I rendimenti dei titoli di Stato europei presentano andamenti contrapposti con il costo del finanziamento del Btp 10Y che rimane stabile al 3,87% e il costo di finanziamento del Bund 10Y che sale lievemente al 2,49%. Presenta una lieve flessione lo spread Btp-Bund che si posiziona a quota 139,3. I rendimenti dei Treasury americani salgono dopo le dichiarazioni del presidente della Fed di New York, John Williams: il bond biennale paga il 4,98% mentre il decennale il 4,62%. Williams sostiene che non ha nessuna urgenza di tagliare i tassi e che le decisioni della Fed dipendono dai dati, tra cui quelli dell’inflazione che si dimostrano ancora troppo forti.
I dati macroeconomici della giornata mostrano che il superindice dell’economia degli Stati Uniti è sceso a quota 102,4 punti registrando un calo dello 0,3% rispetto al +0,2% del mese precedente e contro il -0,1% previsto dagli analisti. Questo è il dato riportato dal Conference Board che hanno definito le prospettive per l'economia statunitense fragili ma non recessive. Il numero di richieste iniziali di sussidi è rimasto invariato rispetto alla settimana precedente: 212 mila unità rispetto alle 215 mila del consenso. "Gli investitori sembrano attualmente più preoccupati di un possibile ritorno della pressione inflazionistica, rendendo più difficile per le banche centrali un atteggiamento più colomba in futuro. Se la tenuta dell'economia statunitense, soprattutto in termini di mercato del lavoro, è stata discussa per mesi, la possibilità che gli eventi in Medio Oriente possano spingere al rialzo i prezzi delle materie prime è diventata più vivace da quando si sono intensificate le tensioni tra Iran e Israele", puntualizzano gli esperti di Unicredit Research.