Presidenziali del 1936

Alle urne il 3 novembre.
Tutto come nella precedente tornata quanto a componenti del Collegio da eleggere e quanto alla maggioranza assoluta da raggiungere.
Un deciso aumento dei votanti che arrivano al sessantuno per cento.
Guardando al risultato – una valanga a favore dell’uscente democratico Franklin Delano Roosevelt che travolge il povero repubblicano Alf Landon (vince in quarantasei Stati su quarantotto e lascia al rivale la miseria di otto Elettori) – verrebbe fatto di trascurare questa tornata elettorale.

Non poche, invece, le necessarie sottolineature.
Per cominciare, la vera possibile spina nel fianco di F.D.R., la sola concepibile e temibile concorrenza all’interno dei democratici era il Senatore ed ex Governatore della Louisiana Huey Long.
Magnifico oratore, populista e grande demagogo, aveva appoggiato il Presidente nel 1932 per criticarne dipoi aspramente l’operato e pensare seriamente di scalzarlo appunto nel 1936.
Fra l’altro – va ricordato perché da quel momento in poi tutti i candidati parleranno (e a tutti i candidati verrà richiesto di indicare) dei primi impegni da rispettare una volta eletti in un ben determinato lasso di tempo – Long aveva pubblicato un libello intitolato ‘I miei primi cento giorni alla Casa Bianca’.
L’impetuosa corsa del Nostro fu però troncata nel settembre del 1935 dalle pallottole di un attentatore.
Poi, nel corso delle Primarie, un altro contendente cercò di sbarrare la strada a F.D.R.: si tratta di Henry Skillman Breckinridge, che aveva raggiunto una notevole popolarità essendo il Procuratore nel celeberrimo e sfortunato rapimento del figlio di Charles Lindbergh.

Comunque, il capo dello Stato, per fortuna (il vero oppositore era stato eliminato non certo politicamente) e per merito (alla fine, nelle Primarie, la sua superiorità fu schiacciante) fu confermato come candidato a White House a Philadelphia.
Con lui, il Vice a sua volta uscente, il vecchio rivale a lui affiancatosi quattro anni prima, John Garner, ‘Cactus Jack’, politico texano di forte tempra.

Qualche parola va spesa a suo riguardo dopo quelle riportate trattando della tornata 1932.
Difatti, l’avventura politica di Garner dopo la conferma è rimarchevole per due motivi.
Primo: si oppose (ed ebbe buon gioco) ai desiderata di F.D.R. quando il Presidente – in conflitto con la Corte Suprema – pensò bene di proporre la possibilità di una nomina da parte sua di Giudici, appunto dell’Alta Corte, ‘supplenti’ al fine di mettere in minoranza gli oppositori che si trovavano all’interno del consesso.
Secondo: pensando che Roosevelt non avrebbe chiesto un terzo incarico (nessuno, prima, tranne fugacemente Grant nel 1880, lo aveva fatto), si propose in vista della Convention del partito del 1940.
Andando assai diversamente le cose, eliminato dal ticket con una manovra dal Presidente, riposti i sogni di gloria, abbandonò la scena.

Guardando al GOP, Alf Landon, il Governatore del Kansas uscito vincente dalla Convention di Cleveland, come si è detto travolto da F.D.R. nella circostanza, vinse solo nel Maine e nel Vermont.

Da segnalare il fatto che Frank Knox, con lui nel frangente a comporre la formazione repubblicana, sarà successivamente Segretario alla Marina proprio con il rivale Roosevelt.

28 marzo 2024