Famiglia reale svedese

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Stemma della famiglia reale svedese

La famiglia reale svedese, sin dal 1818, è composta da un numero di persone della casa reale svedese dei Bernadotte strettamente imparentate con i sovrani di Svezia. Hanno diritto ai titoli ed agli appellativi reali (modo in cui rivolgersi) ed alcuni a partecipare agli impegni ufficiali e alle cerimonie di stato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Una famiglia reale svedese ha potuto essere identificata come esistente già a partire dal X secolo d.C, ma con dettagli più precisi che poterono essere aggiunti solo nel corso dei due o tre secoli che seguirono. I monarchi sono elencati ufficialmente dalla corte reale di Svezia.

Fino al decennio del 1620 le province svedesi erano concesse come appannaggi territoriali ai principi reali che, come i duchi, governavano semi-autonomamente. Da allora, questi ducati provinciali esistono nella famiglia reale solo nominalmente, anche se ogni principe e principessa mantiene tradizionalmente un legame speciale pubblico col "suo" ducato, e talvolta una residenza in esso.

I figli maschi dei re svedesi detenevano il titolo principesco come un grado di nobiltà (ad esempio, Fredrik Vilhelm, Furste av Hessenstein), o come un titolo di cortesia per un ex dinasta (ad esempio, il Principe Oscar Bernadotte) o più spesso, per un dinasta reale (ad esempio, S.A.R. principe Bertil di Svezia, duca di Halland).

Membri attuali[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia reale svedese

La Corte Reale Svedese si divide in Famiglia Reale (Kungafamiljen), Casa Reale (Kungl. Huset) e Famiglia del Re (Kungl. Familjen):

Famiglia reale[modifica | modifica wikitesto]

I membri della Famiglia Reale (Kungafamiljen) sono:

Casa Reale[modifica | modifica wikitesto]

I membri della Casa Reale (Kungl. Huset) sono:

Famiglia del Re[modifica | modifica wikitesto]

I membri della Famiglia del Re (Kungl. Familjen) sono:[2]

Titoli dei membri[modifica | modifica wikitesto]

Principe Consorte[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 febbraio 2009, la corte reale svedese annunciò che la Principessa Ereditaria Vittoria avrebbe sposato un cittadino comune, Daniel Westling, il 19 giugno 2010. La Svezia ha praticato la primogenitura del genere-cieco sin dal 1979 (SFS 1979:932). Questo significa che quello della Principessa Vittoria è il primo caso in cui il legittimo erede o meglio ogni principessa svedese che è inclusa nella linea di successione al trono di Svezia (dato che le donne acquisirono tale diritto solo nel 1979) sta per sposarsi. Pertanto, alcune domande sorsero sul come il marito della Principessa Ereditaria sarebbe stato conosciuto dopo il matrimonio.

Quando Carlo XVI Gustavo di Svezia, sposò Silvia Sommerlath nel 1976, interruppe la norma stabilita che i principi svedesi dovessero sposare un reale, al fine di mantenere il diritto di ereditare il trono e i loro titoli reali. Ma gli uomini, che fossero dei reali o no, avevano solo due volte, nei secoli XIII e XVII, ottenuto nuovi titoli o ranghi in quanto coniuge di una principessa svedese, e persino di una regina regnante senza fornire nessun chiaro precedente. (Una di loro era la vedova di un re, un'altra non si sposò e l'ultima abdicò in modo tale che il suo consorte potesse divenire re.) Nel caso di Westling, gli svedesi stanno ora calpestando un nuovo terreno.

La corte svedese annunciò che in seguito al suo matrimonio con la Principessa Vittoria, che è Duchessa di Västergötland avrebbe ricevuto il titolo di "Principe Daniel" e "Duca di Västergötland". Ciò corrisponde alla forma di appellativo utilizzato dai precedenti principi svedesi, incluso il fratello minore di Vittoria, il Principe Carlo Filippo, Duca di Värmland, cioè Principe + Nome di battesimo + Duca di Qualcosa. La novità è che l'elevazione di Westling è avvenuta in concomitanza con il matrimonio, così il suo titolo ducale si riferisce alla provincia stessa di Vittoria (che è anche qualcosa di nuovo per gli uomini). A Daniel Westling è stato anche accordato il trattamento di Altezza Reale (S.A.R.), di cui Vittoria è già in possesso, ed il titolo completo "Principe di Svezia".

Nel 2013 la Principessa Maddalena, seconda figlia del Re, sposa Christopher O'Neill, al quale fu offerto dal Re il titolo di Principe di Svezia e Duca di Hälsingland e Gästrikland, similmente al cognato Principe Daniel, ma volendo mantenere la sua cittadinanza originaria e non volendo abbandonare il suo lavoro per dedicarsi agli impegni della Casa Reale (condizioni necessarie per ottenere un titolo svedese), rifiutò cortesemente i titoli offerti dal suocero.

Nel 2015 il Principe Carlo Filippo, unico figlio maschio del Re, sposa Sofia Hellqvist, che dopo le nozze, similmente al cognato Principe Daniel, e come da tradizione, viene creata S.A.R. Principessa Sofia, Duchessa di Värmland, assumendo i titoli del marito.

Sorelle del Re[modifica | modifica wikitesto]

A differenza della Principessa Brigitta, seconda sorella del Re, che sposò il Principe Giovanni Giorgio di Hohenzollern, e mantenne il titolo di Principessa di Svezia, le Principesse Margherita, Désirée e Cristina, sorelle del Re, rimangono principesse per titolo onorifico ma non sono più denominate Principessa di Svezia con l'appellativo di Altezza Reale. Ciò è determinato dai loro matrimoni con persone che non sono reali, che non erano considerate alleanze dinastiche costituzionalmente adeguate in quel periodo e quindi non furono approvate dal loro nonno, Re Gustavo VI Adolfo (per Margaretha e Désirée) o dal loro fratello (per Christina). Per i matrimoni di questo tipo, diversi parenti di sesso maschile nella Casata Bernadotte hanno rinunciato ai loro posti nella linea di successione al trono svedese e a tutti i titoli reali (vedi Bernadotte af Wisborg). Poiché le donne non avevano diritto a succedere al trono prima del 1979, le tre sorelle sono state autorizzate a mantenere il prefisso "Principessa" come titolo simbolico.

Membri defunti[modifica | modifica wikitesto]

I membri recentemente defunti della Famiglia Reale di Svezia sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (SV) S. V. T. Nyheter e Charlotta Johansson, Chris O'Neill: Ett namn vi tycker väldigt mycket om, in SVT Nyheter, 26 febbraio 2014. URL consultato il 3 ottobre 2022.
  2. ^ Swedish version of Royal Court's website

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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