Recensione Time of Darkness, film di Grzegorz Kuczeriszka

Recensione
Time of Darkness

Time of Darkness: visiona la scheda del film Non mi risulta che il cinema horror polacco abbia mai dato grandi prove della sua esistenza nel panorama europeo contemporaneo. Siamo quindi autorizzati a pensare che con Time of Darkness (Pora Mroku) il regista Grzegorz Kuczeriszka (fino a ieri cineoperatore ed elettricista di scena) tenti di rivitalizzare il genere nel suo paese, innestandolo su uno stile europeo molto vivo oggigiorno, e guardando a esso come modello.

Il tentativo tuttavia non sembra riuscire, complice una sceneggiatura piuttosto banale che ricalca alcuni risaputi stilemi statunitensi, primo fra tutti quello del �gruppo di amici on the road�, sebbene diversificando tale impostazione dello script con il fragile espediente della �ricerca dell�amico scomparso�.

Recitazione e dialoghi non portano poi acqua al mulino di una buona riuscita complessiva di questa pellicola, che non ha certo lo spessore di altre opere europee, per esempio francesi, inglesi o spagnole.

La storia � presto riassumibile: quattro giovani (due ragazze e due ragazzi) arrivano nella zona di una vecchia fabbrica abbandonata nella Bassa Slesia, dove un anno prima è scomparso un loro amico.
Cercando di svelare il mistero della sua scomparsa, e dopo aver fatto conoscenza con i rustici villici locali, scoprono loro malgrado una terribile verità: un��quipe medica che gestisce un misterioso ospedale psichiatrico, utilizza cavie umane per trasferire anime da un corpo ad un altro e cos� vendere l�immortalità ad anziani e ricchi clienti d�oltreoceano.

In alcuni momenti di Time of Darkness la tensione � peraltro ben costruita, ma finisce ben presto col disperdersi nelle fosche location da archeologia industriale, e lungo i rivoli di un montaggio sgangherato che ricorre troppo all�uso di flashback visivi assolutamente inutili se non disturbanti rispetto allo scorrevolezza della narrazione.

E� poi evidente il tentativo di Kuczeriszka di appoggiarsi a mitologie horror ormai sedimentate nella mente dello spettatore, per innescare brividi che da solo non riesce a produrre (vedi la sequenza descentiana dell�ascensore che porta nella stanza delle torture).

Il gruppo di ragazzotti in vacanza oscilla tra l�essere un gruppo "alla Scooby-Doo", e delle improbabili vittime alla Hostel, senza mai riuscire a prendere una sua forma distinta e specifica.

Colonna sonora ininfluente ed effetti torture-oriented decisamente poco evocativi e perturbanti, rendono infine questo polish-horror, esperienza che non cattura affatto lo spettatore, e anzi, alla lunga lo annoia.

Potremmo forse vedere questo film come un primo embrionale esperimento di horror-film su suolo polacco. Un modo scelto da Kuczeriszka per misurarsi con un filone horror europeo assai promettente. Il problema � che il regista esordiente, nel condurre questa operazione sperimentale, non riesce sufficientemente a sganciarsi da certi t�poi cinematografici, anzi ne dipende totalmente, sacrificando cos� qualsiasi sua personale vena creativa.

Time of Darkness: un peccato e un�occasione sprecata, considerate anche le suggestive locations archeologico-industriali e la buona fotografia di Mateusz Skalski.


Recensione originale apparsa il 31/07/2010 su Ulteriorit� Precedente, il blog di Angelo Moroni.


Titolo: Time of Darkness
Titolo originale: Pora Mroku
Nazione: Polonia
Anno: 2008
Regia: Grzegorz Kuczeriszka
Interpreti: Jakub Wesołowski, Jan Wieczorkowski, Natalia Rybicka, Ewa Kolasińska, Karolina Gorczyca

Recensione del film Time of Darkness
Recensione scritta da: Angelo Moroni
Pubblicata il 02/08/2010


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