Lunedì giornata d’esordio per Francesco Passaro, l’unico azzurro in gara nel tabellone principale del “BMW Open” (ATP 250 - montepremi 579.320 euro) di scena sui campi in terra rossa dell’Iphitos Tennis Club di Monaco di Baviera, in Germania.
Il 23enne di Perugia, n.219 ATP, promosso dalle qualificazioni, debutta nel main draw affrontando il tedesco Rudolf Molleker, n.182 ATP, in gara grazie ad una wild card. Tra il tennista umbro ed il 23enne di origini ucraine non ci sono precedenti.
A guidare il seeding sono il tedesco Alexander Zverev, n.5 ATP, a segno nel 2916 e nel 2017, ed il danese Holger Rune, n.7 del ranking, bi-campione in carica.
ATP MONACO DI BAVIERA, STORIA E CURIOSITA'
Il BMW Open si muove nel solco dell'Internationale Tennis-Meisterschaften von Bayern, i campionati internazionali di tennis di Baviera, che si sono disputati dal 1900 al Münchner Tennis- und Turnierclub (MTTC) Iphitos, il più antico club di Monaco, inizialmente sull'erba. Nel 1974 l'Iphitos è diventata la prima sede del BMW Open, vinto nove volte da giocatori di casa. Spiccano nell'albo d'oro i tre successi di Philipp Kohlschreiber (2007, 2012, 2016), campione più titolato e con più finali all'attivo (6) nel torneo in singolare. Il record di titoli in doppio, invece, spetta al polacco Wojtek Fibak (4), futuro coach e manager di Ivan Lendl.
Gli italiani hanno raggiunto al massimo la finale in singolare. E' successo in tre occasioni: Simone Bolelli nel 2008 (battuto dal cileno Fernando Gonzalez), Fabio Fognini nel 2014 (sconfitto dallo slovacco Martin Klizan) e Matteo Berrettini nel 2019 (battuto dal cileno Christian Garin).
L'unico successo azzurro finora è arrivato in doppio, nel 2011, anno del trionfo di Bolelli con l'argentino Horacio Zeballos. In questa specialità si registrano altre due finali. Le hanno raggiunte Diego Nargiso con il francese Olivier Delaitre nel 1996, e la coppia Massimo Bertolini/Cristian Brandi nel 1999. (A.M.)