Nazionale di calcio femminile dell'Italia

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Bandiera dell'Italia Italia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione FIGC
Federazione Italiana Giuoco Calcio[1]
Confederazione UEFA
Codice FIFA ITA
Soprannome Azzurre
Selezionatore Bandiera dell'Italia Andrea Soncin
Record presenze Patrizia Panico (204)
Capocannoniere Patrizia Panico (110)
Ranking FIFA 14º (15 marzo 2024)[2]
Sponsor tecnico Adidas
Esordio internazionale
Bandiera dell'Italia Italia 2-1 Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia
Viareggio, 23 febbraio 1968
Migliore vittoria
Bandiera dell'Italia Italia 15-0 Macedonia Bandiera della Macedonia
Vercelli, 17 settembre 2014
Peggiore sconfitta
Bandiera della Danimarca Danimarca 6-0 Italia Bandiera dell'Italia
Ringsted, Danimarca; 16 maggio 1982
Bandiera della Svizzera Svizzera 6-0 Italia Bandiera dell'Italia
Larnaca, Cipro; 6 marzo 2017
Campionato del mondo
Partecipazioni 4 (esordio: 1991)
Miglior risultato Quarti di finale (1991 e 2019)
Campionato d'Europa
Partecipazioni 12 (esordio: 1984)
Miglior risultato Argento Secondo posto (1993 e 1997)

La nazionale di calcio femminile dell'Italia è la selezione maggiore femminile di calcio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che rappresenta l'Italia nelle varie competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali.

In base alla classifica resa nota dalla FIFA il 15 marzo 2024, occupa il 14º posto del FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking[2].

In qualità di membro dell'UEFA partecipa a vari tornei di calcio internazionali, come le qualificazioni al campionato mondiale, al campionato europeo e ai Giochi olimpici estivi, oltre che a vari tornei ad invito, come l'Algarve Cup o la Cyprus Cup.

Vanta due secondi posti al campionato europeo, mentre al campionato mondiale il massimo traguardo sono i quarti di finale, raggiunti in due occasioni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anni 60 e 70: gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: la capitana azzurra Elena Schiavo premiata da Adriano Celentano al termine di un'amichevole a San Siro nel 1974.

La nazionale femminile giocò la sua prima partita il 23 febbraio del 1968 a Viareggio, contro la Cecoslovacchia, ma non faceva ancora parte della Federazione Italiana Calcio Femminile, che nacque solo l'11 marzo a Viareggio. Fin dagli inizi disputò i vari tornei continentali ed internazionali che in quegli anni nacquero in Europa e nel mondo, ottenendo anche discreti successi. Con la nascita dei campionati europei (1984), organizzati dalla UEFA, ed in seguito dei campionati mondiali, organizzati dalla FIFA, le massime competizioni internazionali femminili divennero equivalenti di quelle maschili.

Dopo l'esordio nel 1968 la nazionale italiana scese in campo per disputare altre amichevoli e tornei internazionali non ufficiali, quali la Coppa Europa nel 1969 che la vide vincere la finale sulla Danimarca[3], la Coppa del Mondo nel 1970 che la vide perdere la finale dalla stessa nazionale danese[4], competizioni entrambe organizzate in Italia, e il Mundial in Messico nel 1971 che la vide arrivare terza[5]. Nel 1979 la nazionale italiana partecipò al campionato europeo non ufficiale, organizzato sempre in Italia, raggiungendo nuovamente la finale, disputatasi allo stadio San Paolo di Napoli e nella quale trionfò ancora la Danimarca[6].

Tra il 1981 e il 1988 si disputarono cinque edizioni del Mundialito, un torneo internazionale a invito, tra gli eventi del panorama calcistico femminile più prestigiosi prima dell'avvento del campionato mondiale. A parte la prima edizione nel 1981 che venne organizzata in Giappone, le successive quattro vennero organizzate in Italia e la nazionale italiana ottenne complessivamente tre vittorie e due secondi posti[7]. I trionfi arrivano nel 1981, vincendo il girone, nel 1984 superando la Germania Ovest in finale e nel 1984 superando gli Stati Uniti in finale, mentre nelle altre due edizioni perse la finale contro l'Inghilterra.

Anni 80 e 90: il periodo Morace[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra: Elisabetta Vignotto e Carolina Morace in nazionale nella seconda metà degli anni 80.

Nel 1984 la UEFA organizzò la prima edizione del campionato europeo col nome di European Competition for Women's Football. Vincendo il gruppo 3 delle qualificazioni, la nazionale italiana fu una delle quattro squadre a guadagnare l'accesso alla fase finale[8]. Qui l'Italia affrontò la Svezia, venendo sconfitta sia nella gara di andata, disputata allo stadio Flaminio di Roma davanti a 10 000 spettatori, sia nella gara di ritorno a Linköping[8]. Nel 1987 l'Italia conquistò nuovamente l'accesso alla fase finale dell'europeo, vincendo senza troppi problemi il girone 4 delle qualificazioni. Nella fase finale organizzata in Norvegia, la nazionale italiana perse la semifinale contro le padrone di casa, ma conquistò il terzo posto superando l'Inghilterra grazie alle reti di Carolina Morace ed Elisabetta Vignotto[9]. Le buone prestazioni delle ragazze italiane vennero confermate anche nell'edizione 1989: superata la fase di qualificazione grazie alla vittoria nello spareggio contro la Francia, la nazionale italiana concluse al quarto posto il torneo, avendo perso la semifinale contro la Germania Ovest dopo i tiri di rigore e la finale per il terzo posto contro la Svezia dopo i tempi supplementari[10].

Nel 1991 il campionato europeo venne rinominato UEFA Women's Championship con l'Italia ancora una volta ammessa alla fase finale a quattro, dopo aver conquistato l'accesso nello spareggio contro la nazionale svedese[11]. Nel torneo finale l'Italia ripeté quanto successo due anni prima, perdendo sia la semifinale contro le padrone di casa tedesche sia la finale per il terzo posto contro la Danimarca, ma col quarto posto finale conquistò l'accesso alla prima edizione del campionato mondiale organizzato dalla FIFA in quello stesso anno[11]. Il campionato mondiale venne organizzato in Cina e l'Italia venne sorteggiata nel gruppo 3 assieme a Germania, Taipei Cinese e Nigeria[12]. L'Italia concluse il girone al secondo posto grazie alle due vittorie contro Taipei e Nigeria e alla sconfitta contro la Germania e alle quattro reti realizzate da Carolina Morace, guadagnando l'accesso ai quarti di finale, dove venne sconfitta dalla Norvegia per 3-2 dopo i tempi supplementari[12].

Sergio Guenza, commissario tecnico dell'Italia per due volte finalista europea nel 1993 e nel 1997.

Il 1993 fu l'anno del campionato europeo organizzato in Italia[13]. Dopo aver superato l'Inghilterra nello spareggio di accesso alla fase finale, la nazionale italiana superò la Germania in semifinale dopo i tiri di rigore. Nella finale disputata allo stadio Manuzzi di Cesena la nazionale italiana venne superata per 1-0 dalla Norvegia, vedendo così sfumare il sogno di vincere il suo primo campionato europeo in casa[13]. Sempre la Norvegia negò all'Italia la partecipazione alla fase finale del campionato europeo 1995, superandola nello spareggio di ammissione. Di conseguenza, l'Italia mancò anche l'appuntamento con la qualificazione al campionato mondiale 1995. Grazie anche all'allargamento del numero di squadre partecipanti alla fase finale dell'europeo da 4 a 8, l'Italia partecipò al campionato europeo 1997. Sorteggiata nel gruppo B, vinse sulla Norvegia e pareggiò contro Danimarca e Germania, ma venne ammessa come prima del girone alla fase a eliminazione diretta[14]. In semifinale l'Italia superò per 2-1 la Spagna, ma in finale venne sconfitta per 2-0 dalla Germania, che confermò il suo dominio in campo europeo[14].

Nel 1998 la nazionale italiana superò la fase di qualificazione e guadagnò l'accesso per la seconda volta al campionato mondiale per l'edizione 1999 che si disputò negli Stati Uniti. L'Italia venne sorteggiata nel gruppo B assieme al Brasile, alla Germania e al Messico: dopo aver pareggiato per 1-1 contro le tedesche nella partita di esordio, le italiane persero contro le brasiliane per 2-0, e chiusero il girone con una vittoria per 2-0 sulle messicane, concludendo al terzo posto il raggruppamento e venendo subito eliminate[15].

Anni 2000: la crisi[modifica | modifica wikitesto]

Patrizia Panico, recordwoman di presenze e reti con la maglia azzurra.

Con l'inizio degli anni duemila iniziò un calo nelle prestazioni della nazionale italiana, che non fu più in grado di mantenere i livelli di vertice raggiunti nel decennio precedente. Al campionato europeo 2001 l'Italia, allenata da Carolina Morace, venne eliminata nella fase a gironi per la peggior differenza reti rispetto alla Norvegia, gettando via la qualificazione nella terza partita persa per 2-0 dalla Francia già eliminata[16].

Quattro anni dopo al campionato europeo 2005 l'Italia fu la delusione maggiore del torneo, avendo concluso il suo raggruppamento a zero punti, avendo perso tutte e tre le partite contro Germania, Norvegia e Francia, subendo dodici reti complessivamente[17]. Il riscatto arrivò nell'edizione 2009 dello stesso campionato europeo con la nazionale che con due vittorie su Inghilterra e Russia riuscì a superare la fase a gironi col secondo posto dietro alla Svezia che l'aveva sconfitta. Nei quarti di finale l'Italia affrontò la Germania, tenendole testa per tutta la partita disputata a Lahti, ma venendo comunque sconfitta per 2-1 dalle tedesche che poi andarono a vincere il loro settimo titolo continentale[18].

Dopo aver mancato la qualificazione alle edizioni 2003 e 2007 del campionato mondiale, la nazionale italiana mancò la qualificazione all'edizione 2011 al play-off tra le confederazioni UEFA e CONCACAF. Il play-off si disputò su partite di andata e ritorno tra Italia e Stati Uniti. Le statunitensi si imposero in entrambe le gare per 1-0: all'andata a Padova decise una rete di Alex Morgan al quarto minuto di recupero, mentre nel ritorno giocato a Bridgeview decise una rete di Amy Rodriguez nel primo tempo, mandando gli Stati Uniti al mondiale tedesco[19].

Anni 2010: la risalita[modifica | modifica wikitesto]

L'Italia durante la partita contro l'Australia al mondiale 2019

Guadagnato l'accesso al campionato europeo di Svezia 2013 vincendo il girone di qualificazione con nove vittorie su dieci partite, la nazionale italiana venne sorteggiata nel gruppo A con le padrone di casa svedesi, con la Danimarca e con la Finlandia. Superò la fase a gironi col secondo posto, frutto di una vittoria, un pareggio e una sconfitta e venne così ammessa ai quarti di finale, dove incontrò nuovamente la Germania. Anche in questa circostanza le italiane tennero testa alle campionesse in carica tedesche, perdendo solamente per 1-0[20].

Nel biennio successivo l'Italia, guidata da Antonio Cabrini, venne impegnata nelle qualificazione al campionato mondiale 2015: nonostante le otto vittorie su dieci partite, incluse due vittorie record contro la Macedonia (11-0 e 15-0)[21], il girone 2 venne chiuso al secondo posto dietro alla Spagna, mandando l'Italia agli spareggi per un solo posto per il mondiale. Nel primo turno degli spareggi l'Italia superò l'Ucraina grazie alla vittoria per 2-1 a Rieti e al pareggio per 2-2 a Leopoli. In finale l'Italia affrontò i Paesi Bassi, pareggiando la gara di andata a L'Aia per 1-1, ma perdendo il ritorno in casa a Verona per 1-2 con Vivianne Miedema, autrice di tutte le reti delle orange, vedendo sfumare nuovamente l'accesso al mondiale al play-off finale[22]. Nel biennio successivo l'Italia superò le qualificazioni al campionato europeo 2017 come seconda nel suo girone dietro alla Svizzera.

Prima della partecipazione al campionato europeo 2017, la nazionale italiana femminile aveva partecipato nel marzo 2017 alla Cyprus Cup 2017, ottenendo risultati deludenti compresa la clamorosa sconfitta per 0–6 rimediata contro la Svizzera[23]. Il campionato europeo fu deludente per la nazionale che concluse all'ultimo posto il gruppo B dietro a Germania, Svezia e Russia, dopo due sconfitte contro Germania e Russia, e una vittoria nella terza partita contro le svedesi[24].

Milena Bertolini, selezionatrice della nazionale dal 2017 al 2023.

Il 4 agosto 2017, dopo il deludente campionato d'Europa, la FIGC sceglie Milena Bertolini come nuova allenatrice della nazionale italiana femminile, subentrando ad Antonio Cabrini, che lascia la panchina azzurra dopo 5 stagioni.[25] Da quel momento, l'Italia inizia ad inanellare una serie di vittorie consecutive in tutte le partite disputate durante la fase di qualificazione ai Mondiali di calcio 2019 fino ad ottenere a venti anni di distanza dall'ultima partecipazione la sua terza qualificazione ai campionati mondiali organizzati dalla FIFA, vincendo con una partita di anticipo il suo girone di qualificazione l'8 giugno 2018 grazie alla vittoria casalinga contro il Portogallo (3-0).[26][27] La partecipazione al mondiale, dopo vent'anni d'assenza, rappresenta un punto di svolta per la nazionale italiana femminile e per tutto il movimento del calcio femminile in Italia.

«Ognuna di noi quando ha saputo di essere convocata, sono sicura che ha pianto... me compresa.»

Il sorteggio della fase finale del torneo riservò all'Italia il Gruppo C con Australia, Brasile e Giamaica[29][30]; il girone viene concluso in testa, in virtù di una miglior differenza-gol nei confronti del Brasile (il quale, da par suo, si impone nello scontro diretto)[31]. L'affermazione a scapito della Cina consente alla squadra — esattamente come 28 anni addietro — di accedere ai quarti di finale[32][33], in cui si verifica l'eliminazione per mano dei Paesi Bassi[34].

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2021, a conferma della crescita mostrata negli anni precedenti, la squadra di Milena Bertolini ottiene, in qualità di una delle tre migliori seconde, la qualificazione diretta al campionato europeo 2022,[35] dove, tuttavia, le azzurre disattendono le aspettative, uscendo al primo turno come ultime classificate nel girone vinto dalla Francia.

Smaltita la delusione europea, nel settembre 2022 la nazionale femminile italiana riesce ad ottenere la qualificazione diretta al campionato del mondo 2023. Nella fase finale, vinta la prima gara per 1-0 con rete di Girelli con l'Argentina, le italiane perdono per 0-5 contro la Svezia la seconda partita del girone e a causa della sconfitta per 3-2 contro il Sudafrica, maturata dopo aver subito la rete decisiva nei minuti di recupero del secondo tempo,[36] vengono eliminate al primo turno.

Partecipazione ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1991 Quarti di finale
1995 Non qualificata
1999 Primo turno
2003 Non qualificata
2007 Non qualificata
2011 Non qualificata
2015 Non qualificata
2019 Quarti di finale
2023 Primo turno
Campionato europeo
Edizione Risultato
1984 Semifinali
1987 Terzo posto
1989 Quarto posto
1991 Quarto posto
1993 Secondo posto
1995 Non qualificata
1997 Secondo posto
2001 Fase a gironi
2005 Fase a gironi
2009 Quarti di finale
2013 Quarti di finale
2017 Fase a gironi
2022 Fase a gironi
Torneo olimpico
Edizione Risultato
1996 Non qualificata
2000 Non qualificata
2004 Non qualificata
2008 Non qualificata
2012 Non qualificata
2016 Non qualificata
2020 Non qualificata
Algarve Cup
Edizione Risultato
1994 Non invitata
1995 7º posto
dal 1996 al 2003 Non invitata
2004 4º posto
2005 e 2006 Non invitata
2007 7º posto
2008 6º posto
dal 2009 al 2019 Non invitata
2020 2º posto
2022 2º posto
Cyprus Cup
Edizione Risultato
2008 Non invitata
2009 Non invitata
2010 6º posto
2011 9º posto
2012 3º posto
2013 10º posto
2014 8º posto
2015 4º posto
2016 3º posto
2017 11º posto
2018 2º posto
2019 2º posto
2020 Non partecipante
Mundialito
Edizione Risultato
1981 Campione
1984 Campione
1985 Secondo posto
1986 Campione
1988 Secondo posto

Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Reti
1991 Bandiera della Cina Cina Quarti di finale 2 0 2 9-3
1995 Bandiera della Svezia Svezia Non qualificata - - - -
1999 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Primo turno 1 1 1 3-3
2003 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Non qualificata - - - -
2007 Bandiera della Cina Cina Non qualificata - - - -
2011 Bandiera della Germania Germania Non qualificata - - - -
2015 Bandiera del Canada Canada Non qualificata - - - -
2019 Bandiera della Francia Francia Quarti di finale 3 0 2 9-4
2023 Bandiera dell'Australia Australia / Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Primo turno 1 0 2 3-8

Campionato europeo[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Reti
1984 Bandiera dell'Europa Europa Semifinali 0 0 2 3-5
1987 Bandiera della Norvegia Norvegia Terzo posto 1 0 1 2-3
1989 bandiera Germania Ovest Quarto posto 0 1 1 2-3
1991 Bandiera della Danimarca Danimarca Quarto posto 0 0 2 1-5
1993 Bandiera dell'Italia Italia Secondo posto 0 1 1 1-2
1995 Bandiera dell'Europa Europa Non qualificata - - - -
1997 Bandiera della Norvegia Norvegia / Bandiera della Svezia Svezia Secondo posto 2 2 1 7-6
2001 Bandiera della Germania Germania Primo turno 1 1 1 3-4
2005 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Primo turno 0 0 3 4-12
2009 Bandiera della Finlandia Finlandia Quarti di finale 2 0 2 5-5
2013 Bandiera della Svezia Svezia Quarti di finale 1 1 2 3-5
2017 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Primo turno 1 0 2 5-6
2022 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Primo turno 0 1 2 2-7

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Anno Luogo Piazzamento V N P Reti
1996 Bandiera degli Stati Uniti Atlanta Non qualificata - - -
2000 Bandiera dell'Australia Sydney Non qualificata - - -
2004 Bandiera della Grecia Atene Non qualificata - - -
2008 Bandiera della Cina Pechino Non qualificata - - -
2012 Bandiera del Regno Unito Londra Non qualificata - - -
2016 Bandiera del Brasile Rio Non qualificata - - -
2020 Bandiera del Giappone Tokyo Non qualificata - - -

Lista dei commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Anni Nome
1969-1971 Giuseppe Cavicchi
1972-1978 Amedeo Amadei
1979-1981 Sergio Guenza
1981-1982 Paolo Todeschini
1982-1984 Enzo Benedetti
1984-1989 Ettore Recagni
1989-1993 Sergio Guenza
1993-1995 Comunardo Niccolai
1995-1997 Sergio Guenza
1997-1998 Sergio Vatta
1999 Carlo Facchin
1999-2000 Ettore Recagni
2000-2005 Carolina Morace
2005-2012 Pietro Ghedin
2012-2017 Antonio Cabrini
2017-2023 Milena Bertolini
2023- Andrea Soncin

Calciatrici[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatrici della Nazionale italiana.

Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo femminile 1970
Seghetti, 2  Canepa, 3  Castelli, 4  Mondo, 5  Cerutti, 6  Bonanni, 7  Molino, 8  Avon, 9  Mella, 10  Colla, 11  Schiavo, 12  Gimondo, 13  Isi, 14  Pinardi, 15  Rampon, 16  Stoppato, CT: Cavicchi
Coppa del Mondo femminile 1971
Sogliani, 2 Fabris, 3 Stopar, 4 Cardia, 5 Pinardi, 6 Schiavo, 7 Giubertoni, 8 Conter, 9 Ciceri, 10 Avon, 11 Vignotto, 12 Seghetti, 13 Castelli, 14 Cunzolo, 15 Isolini, 16 Mammina, 17 Varone, 18 Labarbera, CT: Cavicchi

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo FIFA 1991
Antonini, 2 Bonato, 3 Cordenons, 4 Mariotti, 5 Salmaso, 6 Furlotti, 7 Fiorini, 8 D'Astolfo, 9 Morace, 10 Ferraguzzi, 11 Marsiletti, 12 Brenzan, 13 Iozzelli, 14 Bavagnoli, 15 Mega, 16 Correra, 17 Pedersoli, 18 Guarino, CT: Guenza
Coppa del Mondo FIFA 1999
Brenzan, 2 Deiana, 3 Zanni, 4 Marchio, 5 Tavalazzi, 6 Miniati, 7 Guarino, 8 Tesse, 9 Panico, 10 Carta, 11 Sberti, 12 Comin, 13 Duò, 14 D'Astolfo, 15 Frollani, 16 Zorri, 17 Tagliacarne, 18 Fiorini, 19 Pallotti, 20 Stefanelli, CT: Facchin
Coppa del Mondo FIFA 2019
Giuliani, 2 Bergamaschi, 3 Gama, 4 Galli, 5 Linari, 6 Rosucci, 7 Guagni, 8 Parisi, 9 Sabatino, 10 Girelli, 11 Bonansea, 12 Marchitelli, 13 Bartoli, 14 Tarenzi, 15 Serturini, 16 Fusetti, 17 Boattin, 18 Mauro, 19 Giacinti, 20 Tucceri Cimini, 21 Cernoia, 22 Pipitone, 23 Giugliano, CT: Bertolini
Coppa del Mondo FIFA 2023
Giuliani, 2 Severini, 3 Orsi, 4 Di Guglielmo, 5 Linari, 6 Giugliano, 7 Cantore, 8 Bonansea, 9 Giacinti, 10 Girelli, 11 Glionna, 12 Baldi, 13 Bartoli, 14 Beccari, 15 Serturini, 16 Dragoni, 17 Boattin, 18 Caruso, 19 Lenzini, 20 Greggi, 21 Cernoia, 22 Durante, 23 Salvai, CT: Bertolini

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Europa femminile 1969
Amari, 2 Fabbri, 3 Cittadino, 4 Meles, 5 Zaramella, 6 Colombo, 7 Gerwien, 8 Dasso, 9 Giubertoni, 10 Ciceri, 11 Medri, 12 Ligabue, 13 Angeletti, 14 De Grandis, 15 Rossero, 16 Peirano, CT: Cavicchi

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Campionato d'Europa UEFA 1984
Russo, 2 Furlotti, 3 Marsiletti, 4 Mariotti, 5 Bonato, 6 Ferraguzzi, 7 Bontacchio, 8 Morace, 9 Vignotto, 10 Sisto, 11 Carta, 12 Brenzan, 13 Langella, 14 Venuto, 15 Mega, CT: Benedetti
Campionato d'Europa UEFA 1987
Russo, 2 Perin, 3 D'Orio, 4 Furlotti, 5 Bonato, 6 Carta, 7 Mariotti, 8 Ferraguzzi, 9 Vignotto, 10 Morace, 11 Sisto, 12 Brenzan, 13 Bontacchio, 14 Cordenons, 15 Frigerio, 16 Pierazzuoli, CT: Recagni
Campionato d'Europa UEFA 1989
Russo, 2 Bonato, 3 Iozzelli, 4 Saldi, 5 Marsiletti, 6 Mega, 7 Ferraguzzi, 8 Mariotti, 9 Carta, 10 Vignotto, 11 Morace, 12 Brenzan, 13 Bavagnoli, 14 D'Astolfo, CT: Recagni
Campionato d'Europa UEFA 1991
Brenzan, 2 Bonato, 3 Cordenons, 4 Furlotti, 5 Saldi, 6 Marsiletti, 7 Fiorini, 8 Ferraguzzi, 9 Morace, 10 Bavagnoli, 11 Carta, 12 Antonini, 13 Ciardi, 14 Correra, 15 D'Astolfo, 16 Iozzelli, 17 Migliaccio, CT: Guenza
Campionato d'Europa UEFA 1993
Antonini, P Brenzan, D Bavagnoli, D Cordenons, D Iozzelli, D Prestifilippo, D Salmaso, C Baldelli, C Carta, C F. Ciardi, C R. Ciardi, C D'Astolfo, C Ferraguzzi, C Fiorini, C Mariotti, C Marsiletti, A Guarino, A Morace, CT: Guenza
Campionato d'Europa UEFA 1997
Brenzan, D Deiana, D Iozzelli, D Nannini, D Piolanti, D Salmaso, C Carta, C Ciardi, C D'Astolfo, C Murelli, C Tavalazzi, C Tesse, A Fiorini, A Guarino, A Morace, A Panico, A Ulivi, CT: Guenza
Campionato d'Europa UEFA 2001
Brenzan, 2 Caprini, 3 Tavalazzi, 4 Perelli, 5 Masia, 6 Frollani, 7 Deiana, 8 Pellizzer, 9 Panico, 10 Zorri, 11 Guarino, 12 Comin, 13 Tesse, 14 D'Astolfo, 15 Duò, 16 Maglio, 17 Tagliacarne, 18 Marsico, 19 Ceroni, 20 Brunozzi, CT: Morace
Campionato d'Europa UEFA 2005
Brunozzi, 2 Domenichetti, 3 Zorri, 4 Di Filippo, 5 Tona, 6 Perelli, 7 Gazzoli, 8 Deiana, 9 Panico, 10 Camporese, 11 Pasqui, 12 Cupido, 13 Masia, 14 Lanzieri, 15 Schiavi, 16 Ficarelli, 17 Gabbiadini, 18 Conti, 19 Boni, 20 Marchitelli, CT: Morace
Campionato d'Europa UEFA 2009
Picarelli, 2 Gama, 3 D'Adda, 4 Tuttino, 5 Tona, 6 Schiavi, 7 Domenichetti, 8 Gabbiadini, 9 Panico, 10 Zorri, 11 Fuselli, 12 Cupido, 13 Motta, 14 Parisi, 15 Guagni, 16 Neboli, 17 Vicchiarello, 18 Conti, 19 Pini, 20 Manieri, 21 Carissimi, 22 Penzo, CT: Ghedin
Campionato d'Europa UEFA 2013
Penzo, 2 Gama, 3 D'Adda, 4 Tuttino, 5 Di Criscio, 6 Neboli, 7 Domenichetti, 8 Gabbiadini, 9 Panico, 10 Girelli, 11 Parisi, 12 Marchitelli, 13 Camporese, 14 Iannella, 15 Mauro, 16 Bartoli, 17 Rosucci, 18 Stracchi, 19 Brumana, 20 Manieri, 21 Motta, 22 Schroffenegger, 23 Salvai, CT: Cabrini
Campionato d'Europa UEFA 2017
Giuliani, 2 Salvai, 3 Gama, 4 Stracchi, 5 Linari, 6 Iannella, 7 Guagni, 8 Gabbiadini, 9 Mauro, 10 Rosucci, 11 Bonansea, 12 Marchitelli, 13 Bartoli, 14 Tucceri Cimini, 15 Fusetti, 16 Giugliano, 17 Di Criscio, 18 Sabatino, 19 Galli, 20 Cernoia, 21 Carissimi, 22 Schroffenegger, 23 Girelli, CT: Cabrini
Campionato d'Europa UEFA 2022
Giuliani, 2 Bergamaschi, 3 Gama, 4 Galli, 5 Linari, 6 Giugliano, 7 Simonetti, 8 Rosucci, 9 Sabatino, 10 Girelli, 11 Bonansea, 12 Schroffenegger, 13 Bartoli, 14 Bonfantini, 15 Filangeri, 16 Di Guglielmo, 17 Boattin, 18 Caruso, 19 Giacinti, 20 Piemonte, 21 Cernoia, 22 Durante, 23 Lenzini, CT: Bertolini

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Italia 1969
Giappone 1981, Italia 1984, Italia 1986

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]

Lista delle 28 giocatrici convocate dal selezionatore Andrea Soncin per le partite di qualificazione agli Europei del 2025 contro i Paesi Bassi e la Finlandia, in programma il 5 e il 9 aprile 2024, rispettivamente.[37]

Nota: Annamaria Serturini, inizialmente inclusa nella lista delle convocate, ha in seguito lasciato il ritiro per infortunio; al suo posto, è stata convocata Cecilia Prugna.[38]

Statistiche aggiornate al 9 aprile 2024, dopo l'incontro con i Paesi Bassi.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Laura Giuliani 6 giugno 1993 (30 anni) 84 0 Bandiera dell'Italia Milan
P Katja Schroffenegger 28 aprile 1991 (32 anni) 17 0 Bandiera dell'Italia Fiorentina
P Rachele Baldi 2 ottobre 1994 (29 anni) 1 0 Bandiera dell'Italia Fiorentina
P Margot Shore 15 marzo 1997 (26 anni) 0 0 Bandiera dell'Italia Verona
D Elena Linari 15 aprile 1994 (29 anni) 102 5 Bandiera dell'Italia Roma
D Elisa Bartoli 7 maggio 1991 (32 anni) 90 3 Bandiera dell'Italia Roma
D Lisa Boattin 3 maggio 1997 (26 anni) 60 1 Bandiera dell'Italia Juventus
D Valentina Bergamaschi 22 gennaio 1997 (27 anni) 58 8 Bandiera dell'Italia Milan
D Cecilia Salvai 2 dicembre 1993 (30 anni) 54 3 Bandiera dell'Italia Juventus
D Martina Lenzini 23 luglio 1998 (25 anni) 29 0 Bandiera dell'Italia Juventus
D Lucia Di Guglielmo 26 giugno 1997 (26 anni) 24 1 Bandiera dell'Italia Roma
D Elisabetta Oliviero 18 luglio 1997 (26 anni) 1 0 Bandiera dell'Italia Sampdoria
D Julie Piga 12 gennaio 1998 (26 anni) 0 0 Bandiera dell'Italia Milan
C Manuela Giugliano 18 agosto 1997 (26 anni) 77 9 Bandiera dell'Italia Roma
C Aurora Galli 13 dicembre 1996 (27 anni) 73 6 Bandiera dell'Inghilterra Everton
C Arianna Caruso 6 novembre 1999 (24 anni) 46 15 Bandiera dell'Italia Juventus
C Giada Greggi 18 febbraio 2000 (23 anni) 19 1 Bandiera dell'Italia Roma
C Giulia Dragoni 7 novembre 2006 (17 anni) 8 0 Bandiera della Spagna Barcellona
C Emma Severini 18 luglio 2003 (20 anni) 3 0 Bandiera dell'Italia Fiorentina
C Cecilia Prugna 7 novembre 1997 (26 anni) 1 0 Bandiera dell'Italia Sassuolo
A Cristiana Girelli 23 aprile 1990 (33 anni) 112 54 Bandiera dell'Italia Juventus
A Barbara Bonansea 13 giugno 1991 (32 anni) 98 30 Bandiera dell'Italia Juventus
A Valentina Giacinti 2 gennaio 1994 (30 anni) 76 26 Bandiera dell'Italia Roma
A Sofia Cantore 30 settembre 1999 (24 anni) 23 1 Bandiera dell'Italia Juventus
A Martina Piemonte 7 novembre 1997 (26 anni) 18 2 Bandiera dell'Inghilterra Everton
A Agnese Bonfantini 4 luglio 1999 (24 anni) 17 2 Bandiera dell'Italia Inter
A Chiara Beccari 27 settembre 2004 (19 anni) 9 0 Bandiera dell'Italia Sassuolo
A Michela Cambiaghi 4 febbraio 1996 (28 anni) 7 2 Bandiera dell'Italia Inter

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Lo staff della nazionale si compone dal commissario tecnico, che allena, convoca e schiera in campo le atlete ed è assistito da un assistente allenatore. Ad aiutare gli allenatori, ci sono il preparatore atletico, il preparatore dei portieri, il capo delegazione, il segretario, i medici, i massofisioterapisti e gli osservatori, che assistono ai match degli avversari.

Dal sito web ufficiale della FIGC[39]:

Staff tecnico
  • Commissario tecnico: Andrea Soncin
  • Vice-allenatrice: Viviana Schiavi
  • Assistente allenatore: Nicola Matteucci
  • Preparatore atletico: Francesco Perondi e Cristian Savoia
  • Preparatore dei portieri: Cristiano Viotti
  • Team manager: Barbara Facchetti
  • Capo delegazione: Cristiana Capotondi
  • Coordinatore medici nazionali giovanili e femminili: Andrea Ferretti
  • Medici: Alessandro Carcangiu, Luca Gatteschi, Matteo Guzzini e Antonio Ponzo
  • Fisioterapisti: Maurizio D'Angelo, Daniele Frosoni ed Emanuele Provini
  • Match analyst: Marco Mannucci
  • Nutrizionista: Natale Gentile
  • Segretario: Alessandra Savini Nicci

Statistica partite[modifica | modifica wikitesto]

Confronti con le altre nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Questi sono i saldi dell'Italia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.

  • Nota bene: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari sono considerati pareggi.

Saldo positivo[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti Fatte Reti Subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra 31 13 6 12 48 48 0 6 marzo 2012 7 aprile 2017 27 febbraio 2024
Bandiera della Svizzera Svizzera 29 22 2 5 62 22 +37 5 dicembre 2023 9 aprile 2008 26 novembre 2021
Bandiera della Francia Francia 24 10 7 7 37 31 +6 14 ottobre 2000 20 gennaio 2018 10 luglio 2022
Bandiera della Scozia Scozia 18 14 1 3 50 14 +36 6 marzo 2015 7 marzo 2011 11 marzo 2013
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 18 9 5 4 28 15 +13 5 aprile 2024 22 novembre 2014 29 giugno 2019
Bandiera del Portogallo Portogallo 16 14 0 2 36 8 +28 4 marzo 2020 22 novembre 2000
Bandiera della Spagna Spagna 13 6 4 3 17 13 +4 1º dicembre 2023 1º luglio 2022 27 ottobre 2023
Bandiera della Finlandia Finlandia 13 4 7 2 18 14 +4 23 giugno 2010 5 marzo 2018 9 aprile 2024
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 11 10 1 0 25 5 +20 1º marzo 2019 8 ottobre 1988
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 10 10 0 0 33 7 +26 8 marzo 2017

Saldo negativo[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza reti Ultima vittoria Ultimo pareggio Ultima sconfitta
Bandiera della Germania Germania 28 4 8 16 21 53 -32 14 marzo 2007 11 novembre 1999 10 novembre 2018
Bandiera della Svezia Svezia 23 4 4 15 15 45 -30 9 ottobre 2018 31 ottobre 2023 26 settembre 2023
Bandiera della Danimarca Danimarca 19 5 5 9 18 36 -18 16 febbraio 2022 1º dicembre 2020 27 ottobre 2020
Bandiera della Norvegia Norvegia 18 3 2 13 23 43 -20 20 febbraio 2022 28 giugno 2001 5 marzo 2008
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 15 4 1 10 8 28 -20 7 marzo 2001 22 ottobre 2003 27 novembre 2010
Bandiera del Canada Canada 10 3 1 6 13 14 -1 6 gennaio 1999 14 aprile 1995 9 marzo 2015

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal settembre 1986, perché fino alla stagione 1985-1986 la nazionale femminile italiana era gestita dalle Federazioni non riconosciute quali la F.I.C.F., F.F.I.U.G.C., F.F.I.G.C. e F.I.G.C.F.
  2. ^ a b (EN) FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking, su fifa.com, 15 marzo 2024. URL consultato il 15 marzo 2024.
  3. ^ Coppa Europa per Nazioni (Women) 1969, su rsssf.com, 19 marzo 2001. URL consultato il 24 maggio 2019.
  4. ^ Coppa del Mondo (Women) 1970, su rsssf.com, 26 febbraio 2015. URL consultato il 24 maggio 2019.
  5. ^ Mundial (Women) 1971, su rsssf.com, 29 febbraio 2004. URL consultato il 24 maggio 2019.
  6. ^ Inofficial European Women Championship 1979, su rsssf.com, 15 ottobre 2000. URL consultato il 24 maggio 2019.
  7. ^ Mundialito (Women) 1981-1988, su rsssf.com, 11 aprile 2019. URL consultato il 24 maggio 2019.
  8. ^ a b 1984: La Svezia è campione, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  9. ^ 1987: Norvegia vittoriosa a Oslo, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  10. ^ 1989: La prima volta della Germania, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  11. ^ a b 1991: È sempre Germania, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  12. ^ a b (EN) Women's World Cup 1991 (China), su rsssf.com, 25 giugno 2015. URL consultato il 24 maggio 2019.
  13. ^ a b 1993: Delusione per l'Italia, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  14. ^ a b 1997: Nessuno meglio della Germania, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  15. ^ (EN) Women's World Cup 1999 (USA), su rsssf.com, 25 giugno 2015. URL consultato il 24 maggio 2019.
  16. ^ 2001: Müller decide con il golden gol, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  17. ^ 2005: Un successo tutto al femminile, su it.uefa.com. URL consultato il 24 maggio 2019.
  18. ^ 2009: Germania inarrestabile, su it.uefa.com, 10 settembre 2009. URL consultato il 24 maggio 2019.
  19. ^ (EN) U.S. in 2011 Women's World Cup, but Knows It Has Work to Do, su nytimes.com, 26 novembre 2010. URL consultato il 24 maggio 2019.
  20. ^ (EN) 2013: Sixth maybe the best for Germany, su uefa.com, 1º agosto 2013. URL consultato il 24 maggio 2019.
  21. ^ Italdonne, il "Piola" porta fortuna: travolta la Macedonia, su lastampa.it, 17 settembre 2014. URL consultato il 24 maggio 2019.
  22. ^ Spareggio Mondiale donne, Italia-Olanda 1-2: azzurre eliminate, su gazzetta.it, 27 novembre 2014. URL consultato il 24 maggio 2019.
  23. ^ Cyprus Cup 2017, Italia-Svizzera 0-6, su mondosportivo.it. URL consultato il 10 marzo 2020.
  24. ^ (EN) 2017: Netherlands crowned as Germany reign ends, su uefa.com, 6 agosto 2017. URL consultato il 24 maggio 2019.
  25. ^ Figc | News - Annunciati i nuovi tecnici delle Nazionali: all’U.21 confermato Di Biagio, Bertolini alla Femminile, su web.archive.org, 15 giugno 2018. URL consultato il 19 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
  26. ^ Firenze festeggia un'Italia da Mondiale. Le Azzurre battono il Portogallo e volano in Francia, su figc.it, 8 giugno 2018. URL consultato il 10 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2018).
  27. ^ Matteo Dovellini, Trionfo Italia femminile, va al Mondiale: Portogallo battuto 3-0, su repubblica.it, 8 giugno 2018.
  28. ^ YouTube, Il bomber azzurro Cristiana Girelli, una "donna di sport"
  29. ^ Emanuela Audisio, Azzurre senza fine, è un'Italia da amare, in la Repubblica, 10 giugno 2019, p. 32.
  30. ^ Emanuela Audisio, Un gioco da ragazze, in la Repubblica, 15 giugno 2019, p. 42.
  31. ^ Marco Guidi, Italia, col Brasile un k.o. che non fa male: azzurre prime nel girone!, su gazzetta.it, 18 giugno 2019.
  32. ^ Giulio Saetta, Italia, sei bellissima: 2-0 alla Cina e quarti di finale, su gazzetta.it, 25 giugno 2019.
  33. ^ Emanuela Audisio, Contro l'Olanda e il caldo, in la Repubblica, 29 giugno 2019, p. 42.
  34. ^ Giulio Saetta, Fine del sogno Mondiale: l'Italia si arrende alle olandesi volanti, su gazzetta.it, 29 giugno 2019.
  35. ^ Israele asfaltato: l'Italia vola in Inghilterra alla fase finale dei prossimi Europei. Gravina: "Straordinarie", su figc.it, 24 febbraio 2021. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  36. ^ Mondiali femminili, il Sudafrica batte l'Italia 3-2: Azzurre eliminate ai gironi, su tg24.sky.it, 2 agosto 2023. URL consultato il 3 agosto 2023.
  37. ^ Inizia la corsa verso EURO 2025: convocate 28 Azzurre per le gare con Paesi Bassi e Finlandia. Prima chiamata per Shore del Verona, su figc.it, 27 marzo 2024. URL consultato il 28 marzo 2024.
  38. ^ Inizia “un nuovo percorso” per le Azzurre verso l’Europeo. Soncin: “Consapevoli di poter crescere ancora”, su figc.it, 2 aprile 2024. URL consultato il 3 aprile 2024.
  39. ^ Staff, su figc.it. URL consultato il 3 aprile 2021.

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