Bonus genitori separati, per le domande c’è tempo fino al 2 aprile - la Repubblica

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Bonus genitori separati, per le domande c’è tempo fino al 2 aprile

Bonus genitori separati, per le domande c’è tempo fino al 2 aprile

Il contributo vale fino a 800 euro: va a chi ha reddito entro 8.174 euro e durante il Covid non ha ricevuto l’assegno di mantenimento

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C’è ancora qualche giorno per la richiesta del bonus genitori separati, divorziati o non conviventi: un contributo a chi ha un reddito entro 8.174 euro e si è trovato in stato di bisogno non avendo ricevuto l’assegno di mantenimento durante l’emergenza del Covid.

L’Inps spiega infatti che le domande per ottenere il nuovo bonus per genitori separati, divorziati e/o non conviventi saranno considerate validamente proposte se arriveranno sul sito dell'Inps, entro il 2 aprile. Il termine si sposta dunque un poco più in là perché era inizialmente previsto per il 31 marzo, ma cade nel giorno festivo di Pasqua.

A chi va il bonus

La misura è finalizzata a garantire un contributo ai genitori in stato di bisogno, ossia con un reddito non superiore a 8.174 euro l'anno, che nel periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 risultavano conviventi con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave e che, nel medesimo periodo, non abbiano ricevuto l'assegno di mantenimento per inadempienza dell'altro genitore (ex coniuge o ex convivente).

Il bonus spetta laddove l'altro genitore, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica, abbia cessato, ridotto o sospeso l'attività lavorativa a decorrere dall'8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.

Fino a 800 euro al mese

Il bonus genitori separati, divorziati e/o non conviventi è corrisposto in un'unica soluzione in misura pari all'importo non versato dell'assegno di mantenimento e fino a concorrenza di 800 euro mensili. Il contributo spetta per un massimo di 12 mensilità tenuto conto delle disponibilità del fondo che ammonta a 10 milioni di euro. Il beneficio sarà erogato da Inps previa verifica dei requisiti di legge a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia.

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