Sigourney Weaver

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Sigourney Weaver al San Diego Comic-Con International 2016

Sigourney Weaver, nata Susan Alexandra Weaver (New York, 8 ottobre 1949), è un'attrice statunitense.

Dopo un piccolo ruolo in Io e Annie, sale alla ribalta nel 1979 con il ruolo di Ellen Ripley nel film cult di Ridley Scott Alien. Ha ripreso il ruolo in tre sequel: Aliens - Scontro finale (1986), per il quale ha ricevuto una nomination al Premio Oscar per la miglior attrice, Alien³ (1992), e Alien - La clonazione (1997), divenendo la prima attrice nella storia degli Oscar a ricevere una nomination per un film di fantascienza. È inoltre nota con il ruolo di Dana Barrett in Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984), Ghostbusters II (1989) e Ghostbusters: Legacy (2021), e della Dr. Grace Augustine in Avatar (2009) e Avatar - La via dell'acqua (2022).

Candidata sette volte ai Golden Globe, nel 1989 vince come migliore attrice in un film drammatico e migliore attrice non protagonista per Gorilla nella nebbia e Una donna in carriera, divenendo la prima attrice in assoluto ad aggiudicarsi due Golden Globe nello stesso anno[1]. Ha ricevuto altre due nomination agli Oscar per entrambi i film.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Susan Alexandra Weaver è la figlia di un dirigente della NBC, Sylvester "Pat" Weaver, e dell'attrice britannica Elizabeth Inglis e nipote dello scrittore ed attore Doodles Weaver. Iniziò ad usare il nome Sigourney nel 1963, sulla scia del personaggio del romanzo Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald[2]. Negli anni settanta la Weaver studia teatro alla Yale University, dove appare nella prima rappresentazione di un'opera originale scritta dal suo amico e compagno di studi Christopher Durang.

Gli inizi e Alien[modifica | modifica wikitesto]

La sua prima apparizione al cinema è in Io e Annie (1977) di Woody Allen (dove appare per pochi secondi), ma è la straordinaria recitazione nel film Alien di Ridley Scott (dove interpreta il tenente Ellen Ripley), che le assicura la partecipazione ai seguiti Aliens - Scontro finale (1986), per il quale riceve la candidatura all'Oscar come miglior attrice protagonista, Alien³ (1992) e Alien - La clonazione (1997). In altri ruoli ha interpretato personaggi con caratteristiche simili a quelle di Ripley. Sigourney Weaver è stata la prima attrice a recitare come protagonista in un film di fantascienza e una delle poche ad esser candidata al Premio Oscar per un film horror e/o fantascientifico (che, però, non riuscì a vincere). La sua interpretazione in Aliens - Scontro finale è al numero 58 nella classifica fatta dalla rivista Première delle 100 più grandi interpretazioni di tutti i tempi (Première Magazine's 100 Greatest Performances of all Times).

Anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Sigourney Weaver ai Premi Oscar 1989

Dopo la consacrazione con Alien, nel 1982 è diretta da Peter Weir in Un anno vissuto pericolosamente. Due anni dopo recita in Ghostbusters - Acchiappafantasmi (1984) di Ivan Reitman, mentre nel 1985 è protagonista insieme a Gérard Depardieu del brillante film d'avventura Alta, bella e pericolosa, nel quale la Weaver recita in lingua francese. Dopo diverse apparizioni al Saturday Night Live, nel 1989 riceve la candidatura all'Oscar sia come protagonista sia come non protagonista, rispettivamente per Gorilla nella nebbia e per Una donna in carriera, per il quale ottiene anche la candidatura ai BAFTA. Nello stesso anno recita di nuovo sotto la regia di Reitman in Ghostbusters II.

Oltre alla candidatura per Aliens - Scontro finale agli Oscar 1987, Sigourney Weaver ha ottenuto altre due candidature agli Academy Awards, entrambe nel 1989, diventando una delle artiste ad aver ottenuto due candidature al premio nello stesso anno, una come miglior attrice protagonista per Gorilla nella nebbia e una come migliore attrice non protagonista per Una donna in carriera.

Anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992 torna ad esser diretta da Ridley Scott in 1492 - La conquista del paradiso nel ruolo della regina Isabella di Castiglia; in questo film ritrova sul set Gérard Depardieu, che interpreta il ruolo di Cristoforo Colombo. Nel 1994 Roman Polanski la sceglie per interpretare La morte e la fanciulla con Ben Kingsley.

Nel 1993 Jane Campion la sceglie per interpretare Lezioni di piano ma il suo agente rifiuta la parte senza consultarla e quando Holly Hunter vince l'Oscar per il ruolo, la Weaver licenzia l'agente[senza fonte]. Dopo una serie di film di poco successo, si risolleva diretta da Ang Lee in Tempesta di ghiaccio che le fa ottenere il BAFTA alla migliore attrice non protagonista e nel 1999 recita in La mappa del mondo e Galaxy Quest: per il primo film (in cui interpreta un'infermiera pediatrica ingiustamente accusata di abusi su un minore) riceve nel 2000 una candidatura ai Golden Globe, mentre per il secondo una candidatura ai Saturn Award.

Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 è protagonista insieme a Gene Hackman, Ray Liotta e Jennifer Love Hewitt della commedia Heartbreakers - Vizio di famiglia. Nel 2004 invece è interprete di Imaginary Heroes e di The Village. Bryan Singer la vuole originariamente per interpretare Emma Frost in X-Men - Conflitto finale ma Singer e Dan Harris (che la dirige in Imaginary Heroes) lasciano il progetto di includere Frost tra i personaggi del film. Ha successivamente interpretato nel 2006 il ruolo di una donna autistica nel dramma Snow Cake e di Babe Paley in Infamous - Una pessima reputazione.

Sigourney Weaver nel 2016, alla conferenza per i trent'anni di Aliens - Scontro finale

Nel 2008 presta la sua voce per il film d'animazione WALL•E, prende parte al thriller Prospettive di un delitto, appare in un episodio della popolare serie televisiva Eli Stone e gira il film Prayers for Bobby per il canale americano Lifetime in cui interpreta il ruolo di Mary Griffith, donna la cui ferrea morale religiosa è causa del suicidio del proprio figlio gay. Il ruolo le fa ottenere una candidatura agli Emmy 2009 come Miglior attrice in un film per la televisione o mini-serie televisiva.

Sempre nel 2008 le viene conferito il premio speciale alla carriera al Marrakech International Film Festival; il premio le viene consegnato da Roman Polański, che la Weaver definisce uno dei migliori registi con cui abbia lavorato. Nel 2009 recita nella commedia Crazy on the Outside diretta da Tim Allen, con cui aveva lavorato in Galaxy Quest, e prende parte al film Avatar, nel ruolo della dottoressa Grace Augustine, per la regia di James Cameron, che l'aveva diretta in Aliens - Scontro finale. Nel giugno 2009 viene inserita nel cast della commedia Paul, diretta da Greg Mottola, con un cameo esilarante per i cultori della serie Alien, e nel film Ancora tu!, accanto a Kristen Bell, Jamie Lee Curtis e Victor Garber.

Nel 2011 compare nella commedia Benvenuti a Cedar Rapids, presentata al Sundance Film Festival. Nel 2012 recita nell'apprezzato film horror Quella casa nel bosco. Altri suoi film da ricordare: la commedia Vamps (2012), diretta da Amy Heckerling e inedita in Italia, in cui la Weaver interpreta una regina vampira; il thriller Abduction (2011), in cui affianca Taylor Lautner; l'action spagnolo La fredda luce del giorno (2012), con Bruce Willis; il drammatico Rampart (2011), diretto da Oren Moverman, e il thriller Red Lights (2012), di cui è protagonista insieme a Robert De Niro e Cillian Murphy.

Nel 2021 riprenderà il suo ruolo di Dana Barrett nel vero sequel dei primi due film di Ghostbusters, intitolato Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman. Nel 2022 partecipa inoltre al sequel di Avatar, Avatar - La via dell'acqua, sempre sotto la regia di James Cameron.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposata dal 1984 con il regista teatrale Jim Simpson, da cui ha avuto nel 1990 una figlia, Charlotte, anch'ella attrice.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Sigourney Weaver è stata doppiata da:

  • Ada Maria Serra Zanetti in Alien, Aliens - Scontro finale, Una donna in carriera, Alien³, 1492 - La conquista del paradiso, Alien - La clonazione, Heartbreakers - Vizio di famiglia, Tadpole - Un giovane seduttore a New York, Holes - Buchi nel deserto, The Village, Doc Martin, Eli Stone, Avatar, Ricomincio da zero, Ancora tu!, Abduction - Riprenditi la tua vita, Rampart, Quella casa nel bosco, La fredda luce del giorno, Sette minuti dopo la mezzanotte, The Defenders, Avatar - La via dell'acqua (Grace), Ascolta i fiori dimenticati
  • Melina Martello in Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II, Baby Mama, Ghostbusters, Ghostbusters: Legacy, The Good House, Il maestro giardiniere
  • Paila Pavese in Gorilla nella nebbia, Dave - Presidente per un giorno, Copycat - Omicidi in serie, La mappa del mondo
  • Barbara Castracane in La morte e la fanciulla, Red Lights, Nemesi, The Meyerowtiz Stories
  • Anna Rita Pasanisi in Galaxy Quest, The Guys, Paul, Humandroid
  • Roberta Greganti in Jeffrey, Un anno con Salinger, Call Jane
  • Maria Pia Di Meo in Un anno vissuto pericolosamente, Mistery
  • Micaela Esdra in Biancaneve nella foresta nera, Infamous - Una pessima reputazione
  • Emanuela Rossi in Imaginary Heroes, Exodus - Dei e re
  • Maria Teresa Martino in Uno scomodo testimone
  • Livia Giampalmo in Ghostbusters - Acchiappafantasmi
  • Angiola Baggi in Alta, bella e pericolosa
  • Simona Izzo in Tempesta di ghiaccio
  • Franca D'Amato in Una spia per caso
  • Cristiana Lionello in Prospettive di un delitto
  • Daniela Nobili in Benvenuti a Cedar Rapids
  • Veronica Puccio in Avatar - La via dell'acqua (Kiri)

Da doppiatrice è sostituita da:

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

In Italia la Weaver/Ripley ha ispirato l'intraprendente Legs Weaver protagonista di una serie di fumetti, prodotta tra il 1994 e il 2005 della Sergio Bonelli Editore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Session Timeout – Academy Awards Database – AMPAS, su awardsdatabase.oscars.org, 29 gennaio 2010. URL consultato il 12 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  2. ^ Antonio Monda, L’incontro. Miti del cinema. Sigourney Weaver (PDF), in La Domenica di Repubblica, 12 giugno 2005, p. 24.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85082285 · ISNI (EN0000 0001 2141 9263 · LCCN (ENn88032867 · GND (DE118916955 · BNE (ESXX1177459 (data) · BNF (FRcb13901048c (data) · J9U (ENHE987007428876405171 · CONOR.SI (SL14545763