H. Çalhanoğlu
Totale Presenze 5 Reti 9

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b RaiSport - 27 giugno 2001 - Giochi: Fifa 2002 & Totti, su www2.raisport.rai.it. URL consultato il 4 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  2. ^ A Napoli la fabbrica dei talenti - Il Mattino 21/09/2008 Archiviato l'11 marzo 2011 in Internet Archive.
  3. ^ A Napoli la fabbrica dei talenti - Il Mattino 21/09/2008 Archiviato l'11 marzo 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Piero Serantoni, A Montella basta un tempo, in La Stampa, 22 settembre 1996, p. 30.
  5. ^ a b c Montella, la carriera di un uomo di calcio, su ilsecoloxix.it (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
  6. ^ Gianluca Minchiotti, Derby, doppio ex Montella: 'Dal Genoa alla Samp, senza pentimenti', in calciomercato.com.
  7. ^ Gaetano Imparato, Montella non ha dubbi "Totti come Mancini", in La Gazzetta dello Sport, 15 luglio 1999.
  8. ^ Mattia Chiusano, Montella, la Roma torna a volare, in la Repubblica, 22 ottobre 1999, p. 58.
  9. ^ Mattia Chiusano, Il grande colpo di Capello, in la Repubblica, 22 novembre 1999, p. 48.
  10. ^ Giorgio Lo Giudice, Batistuta fa sognare la Roma, in La Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2000.
  11. ^ Ruggiero Palombo, Valerio Piccioni, Gaetano Imparato, Lello Garinei, Luca Curino e Andrea Elefante, Bumb bum Montella fa disperare l'Inter, in La Gazzetta dello Sport, 5 marzo 2001.
  12. ^ Mattia Chiusano, Montella fa il fenomeno Sette vittorie: Roma record, in la Repubblica, 12 marzo 2001, p. 42.
  13. ^ Montella e Nakata rimontano la Juve, su repubblica.it, 6 maggio 2001.
  14. ^ Roma, show all'Olimpico per la festa scudetto, su repubblica.it, 17 giugno 2001.
  15. ^ SupeRoma Supercoppa, su www2.raisport.rai.it, 19 agosto 2001. URL consultato il 4 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2018).
  16. ^ Ruggiero Palombo, Montellissima Roma!, in La Gazzetta dello Sport, 11 marzo 2002.
  17. ^ Corrado Sannucci, messina-roma, in la Repubblica, 20 settembre 2004, p. 43.
  18. ^ L'Inghilterra innamorata di Montella, su gazzetta.it, 18 gennaio 2007. URL consultato il 4 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2018).
  19. ^ La Roma ufficializza la cessione di Montella in prestito al Fulham, su gazzetta.it.
  20. ^ Roma, Vincenzo Montella si ritira, su ansa.it, 2 luglio 2009.
  21. ^ Enrico Currò, La felicità di Zoff, in la Repubblica, 6 giugno 1999, p. 43.
  22. ^ Nazionale, tornano Del Piero e Ferrara, su repubblica.it, 4 ottobre 1999.
  23. ^ Alberto Cerruti, Nicola Cecere e Paolo Condò, Zoff ordina il 2 fisso, in La Gazzetta dello Sport, 9 ottobre 1999.
  24. ^ Europei, Peruzzi dice no a Zoff, su repubblica.it, 15 maggio 2000.
  25. ^ La Nazionale supera il test del Sudafrica, su repubblica.it, 25 aprile 2001.
  26. ^ Luca Calamai, Manlio Gasparotto e Fabio Licari, INGHILTERRA-ITALIA 1-2, in La Gazzetta dello Sport, 28 marzo 2002.
  27. ^ Azzurri, ecco le maglie, su repubblica.it, 15 maggio 2002.
  28. ^ Massimo Vincenzi, Del Piero e l'Ecuador salvano una brutta Italia, su repubblica.it, 13 giugno 2002.
  29. ^ Enrico Currò, Lippi guarda già ai mondiali, su repubblica.it, 17 novembre 2004.
  30. ^ Viareggio, alla Roma la Junior Cup, su tuttomercatoweb.com, 13 febbraio 2010.
  31. ^ Conduzione tecnica affidata al Sig Vincenzo Montella Asroma.it
  32. ^ Vincenzo Montella è il nuovo allenatore della Roma Archiviato il 24 febbraio 2011 in Internet Archive. Asromavideo.com
  33. ^ AS ROMA/ Ritratto - Ecco Montella, aeroplanino senza patente: dai Giovanissimi alle "prime donne" Ilsussidiario.net
  34. ^ Prima gioia per Montella. De Rossi abbatte il Bologna Gazzetta.it
  35. ^ Maurizio Nicita, Il derby di Totti, festa Roma! Lazio al tappeto: finisce 2-0, in Gazzetta.it, 13 marzo 2011. URL consultato il 13 marzo 2011.
  36. ^ (EN) Roma: Luis Enrique nuovo allenatore, su sportmediaset.mediaset.it, 7 giugno 2011.
  37. ^ Montella nuovo allenatore del Catania, su tuttosport.com, 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).
  38. ^ È Vincenzo Montella il miglior allenatore di marzo: questa mattina il premio a Torre del Grifo, su legaseriea.it, 19 aprile 2012. URL consultato il 19 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
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  40. ^ VINCENZO MONTELLA È IL NUOVO ALLENATORE DELLA FIORENTINA, su it.violachannel.tv, violachannel.tv, 11 giugno 2012.
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  43. ^ Fiorentina, esonerato Montella: "Venuta meno la fiducia". In pole c'è Paulo Sousa
  44. ^ Vincenzo Montella alla Sampdoria, nessuna clausola pagata alla Fiorentina per il tecnico Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive.
  45. ^ MONTELLA È IL NUOVO ALLENATORE DELLA SAMPDORIA, su sampdoria.it, 15 novembre 2015. URL consultato il 15 novembre 2015.
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  47. ^ Il saluto di Montella: «Grazie Samp, resterai un pezzo della mia vita», su sampdoria.it, 29 giugno 2016. URL consultato il 3 ottobre 2022.
  48. ^ Benvenuto mister Montella!, su acmilan.com, 30 giugno 2016. URL consultato il 3 luglio 2016.
  49. ^ Arianna Ravelli, Milan, via il preparatore Marra: prima mossa anti-crisi di Montella, in Corriere della Sera. URL consultato il 3 ottobre 2017.
  50. ^ COMUNICATO UFFICIALE: VINCENZO MONTELLA, in AC Milan. URL consultato il 27 novembre 2017.
  51. ^ Siviglia, ecco Montella: "Voglio vincere. Qui potrò esprimere le mie idee", in Gazzetta dello sport. URL consultato il 30 dicembre 2017.
  52. ^ EL SEVILLA FC DESTITUYE A VINCENZO MONTELLA sevillafc.es
  53. ^ MONTELLA È IL NUOVO ALLENATORE DELLA FIORENTINA, su it.violachannel.tv, 10 aprile 2019.
  54. ^ Fiorentina-Bologna 0-0. Inizia con un pareggio il Montella bis in viola, su gazzetta.it. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  55. ^ Parma-Fiorentina 1-0, un autogol di Gerson regala la salvezza ai ducali, su repubblica.it, 19 maggio 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  56. ^ Prendere Montella in corsa non è una buona idea, su rivistaundici.com, 20 maggio 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  57. ^ Atalanta-Fiorentina 2-1: Ilicic-Gomez, Gasp in finale. Muriel non basta ai viola, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  58. ^ Fiorentina-Genoa 0-0: annoiati e contenti, viola e rossoblù restano in Serie A, su repubblica.it, 26 maggio 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  59. ^ ACF FIORENTINA CONFERMA MISTER VINCENZO MONTELLA ALLA GUIDA TECNICA DELLA PRIMA SQUADRA, su it.violachannel.tv, 14 giugno 2019.
  60. ^ Montella è il primo allenatore ammonito in Serie A, su numericalcio.it. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  61. ^ Giudice sportivo: nessuna prova Tv per Mertens, multa alla Fiorentina e ammonizione a Montella, su firenzepost.it, 27 agosto 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  62. ^ VINCENZO MONTELLA NON È PIÙ L’ALLENATORE DELLA FIORENTINA, su it.violachannel.tv, 21 dicembre 2019.
  63. ^ Montella riparte dalla Turchia: allenerà Balotelli all'Adana, su corrieredellosport.it, 1º settembre 2021. URL consultato il 1º settembre 2021.
  64. ^ Andrea Romano, MARIO BALOTELLI-ADANA PRIME SCINTILLE E TECNICO ESONERATO. ORA TOCCA A VINCENZO MONTELLA?, su eurosport.it, 30 agosto 2021. URL consultato il 1º settembre 2021.
  65. ^ Turchia, Montella lascia l'Adana Demirspor
  66. ^ (TR) A Milli Futbol Takımımızın Yeni Teknik Direktörü Vincenzo Montella, su tff.org, 21 settembre 2023. URL consultato il 21 settembre 2023.
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  68. ^ Furio Zara, Montella ct della Turchia: l’aeroplanino pronto al decollo, su repubblica.it, 21 settembre 2023. URL consultato il 21 settembre 2023.
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  70. ^ Leonardo Gualano, La Turchia punta con forza su Montella: sarà sua anche la supervisione dell’Under 21, su goal.com, 27 settembre 2023. URL consultato il 27 settembre 2023.
  71. ^ Vincenzo Montella, su transfermarkt.it. URL consultato l'11 settembre 2016.
  72. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Vincenzo Montella, su quirinale.it. URL consultato il 7 aprile 2011.

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